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    Stati Uniti, ISM non manifatturiero luglio in calo e sotto attese

    (Teleborsa) – Si indebolisce a luglio il settore terziario americano, ur confermando ancora una fase di modesta espansione dell’attività. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 50,1 punti, dai 50,8 punti del mese precedente, risultando anche inferiore alle attese del mercato (51,5 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale scende a 52,6 punti da 54,2, mentre quella sugli ordini cala a 50,3 punti da 51,3. Quella dell’occupazione scende a 46,4 punti da 47,2. Sale invece la componente sui prezzi a 69,9 punti da 67,5 (cnsensus 66,5).(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, PMI servizi e composito si rafforzano a luglio e superano attese

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo il PMI dei servizi negli Stati Uniti. L’indice, elaborato da S&P Global, si è portato a luglio a 55,7 punti nel mese di luglio contro una stima preliminare di 55,2, e risuota in crescita rispetto ai 52,9 del mese precedente.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si rafforza al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione.Migliora anche l’indice composito, che tiene conto della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 55,1 punti, in aumento dai 54,6 punti della stima preliminare e rispetto ai 52,9 punti di giugno. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit bilancia commerciale cala a 60,2 miliardi dollari

    (Teleborsa) – In calo il deficit commerciale americana. Nel mese di giugno, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 60,2 miliardi di dollari, in discesa rispetto al passivo di 71,7 miliardi di dollari di maggio (dato rivisto da -71,5 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, si confronta con i -62,6 miliardi stimati dagli analisti. Le esportazioni sono scese a 277,3 miliardi da 278,6 miliardi, mentre le importazioni sono risultate in calo a 337,5 miliardi di dollari dai 350,3 miliardi precedenti. LEGGI TUTTO

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    OCSE, inflazione giugno sale al 4,2%

    (Teleborsa) – Aumenta l’inflazione nell’area OCSE a giugno, attestandosi al 4,2% dal 4% di maggio. E’ quanto rileva l’OCSE, segnalando che l’inflazione complessiva è cresciuta in 21 dei 38 paesi. È diminuita in 7 paesi ed è rimasta stabile o sostanzialmente stabile in 10.In particolare, si registrano aumenti significativi di 0,5 punti percentuali in Repubblica Ceca, Estonia e Svezia. In Turchia persiste il tasso più elevato, al 35%. I tassi più bassi sono stati osservati, invece, in Costa Rica (-0,2%), Svizzera (0,1%) e Finlandia (0,2%). In l’Italia l’inflazione si attesta all’1,7% dopo l’1,6% registrato a maggio.L’inflazione energetica su base annua nell’OCSE è tornata positiva a giugno, dopo essere stata negativa nei due mesi precedenti e si è attestata appena al di sotto dell’1% nell’intera area OCSE, con 16 paesi OCSE che hanno comunque registrato cali. L’inflazione alimentare è rimasta stabile al 4,6%, sebbene 21 paesi abbiano registrato un aumento e solo 12 un calo. Nei restanti 5 paesi OCSE, l’inflazione alimentare ha mostrato variazioni minime. L’inflazione di fondo (inflazione al netto di alimentari ed energia) è rimasta sostanzialmente stabile al 4,5%. Nei paesi del G7, l’inflazione su base annua è salita al 2,6% a giugno, rispetto al 2,4% di maggio, a fronte di un calo più lento dei prezzi dell’energia. I maggiori aumenti dell’inflazione complessiva (0,3 punti percentuali) sono stati registrati in Francia e negli Stati Uniti. In Francia, l’inflazione dei servizi è aumentata, mentre negli Stati Uniti l’inflazione alimentare è aumentata. L’inflazione complessiva è aumentata leggermente anche in Canada, di 0,2 punti percentuali. Al contrario, è diminuita in Giappone, dove il calo dell’inflazione energetica ha compensato l’aumento dell’inflazione alimentare. L’inflazione complessiva è rimasta sostanzialmente stabile negli altri paesi del G7. L’inflazione di fondo ha continuato a essere il principale fattore che ha contribuito all’inflazione complessiva nei paesi del G7, fatta eccezione per il Giappone, dove l’inflazione complessiva dei prodotti alimentari ed energetici ha avuto un impatto maggiore.Nell’area dell’euro, l’inflazione su base annua misurata dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC) è rimasta sostanzialmente stabile, al 2,0% a giugno, in aumento rispetto all’1,9% di maggio. A luglio 2025, secondo la stima rapida di Eurostat, l’inflazione complessiva su base annua nell’area dell’euro è rimasta stabile, con l’inflazione di fondo invariata e l’inflazione dei prodotti energetici sostanzialmente stabile. Si stima che l’inflazione dei servizi su base annua nell’area dell’euro sia scesa al 3,1% a luglio, dal 3,3% di giugno.Nel G20, l’inflazione su base annua è rimasta stabile, al 3,9% a giugno. L’inflazione complessiva è aumentata in Cina, pur rimanendo prossima allo zero. L’inflazione complessiva è aumentata anche in Indonesia e Sudafrica, mentre è diminuita in India ed è rimasta sostanzialmente stabile in Brasile e Arabia Saudita. In Argentina l’inflazione ha continuato a diminuire, raggiungendo il 39,4%.(Foto: © gilc | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 5 agosto 2025

    (Teleborsa) – Martedì 05/08/202502:45 Cina: PMI servizi Caixin (atteso 50,4 punti; preced. 50,6 punti)08:45 Francia: Produzione industriale, mensile (atteso 0,8%; preced. -0,5%)09:00 Spagna: Produzione industriale, annuale (preced. 1,7%)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 51 punti; preced. 50,6 punti)10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 51,2 punti; preced. 50,5 punti)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,9%; preced. -0,6%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, annuale (atteso 0,5%; preced. 0,3%)14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -62,6 Mld $; preced. -71,5 Mld $)15:45 USA: PMI servizi (atteso 55,2 punti; preced. 52,9 punti)15:45 USA: PMI composito (atteso 54,6 punti; preced. 52,9 punti)16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 51,5 punti; preced. 50,8 punti)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    USA, battuta d’arresto per gli ordinativi industriali a giugno

    (Teleborsa) – Calano, ma meno del previsto gli ordinativi all’industria statunitensi. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di giugno gli ordini hanno evidenziato una discesa del 4,8% dopo la crescita dell’8,3% riportata a maggio e contro il -4,9% stimato dal consensus.Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti dello 0,2%, come a maggio, mentre al netto del settore difesa sono crollati del 9,4% (-15,5% il mese precedente). LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni ancora in discesa a giugno

    (Teleborsa) – Scende, contro attese per un dato invariato, la spesa per costruzioni in USA a giugno 2025. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.136,2 miliardi di dollari, registrando una discesa dello 0,4% su base mensile, rispetto al +0% delle stime degli analisti e dopo il -0,4% (rivisto) di maggio. Su base annua si è visto invece un decremento del 2,9%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,5% a 1.621,9 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono diminuite dello 0,7% a 883,1 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,1% a 514,3 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan luglio rivista a 61,7 punti

    (Teleborsa) – Rivisto leggermente al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di luglio 2025, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 61,7 punti dai 61,8 della lettura preliminare e dai 60,7 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 57,7 punti da 58,1 di giugno e dai 58,6 della lettura preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 68 punti dal preliminare di 66,8 punti e dai 64,8 del mese precedente.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO