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    USA, produzione industriale febbraio in linea con attese

    (Teleborsa) – Crescono sia la produzione industriale che manifatturiera negli Stati Uniti, nel mese di febbraio. L’attività industriale ha registrato un incremento dello 0,5% dopo il +1,4% del mese precedente ed in linea con le attese degli analisti. Su base annua si registra una salita del 3,1%.La produzione manifatturiera registra una crescita dell’1,2%, contro il +0,6% del consensus e dopo il -0,1% di gennaio (dato rivisto da +0,2%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è salita al 77,6% dal 77,3% del mese precedente, ma meno delle stime degli analisti (77,8%). LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industriali dicembre in linea con stime

    (Teleborsa) – Crescono le scorte dell’industria in USA a dicembre. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento del 2,1% a 2.206,7 miliardi di dollari in linea con quanto stimato dagli analisti e dopo il +1,5% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento del 10,5%. Nello stesso periodo le vendite sono scese dello 0,7% su base mensile, attestandosi a 1.717,2 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 15,9% rispetto a dicembre 2020. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,29. A dicembre 2020 era pari all’1,35. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini industria sotto attese a gennaio

    (Teleborsa) – Frenano oltre attese gli ordini dell’industria americana. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di dicembre gli ordini hanno evidenziato un decremento dello 0,4%, più del previsto (-0,2%), contro il +1,8% registrato nel mese precedente (dato rivisto da +1,6%).Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti dello 0,1% dal +0,8% precedente, mentre al netto del settore difesa sono aumentati dello 0,3% (+0,2% nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    PA, due esperte Enea nella task force del Mise per la politica industriale

    (Teleborsa) – Arrivano dall’Enea due esperte della task force che il ministero dello Sviluppo Economico ha istituito per rendere più efficace la politica industriale in Italia. Dopo una selezione – fa sapere l’Agenzia in una nota – sono state nominate tra i 10 componenti Valentina Feliziani, economista e responsabile del Servizio Gestione economica e previdenziale dell’Enea, e Rossana Cotroneo, ricercatrice dell’Unità Management Progetti di Innovazione della Divisione Sviluppo Tecnologico Enea.”Il nucleo di esperti sarà uno strumento importante per fornire indicazioni e priorità anche attraverso l’elaborazione, l’analisi e la sintesi di dati – spiega Cotroneo –. Sarà necessario individuare i settori industriali di punta, quelli che richiedono investimenti nel medio e lungo periodo, aumentando gli investimenti in ricerca e sviluppo nei settori innovativi ed eliminando le barriere all’ingresso”.La task force porterà avanti studi nei settori delle attività produttive, predisponendo analisi e valutazioni a supporto degli organi di indirizzo politico e formulando proposte per la definizione di indirizzi, misure e incentivi nei diversi ambiti della politica industriale.”Le risorse del PNRR rappresentano un’importante occasione per l’industria nazionale di guidare l’innovazione, il cambiamento tecnologico e affrontare eventuali crisi”, commenta Feliziani.Rossana Cotroneo è laureata in Scienze Statistiche con dottorato su tematiche legate allo sviluppo sostenibile e ai servizi ecosistemici. Docente a contratto presso l’Università degli Studi della Tuscia e l’Università degli Studi di Verona, si è occupata della realizzazione di analisi e indagini in campo ambientale e sociodemografico all’interno del Piano Statistico Nazionale. In qualità di esperta in analisi statistiche e tecniche di machine learning, per Enea si occupa della valutazione dei progetti di ricerca ed è membro della Task Force “Bologna Big Data Technopole”.Valentina Feliziani, laureata in Economia e Commercio e dottore di ricerca in Economia e metodi quantitativi, insegna discipline economiche nei corsi di laurea alla Sapienza Università di Roma e post lauream all’Università degli Studi Roma Tre. Con un post-doc in Economia, due master di II livello in Economia pubblica ed Economia e Ingegneria dell’ambiente e del territorio, è autrice di numerosi lavori su temi di politica economica, valutazione dei progetti pubblici, economia della cultura e del turismo; ha condotto studi e ricerche per enti pubblici e privati e maturato esperienza come coordinatrice di progetti europei. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industriali in aumento a novembre

