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    USA, produzione industriale febbraio +0% m/m, manifattura +0,1%

    (Teleborsa) – Peggiore delle attese la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2023. L’attività industriale ha registrato una variazione nulla su base mensile dopo il +0,3% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare dello 0%) e rispetto al +0,2% delle attese degli analisti. Su base annua si registra una discesa dello 0,2%.La produzione manifatturiera registra una crescita dello 0,1%, contro il -0,2% del consensus e dopo il +1,3% di gennaio (dato rivisto da un preliminare di +1%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è invariata al 78,3% e risulta inferiore alle stime degli analisti (78,5%).(Foto: Foto di Clayton Cardinalli su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    OCSE conferma una ripresa fragile ma alza stime PIL

    (Teleborsa) – L’OCSE rivede al rialzo le stime di crescita globale per il 2023 ed il 2024, migliorando le prospettive di crescita della UE e degli USA ed alzando più che proporzionalmente le previsioni per la Russia, che accuserà una recessione meno pronunciata di quanto previsto in precedenza. E’ quanto emerge dall’Economic Outlook dell’OCSE di metà anno intitolato “A fragile Recovery”. Le stime di crescita mondiale sono state alzate dello 0,4% nel 2023 e dello 0,2% nel 2024, con un PIL indicato a +2,6% quest’anno ed a +2,9% il prossimo, che sconta ancora l’effetto di una politica monetaria restrittiva da parte delle banche centrali nelle principali economie.Una ripresa che fa perno sul miglioramento delle previsioni per l’Eurozona a +0,8% nel 2023 e +1,5% nel 2024 e per gli Stati Uniti a +1,5% nel 2023 e +0,9% nel 2024. La crescita in Cina dovrebbe invece recuperare al 5,3% quest’anno ed al 4,9% il prossimo.Da segnalare soprattutto l’incisivo miglioramento delle previsioni per la Russia, la cui economia si contrarrà in modo meno pronunciato del previsto: il PIL segnerà -2,5% quest’anno con una revisione al rialzo di 3,1 punti percentuali rispetto alla stima di novemnbre, e -0,5% nel 2024 (-0,3 punti percentuali rispetto al precedente report).Fra le principali economie europee la Germania registrerà una crescita più alta pari allo 0,3% quest’anno ed all’1,7% il prossimo, la Francia dello 0,7% nel 2023 e dell’1,3% nel 2024, la Spagna dell’1,7% in entrambi gli anni. Previsioni su anche per l’Italia a +0,6% quest’anno e +1% nel 2024.La Gran Bretagna è l’unico paese del continente a sperimentare una decrescita dello 0,2% quest’anno ed un recupero a +0,9% il prossimo.Discorso diverso per l’inflazione: quella di fondo scenderà ma l’inflazione core rimarrà elevata, sostenuta da forti aumenti dei prezzi dei servizi, margini più elevati in alcuni settori e pressioni sui costi dovute a tensioni nei mercati del lavoro. L’inflazione dovrebbe moderarsi gradualmente nel 2023 e nel 2024, ma rimanere al di sopra degli obiettivi delle banche centrali fino alla seconda metà del 2024 nella maggior parte dei paesi. L’inflazione primaria nelle economie del G20 dovrebbe scendere al 5,9% nel 2023 ed al 4,5% nel 2024, mentre l’inflazione core è attesa al 4% nel 2023 ed al 2,5% nel 2024. In particolare, l’Ocse ha rivisto al ribasso le previsioni di inflazione dell’Eurozona al 6,2% quest’anno ed al 3% il prossimo, mentre per gli USA si prevede un +3,7% nel 2023 ed un +2,5% nel 2024. Il miglioramento delle prospettive è ancora fragile. I rischi sono diventati un po’ più bilanciati – spiega l’OCSE – ma rimangono orientati verso il basso. L’incertezza sull’andamento della guerra in Ucraina e sulle sue conseguenze è la principale preoccupazione, mentre la direzione e la forza dei cambiamenti di politica monetaria è difficile da valutare e potrebbe mantenere vulnerabili i mercati finanziari. Per l’OCSE, la politica monetaria dovrà rimanere restrittiva fino a quando non vi saranno chiari segnali che le pressioni inflazionistiche si sono ridotte durevolmente e sono necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse in molte economie, compresi gli Stati Uniti e l’Eurozona, dove è probabile che i tassi ufficiali rimarranno elevati per gran parte del 2024.Il sostegno fiscale, volto a mitigare l’impatto della crescita dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, deve concentrarsi maggiormente sui più bisognosi. Un migliore orientamento delle politiche di sostegno aiuterebbe a garantire la sostenibilità fiscale, preservare gli incentivi per ridurre il consumo di energia e limitare ulteriori stimoli alla domanda in un momento di alta inflazione. LEGGI TUTTO

