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    LifeSafe si è quotata su AIM Londra

    (Teleborsa) – LifeSafe si è quotata oggi sull’Alternative Investment Market (AIM) della Borsa di Londra. Si tratta di un’azienda che sviluppa prodotti per la sicurezza antincendio. Al centro della gamma di prodotti del gruppo c’è il fluido estinguente FER1000, per il quale LifeSafe è in procinto di ottenere un brevetto nel Regno Unito.L’ammissione ad AIM consentirà al gruppo di accelerare l’attuazione della propria strategia di crescita, sia in nuovi mercati che con nuovi prodotti. La società ha raccolto circa 3 milioni di sterline e ha una capitalizzazione di mercato di circa 16,6 milioni di sterline al momento dell’ammissione.”Questa quotazione ci fornirà il profilo, il capitale e la piattaforma per continuare a catturare di più di quello che riteniamo sia un mercato in crescita con i nostri innovativi prodotti antincendio, offrendo allo stesso tempo un valore significativo per i nostri azionisti”, ha commentato il CEO Neil Smith. LEGGI TUTTO

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    Solid World, Rizzo: supply chain tradizionale in crisi, supportiamo trasformazione aziende

    (Teleborsa) – Solid World Group, il principale 3D Digital System Integrator italiano, ha sfidato la volatilità dei mercati e si è quotata a Piazza Affari, perché intende accelerare il suo percorso di crescita e ha dei piani ben definiti per farlo. “Siamo entrati in questo momento perché era un anno e mezzo che preparavamo la quotazione. Ci interessava quotarci perché abbiamo grandi clienti e sempre più per le grandi commesse viene richiesto un certo standing all’azienda fornitrice. Entrare in Borsa ti consente di averlo”, spiega a Teleborsa Roberto Rizzo, presidente e amministratore delegato della società arrivata oggi su Euronext Growth Milan (EGM). “Per quanto riguarda i capitali che entrano, magari un anno fa sarebbero stati il doppio o il triplo, ma l’azienda finanziariamente è solida e ci siamo sempre autofinanziati”, aggiunge l’imprenditore, che ha fondato la società agli inizi degli anni 2000.Solid World è oggi un gruppo composto da 11 società che opera sull’intero territorio nazionale, avvalendosi di 14 sedi operative e 3 poli tecnologici. Nel 2021 ha registrato un valore della produzione per circa 58 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al 2020. Ha oltre 8.000 clienti, sia grandi gruppi industriali come Leonardo e Stellantis che PMI bisognose di migliorare i loro processi e digitalizzare la creazione dei loro prodotti. L’attività di Solid World riguarda infatti principalmente: l’utilizzo delle tecniche più avanzate di scansione tridimensionale, progettazione e stampa 3D; la personalizzazione dei software in base alle specifiche esigenze del cliente; la strutturazione del processo produttivo; la realizzazione in stampa 3D di prototipi e/o prodotti finiti.Il tempismo giustoSolid World Group ha scelto di sbarcare a Piazza Affari anche per cogliere le opportunità e i trend del mercato di riferimento, ovvero la digitalizzazione e automazione delle aziende manifatturiere. “Questo è un momento di grande crescita per l’automazione della fabbrica, perché ci sono temi come il reshoring e l’in-sourcing, e le aziende manifatturiere stanno tornando a investire in Italia – spiega l’AD – I nostri clienti sono fabbriche che domani producono, anche se sui mercati c’è turbolenza, quindi tutto va avanti normalmente e questo era il momento giusto per quotarci in Borsa”.La quotazione permetterà anche di essere più attraente per potenziali dipendenti. “Investiamo più del 10% dei ricavi in ricerca e sviluppo e abbiamo addirittura due aziende del gruppo che fanno solo R&S. Andare in Borsa è quindi molto utile anche per attrarre talenti – spiega Rizzo – Assumiamo ingegneri biomedici, elettronici, aerospaziali, e su oltre 180 dipendenti la metà sono laureati e moltissimi sono ingegneri”. Inoltre, l’imprenditore sottolinea che il settore