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    Cina, produzione industriale sale meno delle attese. Vendite dettaglio in linea

    (Teleborsa) – Segnali misti giungono da alcuni importanti dati macro cinesi pubblicati stamattina, che indicano una crescita inferiore alle attese della produzione industriale e risultati in linea con le aspettative per le vendite al dettaglio e il tasso di disoccupazioneSecondo i dati del Bureau of Statistics cinese, la produzione industriale è cresciuta del 2,4% su base annua a febbraio 2023, più del mese precedente (+1,3%) e meno del consensus (+2,6%). Crescono sotto le attese anche gli investimenti delle imprese, che segnano un +5,5%, contro il +4,4% atteso, rispetto al +5,1% del mese precedente.Centrano invece le le aspettative le vendite al dettaglio. I consumi, infatti, registrano sempre a febbraio un incremento del 3,5% su base annua dopo il -1,8% rilevato a gennaio. Le stime del mercato erano per una crescita del 3,5%. Dall’inizio dell’anno, il dato è salito del 3,55%.Il tasso di disoccupazione infine è salito al 5,6% di febbraio dal 5,5% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, +311 mila occupati a febbraio. Ben sopra le attese

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese, per quanto riguarda il molto osservato dato dei non-farm payrolls, il mercato del lavoro in USA a febbraio 2023. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è salito al 3,6% rispetto al 3,4% del mese precedente e del consensus. Sono stati aggiunti 311 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a gennaio erano state create 504 mila buste paga (dato rivisto da 517 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è migliore delle attese del mercato che indicava un aumento di 205 mila di posti di lavoro.Il dato è migliore alle aspettative anche nel settore privato: sono stati aggiunti 265 mila posti di lavoro, contro previsioni di aumento di 210 mila posti e rispetto ai 386 mila rivisti di gennaio. Gli occupati del settore manifatturiero sono scesi di 4 mila unità, al di sotto del consensus di +12 mila, e si confrontano con i +13 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 33,09 dollari, registrando un aumento dello 0,2% su mese e del 4,6% su anno dopo il +0,3% mensile e +4,4% tendenziale registrato a gennaio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.(Foto: Foto di Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, spese famiglie salgono oltre le attese a gennaio

    (Teleborsa) – Nel mese di gennaio 2023 i consumi familiari mensili in Giappone si sono attestati a 301.646 yen, in aumento del 2,7% in termini reali dopo il -2,1% di dicembre, risultando anche al di sopra delle attese degli analisti che indicavano un aumento dell’1,4%.Il dato è stato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico, secondo cui il dato tendenziale si attesta al -0,3% (+4,8% nominale), contro attese per un -0,1%.Sempre a gennaio, la media mensile dei redditi delle famiglie operaie, si è attestata a 495.706 yen, con un aumento tendenziale nominale del 3,3% ed un calo in termini reali dell’1,7%.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -84 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 3 marzo 2023 sono risultati in diminuzione di 84 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sotto del consensus (-80 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 81 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.030 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 32,1% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.537) e in crescita del 21,5% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.671 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione in aumento a 211 mila

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 4 marzo 2023, i “claims” sono risultati pari a 211 mila unità, in aumento di 21.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 190.000. Il dato si confronta con i 195 mila del consensus.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 197.000 unità, in aumento di 4.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 193.000. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 25 febbraio, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.718.000, in aumento di 69.000 mila unità rispetto alle 1.649.000 unità della settimana precedente e al di sopra del 1.659.000 attesi. LEGGI TUTTO

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    USA, 77.770 licenziamenti Challenger a febbraio. Il più alto YTD dal 2009

    (Teleborsa) – Si registra un calo dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2023, rispetto al mese precedente. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 77.770 posti di lavoro. Il dato rivela un decremento del 24% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 102.943 licenziamenti, e un aumento del 410% rispetto allo stesso periodo del 2022.Il totale del mese scorso è il febbraio più alto dal 2009, quando ne furono annunciati 186.350 nel secondo mese dell’anno. Finora quest’anno, i datori di lavoro hanno annunciato l’intenzione di tagliare 180.713 posti di lavoro, in aumento del 427% rispetto ai 34.309 tagli annunciati nei primi due mesi del 2022. Anche questo dato è il totale più alto dal periodo gennaio-febbraio dal 2009.”Certamente, i datori di lavoro stanno prestando attenzione ai piani di aumento dei tassi della Fed. Molti hanno pianificato per mesi una flessione, tagliando i costi altrove. Se le cose continuano a raffreddarsi, i licenziamenti sono in genere l’ultimo pezzo nelle strategie di riduzione dei costi dell’azienda”, ha affermato Andrew Challenger, Vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.”In questo momento, la stragrande maggioranza dei tagli si sta verificando nel settore tech – ha spiegato – Anche la vendita al dettaglio e la finanza stanno tagliando in questo momento, poiché la spesa dei consumatori corrisponde alle condizioni economiche”.(Foto: freedomtumz | 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, a gennaio offerte di posti di lavoro in calo meno delle attese

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è sceso a 10,8 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di gennaio 2023, in calo dagli 11,2 milioni del mese precedente, ma superiore ai 10,5 milioni attesi dagli analisti. È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro.Nel corso del mese, il numero di assunzioni e le uscite totali sono cambiate poco, rispettivamente a 6,4 milioni e 5,9 milioni. All’interno delle separazioni, diminuiscono le cessazioni (3,9 milioni), mentre aumentano i licenziamenti (1,7 milioni). A gennaio si sono registrate le maggiori diminuzioni delle offerte di lavoro nei settori costruzioni (-240.000), alloggi e ristorazione (-204.000), finanza e assicurazioni (-100.000). Il numero di offerte di lavoro è aumentato nei trasporti, nei magazzini e nei servizi di pubblica utilità (+94.000) e nella produzione di beni non durevoli (+50.000).(Foto: seventyfour74 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale gennaio sale a 68,3 miliardi

    (Teleborsa) – Aumenta il deficit commerciale americano. Nel mese di gennaio 2023 la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 68,3 miliardi di dollari, in leggero aumento rispetto al passivo di 67,2 miliardi di dollari di dicembre (dato rivisto da -67,4 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta tuttavia migliore delle stime degli analisti, che erano per un disavanzo in aumento fino a -68,9 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate dell’1,6% a 257,5 miliardi mentre le importazioni sono aumentate del 3% a 325,8 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO