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    Cofle, Smart Capital e Palladio cornerstone investors nella quotazione

    (Teleborsa) – Cofle, azienda attiva nel settore dei sistemi di comando e control cables per il settore off-road vehicles, automotive e after market automotive, ha presentato a Borsa Italiana la Domanda di Ammissione per l’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni su Euronext Growth Milan, il segmento dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita. “Entriamo oggi nel vivo del percorso di quotazione su Euronext Growth Milan, una strada che abbiamo intrapreso per accelerare la crescita del gruppo – ha commentato il CEO Walter Barbieri – Negli anni abbiamo ampliato e diversificato la nostra produzione con considerevoli investimenti in attività di ricerca e sviluppo e avviato un importante percorso di internalizzazione, fino a diventare una realtà riconosciuta e apprezzata nel mondo”.Smart Capital, holding di partecipazioni con capitale permanente specializzata in investimenti di Private Equity e di Private Investments in Public Equity, e PFH Palladio Holding, holding di partecipazioni indipendente con capitale permanente, hanno sottoscritto un impegno di investimento vincolante nell’ambito del collocamento istituzionale strumentale alla quotazione. L’investimento ha impegni di lock-up della durata di 12 mesi ed e` “espressione della volonta` degli stessi di supportare nel tempo la societa` nell’implementazione di un ambizioso piano di crescita e diversificazione, sia per via organica che tramite alcune mirate operazioni di acquisizione”, sottolinea Cofle in una nota.”Da tempo eravamo alla ricerca di un’eccellenza italiana in ambito manifatturiero che fosse vicina al nostro territorio di origine, la Brianza. Cofle è infatti una multinazionale tascabile, con importanti ambizioni di consolidamento e che punta molto sull’innovazione”, hanno commentato Andrea Costantini, presidente, e Andrea Faraggiana, Managing Partner di Smart Capital. “Riteniamo che Cofle possa trarre importante beneficio dalla quotazione in borsa che potrà essere un acceleratore al processo di crescita internazionale dell’azienda”, hanno aggiunto Nicola Iorio, Direttore Generale, ed Elia Kuhnreich, Portfolio Manager di Palladio Holding.Come già comunicato, al 31 dicembre 2020 Cofle ha riportato un Valore della Produzione consolidato pari a circa 38 milioni di euro, un EBITDA IFRS 16 Adj. consolidato e` pari a 8 milioni di euro e un EBITDA Margin al 21,1%. La forchetta di prezzo è stata fissata tra un minimo e un massimo di 13 euro e 17 euro per azione, la capitalizzazione pre-money tra 65 milioni di euro e 85 milioni di euro e l’offerta in aumento di capitale pari a massimi 15 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Medica, Fecondini: proventi IPO per acquisizioni di aziende distributive e industriali

    (Teleborsa) – “L’eccezionale portafoglio prodotti non adeguatamente venduto in molte aree geografiche e il crescente interesse di molti Paesi verso la sanità, tendenza accelerata dalle problematiche della pandemia”. Sono questi i principali motivi che hanno spinto Medica, gruppo italiano attivo nel settore biomedicale e del MedTech, a quotarsi su Euronext Growth Milan. Lo ha detto in un’intervista a Teleborsa Luciano Fecondini, fondatore e CEO della società, sottolineando che lo sbarco a Piazza Affari apporterà capacità finanziarie in grado di “accelerare la crescita organica e la crescita per acquisizioni esterne”.Il gruppo modenese è attivo dal 1985 nel distretto biomedicale di Mirandola, che Fecondini descrive come “il trampolino di lancio verso i mercati internazionali” e “la possibilità di accedere a manodopera qualificata per la diffusa esperienza che c’è nel personale che opera nel distretto”. Medica ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 44,1 milioni di euro (69% all’estero), EBITDA pari a 9,5 milioni di euro e utile netto di 3,8 milioni di euro. Nei primi 6 mesi del 2021, ha realizzato ricavi pari a 20,3 milioni di euro, un EBITDA pari a 4,2 milioni di euro e un utile netto di 2,3 milioni di euro.Lo sviluppo di nuovi prodotti per la purificazione del sangue rappresentano da sempre il core business dell’azienda, che grazie all’attività di ricerca e sviluppo è entrata con successo in mercati diversi come quello medicale (dialisi, CRRT, ECCO2, Aferesi, DFPP, CHF, HIPEC, perfusione organi pretrapianto, medicina biorigenerativa, gastroenterologia, urodinamica, umidificazione dell’ossigeno), quello della purificazione microbiologica dell’acqua e quello dell’automazione industriale per il settore biomedicale. “Il gruppo opera prevalentemente nei settori di nicchia in cui l’innovazione è determinante – spiega il fondatore – Nei mercati cui ci rivolgiamo la sfida non è con i concorrenti, ma nel processo di educazione del mercato affinché percepisca le nostre innovazioni tecnologiche”.I tre mercati hanno comunque ancora un peso diverso sul fatturato del gruppo. Prendendo in esame il primo semestre del 2021, i ricavi delle vendite e delle prestazioni relativi alla Medical Division sono stati pari a 14,7 milioni di euro, quelli della Water Division a 1,4 milioni di euro e quelli della Tecnoideal Division pari a 2,6 milioni di euro. Nella voce Altri ricavi rientrano 1,6 milioni di euro. A fine giugno 2021 l’indebitamento netto di Medica era salito a 7,79 milioni di euro, rispetto ai 3,11 milioni di inizio anno.Fecondini spiega che l’espansione in mercati diversi, come quello della purificazione dell’acqua, “è stata possibile possibile per avere capito le eccezionali prestazioni delle membrane per la filtrazione microbiologica dell’acqua, settore in cui si apre un nuovo interessantissimo sbocco per la rimozione degli inquinanti emergenti nelle acque potabili, grazie alla nostra membrana additivata di grafene”. “Sappiamo delle grandi potenzialità dell’uso delle membrane in altri settori, al momento in fase di esplorazione – aggiunge – Citiamo in particolare la capacità di rimozione di particelle disperse nell’aria contenenti coronavirus”.Per la crescita futura rimarranno quindi fondamentali gli investimenti in ricerca e sviluppo. “Coinvolgiamo sistematicamente nei nostri progetti strutture qualificate, tipo università e CNR che si affiancano ad una consistente struttura interna di progettisti”, viene spiegato. Per quanto riguarda la crescita per linee esterne, afferma Fecondini, “le acquisizioni saranno mirate e guardiamo sia ad aziende distributive per ampliare le aree geografiche di vendita sia ad aziende industriali per completare l’offerta di prodotti medicali quali liquidi sterili in sacca”. LEGGI TUTTO

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    Rivian punta a maxi-IPO da 8,4 miliardi nonostante ricavi quasi nulli