biomedicale, all’interno del gruppo, è presieduto da una ragazza di 32 anni, ingegnere biomedico laureato a Pisa con il massimo dei voti. “Anziché favorire la fuga dei cervelli, noi teniamo i migliori cervelli in Italia, offrendo tutte le gratificazioni economiche e professionali del caso”, evidenzia.In fase di collocamento SolidWorld Group ha raccolto 6 milioni di euro, escludendo il potenziale esercizio dell’opzione di over-allotment. In caso di integrale esercizio dell’over-allotment, l’importo complessivo raccolto sarà di 6,5 milioni di euro; 4,5 milioni di euro sono in aumento di capitale, e quasi 1,5 milioni di euro rivenienti dalla conversione del prestito obbligazionario convertibile. Il flottante al momento dell’ammissione è del 27,32% (30,36% in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe) e la capitalizzazione di mercato all’IPO (2 euro per azione) è pari a 16,5 milioni di euro. Gli investitori esteri hanno sottoscritto il 50% del collocamento.I driver di crescitaI driver di crescita futuri sono essenzialmente tre: l’acquisizione di realtà sinergiche che consentano di rafforzare la filiera di creazione del valore; l’ulteriore sviluppo del percorso di internazionalizzazione, già avviato con l’apertura di una sede a Dubai; la crescita in nuovi settori, come quello biomedicale, e l’acquisizione di leadership nel campo della produzione di hardware e software per l’industria 4.0.”Siamo il più grande venditore d’Europa di stampanti tridimensionali, ma vogliamo diventare produttori di macchine per la stampa 3D e una delle prime operazioni post-quotazione sarà diventare proprietari di una fabbrica di stampanti 3D”, spiega Rizzo a proposito del primo punto. “Stiamo valutando delle acquisizioni negli Stati Uniti – aggiunge – Vogliamo far tornare l’Italia a essere leader nella tecnologia come lo era in passato, e vogliamo essere i primi partner tecnologici delle industrie manifatturiere italiane. Anche perché ormai si parla di Industria 5.0, che rappresenta l’umanizzazione della fabbrica e l’introduzione del collaborative engineering, facendo controllare le fabbriche da remoto e in modo completamente automatico”.Solid World Group è infatti sicura che le aziende italiane stiano tornando a comprare macchinari e investire in tecnologia, ed è quindi convinta di poter diventare fondamentale nella trasformazione digitale delle PMI. “Oggi si è rotta la supply chain tradizionale, che vedeva nel Far East il luogo in cui traferire la capacità produttiva per il basso costo del lavoro – afferma Rizzo – Questo meccanismo si è rotto per una serie di ragioni, dal Covid alla guerra e all’aumento mostruoso dei costi di trasporto, e ora si sta tornando a produrre in Italia”. “Il nostro paese non ha tantissime fabbriche con grandi catane di montaggio, ma ha medie realtà produttive, che hanno tante isole di lavoro che vanno automatizzate – aggiunge – Noi forniamo tutta la tecnologia per garantire questo livello di automazione”.Il secondo driver di crescita, l’internazionalizzazione, passa dall’apertura di una fabbrica digitale negli Emirati Arabi Uniti, come le tre che il gruppo ha in Italia, per insegnare ai clienti l’utilizzo della fabbrica digitale e affiancarli nella produzione. Il Medio Oriente sarà però solo il primo passo nella maggiore attenzione rivolta ai mercati esteri. L’ultimo driver di crescita si sostanzia principalmente nella crescita del settore biomedicale. “Siamo da tre anni entrati in questo settore e abbiamo sviluppato un software per trasformare le risonanze magnetiche e le tomografie assiali in modelli tridimensionali degli organi dei pazienti malati – spiega l’imprenditore – Lo diamo al chirurgo, che può meglio trovare metastasi, e quindi migliora le analisi pre-operatorie approfondite e complesse. Stiamo anche diventando produttori di stampanti 3D per la bio-fabbricazione di tessuti”. LEGGI TUTTO

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    Banca Progetto, accordo con Aetos per supportare quotazione PMI in Borsa

