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    Euro Group pronta per IPO a Piazza Affari a febbraio

    (Teleborsa) – Euro Group punta a lanciare un un’offerta pubblica iniziale (IPO) nel mese di febbraio per quotarsi a Piazza Affari. Lo hanno riferito a Bloomberg persone a conoscenza della questione, affermando che la società ha tenuto riunioni con gestori di fondi per valutare la domanda, ma che le deliberazioni sono in corso e i tempi e le dimensioni della potenziala offerta potrebbero cambiare.Il gruppo di Baranzate (Milano) punterebbe a raccogliere circa 500 milioni di euro dalla vendita delle sue azioni, per una valutazione di circa 1,5 miliardi di euro. Secondo Reuters, Euro Group mirerebbe invece a un flottante dal 30% al 40%, per raccogliere circa 400 milioni di euro di proventi.Euro Group opera nel settore dell’elettromeccanica, producendo e distribuendo rotori e statori per motori e generatori elettrici. La società è partecipata al 30% dal gruppo di private equity francese Tikehau Capital.Ha chiuso il 2021 con un fatturato di 650 milioni e un EBITDA di 50 milioni, potendo contare su oltre 2.300 dipendenti e 455 mila tonnellate di acciaio processato.All’estero è presente attraverso proprie controllate in USA, Messico, Tunisia, Russia, Cina e Giappone.(Foto: © Antonio Truzzi | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Saxo Bank valuta IPO a Copenaghen dopo fallimento fusione SPAC

    (Teleborsa) – Saxo Bank, banca danese focalizzata sul settore del trading e degli investimenti multi-asset, potrebbe procedere con un’offerta pubblica iniziale (IPO) sulla Borsa di Copenaghen nel 2023, dopo il fallimento della quotazione ad Amsterdam tramite SPAC. “C’è sempre stato il desiderio di fare una quotazione di Saxo”, ha detto a Reuters il CEO Kim Fournais, aggiungendo che la banca non ha fretta di quotarsi mentre le turbolenze di mercato persistono. Il listino preferito sarebbe probabilmente il Nasdaq Copenhagen.Il manager ha detto che non è stata presa alcuna decisione definitiva e le tempistiche potrebbero essere più lunghe, ovvero il prossimo anno e anche oltre il 2024.”Dipende un po’ dalle circostanze esterne. Si spera che stiano molto meglio durante quest’anno o il prossimo, ma potrebbe essere anche più tardi – ha detto Fournais – Abbiamo imparato molto nel processo della SPAC, il che significa anche che siamo in una posizione in cui possiamo reagire rapidamente”.Lo scorso settembre, Saxo Bank aveva comunicato di essere in trattativa con la SPAC Disruptive Capital Acquisition Company Limited (DCAC) per la quotazione su Euronext Amsterdam. I negoziati sono terminati all’inizio di dicembre, principalmente a causa di “condizioni di mercato difficili”. LEGGI TUTTO

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    Dotstay trova casa agli expat con un assistente personale. In Borsa per scalare

