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    Revolut, nuovo round di finanziamento: ora vale 33 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Revolut, società fintech britannica che offre servizi bancari come una carta di debito prepagata, cambio valuta, acquisto di criptovalute e pagamenti peer-to-peer, ha portato a termine un round di finanziamento di serie E da 800 milioni di dollari, che valuta la società 33 miliardi di dollari. L’investimento consentirà a Revolut di “portare avanti i suoi piani di crescita, in particolare la sua continua innovazione di prodotto volta a soddisfare le esigenze e le aspirazioni finanziarie quotidiane dei clienti” e vede l’ingresso tra gli investitori di due importantii player come SoftBank Vision Fund 2 e Tiger Global Management.La società conta su 15 milioni di clienti attivi (che compiono oltre 150 milioni di transazioni ogni mese), 500 mila aziende clienti, oltre 35 paesi supportati e oltre 28 valute in app. Il round annunciato oggi aumenta di sei volte la valutazione di Revolut rispetto all’ultimo round chiuso nel 2020 e la rende la startup britannica con la maggiore valutazione, superando i 15 miliardi di dollari di Checkout.com.”Gli investimenti di SoftBank e Tiger Global sono un endorsement della nostra missione di creare una super app finanziaria globale che consenta ai clienti di gestire tutte le loro esigenze finanziarie attraverso un’unica piattaforma – ha commentato Nikolay Storonsky, fondatore e CEO di Revolut – Questo round di finanziamento rende Revolut la fintech con la più alta valutazione in Regno Unito, a dimostrazione della fiducia degli investitori nelle nostre potenzialità di offrire prodotti che alzino il livello delle aspettative dei clienti in tutto il settore dei servizi finanziari.”Il tasso di innovazione di Revolut ha ridefinito il ruolo dei servizi finanziari, ponendo (Revolut, ndr) in prima linea nel nascente settore neobancario europeo. La base di utenti in rapida crescita dell’azienda riflette una domanda sostenuta per la suite di servizi in espansione di Revolut – ha dichiarato Karol Niewiadomski, senior investor di SoftBank Investment Advisers. “Riteniamo che la customer experience superiore offerta da Revolut e l’attenzione al rapido sviluppo del prodotto mettano l’azienda in una posizione forte per continuare a crescere sia nelle aree geografiche esistenti che in quelle nuove”, ha invece sottolineato Scott Shleifer, partner di Tiger Global. LEGGI TUTTO

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    Startup tech europee, valutazioni alle stelle: si tema la bolla

    (Teleborsa) – Da sempre un passo dietro il comparto americano, le startup europee del mondo tech hanno sperimentato un incremento significativo delle valutazioni nell’arco degli ultimi dodici mesi. L’esempio più significativo è Klarna, startup fintech svedese che fornisce servizi finanziari online, la quale a inizio giugno ha chiuso un nuovo round di finanziamento che l’ha valutata 45,6 miliardi di dollari. In grande ascesa sono anche Hopin (piattaforma per eventi online in diretta), che ha più che raddoppiato la propria valutazione in quattro mesi raccogliendo 5,65 miliardi di dollari a marzo, e la startup fintech britannica Revolut, la quale sta considerando un nuovo round che la valuterebbe oltre 20 miliardi di dollari (più del triplo della sua valutazione di 5,5 miliardi nel 2020).Queste impennate nelle valutazioni stanno preoccupando diversi esperti, i quali credono che questa fase di esuberanza non durerà ancora per tanto. “Alcune di queste valutazioni sono esorbitanti. Questo è stato il caso negli Stati Uniti per un certo numero di anni e ora l’Europa sta recuperando – ha detto a Bloomberg Erin Platts, responsabile per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa della Silicon Valley Bank – La velocità è ciò che mi spaventa un po’, anche più di alcuni numeri”. Dei 166 “unicorni” europei, ovvero le startup che hanno una valutazione di oltre un miliardo, 52 hanno infatti raggiunto questo status nell’ultimo anno, secondo un report di GP Bullhound.Un altro aspetto da considerare è che le valutazioni record assegnate alle startup dagli investitori privati spesso non si traducono in valutazioni altrettanto alte quando le aziende sbarcano poi in Borsa. In Europa, questo è stato il caso di Darktrace e Deliveroo negli scorsi mesi. La prima, società inglese specializzata nell’uso dell’intelligenza artificiale nella cybersecurity, ha iniziato le negoziazioni con un valore di mercato di 1,7 miliardi di sterline, ovvero la metà della valutazione che ci si aspettava prima dell’arrivo sul London Stock Exchange. La popolare società di food delivery ha invece perso il 26% nel suo primo giorno di negoziazione, dopo per altro aver rivisto al ribasso le stime per l’IPO. LEGGI TUTTO