    (Teleborsa) – Banca Progetto, challenger bank specializzata in servizi per le piccole e medie imprese italiane e per la clientela privata, ha firmato un accordo di collaborazione con Aetos Partners, boutique di consulenza strategico-finanziaria orientata al mondo delle PMI e degli operatori finanziari che con esse si relazionano, per supportare le aziende nel loro percorso verso la quotazione all’Euronext Growth Milan (EGM), il segmento di Piazza Affari dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita.L’accordo prevede che Banca Progetto metta a disposizione delle aziende affiancate da Aetos un plafond di finanziamenti necessari per poter affrontare l’iter di quotazione e gestire il periodo successivo. L’accordo, spiega una nota, include una tipologia di finanziamento per ciascuna delle seguenti fasi: avvicinamento al percorso di quotazione (ad es. lo studio di fattibilità), quotazione, miglioramento della leva finanziaria nella fase di post-quotazione.”Il nostro obiettivo è quello di diventare il punto di riferimento delle piccole e medie imprese italiane offrendo soluzioni semplici, veloci e personalizzate per tutti i loro progetti di crescita, compresa la quotazione – ha commentato Paolo Fiorentino, amministratore delegato di Banca Progetto – Per questo abbiamo aderito subito a questo accordo con Aetos che è un advisor strategico e finanziario di grande esperienza nel settore”. LEGGI TUTTO

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    Pozzi Milano punta a quotazione su EGM entro luglio

    (Teleborsa) – Pozzi Milano, società attiva nel settore della moda da tavola e proprietaria dei marchi Pozzi e Castello Pozzi, ha presentato a Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione funzionale all’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e warrant su Euronext Growth Milan (EGM), il segmento di Piazza Affari dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. È attualmente previsto che l’amissione a quotazione su EGM possa avvenire entro il mese di luglio 2022. Lo storico brand milanese del lusso è in fase di rilancio grazie al supporto degli imprenditori Diego Toscani (CEO di Promotica) e Rinaldo Denti (ex CEO Dmail e Frendy Energy e imprenditore attivo da 30 anni in vari settori).L’operazione di quotazione sul mercato EGM, interamente in aumento di capitale, è rivolta a investitori istituzionali italiani ed esteri nonché a investitori professionali e al dettaglio. Il range di prezzo è stato fissato tra un minimo di 0,50 euro per azione e un massimo di 0,60 euro per azione.La società disegna, realizza e distribuisce collezioni di “Themed Tableware” di medio-alto livello e articoli da regalo con il marchio di proprietà “EasyLife” sul mercato da oltre 15 anni. Al 31 dicembre 2021, Pozzi Milano ha realizzato un fatturato pari a circa euro 17,04 milioni, di cui circa il 74% generato all’estero. Con oltre 5,5 milioni di item venduti al 2021, Pozzi Milano dispone di due magazzini a Ospitaletto di circa 6.500 mq oltre i 3.500 mq della sede per un totale complessivo di circa 10.000 mq disponibili. Le produzioni sono realizzate in full-outsourcing attraverso una rete di fornitori, prevalentemente in Cina ed Europa e in Italia, dove si avvale della partecipata Ceramica Phoenix.”Siamo orgogliosi di iniziare il percorso di quotazione di Pozzi Milano su Euronext Growth Milan che ci aiuterà ad accelerare i progetti di sviluppo che stiamo attuando, sia per linee interne sia per linee esterne – ha commentato Fabio Sanzogni, amministratore delegato e vicepresidente di Pozzi Milano – Siamo lieti di poter condividere con il mercato le nostre strategie, il che ci rende ancor più consapevoli delle potenzialità del progetto strategico che abbiamo intrapreso”.La quotazione è finalizzata a consolidare e sviluppare il processo di crescita del gruppo, sia per linee interne, che esterne. La crescita organica avverrà attraverso lo sviluppo di nuove linee di prodotto, l’ampliamento del portafoglio clienti, il brand building dei marchi proprietari con il rafforzamento della presenza online e l’organizzazione di eventi presso il Castello Pozzi. La crescita per linee esterne sarà attuata con operazioni di partnership e acquisizione di aziende o partecipazioni in società italiane o estere operanti sia nel proprio mercato di riferimento, sia in settori complementari.Nell’operazione di ammissione alle negoziazioni su EGM, Pozzi Milano è stata assistita da: Integrae SIM (Euronext Growth Advisor e Global Coordinator), Grimaldi Studio Legale (Advisor Legale), Ria Grant Thornton (Società di Revisione e Advisor Fiscale), Studio Moretti (Advisor payroll), Spriano Communication (Advisor comunicazione).(Foto: © Moreno Soppelsa | 123RF) LEGGI TUTTO

