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    USA, ordini industria giù a febbraio e sotto attese

    (Teleborsa) – Diminuiscono più delle attese gli ordini all’industria statunitensi. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di febbraio 2023 gli ordini hanno evidenziato una variazione negativa dello 0,7% dopo il -2,1% registrato nel mese precedente (rivisto da un preliminare di -1,6%) e contro il -0,5% stimato dal consensus.Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono scesi dello 0,3% dal +0,8% precedente, mentre al netto del settore difesa sono calati dello 0,5% (-2,3% nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    Germania, stabile a febbraio surplus bilancia commerciale

    (Teleborsa) – Stabile l’andamento del commercio estero tedesco a febbraio. La bilancia commerciale chiude con un avanzo corretto dagli effetti del calendario pari a 16 miliardi di euro come nel mese di gennaio e contro le stime degli analisti che erano per un avanzo in aumento di 17 miliardi.Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), le esportazioni sono aumentate del 4% su base mensile, come a gennaio, e rispetto al +1,6% atteso dal mercato. Le importazioni hanno registrato un incremento del 4,6% (stesso valore a gennaio) e contro il +1% del consensus. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 4 aprile 2023

    (Teleborsa) – Martedì 04/04/202308:00 Germania: Bilancia commerciale (atteso 17 Mld Euro; preced. 16 Mld Euro)09:00 Spagna: Disoccupazione (preced. 2,6K unità)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, annuale (atteso 13,3%; preced. 15%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,3%; preced. -2,8%)16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso -0,5%; preced. -1,6%) LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero marzo peggio di attese

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana peggiora a marzo, mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 46,3 punti dai 47,7 del mese precedente, risultando peggiore delle attese degli analisti che stimavano un calo fino a 47,5 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scivola a 44,3 punti da 47,7, mentre quella sull’occupazione cala a 46,9 da 49,1 e la componente relativa ai prezzi scende a 49,2 da 51,3 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, cala la spese delle costruzioni a febbraio

    (Teleborsa) – Diminuisce la spesa per costruzioni in USA a febbraio. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.844,1 miliardi di dollari, registrando una diminuzione dello 0,1% su base mensile, in linea con le stime degli analisti e dopo il +0,4% di febbraio (rivisto da un preliminare -0,1%). Su base annua si è visto invece un incremento del 5,2%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono rimaste invariate a 1.453,2 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono calate dello 0,6% a 852,1 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un decremento dello 0,2% a 391 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA: PMI manifatturiero sale a marzo, ma meno delle stime

    (Teleborsa) – Migliora leggermente l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a marzo. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global, che conferma una fase di rallentamento dell’economia.A marzo, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 49,2 punti, inferiore ai 49,3 punti della stima preliminare e del consensus, e superiore ai 47,3 del mese precedente.L’indice resta tuttavia sotto la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin manifatturiero marzo scende a 50 punti

    (Teleborsa) – In decisa decelerazione l’attività manifatturiera in Cina, oltre le attese degli analisti. Secondo il sondaggio mensile di Caixin/Markit, il PMI manifatturiero è sceso a marzo a quota 50 punti dai 51,6 precedenti (che avevano segnato il massimo di otto mesi), portandosi quindi sulla soglia critica dei 50 punti, tra fase di espansione (valori superiori ai 50 punti) e di contrazione (valori inferiori ai 50 punti. Le attese erano per una crescita a 51,7 punti.”In poche parole, l’economia ha visto un rallentamento marginale della ripresa a marzo poiché l’espansione sia dell’offerta che della domanda manifatturiera si è notevolmente indebolita rispetto al mese precedente – ha commentato Wang Zhe, Senior Economist presso Caixin Insight Group – La domanda estera si è trascinata, l’occupazione è peggiorata, le scorte sono leggermente diminuite, i prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili, la logistica è stata gradualmente ripristinata alla normalità e le imprese erano ancora molto fiduciose nelle prospettive economiche”.”Le infezioni da Covid hanno rapidamente raggiunto un picco dopo che la Cina ha abbandonato la sua politica zero-Covid alla fine del 2022, con l’economia che entrava in un periodo di rapida ripresa – ha aggiunto – A marzo, ci sono stati segnali di indebolimento del rimbalzo, come evidenziato dai dati dell’indagine Caixin China General Manufacturing PMI. Le basi per la ripresa economica non sono ancora solide. In prospettiva, la crescita economica dipenderà ancora da un impulso della domanda interna, in particolare da un miglioramento dei consumi delle famiglie. Solo lavorando duramente per stabilizzare l’occupazione, aumentare il reddito familiare e migliorare le aspettative del mercato, il governo può raggiungere l’obiettivo di ripristinare ed espandere i consumi”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, peggiora l'indice Tankan nel 1° trimestre

    (Teleborsa) – Sentiment in calo per le imprese giapponesi. È quanto emerge da sondaggio trimestrale dalla Bank of Japan. Nel 1° trimestre del 2023, l’indice Tankan relativo alle grandi imprese della manifattura è sceso infatti a 1 punto dai 7 punti del periodo precedente e risulta anche inferiore alle attese degli analisti (3 punti).Quello delle medie imprese non manifatturiere si è portato a 14 punti da 11, mentre quello delle piccole imprese manifatturiere è peggiorato a -6 da 2 (atteso -6) e delle PMI non manifatturiere è salito a 8 da 6 (atteso 7). Da rilevare che un valore inferiore allo zero segnala che le imprese pessimiste sono più numerose di quelle ottimiste. Il calo ha indotto anche un deterioramento delle aspettative future, con l’indice per le grandi imprese manifatturiere che passa a 3 punti da 6 punti (atteso 4). LEGGI TUTTO