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    Giappone, inflazione core febbraio +3,1% su anno

    (Teleborsa) – Giungono dati contrastanti dall’inflazione in Giappone. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato a febbraio 2023 una variazione pari a +3,3% su anno rispetto al +4,3% di gennaio.Il dato su base mensile evidenzia un calo dello 0,6% (+0,4% il mese precedente).Il dato core, che esclude la componente alimentare, registra un +3,1% a livello tendenziale, come da attese, rispetto al +4,2% indicato a gennaio.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori marzo stabile a -19,2 punti

    (Teleborsa) – Segnali di leggero peggioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori dell’eurozona è ancora negativo e scende a -19,2 punti a marzo, rispetto ai -19,1 di febbraio. Il dato è peggiore delle attese del mercato (-18,3 punti). Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -20,7 punti, rispetto ai -20,6 punti del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -72 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono poco meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 17 marzo 2023 sono risultati in diminuzione di 72 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sotto del consensus (-75 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 58 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.900 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 36,1% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.396) e in crescita del 22,7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.549 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case nuove febbraio +1,1% m/m

    (Teleborsa) – Continua a crescere, anche se meno della attese, la vendita di case nuove negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2023. Il dato ha evidenziato un incremento dell’1,1% a 640 mila unità rispetto alle 633 mila unità di gennaio (dato rivisto da 670 mila) e contro le 650 mila unità stimate dal consensus. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Rispetto alle 790 mila unità di febbraio 2022 si registra un calo del 19%.Il prezzo mediano di vendita delle nuove case vendute nel febbraio 2023 era di 438.200 dollari. Il prezzo medio di vendita è stato di 498.700 dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 1,1 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate, contro attese per un calo, le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 17 marzo 2023, sono cresciuti di 1,1 milioni di barili a 481,2 MBG, contro attese per un decremento di 1,6 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 3,3 milioni a 116,4 MBG, contro attese per un decremento di 1,5 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 6,4 milioni a quota 229,6 MBG (era atteso un decremento di 1,7 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste invariate a 371,6 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, rimbalza la vendita di case esistenti a febbraio

    (Teleborsa) – Segnali di forte recupero giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a febbraio un rimbalzo del 14,5%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -0,7% riportato a gennaio. Le aspettative del mercato erano per una salita più contenuta, ovvero del 5%.Sono state vendute 4,5 milioni di unità rispetto ai 4 milioni di gennaio ed ai 4,19 milioni di unità previste dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 22,6%. LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator febbraio -0,3%

    (Teleborsa) – Scende come atteso il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane a febbraio 2023. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 110 punti in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente (quando il calo era stato dello 0,3%) e rispetto al -0,3% atteso dagli analisti. La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,1% a 109,8 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,2% a 118,5 punti.”Il LEI per gli Stati Uniti è sceso di nuovo a febbraio, segnando il suo undicesimo calo mensile consecutivo – ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board – I contributi negativi o piatti di otto delle dieci componenti dell’indice hanno più che compensato il miglioramento dei prezzi delle azioni e una lettura migliore del previsto per i permessi di costruzione residenziale”. “Mentre negli ultimi mesi il tasso di calo mensile del LEI si è attenuato, il principale indice economico indica ancora il rischio di recessione nell’economia statunitense – ha aggiunto – La più recente turbolenza finanziaria nel settore bancario statunitense non si riflette nei dati LEI ma potrebbe avere un impatto negativo sulle prospettive se persiste. Nel complesso, il Conference Board prevede che l’aumento dei tassi di interesse, insieme al calo della spesa dei consumatori, molto probabilmente spingerà l’economia statunitense in recessione nel breve termine”.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università di Michigan marzo scende a 63,4 punti

    (Teleborsa) – Peggiora la fiducia dei consumatori americani a marzo 2023. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in decremento a 63,4 punti rispetto ai 67 punti del mese di febbraio, e risulta anche peggiore delle attese degli analisti che si attendevano 66,9 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 66,4 punti dai 70,7 punti precedenti (le attese erano per 70 punti), mentre l’indice sulle attese è diminuito a 61,5 punti dai 64,7 precedenti (il consensus era a 64,5 punti). LEGGI TUTTO