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    Nexi, accordo con IBM per modernizzazione dei sistemi core di pagamento

    (Teleborsa) – Nexi, società PayTech italiana quotata su Euronext Milan, ha stretto un accordo quinquennale con il colosso statunitense IBM per la modernizzazione “sostenibile e sicura” della propria piattaforma core di payment processing con la tecnologia IBM z16 e IBM Storage. La modernizzazione riguarderà la trasformazione dell’infrastruttura tecnologica core di Nexi, che è centrale per il suo business in quanto alla base delle operazioni e dei servizi di pagamento digitali. Una parte importante della strategia di Nexi consiste nel far evolvere la propria piattaforma tecnologica secondo un’architettura cloud ibrida, in modo che i canali e le applicazioni digitali possano essere eseguiti in modo sicuro in qualsiasi ambiente tecnologico. In base all’accordo, IBM lavorerà a stretto contatto con Nexi per fornire le tecnologie hardware e software e per aggiungere le proprie competenze così da favorire una maggiore efficienza dei servizi di pagamento digitale del gruppo e la crescita dei suoi carichi di lavoro.”L’accordo con IBM rientra nel nostro piano di modernizzazione delle nostre infrastrutture e ci consente di migliorare l’efficienza operativa e promuovere l’innovazione, offrendo al contempo livelli più elevati di resilienza e sicurezza per rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze sempre crescenti dei clienti”, commenta Giuseppe Dallona, CIO del Gruppo Nexi.Grazie alle nuove soluzioni IBM, spiega una nota, Nexi potrebbe ridurre il consumo energetico dell’infrastruttura del 25% e la dispersione di calore di un altro 25%, contribuendo a diminuire le emissioni di CO2 nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. LEGGI TUTTO

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    Nexi tra top picks di Credit Suisse in settore payments & fintech

    (Teleborsa) – Adyen, Nexi ed Edenred sono i top picks di Credit Suisse nel settore Payments & FinTech dell’area EMEA.Su Nexi, società PayTech italiana quotata su Euronext Milan, gli analisti affermano che la crescita minima del 7% dei ricavi per il 2023 è “a portata di mano”, per la comparazione favorevole nel 1° e 2° trimestre e le sinergie dei ricavi. “Dopo diversi recenti venti contrari (preoccupazioni macro fiscali italiane e vendita da parte di Intesa Sanpaolo dell’intera quota del 5%) le notizie negative sono pienamente prezzate”, viene sottolineato. Il target price è a 11,25 euro per azione.Allargando lo sguardo al settore, Credit Suisse identifica come temi chiave per il 2023: l’aumento dell’adozione da parte dell’area EMEA di pagamenti basati su software e servizi finanziari incorporati; il progresso nel consolidamento dei merchant acquiring europei tra gli operatori con scala; crescente importanza dell’Open Banking e dell’Open Finance in Europa. LEGGI TUTTO

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    OPA Banca Finnat, adesioni oltre il 6,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa dal veicolo della famiglia Nattino sulle azioni ordinarie di Banca Finnat Euramerica, già controllata dalla stessa famiglia e quotata su Euronext STAR Milan, risulta che oggi, 2 novembre 2022, sono state presentate 572.376 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 2.759.097, pari al 6,47% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 24 ottobre 2022 e terminerà il 15 novembre 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banca Finnat acquistate sul mercato nei giorni 14 e 15 novembre 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    N26, si allarga la perdita nel 2021. Investimenti per migliorare sicurezza

