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    USA, scorte industria dicembre +0,6% m/m

    (Teleborsa) – Sostanzialmente stabile la crescita delle scorte dell’industria in USA. Nel mese di dicembre, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,6% a 1.971,7 miliardi di dollari, dopo il +0,5% del mese precedente e rispetto al +0,5% atteso. Su base annua si è verificata una discesa del 2,6%.Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,8% su base mensile, attestandosi a 1.494,2 miliardi di dollari. Su anno si registra un aumento del 2,5%.La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,32. A dicembre 2019 era pari all’1,39. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale +0,9% a gennaio

    (Teleborsa) – Continua a crescere la produzione industriale negli Stati Uniti a gennaio, che diventa così il quarto mese consecutivo in positivo. Il dato ha registrato un incremento dello 0,9%, dopo il +1,3% del mese precedente (dato rivisto da +1,6%). Il dato è migliore delle attese degli analisti che indicavano un aumento dello 0,5%.Su base annua si registra ancora una flessione dell’1,8% (-3,2% il dato precedente).La produzione manifatturiera registra una salita dell’1% in linea, suepriore alle stime di consensus (+0,7%) dopo il +0,9% di dicembre.Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è cresciuta al 75,6% dal 74,9% precedente, al di sopra del consensus (74,8%). LEGGI TUTTO

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    Ex Embraco, per ora confermati i 400 licenziamenti: si attendono risposte dal Mise

    (Teleborsa) – I 400 licenziamenti previsti per la ex Embraco di Riva di Chieri (TO) restano al momento confermati. È quanto è emerso dall’ultima riunione che ha visto protagonisti le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm e Uglm di Torino e la curatela fallimentare di Ventures Production ex Embraco. Una eventuale proroga degli ammortizzatori sociali e l’utilizzo della cassa per Covid devono essere autorizzate infatti dai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico e ad oggi non risultano provvedimenti già approvati in questo senso.Le organizzazioni sindacali hanno già chiesto con urgenza un incontro al nuovo titolare del Mise Giancarlo Giorgetti e hanno inviato una lettera anche al presidente del Consiglio Mario Draghi auspicando un suo intervento nella vicenda. Restano da verificare infatti le ipotesi relative alla creazione del polo industriale per la produzione di compressori Italcomp – annunciato lo scorso settembre dall’allora sottosegretaria al Mise Alessandra Todde – che prevede la fusione della stessa ex Embraco con la Acc di Mel (che conta altri 300 lavoratori), visti i problemi di liquidità che affliggono quest’ultima e il rinvio della decisione della Commissione europea sull’operazione in attesa di maggiori chiarimenti sul progetto. LEGGI TUTTO

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    Confindustria, Bonomi: convinto sostegno al presidente Draghi, c'è molto da fare

    (Teleborsa) – Confindustria ha espresso direttamente al presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi il suo “più convinto sostegno”. Lo ha dichiarato il presidente degli industriali italiani, Carlo Bonomi, subito dopo l’incontro con Draghi.”Abbiamo espresso al premier incaricato il nostro più convinto sostegno all’azione che dovrà intraprendere e la viva speranza che il consenso parlamentare, riservato al suo programma, sia ampio e solido perché c’é davvero molto da fare e bisogna farlo presto e bene”, ha detto. Bonomi non ha fornito dettagli sul confronto e ha sottolineato che “Confindustria non intende alimentare in alcun modo indiscrezioni su cosa il presidente Draghi intenda fare”.”Abbiamo provveduto ad informare il presidente Draghi – ha spiegato Bonomi – sulle posizioni che Confindustria ha assunto nell’ultimo anno su tutti i maggiori temi che rimangono irrisolti nell’agenda del Paese: dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al piano vaccinale, dalla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro alla riforma della pubblica amministrazione e delle sue procedure, dalla necessità di una grande alleanza pubblico-privato per moltiplicare gli investimenti e concentrarli laddove più servono alla ripresa del Paese, tenendo in considerazione il peso del debito emergenziale che le imprese hanno contratto, alla riforma del fisco alla sostenibilità generale della finanza pubblica, visto l’andamento del debito”. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale sotto attese a settembre

    (Teleborsa) – L’industria tedesca frena cresce ancora a settembre, seppur ad un ritmo più lento del previsto.Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato una accelerazione a +1,6% dopo il +0,5% di agosto (dato rivisto da un preliminare -0,2%). Il dato risulta inferiore alle stime degli analisti che avevano previsto un aumento del 2,7%.Su base annua si evidenzia una contrazione del 7,3%.Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra una salita del 2%. La produzione di energia è scesa del 2,5%, mentre quella nelle costruzioni è cresciuta dell’1,5%. LEGGI TUTTO