    (Teleborsa) – Innovare l’offerta dei servizi nel settore immobiliare, grazie a una piattaforma online proprietaria che ha la finalità di coniugare le necessità degli utenti alla ricerca di una sistemazione e dei proprietari che affidano in gestione il proprio immobile alla società. È l’obiettivo di Dotstay, operatore di relocation e property management per locazioni di medio-lungo termine, che ha deciso di quotarsi a Piazza Affari per dare slancio alla propria crescita dopo il difficile periodo pandemico e per raccogliere capitali da impiegare nell’espansione geografica del business. Dotstay sta approcciando il mercato immobiliare in una prospettiva nuova, racconta a Teleborsa il fondatore e amministratore delegato Alessandro Adamo: “Il mercato immobiliare parte sempre dal prodotto, ovvero dalla casa, mentre Dotstay parte dall’utente, portandolo anche in digitale. La nostra piattaforma non consente di prenotare online una casa, ma una persona del luogo, e questo è il nostro point of difference”.Dotstay offre ai proprietari di immobili servizi di gestione immobiliare (come, ad esempio, il reperimento e la selezione del conduttore, il check-in e il check-out, la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria) sia di locazione diretta di immobili, concessi poi in sublocazione ad utenti interessati all’affitto a fronte del trasferimento in una nuova città (studenti e lavoratori qualificati). In parallelo, tramite la propria piattaforma online, fornisce agli utenti la possibilità di ricerca ed affitto di immobili, selezionandone un numero limitato mediante supporto di criteri indicati dagli utenti stessi, e mettendo a disposizione di essi un assistente personale locale denominato Angel per la visita di tali appartamenti identificati (Angel tour).”L’Angel è una nuova figura professionale che si pone a metà tra l’agente immobiliare e il personal assistant, che noi spesso definiamo “il primo amico in città” – afferma l’AD – Si tratta di una persona che rappresenta il primo contatto in una nuova città, che aiuta le persone nel loro trasferimento”. Per il momento questa figura viene retribuita dalla società in prestazione occasionale – e infatti si sposa bene con una condizione di freelance – ad eccezione della città di Milano, dove la dimensione del fatturato è tale che Dotstay ha scelto di assumere gli Angel in azienda.L’obiettivo è far sì che l’utente scelga uno degli appartamenti mostrati dall’Angel ed eventualmente appartenente al network di immobili Dotstay, che vengono curati dalla controllata DS Real Estate, società che fornisce servizi di mediazione immobiliare. La piattaforma online della società consente agli utenti di inserire alcuni criteri di ricerca che permettono al team di Dotstay di identificare ed individuare un numero massimo di 5 appartamenti che saranno oggetto di visita guidata (Angel tour). L’utente paga immediatamente una booking fee pari a 89 euro con carta di credito o PayPal, autorizzando anche il pagamento di un importo variabile (success fee), che varia a seconda del servizio selezionato: per un giorno 889 euro, per tre giorni 689 euro e per sette giorni 489 euro.Le ambizioni della società e l’implementazione di questo modello di business si sono però scontrati con le difficoltà emerse con la pandemia. Dotstay è stata costituita nel 2013 e ha iniziato ad essere operativa nel 2014, prima nella città di Milano, poi, in seguito ad una fase di espansione, dal 2017 anche in altre località (Roma, Firenze e Torino); durante la pandemia, la crescita ha subito un ridimensionamento a causa della difficoltà di spostamento da parte della clientela, comportando una necessaria riduzione drastica degli immobili gestiti e locati. Tale situazione ha spinto Dotstay a concentrare il proprio business sulla città di Milano, nell’ottica di contenimento dei costi al fine di consentire, successivamente, una futura nuova espansione in altre città italiane.”Uno dei primi obiettivi con l’IPO è la riattivazione di queste città – spiega Adamo – Hanno profili diversi rispetto a Milano, ma noi ci rivolgiamo sempre a una clientela referenziata, alto-spendente e che arriva in Italia per progetti di studio o lavoro qualificato. Il nostro format è scalabile in tutte le grandi città in cui c’è un afflusso di expat, che sia in Italia, in Europa o nel mondo. Pensiamo possa essere espandibile anche nella media città italiana di provincia se ci sono delle grandi aziende”.In questo percorso di crescita l’AD non si dice troppo preoccupato dalla concorrenza: “Non abbiamo un competitor diretto, in quanto la nostra selling-proposition di avere un assistente personale prenotabile si pone a metà tra immobiliare e servizi alla persona. Abbiamo però tanti competitor indiretti, che dispongono di immobili e con formule commerciali diverse possono farci concorrenza. Inoltre, Dotstay offre un assistente personale e questo è “on-top” rispetto all’alloggio stesso. Alcuni player del settore, ad esempio, si occupano di locazione e sublocazione, ma ciò non toglie che un nostro Angel non possa mostrare a un nostro cliente un loro immobile, anche perchè possiamo essere loro partner e finalizzare dei contratti con loro”.La società ha chiuso il primo semestre del 2022 con un valore della produzione pari a 105 mila euro, in aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I ricavi da canoni di locazione sono stati pari a 63 mila euro, mentre quelli da prestazione di servizi: (sia gestione immobiliare che servizi destinata a utenti intenzionati a trasferirsi in una nuova città) sono stati pari a 35 mila euro. La perdita netta è stata di 116 mila euro, in crescita rispetto ai 46 mila euro del primo semestre 2021. L’intero 2021 si è chiuso con un valore della produzione pari a 279 mila euro (+29,8%) e una perdita di 23 mila euro (+91,8%).In fase di collocamento, rivolto ad investitori qualificati/istituzionali italiani ed esteri, la società ha raccolto 2,16 milioni di euro, ottenendo una capitalizzazione di 9,52 milioni di euro e un flottante pari al 26,33% all’inizio delle negoziazioni su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale (il 29 dicembre 2022).Per quanto riguarda l’utilizzo dei proventi, “al primo posto c’è l’acquisizione di immobili in locazione diretta o in gestione immobiliare, per aumentare in maniera significativa il portafoglio di immobili del network Dotstay – afferma Adamo – Vengono poi il rafforzamento della struttura, sia a livello centrale che territoriale, e il rafforzamento della componente tecnologica, con lo sviluppo di software di gestione immobiliare di proprietà della società”. “Questi applicativi – sottolinea – serviranno allo scambio di informazioni tra Dotstay e la miriade di agenzie immobiliari con cui possiamo collaborare, per offrire al cliente finale l’immobile migliore, e nel lungo termine abbiamo l’ambizione di rendere Dotstay un marketplace della relocation, cioè rendere Dotstay una piattaforma che consenta alle migliaia di figure professionali che nel mondo si occupano di relocation di offrire i propri servizi su una piattaforma digitale a supporto del loro lavoro”. 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    Eligo debutta in Borsa il 28 dicembre. Capitalizzazione di 13,9 milioni