    (Teleborsa) – Rivian Automotive, produttore statunitense di pick-up elettrici che ha Amazon tra i suoi più grandi investitori, punta a raccogliere fino a 8,4 miliardi di dollari in un’offerta pubblica iniziale (IPO) che potrebbe valutare la società fino a 53 miliardi di dollari. Rivian ha affermato che prevede di vendere 135 milioni di azioni per 57-62 dollari ciascuna, secondo una comunicazione alla Securities and Exchange Commission (SEC). Quella della startup con sede a Irvine (California) potrebbe essere una delle più grandi IPO a Wall Street degli ultimi 10 anni. Secondo i dati di Dealogic sono solo tre le società che dal 20211 a oggi hanno ottenuto più di 8 miliardi di dollari al loro ingresso sulla Borsa americana: Meta Platforms (16 miliardi nel 2012), Alibaba (25 miliardi nel 2014) e Uber (8,1 miliardi nel 2019).La maxi-valutazione – Rivian avrebbe una capitalizzazione maggiore di Ferrari e appena inferiore a Honda – arriverà nonostante la società non abbia praticamente consegnato nessun veicolo. Le prime consegne ai clienti sono infatti iniziate il mese scorso e la stessa società, sempre nella comunicazione alla SEC, ammette di avere “una storia operativa estremamente limitata” e fino ad oggi di non avere “generato entrate materiali dalle vendite dei veicoli o altri prodotti e servizi”. Tra chi guadagnerà di più nella quotazione in Borsa ci saranno Amazon, che detiene una quota di poco inferiore al 20% nella società, e Ford, che detiene il 5%.Nel mercato consumer, Rivian Automotive ha lanciato il veicolo di prima generazione R1T, un pick-up a cinque posti a due file, con prime consegne a settembre 2021. Ha inoltre in programma di lanciare e iniziare le consegne ai clienti per l’R1S, un SUV a tre file per sette passeggeri, nel dicembre 2021 (a seguito del completamento della convalida del veicolo e di tutti i test richiesti). Nel mercato commerciale, prevede di lanciare l’Electric Delivery Van, progettato e realizzato in collaborazione con Amazon, il primo cliente commerciale della startup. Amazon ha già ordinato 100.000 veicoli a livello globale.L’azienda dichiara di aver ricevuto, al 30 settembre 2021, circa 48.390 preordini R1T e R1S negli Stati Uniti e in Canada da parte di clienti che hanno pagato ciascuno un deposito annullabile e completamente rimborsabile di 1.000 dollari. Al 31 ottobre, Rivian aveva prodotto 180 R1T e ne aveva consegnati 156. Intende produrre circa 1.200 R1T e 25 R1S e consegnare circa 1.000 R1T e 15 R1S entro la fine dell’anno.Rivian Automotive, sempre nel documento alla SEC, sottolinea di “aspettarsi di sostenere spese significative e perdite continue per il prossimo futuro”. Per gli anni chiusi al 31 dicembre 2019 e 2020, ha registrato una perdita netta, rispettivamente, di 426 milioni di dollari e 1 miliardo di dollari, a causa degli investimenti nello sviluppo del prodotto e nel lancio dei primi veicoli nel settembre 2021. Nei primi sei mesi del 2021, Rivian ha registrato una perdita netta di 994 milioni di dollari, rispetto a una perdita di 377 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Per il trimestre conclusosi il 30 settembre, il produttore di veicoli elettrici prevede una perdita netta fino a 1,28 miliardi di dollari, a causa dei costi associati all’inizio della produzione della R1T. LEGGI TUTTO

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    Waga Energy, debutto positivo sulla Borsa di Parigi

    (Teleborsa) – Waga Energy, azienda francese attiva nella produzione di biometano da gas di discarica, ha registrato un debutto positivo sulla Borsa di Parigi. Il titolo ha chiuso la prima seduta su Euronext Paris a quota 26,2 euro, in rialzo dell’11,3% rispetto al prezzo di riferimento di 23,54 euro indicato in sede di offerta pubblica iniziale (IPO), il quale le avrebbe dato una capitalizzazione di circa 448,8 milioni di euro. L’offerta ha raccolto circa 110 milioni di euro.”Di fronte all’emergenza climatica, la principale sfida del 21° secolo sarà quella di sostituire i combustibili fossili con energie rinnovabili – hanno commentato i fondatori Mathieu Lefebvre, Guénael Prince e Nicolas Paget – Waga Energy spera di contribuire a questo processo con la sua tecnologia brevettata WAGABOX, che produce grandi quantità di biometano a prezzi competitivi utilizzando il gas emesso dai siti di stoccaggio dei rifiuti”. “Dagli inizi come pioniere della tecnologia, l’ambizione di Waga Energy è quella di diventare leader mondiale nella produzione di biometano, al fine di gettare le basi per un mondo alimentato da energia pulita”, hanno aggiunto.La tecnologia della società (fondata nel 2015) recupera il metano emesso spontaneamente dai rifiuti di discarica e lo immette direttamente nelle reti del gas, in sostituzione del gas naturale. Dieci unità WAGABOX sono state messe in servizio in Francia dal 2017 e hanno già immesso più di 30 milioni di metri cubi di biometano, ovvero 320 GWh di energia rinnovabile, evitando così l’emissione in atmosfera di 57.000 tonnellate di CO2 equivalente. L’IPO serve per accelerare l’implementazione della tecnologia WAGABOX in Europa e Nord America. LEGGI TUTTO

