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    Norvegia, PIL cresce dello 0,7% in Q2 grazie ai servizi

    (Teleborsa) – Il prodotto interno lordo (PIL) continentale della Norvegia, che viene rettificato per la ricca industria estrattiva offshore, è aumentato dello 0,7% nel secondo trimestre rispetto ai tre mesi precedente, “il che va considerato in connessione con il basso livello di attività di gennaio e febbraio”, sottolinea l’Ufficio statistico nazionale.L’attività nell’economia norvegese è cresciuta in linea con la riapertura della società all’inizio dell’anno e ha raggiunto il picco a marzo. Il PIL è sceso dello 0,4% e dello 0,1% rispettivamente ad aprile e maggio, ma è aumentato dello 0,3% a giugno.”Il modesto sviluppo da marzo a giugno è dovuto principalmente a un calo del commercio all’ingrosso e al dettaglio, che maschera un aumento in diversi altri settori dei servizi”, afferma il capo della contabilità nazionale, Pal Sletten.Sebbene il PIL si sia appiattito, è proseguita la forte crescita dell’occupazione. Il numero di occupati è aumentato dello 0,6% nel secondo trimestre.(Foto: Photo by Mark König on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 18 agosto 2022

    (Teleborsa) – Giovedì 18/08/202211:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 8,9%; preced. 8,6%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,8%)11:00 Unione Europea: Produzione costruzioni, mensile (preced. 0,4%)14:30 USA: PhillyFed (atteso -5 punti; preced. -12,3 punti)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 265K unità; preced. 262K unità)16:00 USA: Leading indicator, mensile (atteso -0,5%; preced. -0,8%)16:00 USA: Vendita case esistenti, mensile (preced. -5,4%)16:00 USA: Vendita case esistenti (atteso 4,89 Mln unità; preced. 5,12 Mln unità)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (atteso 34 Mld piedi cubi; preced. 44 Mld piedi cubi) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali calano di 7,1 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 12 agosto 2022, sono diminuiti di circa 7,1 milioni di barili a 425 MBG, contro attese per un decremento di circa 0,3 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 0,8 milioni a 112,3 MBG, contro attese per un aumento di 0,4 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 4,6 milioni a quota 215,7 MBG (era attesa una discesa di 1,1 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 3,4 milioni a 461,2 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria giugno +1,4% m/m vendite +1,3%

    (Teleborsa) – Crescono le scorte e le vendite dell’industria in USA a giugno 2022. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dell’1,4% a 2.419,5 miliardi di dollari contro il +1,4% stimato dagli analisti e il +1,6% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +1,4%). Su base annua si è registrato un aumento del 18,5%.Nello stesso periodo le vendite sono salite dell’1,3% su base mensile, attestandosi a 1.858,1 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 14,5% rispetto a giugno 2021.La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,30. A giugno 2021 era pari all’1,26. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio invariate a luglio. Sale dato core

    (Teleborsa) – Risultano piatte le vendite al dettaglio negli Stati Uniti a luglio 2022. Nel settimo mese dell’anno si è registrata infatti una variazione dello 0% su base mensile a 682,8 miliardi di dollari, dopo il +0,8% del mese precedente (dato rivisto da +1%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è inferiore alle attese degli analisti, che avevano stimato un +0,1%.Su base annua si è registrato un aumento del 10,3% (+8,5% a giugno).Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,4% su base mensile dopo il +0,9% di giugno (dato rivisto da +1%) e contro attese per un -0,1%.(Foto: Alexander Kovacs on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, richieste di mutui settimanali in diminuzione

