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    Giappone, indice PMI manifattura marzo aumenta a 49,2 punti

    (Teleborsa) – Migliora a marzo l’attività della manifattura in Giappone, seppur restando in zona di contrazione. L’indice PMI manifatturiero Jibun Bank, pubblicato da S&P Global, indica un valore di 49,2 punti, migliore dei 47,7 punti di febbraio. L’indicatore si mantiene così sotto la soglia critica dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori al di sotto – e di espansione – valori al di sopra. Il dato rilasciato oggi è comunque migliore della stima preliminare e delle attese del mercato (entrambe a 48,6 punti).”La salute del settore manifatturiero giapponese ha mostrato segni di miglioramento alla fine del primo trimestre del 2023 – ha commentato Usamah Bhatti, economista presso S&P Global Market Intelligence – Mentre la lettura del PMI principale è rimasta al di sotto di 50 per segnare la quinta contrazione consecutiva, il calo segnalato è stato il più debole in questa sequenza. Sia la produzione che i nuovi ordini sono diminuiti ai tassi più bassi degli ultimi cinque mesi, sebbene quest’ultimo abbia comunque registrato una solida riduzione, con i membri del panel che hanno segnalato una domanda di mercato contenuta sia nei mercati nazionali che internazionali”.”Vi sono indicazioni che la mancanza di nuovi ordini in entrata abbia contribuito a preparare le imprese a un eventuale aumento della domanda, poiché gli ordini inevasi sono diminuiti a ritmo sostenuto per il sesto mese consecutivo – ha aggiunto – Inoltre, è stato riferito che i produttori stavano accumulando sempre più scorte di prodotti finiti, poiché le giacenze di scorte di post-produzione sono aumentate al tasso più elevato dal febbraio 2009″. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan marzo rivista a 62 punti

    (Teleborsa) – Rivisto al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di marzo 2023, l’indice sul consumer sentiment è stato rivisto a 62 punti dai 63,4 della lettura preliminare e dai 67 di febbraio.Rivista anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 59,2 punti da 64,7 del mese precedente e contro il 61,5 atteso, mentre quella sulla condizione attuale è stata rivista a 66,3 punti dal 66,4 preliminare e dal 70,7 di febbraio.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Germania, vendite dettaglio febbraio peggio di attese

    (Teleborsa) – Risulta peggiore delle attese l’andamento del commercio al dettaglio in Germania a febbraio.Le vendite in termini reali hanno registrato infatti un decremento dell’1,3% su mese, dopo il +0,1% registrato il mese precedente. Il dato è anche peggiore delle attese degli analisti che erano per un incremento dello 0,5%. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (DESTATIS), inoltre, la variazione annua si attesta a -7,1% dal -6,9% rilevato a gennaio e rispetto al -6,1% del consensus. LEGGI TUTTO

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    Giappone, disoccupazione in aumento a febbraio

    (Teleborsa) – Risulta in aumento la disoccupazione in Giappone. Il Ministero degli Affari interni delle poste e telecomunicazioni nipponico segnala che nel mese di febbraio il tasso dei senza lavoro è salito al 2,6%, oltre il 2,4% del mese precedente e delle stime degli analisti.Il numero di disoccupati è calato a 1,55 milioni, in diminuzione di 10 mila unità. Gli occupati sono pari a 59,11 milioni, in calo di 20 mila unità rispetto all’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 31 marzo 2023

