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    USA, licenziamenti in aumento a novembre. Spicca settore Tech

    (Teleborsa) – Si registra una crescita sostenuta dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di novembre 2022. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 76.835 posti di lavoro.Il dato rivela un aumento del 127% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 33.843 licenziamenti e un aumento del 417% rispetto allo stesso periodo del 2021. Novembre segna la sesta volta quest’anno in cui i tagli sono stati più elevati nel 2022 rispetto al mese corrispondente dell’anno precedente.Finora quest’anno, i datori di lavoro hanno annunciato l’intenzione di tagliare 320.173 posti di lavoro, un aumento del 6% rispetto ai 302.918 tagli annunciati nei primi undici mesi del 2021. Con il totale di novembre, i tagli di posti di lavoro nel 2022 hanno superato i tagli annunciati nel 2021 per la prima volta quest’anno. Il totale dall’inizio dell’anno è il secondo più basso mai registrato, da quando l’azienda ha iniziato a monitorare i tagli di posti di lavoro nel 1993, con il minimo che si è verificato durante lo stesso periodo dell’anno scorso.Il settore Technology ha annunciato 52.771 tagli a novembre, per un totale di 80.978 quest’anno. Questo è il totale mensile più alto per il settore da quando l’azienda ha iniziato a conservare dati dettagliati del settore nel 2000. È il totale YTD più alto per il settore dal 2002, quando sono stati registrati 128.563 tagli nel settore tecnologico fino a novembre e 131.294 per l’anno.(Foto: elleaon | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifatturiero rivisto al ribasso a novembre

    (Teleborsa) – Per la prima volta da gennaio 2021, le condizioni commerciali complessive nel settore manifatturiero giapponese sono peggiorate a novembre a causa di forti cali della produzione e nuovi ordini, secondo gli ultimi dati S&P Global PMI. Le tendenze negative della domanda hanno successivamente portato le aziende a rivedere al ribasso i livelli di attività di acquisto e a concentrarsi sul lavoro arretrato.La lettura definitiva del PMI manifatturiero è scesa a 49 punti a novembre, dai 50,7 punti di ottobre e dai 49,4 punti della stima preliminare, segnalando un nuovo deterioramento della salute generale del settore manifatturiero giapponese. Nonostante sia solo lieve, la lettura negativa è stata la prima in 22 mesi ed è stata la più bassa da ottobre 2020.”La lettura del PMI principale è scesa al di sotto della soglia neutra di 50 punti per la prima volta da gennaio 2021 ed è stata accompagnata da forti riduzioni della produzione e dei nuovi ordini – ha commentato Laura Denman, economista presso S&P Global Market Intelligence – Il raffreddamento delle condizioni di mercato, le continue pressioni sui costi e la debolezza della domanda sottostante, sia a livello nazionale che internazionale, sono stati secondo quanto riferito fattori chiave che hanno contribuito al calo”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 12,6 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite oltre le attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 25 novembre 2022, sono diminuiti di 12,6 milioni di barili a 419,1 MBG, contro attese per un decremento di 2,8 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 3,5 milioni a 112,6 MBG, contro attese per una crescita di 1,5 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un incremento di 2,8 milioni a quota 213,8 MBG (era atteso un aumento di 1,6 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 1,4 milioni a 389,1 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago novembre peggiora a 37,2 punti

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, confermandosi in contrazione. Nel mese di novembre 2022, l’indice PMI Chicago si è attestato a 37,2 punti contro i 45,2 punti del mese precedente. Il dato risulta anche peggiore delle attese degli analisti che erano per una crescita fino a 47 punti.Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso in aumento dello 0,8% a ottobre

    (Teleborsa) – Aumentano le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di ottobre 2022, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una crescita dello 0,8% a 925,8 miliardi di dollari. Il dato si confronta con il +0,6% precedente (confermato dalla stima preliminare) e il +0,5% atteso dal mercato. Su base annua si registra una salita del 22,1%.Il deficit del commercio internazionale è stato di 99 miliardi di dollari a ottobre, in aumento di 7,1 miliardi rispetto ai 91,9 miliardi di settembre. Le esportazioni di merci per ottobre sono state di 173,7 miliardi di dollari, 4,7 miliardi in meno, mentre le importazioni di merci per ottobre sono state di 272,7 miliardi di dollari, 2,4 miliardi in più. LEGGI TUTTO

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    USA, PIL 3° trimestre rivisto al rialzo a +2,9%

    (Teleborsa) – Si rafforza più delle attese l’economia americana nel 3° trimestre 2022, con il dato del PIL che nelle seconda lettura è stato comunicato al +2,9% su base trimestrale. Il dato, diffuso oggi dal Dipartimento del Commercio americano, si confronta con il +2,6% della prima lettura, il +2,7% del consensus e il -0,6% registrato nel trimestre precedente.”La seconda stima riflette principalmente le revisioni al rialzo della spesa per consumi e degli investimenti fissi non residenziali che sono state in parte compensate da una revisione al ribasso degli investimenti in scorte private. Le importazioni, che sono una sottrazione nel calcolo del PIL, sono diminuite più di quanto precedentemente stimato”, si legge nel comunicato del Dipartimento del Commercio.Le spese personali reali, motore principale della crescita americana, sono cresciute dell’1,7% rispetto al +2% precedente e ad attese per +1,4%. Diminuiscono leggermente i profitti delle imprese, che fanno segnare un calo dello 0,2% dopo il +6,2% del trimestre precedente.L’indice PCE price (PCE price index), che dà un’approssimazione sulla misura dell’inflazione ed è monitorato con attenzione dalla Federal Reserve per valutare l’andamento dei prezzi, segna un +4,3% e si confronta con un +7,3% del trimestre precedente. L’indice PCE core, che esclude cibi freschi ed energia, registra un +4,6%, rispetto al +4,5% delle attese e al +4,7% del trimestre precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, ADP: a novembre 127 mila occupati in più, sotto le attese

    (Teleborsa) – Peggio del previsto l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a novembre 2022. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 127 mila posti di lavoro, dopo i 239 mila del mese precedente. Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 200 mila unità.È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 2 dicembre 2022.La crescita maggiore è quella del settore dei servizi (+213 mila), in particolare Leisure/hospitality (+224 mila) e Trade/transportation/utilities (+62 mila). Molto male Professional/business services (-77 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro diminuiscono di 100 mila unità, mentre in quello delle costruzioni sono pressoché stabili (-2.000).A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un calo degli occupati di 51 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un forte incremento di 246 mila e l’industria di grandi dimensioni cala di 68 mila.”I punti di svolta possono essere difficili da cogliere nel mercato del lavoro, ma i nostri dati suggeriscono che l’inasprimento della Federal Reserve sta avendo un impatto sulla creazione di posti di lavoro e sui guadagni salariali – ha affermato Nela Richardson, capo economista di ADP – Inoltre, le aziende non sono più in modalità ipersostitutiva. Meno persone stanno smettendo e la ripresa post-pandemia si sta stabilizzando”. LEGGI TUTTO

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    USA, frena fiducia consumatori a novembre

    (Teleborsa) – Scende la fiducia dei consumatori americani. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un calo dell’indice a 100,2 punti nel mese di novembre 2022 rispetto ai 102,2 punti del mese di ottobre (dato rivisto da 102,5 punti). Il dato è tuttavia migliore delle attese degli analisti che erano per un indice in discesa fino a 100 punti.Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori è basato su un campione rappresentativo di 5.000 famiglie americane ed è condotto per il Conference Board dal NFO WorldGroup. LEGGI TUTTO