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    USA: migliora fiducia del mercato immobiliare nonostante aumento tassi Fed

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia del settore immobiliare USA. A luglio 2023 l’indice NAHB si è attestato a 56 punti, rispetto ai 55 punti del mese precedente e risulta in linea con il consensus. Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali sale di 1 punto a quota 62, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è sceso di 2 punti a 60 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è cresciuto di 3 punti a quota 40.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo. “Sebbene i costruttori continuino a rimanere cautamente ottimisti sulle condizioni del mercato, l’aumento di un quarto di punto dei tassi ipotecari nell’ultimo mese è un duro ricordo del processo di stop & start che il mercato sperimenterà mentre la Federal Reserve si avvicina alla fine del ciclo di inasprimento in corso ”, ha affermato Robert Dietz, capo economista della NAHB.”I costruttori sono preoccupati per l’aumento dei tassi ipotecari che si avvicinano al 7% e continuano ad affrontare sfide dal lato dell’offerta”, ha confermato la presidente della NAHB Alicia Huey.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria maggio in linea con attese

    (Teleborsa) – Dati in linea con le attese per le scorte e vendite dell’industria a maggio 2023. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,2% a 2.545,8 miliardi di dollari, contro il +0,2% stimato dagli analisti e dopo il +0,1% rivisto del mese precedente. Su base annua si è registrato un incremento del 3,5%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,2% su base mensile, attestandosi a 1.822,1 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione negativa dell’1,8% rispetto a maggio 2022. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,40. A maggio 2022 era pari all’1,33. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale cala a sorpresa a giugno

    (Teleborsa) – Scende inaspettatamente la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di giugno a conferma di un’attività economica in rallentamento, anche per effetto degli effetti recessivi indotti dalle politiche della Fed. La produzione industriale ha dunque registrato a giugno una variazione negativa dello 0,5% su base mensile, dopo il -0,5% del mese precedente e rispetto al dato invariato atteso degli analisti. Anche su base annua si registra una discesa pari allo 0,43% a fronte del +1,1% del conensus.La produzione manifatturiera registra una flessione dello 0,3%, dopo il +0,2% di maggio (dato rivisto da un preliminare di +0,1%) e contro il dato invariato atteso dagli analisti.Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è calata al 78,9%, inferiore alle stime degli analisti (79,5%) dal 79,4% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio giugno crescono meno delle attese

    (Teleborsa) – Deludono i dati delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di giugno, si è registrata una variazione positiva dello 0,2% su base mensile a 689,5 miliardi di dollari, dopo il +0,5% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau è inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,5%. Su base annua si è registrato un aumento dell’1,49% dopo il +1,96% rivisto di maggio, al di sotto dell’1,6% del consensus. Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,2% su base mensile, inferiore alle stime di consensus (+0,3%) dopo il +0,3% di maggio.(Foto: Alexander Kovacs on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, settore servizi in aumento a maggio oltre attese

    (Teleborsa) – In aumento il settore servizi giapponese. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato a maggio una variazione positiva dell’1,2% su base mensile dopo il +0,9% di aprile e contro la crescita dello 0,4% stimata dagli analisti. Il dato registra su base annua un incremento del 2,4%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 18 luglio 2023

    (Teleborsa) – Martedì 18/07/202306:30 Giappone: Indice servizi, mensile (atteso 0,4%; preced. 1,2%)10:00 Italia: Produzione costruzioni, mensile (preced. -3,8%)14:30 USA: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,3%)14:30 USA: Vendite dettaglio, annuale (atteso 1,6%; preced. 1,6%)15:15 USA: Produzione industriale, mensile (atteso 0%; preced. -0,2%)15:15 USA: Produzione industriale, annuale (atteso 1,1%; preced. 0,2%)16:00 USA: Indice NAHB (atteso 56 punti; preced. 55 punti)16:00 USA: Vendite industria, mensile (preced. 0,1%)16:00 USA: Scorte industria, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,2%) LEGGI TUTTO

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    USA, frena settore manifatturiero nel distretto di New York

    (Teleborsa) – Scivola a luglio l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a +1,1 punti dai +6,6 punti di giugno. Il dato è migliore delle stime degli analisti che erano per un livello a -4,3 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini si porta a +3,3 punti da +3,1, mentre quella sulle consegne scivola di 9 punti a 13,4 punti. Quella sulle scorte è stabile a -10,8 punti. LEGGI TUTTO

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    Cina a passo lento: PIL e vendite deludono e preannunciano nuovi interventi

    (Teleborsa) – Frena ancora l’economia cinese, che ha già esaurito la ripresa iniziata con le riaperture post-Covid, giunte anche un po’ in ritardo rispetto al resto del mondo. Il PIL della Cina, nel secondo trimestre dell’anno, è cresciuto solo dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, registrando un netto rallentamento rispetto al 2,2% registrato nel trimestre precedente. Il dato però è leggermente migliore delle aspettative degli analisti che indicavano una crescita dello 0,5%.La crescita tendenziale del PIL si è attestata al 6,3% nel secondo trimestre, poiché il dato si confronta con un periodo in cui vigevano ancora le restrizioni Covid. In questo caso il dato è apparso inferiore alle aspettative, che indicavano una crescita del 7,3%. Da inizio anno, l’economia cinese è cresciuta del 5,5% grazie ad un primo trimestre solido che ha controbilanciato il dato attuale.A spigare il rallentamento della crescita dell’economia concorre la frenata del settore manifatturiero, finito sotto pressione a causa del rallentamento dell’export e delle principali economie mondiali. Ciò si è aggiunto ad una persistente stagnazione del mercato immobiliare, che il governo cinese non è riuscito a risvegliare.Pechino prevede per quest’anno una crescita piuttosto modesta del 5%, nonostante i ripetuti tentativi della banca centrale e del governo di rimettere in moto l’economia con politiche monetarie en fiscali accomodanti. Dopo questi dati è atteso un nuovo intervento della Banca popolare cinese, tramite operazioni sui tassi ed altri tipi di operazioni.Per contro, il dato sulla produzione industriale, pubblicato sempre oggi, è risultato più forte del previsto, segnando una crescita del 4,4% a giugno contro il 2,7% atteso ed il 3,5% del mese precedente. Gli investimenti sono cresciuti del 3,8%, superando il consensus (3,5%) e confrontandosi con il 4% del mese precedente.Le vendite al dettaglio hanno deluso, registrando una modestissima crescita del 3,1% dopo il balzo del 12,7% del mese precedente. Il conswensus indicava una crescita lievemente più alta del 3,2%. Infine, la disoccupazione resta stabile al 5,2%. LEGGI TUTTO