    (Teleborsa) – Eligo è stata ammessa da Borsa Italiana su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale, con l’inizio delle negoziazioni che è previsto per mercoledì 28 dicembre 2022. Si tratta di una Fashion Tech Company la cui caratteristica distintiva risiede nell’offerta di un servizio di personal styling che accompagna l’utente nelle scelte di acquisto all’interno di un marketplace dedicato alle eccellenze del Made in Italy. Nel 2021 Eligo ha distribuito 36 brand in 53 città e in 11 nazioni, registrando ricavi (consolidati pro-forma) pari a 961 mila euro e un valore della produzione pari a 1,4 milioni di euro.L’ammissione alle negoziazioni ha avuto ad oggetto 887.141 azioni ordinarie di nuova emissione, di cui 167.200 relative al collocamento privato riservato ad investitori professionali e 719.941 rinvenienti dalla conversione di due strumenti finanziari partecipativi (SFP). Il prezzo è stato fissato in 2,35 euro per azione, per una capitalizzazione a inizio negoziazioni di 13,9 milioni di euro e un flottante pari al 11,25%.”L’accesso al mercato azionario rappresenta l’evoluzione del nostro percorso di crescita che punta ad espandere il modello di business di Eligo applicandolo a diversi settori verticali quali Beauty, Home, Lifestyle – ha commentato la CEO Naomi Kohashi – Attraverso la piattaforma proprietaria E.L.S.A. miriamo ad intercettare brand italiani indipendenti e di nicchia, offrendo una maggiore forza commerciale che consenta loro di proporsi sul mercato attraverso i nuovi canali digitali del marketing, con il supporto delle nostre competenze tecnologiche, per competere sulle nuove piattaforme globali”.Nell’ambito del processo di quotazione su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale, la società è stata assistita da: Integrae SIM (EGA e Global Coordinator), Madison – Corporate Finance (Financial Advisor), RSM (Audit Firm), Chiomenti (Advisor Legale e Fiscale) IR Top Consulting (Investor & Financial Communication).(Foto: © Federico Rostagno | 123RF) LEGGI TUTTO

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    e-Novia, sesta ammissione su Segmento Professionale dell'EGM