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    Didi, indagine delle autorità cinesi pochi giorni dopo l'IPO a Wall Street

    (Teleborsa) – La società di trasporti con sede a Pechino Didi, spesso chiamata la Uber cinese, deve affrontare una revisione della propria sicurezza informatica da parte della Cyberspace Administration of China. Secondo quanto riporta un comunicato dell’autorità cinese, nessun nuovo utente potrà registrarsi al servizio durante l’esame in corso.Didi si trova quindi ad affrontare una grana a pochi giorni dal suo sbarco a Wall Street, dove ha registrato la più grande quotazione di una società cinese negli Stati Uniti da quando Alibaba ha raccolto 25 miliardi di dollari nel 2014.Didi ha dichiarato alla CNBE che avrebbe “collaborato pienamente” durante la revisione. “Abbiamo in programma di condurre un esame completo dei rischi per la sicurezza informatica e migliorare continuamente i nostri sistemi di sicurezza informatica e le capacità tecnologiche”, ha detto un portavoce della società. LEGGI TUTTO

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    JPMorgan acquisisce OpenInvest, fintech con focus su investimenti ESG

    (Teleborsa) – JPMorgan Chase ha annunciato di aver stipulato un accordo – i cui termini non sono stati resi noti – per l’acquisizione di OpenInvest, una società fintech che aiuta i professionisti finanziari a personalizzare e rendicontare gli investimenti. La società manterrà il proprio marchio e sarà integrata nelle offerte per i clienti Private Bank e Wealth Management di JPMorgan.La società è stata sostenuta da alcuni dei migliori acceleratori di startup degli Stati Uniti, come Andreessen Horowitz, Y Combinator e QED. OpenInvest è stata fondata nel 2015 con l’obiettivo principale di aiutare i consulenti a sbloccare il vero impatto degli investimenti dei loro clienti.”I clienti sono sempre più concentrati sulla comprensione dell’impatto ambientale, sociale e di governance (ESG) dei loro portafogli e sull’utilizzo di tali informazioni per prendere decisioni di investimento più in linea con i loro obiettivi”, ha affermato Mary Callahan Erdoes, CEO di JPMorgan Asset & Wealth Management. LEGGI TUTTO

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    Poste Italiane, plusvalenza di 53 milioni da vendita quota Tink a Visa

    (Teleborsa) – Poste Italiane, attraverso la sua controllata PostePay, ha registrato una plusvalenza di 53 milioni di euro (al netto delle imposte) dalla vendita della propria partecipazione del 4,7% fully diluted in Tink al gruppo Visa. Il leader mondiale nel mercato delle carte di credito e debito ha acquisito oggi il 100% della fintech svedese per 1,8 miliardi di euro.Poste Italiane, sottolinea in una nota, ha incassato 3,5 volte il valore dell’investimento iniziale, pari a 22 milioni di euro, nell’arco di 18 mesi. La plusvalenza comporta un incremento del patrimonio netto tramite “altri utili e perdite complessivi” senza impatto a conto economico. Nonostante la vendita della quota posseduta, la partnership di Poste Italiane con Tink proseguirà, permettendo all’azienda italiana di beneficiare delle opportunità dell’open banking nell’ambito della normativa PSD2. LEGGI TUTTO

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    Klarna, nuovo round di finanziamento: ora vale 45,6 miliardi

