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    Giappone, leading indicator luglio sale a 105,9 punti

    (Teleborsa) – In miglioramento le condizioni economiche del Giappone a luglio 2025. Secondo la stima preliminare del Cabinet Office, il leading indicator (superindice) si sarebbe portato a 105,9 punti, in crescita dello 0,8% rispetto ai 105,1 punti di giugno. Il dato è superiore anche alle stime degli analisti (105,8 punti). Nello stesso periodo, l’indice coincidente che sintetizza la situazione attuale dell’economia, è indicato in calo dello 2,2% a 113,3 punti (+0,3% il dato del mese precedente). L’indice differito, che invece cattura le prospettive per i prossimi 12 mesi (lagging index), è visto in salita a 114,2 punti da 113,4. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 5 settembre 2025

    (Teleborsa) – Venerdì 05/09/202501:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso 1,3%; preced. -5,2%)07:00 Giappone: Leading indicator (atteso 105,8 punti; preced. 105,6 punti)08:00 Germania: Ordini industria, mensile (atteso 0,5%; preced. -1%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (atteso 1,3%; preced. 1,7%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,9%)08:45 Francia: Bilancia commerciale (atteso -7,3 Mld Euro; preced. -7,6 Mld Euro)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -3,4 Mld Euro)10:00 Italia: Vendite dettaglio, annuale (preced. 1%)10:00 Italia: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,6%)11:00 Unione Europea: PIL, annuale (atteso 1,4%; preced. 1,5%)11:00 Unione Europea: Occupazione, trimestrale (atteso 0,1%; preced. 0,2%)11:00 Unione Europea: PIL, trimestrale (atteso 0,1%; preced. 0,6%)14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 4,3%; preced. 4,2%)14:30 USA: Variazione occupati (atteso 75K unità; preced. 73K unità)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Germania, ordini industria scendono a sorpresa a luglio

    (Teleborsa) – Scendono a sorpresa gli ordinativi all’industria in Germania nel mese di luglio 2025. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica Destatis, si è registrato un decremento degli ordinativi del 2,9% su base mensile dopo il -0,2% registrato il mese precedente (rivisto da un preliminare -1%). La revisione è dovuta ai dati corretti successivamente comunicati da una grande azienda del settore automobilistico, spiega Destatis.Le attese degli analisti erano per un incremento dello 0,5%. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli ordinativi risultano ora in calo del 3,4% contro il +1,7% segnalato il mese precedente.Nel dettaglio, gli ordini domestici sono scesi del 2,5%, mentre quelli esteri hanno registrato un calo del 3,1% (quelli dall’Eurozona sono aumentati del 3,8% e quelli dai Paesi terzi sono scesi del 2,8%). LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, vendite al dettaglio luglio +0,6% m/m +1,1% a/a

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese in quasi tutte le letture le vendite al dettaglio in Regno Unito. Secondo l’Office for National Statistics, le vendite retail hanno segnato a luglio 2025 un incremento dello 0,6% su base mensile, dopo il +0,3% registrato a giugno e contro il +0,3% stimato dal consensus. Su base annua si registra una variazione positiva dell’1,1%, in questo caso sotto le aspettative (+1,3%), dopo il +0,9% di giugno.Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono salite dello 0,5% su mese, (+0,4% le attese) dopo il +0,6% del mese precedente. Su anno, il dato core ha segnato un +1,3% dopo il +1,3% precedente (+1,2% erano le attese).(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, ISM: il settore non manifatturiero si rafforza in agosto

    (Teleborsa) – Si rafforza ad agosto il settore terziario americano, confermando la fase di espansione dell’attività. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 52 punti, dai 50,1 punti del mese precedente, risultando anche superiore alle attese del mercato (50,9 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale sale a 55 punti da 52,6, mentre quella sugli ordini aumenta a 56 punti da 50,3. Quella dell’occupazione si porta a 46,5 punti da 46,4. Scende, invece, la componente sui prezzi a 69,2 punti da 69,9 (cnsensus 69,5).(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA: PMI servizi scende in agosto, peggio di attese

    (Teleborsa) – Rivisto al ribasso il PMI dei servizi negli Stati Uniti. L’indice, elaborato da S&P Global, si è portato a 54,5 punti nel mese di agosto contro una stima preliminare di 55,4, e risulta in calo rispetto ai 55,7 del mese precedente.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si conferma tuttavia al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione.Peggiora anche l’indice composito, che tiene conto della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 54,6 punti, in calo dai 55,4 punti della stima preliminare e rispetto ai 55,1 punti di luglio. LEGGI TUTTO

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    USA, aumenta la produttività del settore non agricolo nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – Nel 2° trimestre del 2025 la produttività del settore non agricolo in USA cresce del 3,3%, rispetto al +2,4% del trimestre precedente, facendo meglio delle stime degli analisti (+2,8%). Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro (escluso il settore agricolo) è aumentato dell’1%, dopo il +1,6% del primo trimestre e rispetto al +1,2% del consensus. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale luglio cresce più del previsto

    (Teleborsa) – In aumento il deficit commerciale americano. Nel mese di luglio, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 78,3 miliardi di dollari, in salita rispetto al passivo di 59,1 miliardi di dollari di giugno (dato rivisto da -60,2 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, si confronta con i -77,7 miliardi stimati dagli analisti. Le esportazioni sono cresciute a 280,5 miliardi da 277,3 miliardi, mentre le importazioni sono risultate in salita a 358,8 miliardi di dollari dai 337,5 miliardi precedenti. LEGGI TUTTO