    (Teleborsa) – N26, banca a misura di smartphone e società di punta del fintech tedesco, ha chiuso il 2021 con ricavi lordi totali in aumento del 50,3% a 182,4 milioni di euro (121,3 milioni di euro nel 2020), mentre i margini di interesse e da commissione sono cresciuti del 67%, raggiungendo i 120,3 milioni di euro (72,1 milioni di euro nel 2020). La società ha anche registrato oltre 1 milione di nuovi utenti su base annua, raggiungendo gli 8 milioni totali, mentre i clienti in grado di offrire margini rilevanti in termini di crescita economica hanno superato i 3,7 milioni.La società ha comunque continuato a perdere soldi, con il risultato netto di gestione negativo per 172,4 milioni di euro, in peggioramento del 14% rispetto ai -150,7 milioni di euro del 2022. Di questa somma, 28,2 milioni di euro provengono da perdite nelle operazioni fuori dall’Unione Europea, area che N26 ha iniziato ad abbandonare.Nel novembre 2021, N26 ha annunciato la sua uscita dal mercato statunitense per focalizzare l’attenzione sull’Europa. La strategia di internazionalizzazione a medio termine “continuerà a rafforzare la presenza dell’azienda nei principali mercati europei, e in particolare in Germania, Francia, Italia e Spagna”, ha sottolineato oggi.L’aumento della perdita deriva anche dagli investimenti significativi per rafforzare i propri presidi interni, tra cui quelli relativi ai sistemi di controllo e all’assunzione di nuovo personale, con l’obiettivo di rafforzare le principali funzioni aziendali, generando un aumento delle spese amministrative rispetto all’anno precedente.L’anno scorso, BaFin (l’autorità tedesca che supervisiona il sistema finanziario) ha imposto restrizioni alla crescita di N26 per affrontare “le carenze nella gestione del rischio per quanto riguarda l’IT e la gestione dell’outsourcing”.Oggi N26 sottolinea che gli investimenti porteranno “miglioramenti continui nei settori di governance, compliance e nella prevenzione delle frodi online”. Contestualmente, la banca ha iniziato il proprio percorso di transizione verso la forma societaria di holding finanziaria.”Nel 2021 ci siamo concentrati sulla costruzione di un percorso di crescita sostenibile per il futuro – ha commentato Jan Kemper, Managing Director e COO/CFO di N26 – I ricavi annuali sono cresciuti e abbiamo aumentato significativamente la nostra base di clienti premium. Nel 2021 abbiamo anche registrato un incremento di volumi dei depositi del 52% a 6,1 miliardi di euro, ottenendo ulteriori flussi di entrate che ci renderanno ancora più resilienti in futuro”. LEGGI TUTTO

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    JPMorgan acquisisce Renovite per espandere attività di elaborazione pagamenti

    (Teleborsa) – JPMorgan ha firmato un accordo per l’acquisizione di Renovite Technologies, azienda statunitense attiva nella tecnologia per pagamenti cloud-native. L’operazione aiuterà JPMorgan Payments a costruire la piattaforma merchant acquiring di nuova generazione, a rafforzare la strategia di modernizzazione dei pagamenti dell’azienda e a supportare il suo viaggio verso il cloud. La nota che annuncia l’acquisizione non svela i dettagli finanziari.Al termine della transazione, Renovite entrerà a far parte di JP Morgan Payments, che combina servizi di tesoreria aziendale, trade finance, servizi di carte e servizi commerciali presso l’azienda.”Siamo entusiasti di acquisire Renovite e accelerare la nostra tabella di marcia per aiutare i nostri clienti a rimanere all’avanguardia nell’innovazione dei pagamenti. Questa acquisizione ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo di sviluppare la piattaforma di elaborazione dei pagamenti di prossima generazione a livello globale”, ha affermato Max Neukirchen, Global Head of Payments & Commerce Solutions di JPMorgan.Fondata nel 2015 e con sede a Fremont, California, Renovite si concentra sulla tecnologia cloud-native. L’azienda ha creato sei prodotti di pagamento proprietari, per aiutare i propri clienti a ottimizzare l’infrastruttura, inclusi switch, riconciliazione, sicurezza, emissione, ATM e test. Renovite è presente anche in India e nel Regno Unito e fornisce servizi a JP Morgan dal 2021. LEGGI TUTTO

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    Affirm, si allarga la perdita nell'ultimo trimestre

    (Teleborsa) – Affirm, società statunitense e una delle protagoniste del settore “buy now, pay later”, ha registrato entrate pari a 364,1 milioni di dollari nel quarto trimestre dell’anno fiscale (terminato il 30 giugno 2022), in aumento del 39% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, guidato principalmente dalla continua crescita del GMV, nonché da maggiori proventi da interessi e maggiori proventi da servizi man mano che il portafoglio di prestiti detenuto da terze parti è cresciuto.Con l’espressione “buy now, pay later” si fa riferimento a un mercato, la cui traduzione è “compra ora e paga dopo”, in grande ascesa e che si occupa di fornire finanziamenti a breve termine grazie al quale i consumatori possono effettuare acquisti pagandoli a rate.La perdita netta è stata di 186,4 milioni di dollari, rispetto ai 123,4 milioni di dollari nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2021. La perdita per azione è stata di 0,65 dollari. Gli analisti, secondo dati Refinitiv, si aspettavano una perdita per azione di 0,63 dollari su ricavi per 354,8 milioni di dollari.”Affirm ha ottenuto ottime prestazioni nel quarto trimestre – ha affermato Max Levchin, fondatore e CEO di Affirm – Abbiamo aumentato il GMV del 77% e stabilito un nuovo record per il re-engagement dei consumatori con l’85% delle transazioni provenienti da utenti abituali, il tutto gestendo con prudenza il rischio. Rimaniamo concentrati sullo scalare la nostra rete, sull’acquisizione di una quota maggiore e sull’aiutare i nostri partner a crescere”.”Mentre la crescita del commercio online sta tornando ai livelli pre-COVID, la tendenza secolare all’adozione di prodotti finanziari onesti sta guadagnando slancio”, ha aggiunto.(Foto: Photo by rupixen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Klarna raccoglie 800 milioni. Valutazione crolla dell'85% in un anno

