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    Appuntamenti macroeconomici del 6 gennaio 2023

    (Teleborsa) – Venerdì 06/01/202308:00 Germania: Vendite dettaglio, annuale (atteso -2,8%; preced. -5%)08:00 Germania: Vendite dettaglio, mensile (atteso 1%; preced. -2,8%)08:00 Germania: Ordini industria, mensile (atteso -0,5%; preced. 0,6%)08:45 Francia: Consumi familiari, mensile (atteso 1%; preced. -2,8%)11:00 Unione Europea: Fiducia consumatori (atteso -22,2 punti; preced. -23,9 punti)11:00 Unione Europea: Fiducia economia (atteso 94,7 punti; preced. 93,7 punti)11:00 Unione Europea: Fiducia imprese (atteso -1,2 punti; preced. -2 punti)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 9,7%; preced. 10,1%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (preced. -0,1%)11:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,5%; preced. -1,8%)11:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, annuale (atteso -3,3%; preced. -2,7%)14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 3,7%; preced. 3,7%)14:30 USA: Variazione occupati (atteso 200K unità; preced. 263K unità)16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso -0,8%; preced. 1%)16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 55 punti; preced. 56,5 punti) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono più delle attese

    (Teleborsa) – Sono aumentate più del previsto le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 30 dicembre 2022, sono aumentati di 1,7 milioni di barili a 420,6 MBG, contro attese per un incremento di 1,2 milioni circa.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 1,4 milioni a 118,8 MBG, contro attese per una decrescita di 0,4 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 0,3 milioni a quota 222,7 MBG (era atteso un calo di 0,5 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 2,7 milioni a 372,46 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Servizi: calo dell'attività economica aumenta a dicembre

    (Teleborsa) – I fornitori di servizi statunitensi hanno segnalato un forte calo dell’attività commerciale alla fine dell’anno, secondo gli ultimi dati degli indici PMI. I livelli di produzione sono ulteriormente diminuiti a causa delle deboli condizioni della domanda e di un altro calo mensile dei nuovi ordini. La domanda dei clienti nazionali ed esteri si è contratta poiché l’incertezza economica e gli alti tassi di interesse hanno portato a una riduzione della spesa dei clienti. Sebbene l’occupazione abbia continuato a crescere, il ritmo della creazione di posti di lavoro è stato complessivamente solo marginale.L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global-Markit, si è portato a 44,7 punti dai 46,2 del mese precedente, anche se risulta sopra i 44,4 punti della stima preliminare. Scende anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 45 punti, rispetto ai 46,4 punti del mese precedente e ai 44,6 punti della stima flash.”Uno sviluppo notevole nel corso del mese è stato un netto allentamento delle pressioni inflazionistiche nel settore privato – ha commentato Siân Jones, Senior Economist presso S&P Global Market Intelligence – La debole domanda di input ha portato all’aumento dei costi meno marcato da oltre due anni, mentre le aziende hanno anche visto un aumento più lento dei prezzi di vendita nel tentativo di attirare i clienti e aumentare le vendite. La trasmissione dei risparmi sui costi sotto forma di sconti per i clienti segnalerà probabilmente ulteriori aggiustamenti all’inflazione all’inizio del 2023″. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione in calo oltre le attese

    (Teleborsa) – Diminuiscono oltre le attese le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 31 dicembre 2022, i “claims” sono risultati pari a 204 mila unità, in diminuzione di 19.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 223.000 (rivisto da un preliminare di 224 mila). Il dato è inferiore ai 225 mila attesi dal consensus. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 213.750 unità, in calo di 6.750 unità rispetto al dato della settimana precedente di 220.500 (rivisto da un preliminare di 221 mila). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 24 dicembre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.694.000, in diminuzione di 24.000 mila unità rispetto alle 1.718.000 unità della settimana precedente e sotto il 1.708.000 atteso. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale novembre cala a 61,5 miliardi

    (Teleborsa) – Diminuisce oltre le attese il deficit commerciale americano. Nel mese di novembre 2022 la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 61,5 miliardi di dollari, in diminuzione rispetto al passivo di 77,8 miliardi di dollari di ottobre (dato rivisto da -78,2 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta inferiore alle stime degli analisti, che erano per un disavanzo in diminuzione fino a -73 miliardi di dollari.Le esportazioni sono calate a 251,9 miliardi (-2%) e le importazioni sono diminuite a 313,4 miliardi di dollari (-6,4%). LEGGI TUTTO

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    USA, ADP: a dicembre 235 mila occupati in più, molto sopra le attese