    (Teleborsa) – Venerdì 31/03/202300:50 Giappone: Vendite dettaglio, annuale (atteso 5,8%; preced. 5%)01:30 Giappone: Tasso disoccupazione (atteso 2,4%; preced. 2,4%)01:50 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso 2,7%; preced. -5,3%)08:00 Germania: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,1%)08:00 Germania: Vendite dettaglio, annuale (atteso -6,1%; preced. -6,9%)08:00 Germania: Prezzi import, mensile (atteso -1%; preced. -1,2%)08:00 Regno Unito: PIL, trimestrale (atteso 0%; preced. -0,1%)08:00 Regno Unito: Partite correnti (atteso -17,6 Mld £; preced. -12,7 Mld £)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,9%; preced. 1%)08:45 Francia: Consumi familiari, mensile (atteso 0,2%; preced. 1,5%)08:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (atteso 5,5%; preced. 6,3%)08:45 Francia: Prezzi produzione, mensile (preced. 2,7%)08:45 Francia: Prezzi produzione, annuale (preced. 17,9%)09:55 Germania: Tasso disoccupazione (atteso 5,5%; preced. 5,5%)10:00 Italia: Fatturato industria, mensile (preced. 0,7%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (preced. 0,8%)11:00 Unione Europea: Tasso disoccupazione (atteso 6,7%; preced. 6,7%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 7,1%; preced. 8,5%)11:00 Italia: Prezzi consumo, annuale (atteso 8,2%; preced. 9,2%)11:00 Italia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0%; preced. 0,2%)14:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,6%)14:30 USA: Spese personali, mensile (atteso 0,3%; preced. 1,8%)15:45 USA: PMI Chicago (atteso 43,4 punti; preced. 43,6 punti)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 63,2 punti; preced. 67 punti) LEGGI TUTTO

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    Giappone, forte rimbalzo della produzione industriale a febbraio

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese la produzione delle fabbriche giapponesi a febbraio. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un incremento mensile del 4,5% dopo il -5,3% registrato a gennaio. Le stime degli analisti erano per un aumento del 2,7%.Le previsioni per i mesi a venire indicano una salita del 2,3% per il mese di marzo e del 4,4% per il mese di aprile. Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -0,6% a febbraio. La crescita mensile della produzione è accompagnata dal forte aumento delle consegne (+3,6%) mentre le scorte salgono dell’1,4%. La ratio delle scorte è pari a -1,6%. LEGGI TUTTO

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    Banche, Yellen, negli USA servono più regole

    (Teleborsa) – Janet Yellen, segretaria al Tesoro statunitense, torna a ribadire la necessità di regole più rigide per il settore bancario statunitense. Intervenendo ad una conferenza della National Association for Business Economics, che le ha consegnato un premio in memoria di Paul Volcker, ex presidente della Federal Reserve, Yellen ha spiegato che le regole sono state allentate troppo negli ultimi anni e pertanto serve intervenire, alla luce delle chiusure di Silicon Valley Bank e Signature Bank. “Questi fatti recenti ci ricordano del bisogno urgente di finire il lavoro”, iniziato dopo la crisi finanziaria del 2008 – ha avvertito la segretaria al Tesoro -. “Dobbiamo chiederci se la deregolamentazione non sia andata oltre i limiti e riparare le crepe nel perimetro regolatorio che i recenti choc hanno rivelato”.Dall’altra parte dell’oceano la Banca centrale europea è tornata a sottolineare che le decisioni di politica monetaria saranno prese in base ai dati macro. I rischi per le prospettive di crescita economica dell’Eurozona “sono orientati al ribasso” – ha detto la BCE nel suo Bollettino economico, spiegando che “le tensioni persistentemente elevate sui mercati finanziari potrebbero inasprire le condizioni del credito più ampie più del previsto e smorzare la fiducia”. “L’elevato livello di incertezza rafforza l’importanza di un approccio dipendente dai dati per le decisioni sui tassi ufficiali, che sarà determinato dalla valutazione delle prospettive di inflazione da parte del Consiglio direttivo alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza di trasmissione della politica monetaria”, viene ricordato nel report n cui ribadisce la solidità delle banche europee così come la determinazione ad agire se necessario. LEGGI TUTTO

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    USA, PIL ritoccato al ribasso nel 4° trimestre

    (Teleborsa) – Rivista al ribasso la crescita dell’economia statunitense nel 4° trimestre del 2022. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, che pubblica oggi i dati definitivi, il PIL americano è salito del 2,6% su base trimestrale, facendo peggio delle attese degli analisti che indicavano un recupero del 2,7% e contro il +3,2% del trimestre precedente.Si è registrata una crescita dei consumi, che segnano un +1% dal +2,1% registrato nel trimestre precedente.Il PCE price index, una misura dell’inflazione, si attesta al 3,7% (dal 4,3%), mentre l’indice PCE core registra un +4,4% (+4,3% le attese), rispetto al +4,7% precedente. LEGGI TUTTO