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    Defence Tech ammessa su Euronext Growth Milan. Debutto il 29 ottobre

    (Teleborsa) – Defence Tech Holding, gruppo attivo nel settore della cyber security, dei big data, dell’intelligence, dello spazio e della difesa, sbarcherà a Piazza Affari venerdì 29 ottobre 2021. Oggi Borsa Italiana ha disposto l’ammissione alla quotazione delle azioni su Euronext Growth Milan (già AIM Italia), dopo che la società ha chiuso con successo il collocamento riservato a investitori qualificati e istituzionali italiani ed esteri. La domanda, da parte di circa 80 investitori istituzionali, ha superato 5 volte il quantitativo di azioni offerte.Sono state allocate 7.142.857 azioni di nuova emissione rinvenienti dall’aumento di capitale a servizio del collocamento, per un controvalore complessivo di 25 milioni di euro. Gli azionisti Comunimpresa S.r.l., Starlife S.r.l. e Ge.Da. Europe- S.r.l. non hanno esercitato la facoltà di incremento attraverso l’offerta in vendita.Il prezzo di collocamento delle azioni è di 3,50 euro, con una capitalizzazione prevista alla data di inizio delle negoziazioni pari a circa 89 milioni di euro e un flottante pari al 27,96%. Ad esito del collocamento istituzionale, il capitale sociale di Defence Tech Holding sarà composto da 25.542.857 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale. Il primo azionista è Comunimpresa S.r.l. (che fa capo al presidente Aurelio Regina) con il 44,73% del capitale, seguita da Starlife S.r.l. (controllata dall’AD Emilio Gisondi) al 21,92% e GE.DA. Europe- S.r.l. con il 5,39%.(Foto: © Alessandro Landi | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Intermonte, prima giornata in Borsa si chiude a +8,6% su prezzo collocamento

    (Teleborsa) – Intermonte, investment bank indipendente e punto di riferimento in Italia per gli investitori istituzionali nel segmento delle mid & small caps, ha chiuso la prima giornata su AIM Italia a quota 3,04 euro per azione, in rialzo dell’8,57% rispetto al prezzo di collocamento fissato a 2,80 euro per azione. Il titolo ha esordito al suono della campanella con un incremento di 10,4% ad un prezzo di 3,09 euro e nel corso della giornata è stato negoziato al prezzo medio di 3,11 euro.”Il mercato ha premiato il nostro modello di partnership e il nostro posizionamento quale operatore di riferimento nel segmento delle PMI – ha commentato l’AD Guglielmo Manetti – Ora siamo pronti per crescere ancora, vediamo nel nostro futuro un’ulteriore diversificazione del nostro business passando dai servizi digitali all’investment banking e non escludiamo operazioni per linee esterne. L’AIM resta un primo passaggio, come punto di arrivo guardiamo allo STAR”.”Ringrazio tutte le persone di Intermonte, la squadra che fin dall’inizio e` stata la nostra forza ed e` il mio orgoglio”, è stato invece il commento di Sandro Valeri, socio fondatore della società. “La risposta del mercato e l’interesse degli investitori ci riempie di soddisfazione e fiducia: il mercato dei capitali italiano può ancora crescere molto in Europa e Intermonte rappresenta un operatore chiave nel segmento delle PMI, soprattutto in questo momento storico di grandi opportunità di sviluppo che possono contribuire a quel necessario salto di qualità e dimensionale che auspichiamo per il nostro Paese”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    ONWARD Medical, debutto senza scossoni a Bruxelles e Amsterdam