    (Teleborsa) – Molto meglio del previsto l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a dicembre 2022. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 235 mila posti di lavoro, dopo i 127 mila del mese precedente. Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 150 mila unità.È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 6 gennaio 2023.La crescita maggiore è quella del settore dei servizi (+213 mila), in particolare Leisure/hospitality (+123 mila) e Professional/business services (+52 mila). Male Trade/transportation/utilities (-24 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro diminuiscono di 5 mila unità, mentre in quello delle costruzioni crescono di 41 mila.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 195 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 191 mila e l’industria di grandi dimensioni cala di 151 mila.”Il mercato del lavoro è forte ma frammentato, con assunzioni che variano notevolmente a seconda del settore e delle dimensioni dell’azienda – ha affermato Nela Richardson, capo economista di ADP – I segmenti di business che hanno assunto in modo aggressivo nella prima metà del 2022 hanno rallentato le assunzioni e in alcuni casi hanno tagliato i posti di lavoro nell’ultimo mese dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    USA, licenziamenti in aumento del 13% nel 2022 guidati dalle aziende tech

    (Teleborsa) – Si registra una diminuzione dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di dicembre 2022. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 43.651 posti di lavoro. Il dato rivela un calo del 43% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 76.835 licenziamenti e un aumento del 129% rispetto allo stesso periodo del 2021.Il totale di dicembre è il secondo numero più alto di tagli di posti di lavoro mensili annunciati nel 2022 e segna l’ottava volta – prendendo in esame sempre lo scorso anno – in cui i tagli sono stati superiori rispetto al mese corrispondente dell’anno precedente.Nel 2022, i datori di lavoro hanno annunciato l’intenzione di tagliare 363.824 posti di lavoro, in aumento del 13% rispetto ai 321.970 tagli annunciati nel 2021. È il secondo totale più basso registrato da quando Challenger ha iniziato a monitorare gli annunci mensili di taglio di posti di lavoro nel 1993, con il 2021 che è stato il più basso.”L’economia nel suo complesso sta ancora creando posti di lavoro, anche se i datori di lavoro sembrano pianificare attivamente una recessione. Le assunzioni sono rallentate poiché le aziende adottano un approccio cauto all’inizio del 2023″, ha dichiarato Andrew Challenger, vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.Attualmente, la maggior parte dei tagli rimane nel settore della tecnologia. A dicembre, 16.193 tagli si sono verificati in aziende di questo settore per un totale di 97.171 all’anno, il principale settore che ha tagliato posti di lavoro nel 2022. È in aumento del 649% rispetto ai 12.975 avvenuti nella tecnologia nel 2021.Con la flessione delle criptovalute, le aziende Fintech hanno annunciato il 1.670% di tagli in più nel 2022 rispetto all’anno precedente: 10.476 tagli nel 2022 rispetto ai 529 del 2021.L’industria automobilistica ha annunciato il secondo maggior numero di tagli di posti di lavoro nel 2022 con 30.912, in aumento del 195% rispetto ai 10.469 tagli annunciati nel settore nel 2021.I produttori e fornitori di prodotti per l’assistenza sanitaria hanno annunciato 30.626 tagli nel 2022, in calo del 4% rispetto ai 31.997 annunciati nel 2021.(Foto: freedomtumz | 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, richieste mutui crollano con tassi di nuovo in aumento

    (Teleborsa) – Crollano le domande di mutuo negli Stati Uniti, dopo i piccoli aumenti delle scorse settimane. Nella settimana al 30 dicembre, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra una diminuzione del 10,3%, dopo il +0,9% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sceso del 16,3%, mentre quello relativo alle nuove domande registra una variazione del -12,2%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono tornati ad aumentare, attestandosi al 6,58% dal 6,34% della settimana precedente.”La fine dell’anno è in genere un periodo più lento per il mercato immobiliare, e con i tassi ipotecari ancora ben al di sopra del 6% e la minaccia di una recessione incombente, le domande di mutuo hanno continuato a diminuire nelle ultime due settimane fino al livello più basso dal 1996″, ha dichiarato Joel Kan, vicepresidente e vice capo economista di MBA.”Le domande di acquisto sono state influenzate dal rallentamento delle vendite di case sia nei segmenti di mercato nuovi che in quelli esistenti – ha spiegato – Anche se la crescita dei prezzi delle case rallenta in molte parti del paese, i tassi elevati dei mutui continuano a mettere a dura prova l’accessibilità economica e tengono fuori dal mercato i potenziali acquirenti di case”.Kan ha aggiunto: “Le domande di rifinanziamento rimangono meno di un terzo del mercato ed erano inferiori dell’87% rispetto a un anno fa, poiché i tassi sono rimasti vicini al doppio rispetto a quelli del 2021. I tassi dei mutui sono inferiori ai massimi di ottobre 2022, ma dovrebbero diminuire sostanzialmente per generare ulteriore attività di rifinanziamento”.(Foto: © Alexander Raths / 123RF) LEGGI TUTTO