More stories

  • in

    USA, l’inflazione a gennaio frena meno delle attese

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese l’inflazione negli Stati Uniti, nel mese di gennaio. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,3% su base mensile, contro la variazione del +0,2% registrata il mese precedente (dato rivisto da +0,3%) e atteso dagli analisti. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 3,1%, (+2,9% il consensus), dopo aver riportato una espansione del 3,4% a dicembre.Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile, (+0,3% stimato dal mercato) contro il +0,3% del mese precedente. La variazione tendenziale si attesta al +3,9% come a dicembre e più del 3,7% stimato dagli analisti.(Foto: Maklay62 / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, prezzi produzione gennaio +0% mese +0,2% anno

    (Teleborsa) – Risultano quasi in linea con le attese i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di gennaio 2024. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento dello 0,2% su base annua, contro il +0,2% del mese precedente, e si confronta con il +0,1% atteso. Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0% dopo il +0,3% del mese precedente e rispetto al +0,1% del consensus. I prezzi import hanno segnato un calo dell’1,1% su base mensile e una diminuzione del 9,4% su base tendenziale. I prezzi export sono stati invariati su base mensile mentre sono saliti dell’1,1% su base annuale. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, a dicembre in aumento scorte e vendite all’ingrosso

    (Teleborsa) – Sono salite, come atteso, le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di dicembre, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrata una crescita dello 0,4% a 897,2 miliardi di dollari, in linea con le aspettative, rispetto al -0,2% del mese precedente. Su base annua si registra un calo del 2,7%. Nello stesso periodo le vendite sono aumentate dello 0,7% su base mensile a 666,6 miliardi di dollari dopo il -0,1% registrato a novembre. Su anno si è registrato un incremento dell’1,6%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,34 contro l’1,40 di un anno prima. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, cala surplus bilancia partite correnti a dicembre

    (Teleborsa) – La bilancia dei pagamenti del Giappone chiude in surplus nel mese di dicembre 2023. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), si è generato un avanzo delle partite correnti di 744,3 miliardi di yen, in diminuzione rispetto all’attivo di 1.925,6 miliardi del mese precedente e in aumento rispetto ai 9,5 miliardi dello stesso mese del 2022. Le stime degli analisti erano per un surplus in calo fino a 1.018 miliardi di yen.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 267,7 miliardi di yen, contro il passivo di 699,4 miliardi di novembre e rispetto al deficit di 1.515,7 miliardi dell’anno prima, a fronte di un aumento delle esportazioni a 9.538,4 miliardi di yen (+9,4% su base annua) e un calo delle importazioni a 9.422,9 miliardi (-5,4% a/a).(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 5,5 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 2 febbraio 2024, sono saliti di circa 5,5 milioni di barili a 427,4 MBG, contro attese per un incremento di 1,7 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di -3,2 milioni, arrivando a 127,6 MBG, contro attese per un variazione di -1 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 3,1 milioni a quota 251 MBG (era atteso un incremento di 0,1 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,6 milioni a 358 MBG. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, deficit commerciale dicembre sale a 62,2 miliardi

    (Teleborsa) – Cresce il deficit commerciale americano. Nel mese di dicembre 2023, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 62,2 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 61,9 miliardi di dollari di novembre (dato rivisto da -63,2 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta peggiore delle stime degli analisti, che erano per un disavanzo a 62 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate a 258,2 miliardi (+1,5%), mentre le importazioni sono salite a 320,4 miliardi di dollari (+1,3%). LEGGI TUTTO

  • in

    USA, ISM non manifatturiero oltre attese a gennaio

    (Teleborsa) – Il settore terziario americano cresce e si conferma in territorio espansivo. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero a gennaio si è portato a 53,4 punti, dai 50,5 punti del mese precedente, risultando anche superiore alle attese del mercato (52 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è stabile a 55,8 punti, mentre quella sugli ordini sale a 55 punti. Quella dell’occupazione si porta a 50,5 punti da 43,8 (atteso 49,4). Cresce anche la componente sui prezzi a 64 punti da 57,4 (attese 56,5).(Foto: PublicDomainPictures / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, settore servizi gennaio sotto attese

    (Teleborsa) – Cresce il settore dei servizi negli Stati Uniti. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global, si è portato a 52,5 punti nel mese di gennaio dai 51,4 del mese precedente, ma risulta inferiore alle stime degli analisti che erano per una salita fino a 52,9 punti.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, resta comunque al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Sale anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 52 punti, contro i 50,9 punti di gennaio, ma al di sotto dei 52,3 punti delle aspettative di consensus. LEGGI TUTTO