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    USA, vendite al dettaglio dicembre -1,1% su mese

    (Teleborsa) – Sono scese più delle attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di dicembre 2022, si è registrato una variazione negativa dell’1,1% su base mensile a 677,1 miliardi di dollari, dopo il -1% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di -0,6%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è peggiore delle attese degli analisti che avevano stimato un decremento dello 0,8%.Su base annua si è registrato un aumento del 6% (+6,5% a novembre).Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un -1,1% su base mensile dopo il +0,6% di novembre e il -0,4% del consensus.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi alla produzione dicembre -0,5% mese +6,2% anno

    (Teleborsa) – Giungono dati confortanti dai prezzi alla produzione USA nel mese di dicembre 2022. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,5% su mese rispetto al +0,2% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +0,3%) e inferiore al consensus (-0,1%).Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 6,2%, un valore inferiore al consensus (+6,8%) e rispetto al +7,3% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +7,4%).I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,1% su mese (+0,2% il mese precedente) rispetto al +0,1% atteso, mentre su anno registrano un +5,5% dopo il +6,2% precedente (+5,7% atteso). LEGGI TUTTO

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    USA, peggiora attività manifatturiera distretto di New York

    (Teleborsa) – Peggiora a gennaio l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a -32,9 punti dai -11,2 punti di dicembre. Il dato è anche peggiore delle stime degli analisti che erano per un livello a -8,7 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scivola a quota -31,1, mentre quella sulle consegne pegiora a -22,4 punti (da +5,3 punti) e quella sulle scorte cala a 4,5 punti (da 3,7 punti). LEGGI TUTTO

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    Cina, crescita PIL 2022 ai minimi da 40 anni per politica Zero Covid

    (Teleborsa) – Le previsioni degli esperti si sono avverate: nel 2022 la Cina è cresciuta a un tasso sensibilmente inferiore a quello a cui aveva abituato il mondo. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino, l’economia cinese ha chiuso il 2022 con un Prodotto Interno Lordo (PIL) al +3%, sui minimi dagli anni ’70 principalmente per colpa della politica Zero Covid, che ha iniziato a invertire solo nell’ultima parte dell’anno.Si tratta di un dato di gran lunga inferiore al +8,4% registrato nel 2021, ma superiore alla stima del mercato. La lettura è anche più bassa rispetto all’obiettivo governativo di una crescita del 5,5%, annunciato lo scorso marzo prima degli ulteriori lockdown e dell’improvviso abbandono delle restrizioni a dicembre.Il quarto trimestre dell’anno ha registrato, invece, un’espansione nulla dell’economia su base congiunturale (-0,8% atteso, +3,9% il trimestre precedente), mentre l’aumento tendenziale è stato del 2,9%, superiore al +1,8% atteso dagli analisti (+3,9% il trimestre precedente).Cosa si prevede per il 2023? Secondo gli esperti il PIL cinese potrebbe registrare un aumento maggiore, pari al 4,8%. L’Ufficio Nazionale di Statistica ha affermato che le basi della ripresa “non sono ancora solide”, evidenziando un contesto internazionale che rimane “complesso e severo”.Tra gli altri dati macroeconomici diffusi oggi, la produzione industriale è aumentata dell’1,3% a dicembre rispetto a un anno prima (superiore a una previsione dello 0,2% ma inferiore al +2,2% del mese precedente), le vendite al dettaglio sono diminuite dell’1,8% (rispetto a un calo previsto del 8,6% e dopo il -5,9% del mese precedente), il tasso di disoccupazione è sceso al 5,5% (atteso per 6%, precedente al 5,7%). LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università di Michigan gennaio sale a 64,6 punti

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia dei consumatori americani a gennaio 2023. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in aumento a 64,6 punti rispetto ai 59,7 punti del mese di dicembre 2022, e risulta anche migliore delle attese degli analisti che si attendevano 60,5 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è salito a 68,6 punti dai 59,4 punti precedenti (le attese erano per 60 punti), mentre l’indice sulle attese è salito a 62 punti dai 59,9 precedenti (il consensus era a 59,5 punti).”Il sentiment dei consumatori è rimasto basso da una prospettiva storica, ma ha continuato a salire per il secondo mese consecutivo, aumentando dell’8% rispetto a dicembre e raggiungendo circa il 4% in meno rispetto a un anno fa”, commentano i ricercatori. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import dicembre +0,4%, prezzi export -2,6%

    (Teleborsa) – Si muovono in maniera contrastata i prezzi import-export USA a dicembre 2022. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione postiva su mese dello 0,4%, dopo il -0,7% di novembre (rivisto da un preliminare di -0,6%) e rispetto al -0,9% del consensus. Su base annua, i prezzi import registrano una variazione positiva pari a +3,5%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione del +0,4% su mese.I prezzi export hanno riportato un decremento del 2,6% dopo il -0,4% del mese precedente (rivisto da un preliminare di -0,3%), superiore al consensus (-0,5%).Su anno il dato evidenzia un incremento del 5%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un -2,7% su mese. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, produzione industriale novembre sopra attese

    (Teleborsa) – La produzione industriale dell’Eurozona è salita più del previsto a novembre. Secondo quanto riportato dall’Istituto di Statistica dell’Unione Europea (Eurostat), l’output ha registrato un incremento dell’1% su base mensile dopo il -1,9% di ottobre. Il dato è miugliore delle attese del mercato che erano per un aumento dello 0,5%. Su base annua la produzione ha registrato un incremento del 2%. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +11 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano leggermente gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 6 gennaio 2023 sono risultati in crescita di 11 BCF (billion cubic feet). La settimana prima si era registrato un calo di 221 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.902 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 4,6% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.042) e in diminuzione dell’1,4% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.942 BCF). LEGGI TUTTO