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    Amer Sports presenta domanda di IPO negli USA

    (Teleborsa) – Amer Sports, gruppo finlandese di marchi sportivi e outdoor, ha depositato un documento presso la Securities and Exchange degli Stati Uniti Commissione (SEC) per una offerta pubblica iniziale (IPO). Il numero di azioni da offrire e la fascia di prezzo per l’offerta proposta non sono ancora stati determinati. Amer Sports ha chiesto di quotare le sue azioni ordinarie al New York Stock Exchange con il simbolo “AS”.Si tratta di un gruppo globale di marchi iconici, tra cui quello per attrezzature da sci Salomon e quello di racchette da tennis Wilson. Amer Sports ha oltre 10.800 dipendenti in tutto il mondo, opera in 41 paesi e i suoi prodotti sono venduti in oltre 100 paesi. Il fatturato nel 2022 è stato di 3,5 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Borsa, 39 ammissioni nel 2023. EGM si avvicina a listino principale per numero di società

    (Teleborsa) – Nel 2023 sui mercati di Borsa Italiana si sono registrate 39 ammissioni, di cui 36 IPO, facendone il mercato più frizzante d’Europa, in un anno in cui gli scambi in Borsa a livello globale si sono mantenuti su livelli bassi. Di tutte le IPO, 4 sono state sul mercato principale (Euronext Milan) e 32 su Euronext Growth Milan (di cui 4 sul segmento professionale), il segmento di Piazza Affari dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita.Tutto ciò, al netto dei delisting che sono continuati, a fatto finire dicembre 2023 429 società quotate sui mercati di Borsa Italiana, secondo dati forniti dal gestore della piazza milanese. Nel dettaglio: 225 sul mercato principale Euronext Milan (di cui 72 sul segmento STAR), 1 strumento FIA sul mercato MIV e 203 su Euronext Growth Milan (il mercato di crescita dedicato alle PMI).Nel dettaglio le IPO nel 2023 sono stata: su Euronext Milan quelle di Eurogroup Laminations, Lottomatica Group, Italian Design Brands, Ferretti; su Euronext Growth Milan quelle di Deodato.Gallery, Tmp Group, Gentili Mosconi, Valtecne, Creactives Group, Reway Group, Cube Labs, Ecomembrane, Res, Pasquarelli Auto, Redfish Longterm Capital, Aatech, I.M.D. International Medical Devices, Green Oleo, Riba Mundo Tecnologia, Vne, Ivision Tech, Arras Group, Execus, Porto Aviation Group, E-Globe, La Sia, Edil San Felice, Elsa Solution, Emma Villas, Valica, Xenia Hotellerie Solution, Sbe-Varvit, Bolognafiere, Cloudia Research, Lemon Sistemi, Simone. Nel corso dell’anno si registrano 5 passaggi di mercato: Technoprobe, Digital Value e Comer Industries da Euronext Growth Milan a Euronext Milan e Unidata e Cy4Gate da Euronext Growth Milan al segmento STAR di Euronext MilanA queste operazioni si aggiunge il triple listing di Eurocommercial Properties su Euronext Milan, la business combination senza raccolta di Sicily By Car con la SPAC Industrial Stars of Italy 4 su Euronext Growth Milan e il direct listing di Yakkyo sul segmento professionale di Euronext Growth Milan.Capitalizzazione e scambiLa capitalizzazione complessiva delle società quotate al 28 dicembre 2023 si attesta a 761 miliardi di euro, pari al 39,4% del PIL.Gli scambi di azioni, sono sostanzialmente stabili, hanno raggiunto una media giornaliera di circa 2,3 miliardi di euro e una media di oltre 270.000 contratti. Complessivamente sono stati scambiati oltre 68 milioni di contratti e un controvalore di 576 miliardi di euro. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 13 marzo con 522.384 contratti scambiati e per controvalore il 30 novembre con 6 miliardi di euro. Unicredit è stata l’azione più scambiata per controvalore, con un totale di 74 miliardi di euro, e con quasi 5 milioni di contratti scambiati.Controvalore IPO e OPANel 2023 il totale della raccolta è stato di 1,561 milioni di euro da parte delle 36 IPO sui mercati di Borsa Italiana. In aggiunta ci sono state 12 operazioni di aumento di capitale in opzione con un controvalore di 621,5 milioni di euro. Nel 2023 le OPA sono state 20 per un controvalore di circa 923 milioni di euro (in corso e che terminano in gennaio le OPA su Renergetica a Servizi Italia).La turnover velocity domestica, l’indicatore che rapportando il controvalore degli scambi alla capitalizzazione segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni, è pari al 83%. LEGGI TUTTO

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    Bonus IPO sarà confermato con emendamento al decreto Milleproroghe

    (Teleborsa) – Il Bonus IPO sarà confermato grazie a un emendamento al decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri nella giornata di giovedì 28 dicembre. Lo ha scritto su LinkedIn il deputato leghista Giulio Centemero, membro della commissione Finanze.”Il governo accoglie il mio ordine del giorno alla legge di bilancio che prevede il rinnovo del bonus IPO anche per questo esercizio. Presenterò emendamento in tal senso al Milleproroghe”, ha scritto Centemero.Dalla sua introduzione nel 2018, il Bonus IPO è stato rinnovato di anno in anno, quasi sempre con le stesse condizioni (la legge di bilancio per il 2022 aveva abbassato il tetto a 200 mila euro, poi di nuovo alzato a 500 mila euro l’anno scorso). Il credito d’imposta sostiene le PMI che decidono di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo. Le imprese possono richiedere un credito d’imposta pari al 50% dei costi di consulenza sostenuti, fino a un massimo di 500.000 euro.L’incentivo fiscale sui costi di quotazione nel quinquennio di applicazione 2018-2022 ha favorito oltre 120 IPO con un utilizzo complessivo della misura da parte delle PMI di circa 50 milioni di euro, secondo l’Osservatorio Euronext Growth Milan di IR Top Consulting. In particolare, nel 2022 le IPO sono state 25 con un credito di imposta complessivo di 9,4 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    La fintech kazaka Kaspi.kz verso quotazione sul Nasdaq

    (Teleborsa) – Kaspi.kz, società fintech con sede in Kazakistan, ha pubblicato il prospetto per la quotazione a Wall Street. La società, già quotata alla Borsa di Londra, ha chiesto di quotare le sue American Depositary Shares (ADS) sul Nasdaq Global Select Market con il simbolo “KSPI”. Sul London Stock Exchange la società capitalizza oltre 14 miliardi di sterline.”Con la quotazione negli Stati Uniti, crediamo che Kaspi.kz possa raggiungere una base di investitori più ampia e diversificata che sarà felice di stare con noi per la fase successiva del nostro sviluppo”, ha scritto il co-fondatore e CEO Mikheil Lomtadze nel prospetto.L’utile netto di Kaspi.kz, per i primi nove mesi del 2023 è stato di 1,266 miliardi di di dollari su ricavi pari a 2,830 miliardi di di dollari.Con la Super App Kaspi.kz, i consumatori possono fare acquisti online con consegna rapida e, nella maggior parte dei casi, gratuita dall’e-commerce, utilizzare l’m-commerce per trovare e fare acquisti presso commercianti locali, prenotare viaggi e vacanze con Kaspi Travel, pagare con Kaspi QR in tutto il Kazakistan, fare acquisti con prodotti acquista ora-paga dopo (BNPL), pagare le bollette domestiche e risparmiare per il futuro, tra gli altri servizi.”Nel lungo termine, la nostra ambizione è quella di servire 100 milioni di utenti, rispetto agli attuali 13,5 milioni – ha detto Lomtadze – Con il nostro modello di business Super App altamente scalabile e asset-light, crediamo di poter espanderci in nuove aree geografiche con la stessa rapidità ed efficienza con cui ci siamo espansi in nuovi verticali in Kazakistan”. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Editoriale Simone ammesso in Borsa. Debutto il 29 dicembre

    (Teleborsa) – Le azioni ordinarie emesse da Gruppo Editoriale Simone, società di Napoli attiva nel settore dell’editoria, sono state ammesse da Borsa Italiana alle negoziazioni sul mercato Euronext Growth Milan (EGM) con decorrenza dal 27 dicembre 2023 e saranno negoziate a partire dal giorno 29 dicembre 2023. Il primo giorno di negoziazione non sarà consentita l’immissione di proposte senza limite di prezzo.Come già emerso, Gruppo Editoriale Simone sbarca a Piazza Affari con una capitalizzazione di circa 11,4 milioni di euro (calcolata sul numero di azioni ordinarie oggetto di ammissione alle negoziazioni), dopo aver raccolto 3,15 milioni di euro (di cui 3 milioni in aumento di capitale e 150.000 euro derivanti dall’esercizio dell’opzione di over allotment in vendita concessa da Giunima S.r.l.). Il prezzo di collocamento è stato pari a 2,00 euro per azione, al limite inferiore della forchetta individuata in precedenza (2,00-2,50 euro per azione). Il flottante si attesta al 26,32% (prima dell’eventuale esercizio dell’opzione di greenshoe ed escluse le azioni a voto plurimo) e al 27,63% assumendo l’integrale esercizio dell’opzione di greenshoe ed escluse le azioni a voto plurimo. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Simone verso debutto in Borsa con capitalizzazione di 11,4 milioni

    (Teleborsa) – Gruppo Editoriale Simone, società di Napoli attiva nel settore dell’editoria, è pronta a sbarcare a Piazza Affari con una capitalizzazione di circa 11,4 milioni di euro (calcolata sul numero di azioni ordinarie oggetto di ammissione alle negoziazioni), dopo aver raccolto 3,15 milioni di euro (di cui 3 milioni in aumento di capitale e 150.000 euro derivanti dall’esercizio dell’opzione di over allotment in vendita concessa da Giunima S.r.l.). Il prezzo di collocamento è pari a 2,00 euro per azione, al limite inferiore della forchetta individuata in precedenza (2,00-2,50 euro per azione). Il flottante si attesta al 26,32% (prima dell’eventuale esercizio dell’opzione di greenshoe ed escluse le azioni a voto plurimo) e al 27,63% assumendo l’integrale esercizio dell’opzione di greenshoe ed escluse le azioni a voto plurimo.Gruppo Editoriale Simone ha 5.700.000 azioni ordinarie, di cui 1.500.000 di nuova emissione, e 1.575.000 warrant. Sono presenti Azioni a Voto Plurimo (3 voti per ciascuna azione), non oggetto di ammissione alle negoziazioni, di titolarità di Giunima (1.687.176), Giulio Golan del Giudice (28.206), Manila del Giudice (28.206), Maria Novella del Giudice (28.206) e Nicoletta del Giudice (28.206), convertibili in Azioni Ordinarie nel rapporto di 1 Azione Ordinaria ogni 1 Azione a Voto Plurimo.Il consiglio di amministrazione è composto da: Luca Misso (Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato); Domenico Bianco (Consigliere); Roberto Aprea (Consigliere); Michele Caruso (Consigliere); Antonio Riccio (Consigliere Indipendente).L’ammissione è prevista per il 27 dicembre, con l’inizio delle negoziazioni il 29 dicembre su Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. Integrae SIM è l’Euronext Growth Advisor. LEGGI TUTTO

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    Borsa, Testa: positivi su IPO nel 2024, integrazione con Euronext facilita raccolta