    (Teleborsa) – e-Novia, gruppo industriale che opera nel settore deep tech nel campo della mobilità sostenibile e della robotica, è sbarcata oggi sul Segmento Professionale di Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. Il gruppo, presente sul mercato con prodotti e soluzioni altamente innovative che integrano tecnologie elettroniche e meccaniche con intelligenza artificiale, ha partecipato a TechShare, il programma di formazione pre IPO di Euronext dedicato alle società Tech che ambiscono ad accedere ai mercati dei capitali.e-Novia rappresenta la ventiduesima ammissione da inizio anno sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese e porta a 186 il numero delle società attualmente quotate su Euronext Growth Milan. Inoltre, è la sesta ammissione sul Segmento Professionale, mercato dedicato agli investitori professionali e scelto da società che desiderano accedere con maggiore gradualità al mercato.e-Novia ha raccolto 14,65 milioni di euro tramite collocamento privato precedente all’ammissione. Il flottante al momento dell’ammissione è del 10,33% e la capitalizzazione di mercato all’IPO è pari a 166,9 milioni di euro (inclusa conversione del prestito obbligazionario convertibile).”La quotazione rappresenta oggi un passaggio decisivo per il riconoscimento del valore costruito fino ad oggi e per rafforzare la nostra visibilità in un mercato di capitali moderno, consentendo l’accesso degli investitori a un soggetto che opera nelle tecnologie più avanzate, settore che oggi ha un’offerta molto limitata in Italia e in gran parte di Europa”, ha commentato Vincenzo Russi, co-fondatore e AD di e-Novia”La quotazione ci renderà inoltre sempre più attrattivi per le risorse finanziarie ed il capitale umano, che costituiscono la base fondante della crescita industriale del Gruppo”, ha aggiunto.(Foto: © Antonio Truzzi | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Benchmark Holdings si è quotata su Euronext Growth Oslo

    (Teleborsa) – Benchmark Holdings è sbarcata oggi su Euronext Growth Oslo. Si tratta della tredicesima quotazione su Euronext Growth nel 2022 e la sedicesima in totale sui mercati di Oslo Bors. È anche la 78a quotazione sui mercati Euronext, di cui la Borsa di Oslo fa parte.Benchmark Holding è un’azienda leader nel settore delle biotecnologie per l’acquacoltura, con l’obiettivo di fornire prodotti e soluzioni che migliorino la sostenibilità e la redditività per i produttori di acquacoltura.All’apertura, il prezzo delle azioni è stato fissato a 4,5 NOK per azione, dando alla società una capitalizzazione di mercato stimata di 3,3 miliardi di NOK (circa 316 milioni di euro). LEGGI TUTTO

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    Bien Sparebank si è quotata sulla borsa di Oslo

    (Teleborsa) – Bien Sparebank si è quotata oggi sul mercato principale della Borsa di Oslo (parte del gruppo Euronext). Si tratta della terza quotazione sul main market quest’anno e la quindicesima su Oslo Bors in totale. È anche la 75a quotazione su Euronext nel 2022. Con la quotazione di Bien Sparebank, ci sono ora 213 società quotate sul mercato principale di Oslo Bors.Fondata nel 1885, Bien Sparebank è la più antica cassa di risparmio indipendente di Oslo e i clienti privati rappresentano circa l’85 percento della sua attività.All’apertura, il prezzo delle azioni è stato fissato a 91,70 NOK per azione, per una capitalizzazione di mercato stimata di 521 milioni di NOK (circa 50 milioni di euro).”Un’IPO su Oslo Bors è una parte naturale della strategia della banca per realizzare il suo pieno potenziale come la “The Advisory bank” di Oslo – ha commentato la CEO Lena Jorundland – La nostra quotazione all’Oslo Bors aiuta a garantire una buona struttura proprietaria per un’ulteriore crescita. In qualità di banca di nicchia per clienti che apprezzano le relazioni, vediamo un potenziale di sviluppo illimitato nel mercato di Oslo”. LEGGI TUTTO

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    Eprcomunicazione, Ricci: dopo IPO acquisizione a Milano e potenziamento offerta