    (Teleborsa) – Tornano a diminuire le domande di mutuo negli Stati Uniti nella settimana al 12 agosto. L’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un decremento del 2,3%, dopo il +0,2% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sceso del 5,4% (-82% rispetto allo stesso periodo del 2021), mentre quello relativo alle nuove domande segna un decremento dello 0,8% (-18% rispetto a un anno fa).Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 5,45% dal 5,47% della settimana precedente.”L’attività di richiesta di mutui è stata inferiore la scorsa settimana, con richieste complessive in calo di oltre il 2% al livello più basso dal 2000 – ha affermato Joel Kan, vicepresidente associato per le previsioni economiche e di settore di MBA – Le richieste di acquisto di case hanno continuato a essere frenate dal rapido prosciugamento della domanda, a causa di tassi ipotecari elevati, accessibilità difficile e una prospettiva più cupa per l’economia che ha tenuto gli acquirenti in disparte”.”Tuttavia, se la crescita dei prezzi delle case rallenta in modo più significativo e i tassi ipotecari si abbassano, potremmo assistere a una ripresa dell’attività di acquisto nel corso dell’anno – ha aggiunto – Il tasso fisso a 30 anni è rimasto di oltre due punti percentuali in più rispetto a un anno fa al 5,45%, ma è sceso di oltre 50 punti base rispetto al massimo di giugno 2020 del 5,98%, fornendo un po’ di sollievo agli acquirenti sul mercato”. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, PIL e occupazione in crescita nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – L’economia della Zona euro è cresciuta leggermente meno delle attese nel 2° trimestre dell’anno. Lo ha annunciato l’Ufficio statistico europeo, EUROSTAT, pubblicando la seconda stima del PIL dell’area della moneta unica. Nel secondo trimestre del 2022, il PIL registra un incremento dello 0,6% su base trimestrale, leggermene inferiore rispetto allo 0,7% delle previsioni e del consensus. Su anno si registra un aumento del 3,9%, marginalmente sotto il 4% della stima preliminare e delle attese. Nel 1° trimestre dell’anno si era registrata una crescita del 0,5% su base trimestrale e del 5,4% su anno. Nell’intera Unione Europea (EU27), il PIL ha registrato un incremento dello 0,6% congiunturale e del 4% tendenziale nel secondo trimestre dell’anno.Il numero di occupati è aumentato dello 0,3% sia nell’area euro che nell’UE nel secondo trimestre del 2022, rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre del 2022 l’occupazione era aumentata dello 0,6% nell’area euro e dello 0,5% nell’UE. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, l’occupazione è aumentata del 2,4% nell’area euro e del 2,3% nell’UE nel secondo trimestre del 2022, dopo il +2,9% nell’area euro e il +2,8% nell’UE nel primo trimestre 2022.(Foto: © andreykuzmin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    UK, l'inflazione sale a doppia cifra: ai massimi dal 1982

    (Teleborsa) – Continua a crescere l’inflazione nel Regno Unito nel mese di luglio 2022. Lo rileva l’Office for National Statistics (ONS), spiegando che su base annua i prezzi al consumo segnano una crescita del 10,1%, contro il +9,4% del mese precedente e il +9,8% del consensus. Si tratta dell’aumento più elevato dal febbraio 1982.Su base mensile l’inflazione ha registrato un incremento dello 0,6%, superiore al +0,4% atteso dagli analisti e contro il +0,8% del mese precedente.Il dato core dell’inflazione, che esclude le componenti più volatili quali cibo e carburanti, accelera al +6,2% dal 5,8% del mese precedente e supera il +5,9% stimato dagli analisti. Su base mensile si registra un +0,3%, oltre il +0,2% delle attese e contro il +0,4% del mese precedente.”Tenere sotto controllo l’inflazione è la mia massima priorità e stiamo agendo attraverso una politica monetaria forte e indipendente, decisioni fiscali e di spesa responsabili e riforme per aumentare la produttività e crescere”, ha affermato il ministro delle finanze Nadhim Zahawi in risposta ai dati.All’inizio di questo mese la Bank of England ha alzato il tasso di interesse di riferimento dello 0,5% all’1,75% – il primo aumento da mezzo punto dal 1995 – e prevede che l’inflazione raggiungerà il picco del 13,3% in ottobre, quando i prezzi regolamentati dell’energia per le famiglie dovrebbero aumentare. LEGGI TUTTO