    (Teleborsa) – Da un lato il proseguimento dell’integrazione all’interno di Euronext, per l’estrazione di sinergie e un arricchimento bidirezionale tra Piazza Affari e le altre borse del gruppo, dall’altro l’aumento della pressione sulle autorità e la presentazione di nuove proposte per favorire lo sviluppo del mercato borsistico, con l’obiettivo di colmare il gap verso altri mercati europei e risolvere i problemi delle small-midcap. Sono stati questi i due focus dell’azione di Borsa Italiana nel 2023, l’anno del disallineamento tra le performance delle large cap e delle PMI e della crisi di liquidità sul mercato, ma anche di una buona performance relativa di Milano rispetto ad altri centri finanziari in quanto ad IPO.Il FTSE MIB, trainato soprattutto dalle banche che hanno un peso maggiore nell’indice delle blue chip italiano e hanno beneficiato dal poderoso rialzo dei tassi da parte della BCE, si appresta a chiudere l’anno con un +28%, mentre l’indice STAR è rimasto indietro (+2% YTD) e l’indice Growth delle PMI è stato addirittura in calo (-12%).”Per le piccole e medie imprese, c’è stato un disallineamento dei pianeti, a causa di diversi fattori – dice a Teleborsa Fabrizio Testa, amministratore delegato di Borsa Italiana – In particolare, la prima scadenza dei PIR, che dopo cinque anni offrivano la possibilità di disinvestire beneficiando dei vantaggi fiscali, ha generato un deflusso di circa 2 miliardi di euro dal mercato, colpendo principalmente le PMI. Inoltre, c’è stato un riassetto dei portafogli, con un significativo spostamento da equity a bond. Questo fenomeno è emerso chiaramente anche dalla robusta performance dei titoli di Stato destinati al retail emessi dal Tesoro. Coloro che uscivano dai PIR o che si trovavano in possesso di risparmi hanno preferito orientarsi verso cedole anche superiori al 4%, determinando un notevole slancio del comparto obbligazionario a scapito di quello azionario”. Testa sottolinea comunque che i problemi non riguardano lo stato di salute delle piccole società quotate e vuole essere ottimista su una loro ripresa nel 2024: “Per quanto difficile fare previsioni, se guardiamo alla forte performance delle blue-chips, potremmo immaginare un riallineamento dei livelli delle PMI quotate a quello delle aziende più grandi. Guardando agli ottimi numeri di molte di queste aziende, il mercato condivide che i titoli delle small e mid cap siano tutt’ora sottovalutati”.Un dato positivo è quello delle matricole. Contando anche le società che hanno presentato la domanda di pre-ammissione e che verosimilmente sbarcheranno a Piazza Affari entro il 31 dicembre, il 2023 si chiuderà con 34 quotazioni su Euronext Growth Milan (di cui 1 Business Combination con una SPAC da parte di Sicily by Car e 4 sul Segmento Professionale) e 5 quotazioni su Euronext Milan, oltre a 5 società che sono passate dall’EGM al listino principale durante l’anno (Technoprobe, Digital Value, Unidata, Cy4Gate e Comer Industries).”È stato un buon anno per le quotazioni, con agosto che ha visto 9 ammissioni nei primi giorni del mese, in controtendenza rispetto al resto d’Europa – dice Testa – A settembre abbiamo visto un rallentamento, ma ora siamo nel mezzo di un rush finale. Quello che vediamo è che appena ci sono delle finestre di opportunità le società entrare facilmente, perché vengono accompagnate, monitorate e tenute calde, quindi magari alcuni di quelli che sarebbero stati pronti adesso guardano al 2024, quindi la domanda non è se si quotano ma quando si quotano, quindi ci fa ben sperare per l’anno prossimo”.Il successo di quest’anno, aggiunge, “è dovuto al lavoro di squadra che coinvolge intermediari, advisor e mie colleghe e colleghi che svolgono attività sul territorio. La pipeline di medio lungo periodo si costruisce anche grazie al successo dei programmi di pre-IPO e ad ELITE che avvicina nuove generazioni di imprenditori, più aperti a considerare il mercato come strumento per finanziare la crescita. E un’altra cosa interessante di quest’anno è che – dei 10 nuovi emittenti sul listino principale – 5 sono stati passaggi dall’EGM, che è esattamente quello che noi ci aspettiamo perché il Growth può essere una palestra per poi passare al listino principale”.Nel frattempo, a Piazza Affari sono continuati i delisting, fenomeno che si è sempre più affermato negli ultimi anni, non solo in Italia. Quest’anno ci sono stati 24 delisting, di cui 4 da Euronext Milan, 4 da Euronext STAR Milan, 15 da Euronext Growth Milan e 1 da Euronext Growth Milan – Segmento Professionale. La capitalizzazione persa complessivamente è stata di 11,2 miliardi di euro, su cui pesano i 4,4 miliardi di euro di Covivio e i 2,4 di BB Biotech (entrambi dual listing con Milano che non era la piazza principale), e i 2,7 di Autogrill, a cui andranno aggiunti quasi 15 miliardi di CNH Industrial che se ne andrà a fine anno. CNH resterà quotata solo al NYSE, che negli ultimi anni è stata la scelta anche di altri grandi gruppi italiani come Zegna e Stevanato.L’AD di Borsa non si dice però troppo preoccupato dalla perdita di appeal della piazza milanese: “Ci sono due motivi per cui riteniamo che l’Italia continui ad essere attraente: tutto quello che è legato al Made in Italy – che non è solo fashion o Food & Beverage ma si estende a una vasta gamma di settori – ovviamente vede la Borsa di Milano come candidata per esprimersi al meglio e una vetrina per questo tipo di società; c’è poi l’aspetto di essere parte del gruppo Euronext, visto che con la migrazione dei mercati di Borsa all’interno della piattaforma Optiq, è un gateway per entrare nel più grande pool di liquidità europeo. Questo non solo offre opportunità alle società quotate in Italia ma consente anche agli investitori di altre geografie di accedere agli asset italiani. L’integrazione potrebbe facilitare la raccolta di capitali provenienti da investitori internazionali. Si può rimanere quotati in Italia ma attirando capitali che arrivano da altri paesi; è un percorso in divenire, perché ci siamo appena integrati, ma stiamo vedendo nelle varie IPO che investitori che prima non si affacciavano adesso stanno iniziando a guardare questi book”.Intanto, l’ecosistema di sta muovendo per migliorare lo stato di salute dei mercati dei capitali italiani. Dopo il Ddl Capitali, un intervento a costo zero per le finanze pubbliche che si è concentrato maggiormente sui temi del voto plurimo/maggiorato e della lista del CdA, gli operatori sono tornati a chiedere misure più incisive per rivitalizzare Piazza Affari. Nell’ultimo mese è stato presentato il Manifesto per lo sviluppo dei Mercati dei Capitali in Italia, un documento preparato da Borsa Italiana, Equita e Università Bocconi – e poi sottoscritto da decine di operatori – contenente una serie di richieste su più fronti (investitori, intermediari, vigilanza, fiscalità).”Il grande focus è su come canalizzare fondi di investitori istituzionali, ma anche retail, nella real economy – dice Testa – In Italia gli investimento nella real economy da parte degli istituzionali sono attorno al 10%, sotto al 20% che si osserva in Francia, Olanda Germania, e lontano dal 40% dei paesi scandinavi, quindi c’è molto spazio e un minimo sforzo fatto da grossi gruppi bancari, assicurativi e fondi previdenziali porterebbe nuova linfa a tutto il tessuto industriale italiano, che rimane molto attivo e in questo momento fatica a trovare investimenti perché storicamente si è affidato molto al credito bancario e ora ci sono tassi alti”.Al di là del lungo elenco di suggerimenti, quello che emerge è anche una voce unanime tra gli operatori di mercato, che si trovano d’accordo sulla maggior parte delle questioni. “Questa unità d’intenti tra gli operatori di mercato è una continuazione del lavoro portato avanti da oltre due anni, prima con la task force del Tesoro e poi con il Libro Verde, da cui sono stati estratti alcuni suggerimenti confluiti nel DDL capitali – dice il manager – Ora con il Manifesto abbiamo voluto tenere alta l’attenzione e rilanciare alcuni temi emersi nel Libro Verde ma che non sono pienamente confluiti nel DDL Capitali. Molti di questi temi potrebbero comunque essere toccati nella revisione del TUF”.Infine, Testa esprime soddisfazione per la serrata roadmap portata avanti a livello di Borsa Italiana e gruppo Euronext quest’anno: “Dal punto di vista strategico e operativo, i due eventi di maggiore rilevanza dell’anno sono stati la migrazione dei mercati di Borsa Italiana sulla piattaforma di trading Euronext Optiq e l’espansione di Euronext Clearing a tutti i mercati gestiti da Euronext. Parallelamente, abbiamo condotto altre iniziative importanti su vari fronti: nel contesto dei certificati, abbiamo introdotto soluzioni mirate a rendere più accessibile agli investitori meno esperti l’accesso a questo settore; nell’obbligazionario, abbiamo sostenuto le emissioni del Tesoro e lanciato il segmento MTS EU che include le emissioni della Commissione Europea, tra cu i Next Generation bond, che sta riscuotendo notevole successo in termini di attività e trasparenza. Inoltre, nel campo degli MTF, abbiamo rilanciato GEM, originariamente nato in Borsa Italiana ed ora consolidato come piattaforma europea che consente l’accesso ad azioni non quotate sui mercati Euronext, con particolare focus sulle società statunitensi”. LEGGI TUTTO