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    De Nora, Dellachà: quotazione di successo nonostante momento complesso

    (Teleborsa) – “Siamo felici di avere portato a compimento il progetto di quotazione su Euronext e di far parte di Tech Leaders. Si tratta di un passaggio cruciale per l’azienda che ci permette di avere una visibilità importante sul mercato, e di cogliere tutte le opportunità di business per continuare a perseguire una crescita ben strutturata a livello mondiale nelle diverse aree in cui l’azienda opera”. Lo ha affermato Paolo Dellachà, CEO di De Nora, commentando il debutto a Piazza Affari della multinazionale italiana specializzata nell’elettrochimica e attiva nella filiera della produzione industriale dell’idrogeno verde.”Nonostante il momento complesso che stiamo vivendo, l’azienda ha confermato con coraggio, forte di una solidità finanziaria e di un posizionamento di mercato distintivi, di volere perseguire il progetto di quotazione e di portarlo a suo compimento con grande successo – ha aggiunto il manager – Siamo, infine, lieti che un numero piuttosto elevato di investitori internazionali abbiano creduto in noi con uno sguardo di visione e lungimiranza notevole”.In fase di collocamento, De Nora ha raccolto 474 milioni di euro, escludendo l’eventuale esercizio dell’opzione di over-allotment. In caso di esercizio integrale dell’opzione di over-allotment, l’importo complessivo raccolto sarà di 545 milioni. All’avvio delle negoziazioni, la valutazione della società era di 2,7 miliardi di euro.Contestualmente alla quotazione su Euronext Milan, De Nora si è unita al segmento Euronext Tech Leaders, lanciato nel giugno 2022 da Euronext. Si tratta di un segmento che raccoglie più di cento società europee quotate sui mercati di Euronext, a cui viene offerta una gamma di servizi per la visibilità e promozione presso gli investitori internazionali. LEGGI TUTTO

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    IPO De Nora, Dellachà: non abbiamo paura delle turbolenze del mercato

    (Teleborsa) – “Era il momento giusto per noi, abbiamo una grande equity story, quindi per noi è l’inizio di un nuovo viaggio e non abbiamo paura delle attuali turbolenze del mercato. Abbiamo un piano industriale da eseguire e vogliamo arrivare al nostro traguardo”. Lo ha detto Paolo Dellachà, amministratore delegato di De Nora, in un’intervista alla TV CBNC Europe parlando del processo di quotazione che porterà l’azienda a Piazza Affari.De Nora, specializzata nell’elettrochimica e attiva nella filiera della produzione industriale dell’idrogeno verde, ha chiuso il collocamento a quota 13,50 euro per azione, al limite inferiore della forchetta comunicata in precedenza (tra un minimo di 13,50 euro e un massimo di 16,50 euro per azione) e debutterà su Euronext Milan il 30 giugno 2022. La capitalizzazione all’inizio delle negoziazioni sarà pari a 2.723 milioni di euro, mentre il flottante sarà pari a circa il 20% (se l’opzione di over-allotment sarà interamente esercitata).”Abbiamo un ottimo mix di investitori che ci farà bene anche dopo l’IPO”, ha affermato il manager. “Sia la famiglia De Nora che Snam sono investitori di lungo periodo, ovviamente la famiglia De Nora c’è da più tempo, ha target di lungo termine e vuole mantenere il controllo – ha continuato – Snam è entrata più di recente, ma è anch’essa un partner di lungo termine. Certamente con la quotazione hanno venduto alcune azioni, ma la configurazione dei nostri azionisti rimane stabile”.Dellachà è dal dicembre 2010 amministratore delegato di De Nora, nel quale è entrato nel giugno 2009 in qualità di direttore generale. In questa veste ha preso parte alla riorganizzazione del gruppo e a numerose operazioni, fra cui l’acquisizione di Permelec Electrode e Chlorine Engineers, la creazione della joint venture con ThyssenKrupp (che ha rinviato la quotazione), l’acquisizione del gruppo di società che oggi fanno parte del business Water Technologies, l’acquisizione di Ozono Elettronica Internazionale e di ISIA. LEGGI TUTTO

