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    Giappone, indici PMI: servizi rallentano crescita a novembre

    (Teleborsa) – La crescita nel settore dei servizi giapponese ha perso un po’ di slancio a metà dell’ultimo trimestre del 2022. Mentre un miglioramento sostenuto delle condizioni legate alla pandemia e il National Travel Discount Program hanno continuato a sostenere un’espansione dei volumi del portafoglio ordini a novembre, la crescita dei livelli di attività è stata solo marginale ed è stato più lento rispetto a ottobre.È quanto si evince dall’indice PMI dei servizi, elaborato da Jibun Bank per Markit, che a novembre è sceso a 50,3 punti dai 53,1 del mese precedente, restando comunque al di sopra della soglia dei 50 punti che separa la contrazione dall’espansione. L’indice è stato migliore della stima flash di 50 punti.”Gli ultimi dati PMI hanno indicato un ulteriore miglioramento della salute del settore dei servizi giapponese – ha commentato Laura Denman, economista presso S&P Global Market Intelligence – L’attività commerciale è aumentata per il terzo mese consecutivo, mentre i volumi del portafoglio ordini sono cresciuti a un ritmo moderato”. “Prove aneddotiche suggeriscono che l’aumento della domanda a seguito di una sostenuta ripresa del COVID-19 e il lancio del National Travel Discount Program hanno trainato principalmente l’espansione del settore – ha aggiunto – Ciò detto, il tasso di crescita dell’attività commerciale è diminuito da ottobre ed è stato complessivamente solo marginale. Analogamente, il sentiment delle imprese si è indebolito, scivolando al minimo di otto mesi”. LEGGI TUTTO

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    L'economia USA crea più posti di lavoro del previsto

    (Teleborsa) – I dati sul Job Report mostrano un mercato del lavoro americano solido a dispetto dei rialzi dei tassi di interesse della Federal Reserve. Nel mese di novembre sono stati creati 263.000 posti di lavoro, più dei 200.000 attesi dagli analisti.Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è stabile al 3,7% rispetto al mese precedente ed in linea con le stime di consensus. Il dato è superiore alle aspettative anche nel settore privato: sono stati 221 mila posti di lavoro, contro i 248 mila rivisti di ottobre e i 200 attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 14 mila unità, al di sotto del consensus di 20 mila, e si confrontano con i 36 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 34,4 dollari, registrando un aumento dello 0,6% su mese e del 5,1% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +4,6% a/a) dopo il +0,5% mensile e +4,9% tendenziale registrato a ottobre. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, i prezzi alla produzione si moderano a ottobre

    (Teleborsa) – Si moderano i prezzi alla produzione della Zona Euro. Nel mese di ottobre 2022, il dato ha registrato una diminuzione del 2,9% su base mensile, inferiore al +1,6% del mese precedente. Le stime degli analisti erano per un calo del 2%.I prezzi sono diminuiti del 6,9% nel settore energetico, mentre i prezzi sono aumentati dello 0,2% per i beni intermedi, dello 0,3% per i beni strumentali, dello 0,5% per i beni di consumo durevoli e dell’1,1% per i beni di consumo non durevoli. I prezzi totali esclusa l’energia sono aumentati dello 0,5%.Secondo l’Ufficio di Statistica dell’Unione Europea (Eurostat), il dato registra così una crescita su base annuale del 30,8% rispetto al 41,9% del mese precedente. Il dato si confronta con il +31,5% del consensus.I prezzi sono aumentati del 65,8% nel settore energetico, del 17,4% per i beni intermedi, del 16,0% per i beni di consumo non durevoli, del 9,8% per i beni di consumo durevoli e del 7,5% per i beni strumentali. I prezzi totali esclusa l’energia sono aumentati del 14,0%. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM: manifattura peggio di attese a novembre

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana frena a novembre e si porta in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management – sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 49 punti dai 50,2 del mese precedente risultando anche peggiore delle attese degli analisti che stimavano un calo fino a 49,8 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, scivola dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scivola a 47,2 punti da 49,2, mentre quella sull’occupazione cala a 48,4 da 50 e la componente relativa ai prezzi diminuisce a 43 da 46,6 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni in calo ad ottobre

    (Teleborsa) – Diminuisce la spesa per costruzioni in USA a ottobre 2022. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.794,9 miliardi di dollari registrando una diminuzione dello 0,3% su base mensile, in linea con le stime degli analisti e dopo il +0,1% di settembre (rivisto da un preliminare +0,2%). Su base annua si è visto invece un incremento del 9,2%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,5% a 1.420,4 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono calate dello 0,3% a 887,2 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,6% a 374,6 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, Markit: il settore manifatturiero resta in fase di contrazione a novembre

    (Teleborsa) – Si rafforza l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a novembre. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da Markit-S&P Global, che conferma una fase di crescita dell’economia.A novembre, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 47,7 punti, dai 47,6 indicati dal consensus e dalla stima preliminare, e contro i 47,6 punti del mese precedente.L’indice resta tuttavia sotto la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività. LEGGI TUTTO

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    USA, a ottobre spese personali +0,8% redditi +0,7%

    (Teleborsa) – Salgono secondo attese le spese delle famiglie americane a ottobre 2022, mentre i redditi aumentano oltre le previsioni. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono saliti dello 0,8% dopo il +0,6% del mese precedente e si confrontano con il +0,8% stimato dagli analisti.I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,7%, verso attese per +0,4%, e rispetto al +0,4% precedente.Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione positiva dello 0,2% su mese (+0,5% il mese precedente e +0,3% le attese) e aumenta del 5% su anno in linea con le previsioni di consensus (+5,2% il mese precedente). LEGGI TUTTO

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    USA, sussidi disoccupazione calano più del previsto

    (Teleborsa) – Diminuiscono più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 26 novembre 2022, i “claims” sono risultati pari a 225 mila unità, in diminuzione di 16.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 241.000 (rivisto da un preliminare 240.000). Il dato è migliore delle attese degli analisti che erano per richieste pari a 235 mila unità. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 228.750 unità, in crescita di 1.750 unità rispetto al dato della settimana precedente di 227.000 (rivisto da un preliminare di 226.750). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 19 novembre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.608.000, in crescita di 57 mila unità rispetto alle 1.551.000 unità della settimana precedente e in aumento anche rispetto alle 1.573.000 unità attese. LEGGI TUTTO