    (Teleborsa) – Klarna, startup fintech svedese che fornisce servizi finanziari online, ha chiuso un nuovo round di finanziamento da 639 milioni di dollari, che porta la sua valutazione complessiva a quota 45,6 miliardi. Questo valore continua a renderla l’impresa innovativa con la maggior valutazione in Europa, ed è significativamente superiore ai 31 miliardi di dollari dell’ultimo round, risalente solo a tre mesi fa. Il business principale della startup consiste nel gestire le richieste di pagamento dei negozi online e i pagamenti dei clienti, consentendo loro di dilazionare il pagamento gestendo tutto da un’app.L’investimento è stato condotto dal fondo Vision Fund 2 di Softbank e ha visto la partecipazione di realtà già presenti in Klarna come Adit Ventures, Honeycomb Asset Management e WestCap Group, con l’obiettivo di supportare l’espansione internazionale dell’azienda e presidiare ancora di più la crescita globale in ambito retail. Il panel di investitori di Klarna include, inoltre, Sequoia Capital, SilverLake, Dragoneer, Permira, Commonwealth Bank of Australia, Bestseller Group, Ant Group, Northzone, GIC – il fondo sovrano di Singapore, e altri fondi e capitali gestiti da BlackRock e HMI.”I consumatori moderni sono sempre più restii all’utilizzo di carte revolving che prevedono costi fissi e interessi e si stanno muovendo sempre di più verso le carte di debito, cercando al contempo esperienze retail che possano meglio rispondere alle loro esigenze – ha commentato Sebastian Siemiatkowski, Founder e CEO di Klarna – L’alternativa più trasparente e conveniente offerta da Klarna ben risponde a tali preferenze e questo ci ha garantito di crescere a livello internazionale”. LEGGI TUTTO

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    Marqeta, debutto positivo a Wall Street

    (Teleborsa) – Marqeta, società attiva nel campo delle emissioni di carte di pagamento e che aiuta le aziende a costruire e gestire programmi di pagamento, sta registrando un debutto positivo a Wall Street.La startup statunitense ha raccolto circa 1,2 miliardi di dollari nella sua offerta pubblica iniziale (IPO). Marqeta ha venduto 45,45 milioni di azioni a 27 dollari per azione, mentre in precedenza aveva indicato una forchetta di prezzo di 20-24 dollari per azione. Su base completamente diluita e al prezzo di IPO, la società varrebbe oltre 15 miliardi di dollari.Due ore dopo l’inizio della seduta odierna, Marqeta scambia intorno a quota 32 dollari per azione, mettendo a segno quindi un debutto positivo sul Nasdaq. LEGGI TUTTO

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    Lagarde scherza sul Bitcoin e torna a criticare mercato criptovalute

    (Teleborsa) – La prende sullo scherzo, sorridendo, ma le sue parole sono l’ennesima stilettata al Bitcoin ed alle sue sorelle. La Presidente della BCE, Cristine Lagarde, torna ad attaccare velatamente il mercato delle criptovalute, già etichettato in passato con un “asset altamente speculativo”.”Scommetto che ci sono meno donne nella comunità degli investitori in Bitcoin di quanti siano gli uomini”, afferma Lagarde in occasione di un webinar sulla parità di genere, aggiungendo “la mia è solo una scommessa, ma mi sorprenderei se non fosse così”.L’affermazione arriva all’indomani delle parole dure del suo “vice”, Luis De Guindos, che ha fatto cenno alla “esuberanza” delle criptovalute e all’esistenza di una “bolla”. Il vicepresidente ha anche affermato che il Bitcoin “non è una moneta, è un asset con fondamentali molto deboli” e chi investe si assume “grandi rischi”. Non solo in Europa, ma anche in America e in Asia le criptovalute vengono guardate con grande apprensione e sono state oggetto di un recente attacco della Segretaria al Tesoro USA Janet Yellen, che le ha definite un asset “altamente speculativo”. E ancora la messa al bando della Cina che ne ha vietato le transazi8oni ed il dietrofront di Elon Musk, patron di Tesla. A dispetto dei detrattori, il mercato non sembra ancora pronto ad esplodere. Il Bitcoin recupera oggi quasi il 20% oltre 42mila dollari, mentre Ethereum avanza del 22% a 2.9421 dollari, Binance Coin del 21% a 412 USD e Dogecoin del 24% a 0,4181 USD. LEGGI TUTTO