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    Lionsgate, quotazione al Nasdaq tramite SPAC della divisione Studios

    (Teleborsa) – Lionsgate, società statunitense quotata al NYSE e attiva nel mondo dell’intrattenimento, ha annunciato oggi che il suo Studio Business, che comprende i segmenti Television Studio e Motion Picture Group e una delle biblioteche cinematografiche e televisive più preziose al mondo, verrà quotato al Nasdaq tramite una business combination con la SPAC Screaming Eagle Acquisition Corp. Il nuovo titolo, Lionsgate Studios, dovrebbe sbarcare in Borsa nella primavera 2024.L’accordo posiziona la Lionsgate Studios come una società indipendente e pure play di contenuti, con un vasto portafoglio di proprietà in franchising tra cui The Hunger Games, John Wick, The Twilight Saga e Ghosts, una solida società di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva, una società di produzione e gestione dei talenti e una libreria cinematografica e televisiva di livello mondiale.A seguito della transazione, si prevede che l’87,3% delle azioni di Lionsgate Studios continueranno a essere detenute da Lionsgate, mentre si prevede che gli altri azionisti e gli investitori in Screaming Eagle deterranno il 12,7% della società combinata. La transazione valuta Lionsgate Studios circa 4,6 miliardi di dollari.”Questa transazione crea una delle più grandi piattaforme di contenuti pure play quotate in borsa al mondo, con la capacità di offrire un significativo valore incrementale a tutti i nostri stakeholder – hanno affermato il CEO di Lionsgate Jon Feltheimer e il vicepresidente Michael Burns – Insieme all’acquisizione della piattaforma eOne la cui conclusione è prevista per la prossima settimana, all’espansione della nostra partnership con 3 Arts e alla forte performance dei nostri contenuti, abbiamo messo insieme tutti i pezzi per una fiorente società di contenuti indipendente con una forte traiettoria di crescita finanziaria”. LEGGI TUTTO