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    First4Progress investe 12,5 milioni nell'IPO di Generalfinance

    (Teleborsa) – First4Progress, Search Investment Vehicle promosso da First Capital, Capital For Progress e CFO SIM, ha effettuato un investimento di 12,5 milioni di euro nell’offerta pubblica iniziale (IPO) che sta portando a Piazza Affari Generalfinance, intermediario finanziario specializzato nel factoring alle PMI distressed. La società guidata da Massimo Gianolli sarà quotata su Euronext STAR Milan a partire dal 29 giugno 2022, con una capitalizzazione iniziale, sulla base del prezzo di IPO, pari a 91 milioni di euro.In data 8 giugno 2022 First4Progress e Generalfinance avevano sottoscritto l’accordo di investimento, in virtù del quale F4P si era impegnata ad aderire all’IPO ad alcune condizioni. Il Search Investment Vehicle ha aderito all’IPO con un ordine complessivo di 12,50 milioni di euro, di cui 4,68 milioni di euro riferibili ad azioni Generalfinance che saranno mantenute in portafoglio dalla stessa F4P (corrispondenti ad una partecipazione del 5,1% del capitale) e 7,82 milioni di euro per conto degli obbligazionisti che hanno richiesto il rimborso in natura con azioni Generalfinance.(Foto: © Simona Flamigni | 123RF) LEGGI TUTTO

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    De Nora punta a flottante 20%, Snam manterrà “quota di rilievo”

    (Teleborsa) – Industrie De Nora, multinazionale italiana specializzata nell’elettrochimica e attiva nella filiera della produzione industriale dell’idrogeno verde, punta a un flottante del 20% nella quotazione su Euronext Milan, avrà in Snam un azionista rilevante anche dopo lo barco a Piazza Affari e non esclude che la quota della famiglia Garrone Mondini possa aumentare. Lo hanno detti i vertici della società in una conferenza stampa di presentazione del progetto di quotazione in Borsa. Il collocamento dovrebbe terminare il il 27 giugno 2022, con avvio delle negoziazioni il 29 giugno.”Snam è un socio di minoranza e un partner strategico con cui stiamo portando avanti progetti importanti”, ha detto l’amministratore delegato Paolo Dellachà, sottolineando che dopo la quotazione il gestore della rete nazionale del gas avrà un “ruolo importante sia come socio che come partner”. “Insieme – ha aggiunto – stiamo lavorando per la prima gigafactory italiana a idrogeno verde prevista dal PNRR, speriamo di poterla fare molto presto e, se posso sbilanciarmi, molto vicino a Milano”, sede di entrambi i gruppi.Insieme alla famiglia De Nora, che manterrà il controllo, anche Snam venderà quote nell’ambito dell’offerta per la quotazione in Borsa, ma “manterrà una quota di rilievo”, ha detto il chief financial officer Matteo Lodrini. “Abbiamo trovato grande interesse tra gli azionisti istituzionali esteri – ha spiegato il CFO – e ora puntiamo a quelli italiani”. Lodrini ha anche espresso l’augurio di potersi rivolgere ai piccoli risparmiatori in futuro.”Indipendentemente dalla condizioni di mercato, stiamo lavorando da oltre un anno per accedere al mercato dei capitali e riteniamo che il nostro progetto di lungo termine possa essere apprezzato dagli investitori”, ha sottolineato il direttore finanziario, che vede spazio per potenziale M&A verso società non quotate. LEGGI TUTTO