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    UK, vendite dettaglio sorprendono a luglio grazie ad acquisti online

    (Teleborsa) – Sorprendono in positivo le vendite al dettaglio in Regno Unito a luglio 2022. Secondo l’Office for National Statistics (ONS), le vendite retail hanno segnato un incremento dello 0,3% su base mensile, dopo il -0,2% registrato a giugno (dato rivisto da -0,1%). Il dato risulta migliore delle aspettative degli analisti che erano per una discesa dello 0,2%.Su base annua si registra una variazione negativa del 3,4% rispetto al -6,1% di giugno (dato rivisto da -5,8%) e contro il -3,3% del consensus. I volumi di vendita sono stati del 2,3% superiori ai livelli pre-coronavirus di febbraio 2020, ma sono diminuiti rispetto allo scorso anno.Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono salite dello 0,4% su mese dopo il +0,2% del mese precedente, a fronte di un -0,2% stimato dal mercato. Su anno, il dato core ha segnato un -3% rispetto al -6,2% precedente e al -3,1% atteso.Guardando più in generale, nei tre mesi fino a luglio 2022, i volumi di vendita sono diminuiti dell’1,2% rispetto ai tre mesi precedenti; questo continua la tendenza al ribasso dall’estate 2021.I volumi delle vendite al dettaglio non in negozio (prevalentemente rivenditori online) sono aumentati del 4,8% a luglio 2022; “il feedback dei rivenditori online ha suggerito che una serie di promozioni nel luglio 2022 ha aumentato le vendite”, sottolinea l’ONS. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 19 agosto 2022

    (Teleborsa) – Venerdì 19/08/202201:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 2,4%)08:00 Germania: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,6%; preced. 0,6%)08:00 Germania: Prezzi produzione, annuale (atteso 32%; preced. 32,7%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso -0,2%; preced. -0,2%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (atteso -3,3%; preced. -6,1%)10:00 Unione Europea: Partite correnti Zona Euro (preced. -4 Mld Euro) LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +18 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 12 agosto 2022 sono risultati in aumento di 18 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sotto del consensus (+34 BCF). La settimana prima si era registrata una crescita di 44 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.519 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 10,5% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.815) e in diminuzione del 12,7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.886 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator cala meno del previsto a luglio

    (Teleborsa) – Scende meno delle attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 116,6 punti a luglio 2022, in calo dello 0,4% rispetto al mese precedente contro il -0,5% atteso ed il -0,7% del mese precedente (rivisto da un preliminare di -0,8%). La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,3% a 108,6 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,4% a 114,4 punti.”Il LEI statunitense è diminuito per il quinto mese consecutivo a luglio, suggerendo che i rischi di recessione sono in aumento nel breve termine – ha affermato Ataman Ozyildirim, Senior Director, Economicc press il Conference Board – Il pessimismo dei consumatori e la volatilità del mercato azionario, nonché il rallentamento del mercato del lavoro, l’edilizia abitativa e la produzione di nuovi ordini suggeriscono che la debolezza economica si intensificherà e si diffonderà più ampiamente in tutta l’economia statunitense”.”Il Conference Board prevede che l’economia statunitense non si espanderà nel terzo trimestre e potrebbe sfociare in una breve ma lieve recessione entro la fine dell’anno o all’inizio del 2023″, ha aggiunto.(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti luglio -5,9% su mese

    (Teleborsa) – Continuano i segnali di peggioramento dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a luglio 2022 un calo mensile del 5,9%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -5,5% riportato a giugno (dato rivisto da un preliminare di -5,4%). Si tratta del sesto mese consecutivo in calo.Sono state vendute 4,81 milioni di unità rispetto ai 5,11 milioni di giugno (dato rivisto da un preliminare di 5,12 milioni) e ai 4,89 milioni di unità previste dagli analisti.Su base annua, le vendite sono scese del 20,2% (erano state 6,03 milioni di unità a luglio 2021).”Il continuo calo delle vendite riflette l’impatto del picco del tasso ipotecario del 6% all’inizio di giugno – ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR – Le vendite di case potrebbero presto stabilizzarsi poiché i tassi dei mutui sono scesi vicino al 5%, dando così un ulteriore impulso al potere d’acquisto agli acquirenti di case”. LEGGI TUTTO

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    USA, Philly FED agosto migliora a 6,2 punti

    (Teleborsa) – Aumenta più delle attese l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia negli Stati Uniti. Ad agosto 2022 l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto FED di Philadelphia (Philly FED) è salito a +6,2 punti dai -12,3 di luglio. Il dato è superiore alle attese degli analisti, che indicavano un aumento più contenuto fino a -5 punti.Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è migliorato a -5,1 punti da -24,8 punti, quello sulle condizioni di business si è portato a -10,6 da -18,6, quello sull’occupazione si è attestato a 24,1 punti da 19,4 punti e quello sui prezzi a 43,6 punti da 52,2 punti, mentre quello sulla spesa per investimenti (capex) è migliorato a 18 punti da 4,4 punti. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, produzione costruzioni continua a diminuire a giugno

    (Teleborsa) – Risulta in diminuzione il mercato delle costruzioni nella Zona Euro a giugno 2022. Secondo l’Eurostat, la produzione nel settore delle costruzioni ha segnato un -1,3% su base mensile, dopo il -0,3% registrato a maggio. Si tratta del quarto mese consecutivo con variazione negativa rispetto ai trenta giorni precedenti.Nell’Europa dei 27, il settore ha riportato un decremento della produzione dell’1,2%, contro il +0,1% registrato il mese precedente.Rispetto ad un anno prima, la produzione sale dello 0,1% nell’Eurozona e dello 0,6% nell’UE allargata.Nell’area euro, a giugno 2022 rispetto a maggio 2022, l’ingegneria civile è diminuita dell’1,3%, mentre l’edilizia è diminuita dell’1,2%. Nell’UE, l’ingegneria civile è calata dell’1,4% e l’edilizia dell’1,2%. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, inflazione luglio confermata a +8,9% spinta da energia

    (Teleborsa) – Confermata in aumento, a livelli molto elevati, l’inflazione dell’Eurozona nel mese di luglio 2022. Secondo l’Ufficio statistico europeo (EUROSTAT), i prezzi al consumo segnano un +8,9% su base tendenziale, come stimato nella stima flash ed indicato dal consensus. Nel mese precedente si era registrato un incremento dell’8,6%. Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,1%, come stimato dagli analisti, dopo il +0,8% del mese precedente. L’inflazione core, depurata dalle componenti più volatili quali cibi freschi, energia, alcool e tabacco, evidenzia una crescita dello 4% su base annua, in linea con il consensus, e un -0,2% su base mensile.Nell’intera Unione Europea, l’inflazione sale del 9,8% su base annua, dopo il +9,6% di giugno, mentre su mese si registra una variazione positiva dello 0,2%.I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Francia, Malta (entrambi 6,8%) e Finlandia (8,0%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Estonia (23,2%), Lettonia (21,3%) e Lituania (20,9%). Rispetto a giugno, l’inflazione annua è diminuita in sei Stati membri, è rimasta stabile in tre ed è aumentata in diciotto.A luglio, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area euro è venuto dall’energia (+4,02 punti percentuali, pp), seguita da cibo, alcol e tabacco (+2,08 pp), servizi (+1,60 pp) e beni industriali non energetici (+1,16 pp). LEGGI TUTTO