    (Teleborsa) – Klarna, startup fintech svedese che fornisce servizi finanziari online, ha chiuso un nuovo finanziamento da 800 milioni di dollari, venendo valutata 6,7 miliardi di dollari. Si tratta di un crollo dell’85% rispetto alla maxi-valutazione da 45,6 miliardi di dollari ottenuta poco più di un anno fa. Il round di giugno 2021 l’aveva resa la startup fintech europea con la maggiore valutazione, in un periodo di vero e proprio boom per gli investimenti dei venture capital e per le valutazioni delle aziende tecnologiche. Klarna è l’azienda più in vista del settore del “buy now, pay later”: si tratta di un mercato, la cui traduzione è “compra ora e paga dopo”, che si occupa di fornire finanziamenti a breve termine grazie al quale i consumatori possono effettuare acquisti pagandoli a rate. Il nuovo finanziamento sarà utilizzato principalmente per espandere la posizione di leader di mercato di Klarna negli Stati Uniti.”È una testimonianza della forza dell’attività di Klarna che, durante il calo più forte dei mercati azionari globali in oltre cinquant’anni, gli investitori hanno riconosciuto la nostra posizione di forza e i continui progressi nella rivoluzione del settore bancario al dettaglio – ha commentato Sebastian Siemiatkowski, CEO di Klarna – Ora di più che mai le aziende hanno bisogno di una solida base di consumatori, di un prodotto superiore e di un modello di business sostenibile”.Klarna ha ricevuto un forte sostegno dai suoi investitori esistenti, tra cui Sequoia, i fondatori, Bestseller, Silver Lake e Commonwealth Bank of Australia. Diverse entità note per i loro impegni a lungo termine hanno effettuato i loro primi investimenti a Klarna: Mubadala Investment Company, il fondo sovrano da 284 miliardi di dollari degli Emirati Arabi Uniti, e il Canada Pension Plan Investment Board, che gestisce oltre 539 miliardi di dollari canadesi. LEGGI TUTTO

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    Trade Republic valutata 5 miliardi dopo estensione del round di serie C

    (Teleborsa) – Il broker online tedesco Trade Republic ha annunciato un’estensione del round d’investimento di serie C da 250 milioni di euro. Il round è stato guidato da Ontario Teachers’, uno dei più grandi fondi pensione e investitori istituzionali del mondo, insieme alla partecipazione di investitori esistenti. L’estensione si basa su un aumento della valutazione post-money a 5 miliardi di euro (da 4,4 miliardi di euro). L’operazione è importante se si considera che molte startup e aziende tecnologiche hanno messo in pausa le assunzioni o annunciato licenziamenti, e i finanziamenti dei grandi investitori e del venture capital alle società innovative si è drasticamente ridotto in questi mesi.”Il finanziamento ci aiuterà a investire fortemente nell’innovazione di prodotto per consentire a milioni di europei di mettere i propri soldi al lavoro – ha affermato Christian Hecker, co-fondatore di Trade Republic – Il miglioramento della nostra valutazione alla luce dell’attuale contesto di mercato è una vera testimonianza dei nostri progressi nel settore ultimi dodici mesi e il grande potenziale che ci aspetta”.Trade Republic, disponibile per app e web, consente alle persone di risparmiare, investire e fare trading sul mercato dei capitali. È stata fondata nel 2015 da Christian Hecker, Thomas Pischke e Marco Cancellieri e raggiunge oltre 280 milioni di persone in sei paesi. L’investimento odierno di Ontario Teachers è un’estensione del round di serie C dell’anno scorso, guidata da Sequoia insieme a TCV, Thrive e ai precedenti investitori Accel, Creandum, Founders Fund e Project A. LEGGI TUTTO