    (Teleborsa) – Eprcomunicazione intende consolidare il proprio posizionamento sul mercato italiano delle relazioni pubbliche e rafforzare il proprio brand, con l’obiettivo di diventare interlocutore unico per i propri clienti con un’offerta a 360 gradi. Per raggiungere questi obiettivi ha deciso di quotarsi a Piazza Affari, utilizzando i proventi dell’IPO per l’acquisizione di aziende con offerta e/o caratteristiche complementari, per rafforzare la propria struttura commerciale e inserire alcune nuove figure manageriali, e per ampliare la propria offerta con l’introduzione di nuovi prodotti e servizi innovativi proprietari. Una spinta alla crescita di Eprcomunicazione – Società Benefit e azienda B-Corp – era già arrivata negli scorsi mesi con l’acquisizione del 51% del capitale sociale di Justbit, azienda che negli anni si è specializzata nelle soluzioni a supporto della trasformazione digitale. “Quello che abbiamo fatto è sostanzialmente creare un mix equilibrato di relazioni pubbliche e digitali – spiega a Teleborsa Camillo Ricci, CEO di Eprcomunicazione – Le relazione pubbliche, come sono state sempre intese, hanno infatti poco senso con la rivoluzione digitale e sono destinate a essere superate. Noi vogliamo integrare la cultura umanistica delle relazioni pubbliche con le competenze tecnologiche e digitali, e quindi offrire ai clienti delle soluzioni davvero integrate”. Con la finalizzazione della quotazione su Euronext Growth Milan (EGM), il cui successo è dedicato da Ricci al socio prematuramente scomparso Paolo Palleschi, ora l’attenzione è sulla messa a terra delle tante iniziative in cantiere. “Un passaggio delicato è l’integrazione dei colleghi che abbiamo acquisito e di quelli che acquisiremo”, sottolinea il CEO, che afferma di avere “in programma un’acquisizione su Milano per completare la copertura territoriale del paese, siccome Epecomunicazione e Justbit sono due aziende romane”. Il manager “ha avviato un’analisi del mercato e conta di avviare una trattativa dopo le vacanze di Natale”.Eprcomunicazione, che rappresenta la ventesima ammissione da inizio anno sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese (184 ora in totale su EGM), ha raccolto 3 milioni di euro in fase di collocamento e ottenuto una capitalizzazione di mercato all’IPO pari a 10,5 milioni di euro. Questi numeri le permettono di giocare un ruolo diverso nel settore della comunicazione italiano, che è frammentato in una moltitudine di microimprese, caratterizzate da un fatturato inferiore a 1 milione di euro, e di piccole imprese, con un fatturato compreso tra 1 e 10 milioni di euro.Ricci è sicuro che attualmente ci sia “un fenomeno di aggregazione in corso, che riguarda anche i grandi player e che conferma la bontà dell’operazione che abbiamo fatto. “La piccola dimensione in questo momento è difficilmente sostenibile e noi ci collocavamo in una fascia intermedia – spiega – Avevamo il piccolo competitor (come potevano essere piccoli studi, giornalisti freelance ed ex parlamentari) che comunque può fare dumping o mettersi in concorrenza con te, e sopra i grandi gruppi e le multinazionali, con il rischio di essere insidiati da entrambe le parti”. “Adesso siamo nella parte alta della classifica e abbiamo un’offerta che è la più completa di tutti, e con la spinta della quotazione e la raccolta di capitale siamo ora in grado di giocarcela con chiunque”, aggiunge il manager. Il gruppo ha conseguito un valore della produzione proforma consolidato al 31 dicembre 2021 pari a 7,5 milioni di euro, un EBITDA pari a 1,2 milioni di euro (che riflette un EBITDA margin pari a circa il 16%) e un risultato netto di 35 mila euro. I dati al 30 giugno 2022 registrano un valore della produzione di 3,3 milioni di euro, un EBITDA di 132 mila euro e un risultato netto negativo per 258 mila euro.Guardando ai prossimi mesi, il CEO non si dice troppo preoccupato dall’effetto sul business delle difficile condizioni macroeconomiche e geopolitiche: “Le relazioni pubbliche sono un mercato anticiclico e non hanno storicamente sofferto durante le crisi finanziarie o pandemiche di un momento di blocco delle commesse, tanto che noi durante il Covid abbiamo paradossalmente aumentato le attività. Mentre la pubblicità è chiaramente un settore ciclico, le relazioni pubbliche e digitali no, quindi siamo abbastanza tranquilli e non abbiamo avuto alcuna flessione. Adesso con Justbit che continua a crescere finiremo l’anno con 8 milioni di euro di fatturato”. LEGGI TUTTO