    (Teleborsa) – ONWARD Medical, società di tecnologia medica che sviluppa terapie innovative per le persone con lesioni del midollo spinale, ha registrato un debutto senza grossi scossoni su Euronext Bruxelles ed Euronext Amsterdam. Dopo aver aperto a quota 13,02 euro e essere salito fino a 13,28 euro, il titolo ha chiuso a 12,74 euro, in frazionale ribasso rispetto ai 12,75 euro indicati in sede di offerta pubblica iniziale (IPO).Il prezzo di IPO le avrebbe dato una capitalizzazione di circa 380 milioni di euro (391,3 milioni di euro ipotizzando l’esercizio integrale dell’Opzione di Over-Allotment). L’offerta ha raccolto complessivamente 75,2 milioni di euro (86,5 milioni di euro con l’esercizio integrale dell’Over-Allotment). La società aveva comunicato in precedenza una forchetta compresa tra 11,75 e 13,75 euro per azione. Dopo la quotazione di ONWARD sono 46 le società medtech quotate su Euronext, per una capitalizzazione di mercato totale di 18,7 miliardi di euro (al 30 settembre 2021).”Questa IPO di successo è un momento emozionante per ONWARD e per le molte persone svantaggiate che si stanno riprendendo da una lesione del midollo spinale – ha affermato Dave Marver, CEO di ONWARD – Il nostro team ha lavorato a stretto contatto con i principali scienziati e medici del mondo per identificare e dimostrare la promessa di diverse importanti terapie innovative. Apprezziamo e accogliamo con favore il supporto dei nostri nuovi investitori e lavoreremo con passione e impegno per costruire un’azienda eccezionale e duratura”. LEGGI TUTTO

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    AutoStore, maxi-quotazione sulla Borsa di Oslo

    (Teleborsa) – AutoStore, azienda norvegese di robotica e tecnologia software e pioniera dell’automazione dello stoccaggio, si è quotata sulla Borsa di Oslo (parte del gruppo Euronext). Si tratta della seconda quotazione più grande su un mercato Euronext quest’anno (in base alla capitalizzazione di mercato nel giorno della quotazione), e la più grande IPO in Norvegia degli ultimi 20 anni.Il gruppo sviluppa soluzioni per la gestione del magazzino, aiutando i propri clienti a risparmiare spazio e aumentare le prestazioni, riducendo al contempo i costi di manodopera ed energetici. “Con questa IPO abbiamo raggiunto un’altra grande pietra miliare nella storia di AutoStore – ha commentato Karl Johan Lier, CEO di AutoStore – Siamo orgogliosi di essere quotati a Oslo Bors e di continuare a guidare il settore delle operazioni di magazzino e logistica in rapida crescita”.La società ha raccolto 2,7 miliardi di NOK (circa 280 milioni di euro) con la vendita di 87.096.774 azioni. Il prezzo di IPO delle azioni AutoStore è stato fissato a 31 NOK per azione. La capitalizzazione di mercato basata sul prezzo dell’IPO era di 103,5 miliardi di NOK (oltre 10,6 miliardi di euro).”Questo mercato è sostenuto da megatrend come l’aumento della penetrazione dell’e-commerce, la penetrazione dell’automazione, una maggiore attenzione alla sostenibilità e le mutevoli esigenze dei consumatori per l’evasione e la consegna rapida degli ordini – ha aggiunto il CEO – La nostra tecnologia non affronta solo un picco a breve termine, ma un cambiamento strutturale a lungo termine per soddisfare le mutevoli esigenze del mercato”. LEGGI TUTTO