    (Teleborsa) – Crescono le scorte dell’industria in USA a novembre. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dell’1,3% a 2.158,2 miliardi di dollari in linea con quanto stimato dagli analisti e dopo il +1,3% del mese precedente (dato rivisto da un +1,2%). Su base annua si è registrato un aumento dell’8,7%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,7% su base mensile, attestandosi a 1.723,7 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 17,6% rispetto a ottobre 2020. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,25. A novembre 2020 era pari all’1,35. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi produzione in crescita a dicembre

    (Teleborsa) – Crescono i prezzi alla produzione USA, nel mese di dicembre, seppur ad un ritmo più lento rispetto a quanto previsto dagli analisti. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono cresciuti dello 0,2% su mese rispetto al +1% del mese precedente e al +0,4% atteso dal consensus.Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 9,7% leggermente sotto il consensus (+9,8%) e uguale al mese precedente. I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,5% su mese (+0,9% nella precedente rilevazione), mentre su anno registrano un +8,3% dopo il +7,7% precedente (+8% atteso).(Foto: Chones) LEGGI TUTTO

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    Industria, Intesa Sanpaolo: “Nei distretti export +20,5% a 97 miliardi. Nuovo record storico”

    (Teleborsa) – Nel terzo trimestre del 2021 l’export dei distretti industriali ha registrato un aumento tendenziale del 9,5%, portando il bilancio dei primi nove mesi dell’anno a +20,5%. È stato così raggiunto un nuovo record storico, appena sotto la soglia dei 97 miliardi di euro, il 2,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2019 quando l’export distrettuale fu pari a 94,8 miliardi. È quanto emerge dal Monitor dei distretti industriali del terzo trimestre 2021 a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Il recupero – evidenzia il report – è stato piuttosto diffuso: su un totale di 158 distretti monitorati, 98 sono oltre i livelli dei primi nove mesi del 2019. Si tratta di risultati che riflettono solo in parte il rialzo dei prezzi alla produzione. Tra i settori ad alta intensità distrettuale, solo la Metallurgia e l’Oreficeria hanno registrato aumenti sostenuti dei prezzi, pari rispettivamente a +20,2% e +12,4% nel confronto con i primi nove mesi del 2019.Tra le filiere distrettuali già oltre i livelli pre-pandemici spiccano la Metallurgia (+31,2% rispetto ai primi nove mesi del 2019) e gli Elettrodomestici (+25%), insieme agli Alimentari e Bevande (+14,1%), che non avevano interrotto il loro trend di crescita sui mercati esteri nemmeno nel 2020. Molto positiva, secondo il monitor, anche la performance della filiera delle Costruzioni e del Sistema casa, con i distretti del Mobile e dei Prodotti e materiali da costruzione in progresso del 9,2% rispetto al 2019. Ha chiuso in aumento anche l’export di Altri prodotti intermedi (+7,5%) e Prodotti in metallo (+5,1%), mentre la Meccanica ha registrato un lieve calo (-0,7%) e comunque inferiore ai competitor tedeschi (-1,8%). A livello territoriale si è messo in evidenza il Nord-Est (+4,8% la variazione rispetto ai primi nove mesi del 2019), dove si è registrato un progresso generalizzato, guidato per intensità dal Friuli-Venezia Giulia (+15,5%) e per aumento dei valori esportati da Emilia Romagna (+727 milioni di euro) e Veneto (+693 milioni). Grazie a un ottimo terzo trimestre dei distretti lombardi (+11% la variazione rispetto allo stesso periodo del 2019), anche il Nord-Ovest ha superato i livelli pre-covid (+1,6% nel confronto con i livelli dei primi nove mesi del 2019). I mercati in cui l’export dei distretti ha registrato la crescita maggiore in valore sono stati nell’ordine la Germania (+929 milioni rispetto al periodo gennaio settembre 2019), gli Stati Uniti (+685 milioni), la Cina (+557 milioni), l’Irlanda (+455 milioni) e la Polonia (+403 milioni). LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Dallas: frena l'attività delle fabbriche

    (Teleborsa) – Frena l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas nel mese di novembre, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, è sceso a 11,8 punti rispetto ai 14,6 del mese precedente. Bisogna tuttavia ricordare che quando la quota di aziende che segnalano un aumento supera la quota che segnala una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero, suggerendo che l’indicatore è aumentato rispetto al mese precedente.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è salito di 9 punti a quota 27,4 ed i nuovi ordini sono cresciuti a 19,6 punti.L’indice della capacità di utilizzo è balzato a 26,4 punti e l’indice delle consegne a 24,3 punti. LEGGI TUTTO