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    USA, permessi edilizi febbraio +13,8% apertura cantieri +9,8%

    (Teleborsa) – Segnali di ripresa giungono dal mercato edilizio USA a febbraio 2023. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati hanno registrato un aumento del 9,8%, attestandosi a 1,450 milioni di unità, dopo la diminuzione del 2% registrata a gennaio (dato rivisto da -4,5%). Le attese degli analisti avevano previsto un numero di cantieri in calo a 1,310 milioni. I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo un piccolo incremento dello 13,8% a 1,524 milioni di unità, dopo il 0,1% registrato il mese precedente. Le attese degli analisti erano per una discesa dei permessi a 1,340 milioni. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import febbraio -0,1%, prezzi export +0,2%

    (Teleborsa) – Si muovono in maniera contrastata i prezzi import-export USA a febbraio 2023. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione negativa su mese dello 0,1%, dopo il -0,4% di gennaio (rivisto da un preliminare di -0,2%) e rispetto al -0,2% del consensus. Su base annua, i prezzi import registrano una variazione negativa pari a -1,1%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione del +0,4% su mese.I prezzi export hanno riportato un incremento dello 0,2% dopo il +0,5% del mese precedente (rivisto da un preliminare di +0,8%), superiore al consensus (-0,1%).Su anno il dato evidenzia un decremento dello 0,8%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un +0,1% su mese. LEGGI TUTTO

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    Giappone, balzo degli ordini di macchinari settore privato a gennaio

    (Teleborsa) – Accelera bruscamente l’andamento degli ordini di macchinari in Giappone. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI).Il totale degli ordinativi al settore privato segna, a gennaio 2023, un incremento su base mensile del 12% dopo il -2,8% riportato a dicembre.Aumentano del 9,5% gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, dopo il +0,3% precedente, ben superiori al +1,8% stimato dagli analisti. Al calo del dato complessivo degli ordini – che registra una discesa del 10,2% dopo il +4,7% di novembre – ha contribuito il crollo del 25,2% di quelli dall’estero a fronte dell’aumento del 5,4% di quelli governativi. LEGGI TUTTO

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    USA, indice NAHB marzo aumenta a 44 punti: meglio delle attese

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A marzo 2023 il dato si è attestato a 44 punti, rispetto ai 42 punti del mese precedente e contro i 40 del consensus.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali sale di 2 punti a quota 49, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è sceso di 1 punto a 47 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è salito a 31 punti (+2 punti).L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria gennaio -0,1% m/m vendite +1,5%

    (Teleborsa) – Giungono dati leggermente sotto le attese dalle scorte e le vendite dell’industria in USA a gennaio 2023. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un calo dello 0,1% a 2.479,6 miliardi di dollari, al di sotto di quanto stimato dagli analisti (+0,1%) e dopo il +0,3% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento dell’11,1%. Nello stesso periodo le vendite sono aumentate dell’1,5% su base mensile, attestandosi a 1.847,5 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 5% rispetto a gennaio 2022. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,34. A gennaio 2022 era pari all’1,27. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State index marzo peggiore a -24,6 punti

    (Teleborsa) – Peggiora a marzo 2023 l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a -24,6 punti dai -5,8 punti di febbraio. Il dato è anche peggiore delle stime degli analisti che erano per un livello a -8 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini peggiore a quota -21,7 (da -7,8), mentre quella sulle consegne raggiunge i -13,4 punti (da -0,1 punti) e quella sulle scorte passa a -1,9 punti (da 6,4 punti). LEGGI TUTTO