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    UE, maggioranza: “Attivare Next Generation già nel 2020”

    (Teleborsa) – “Promuovere un accordo tempestivo su Next Generation Eu e su un bilancio a lungo termine che sia ambizioso, realmente di sostegno all’economia europea e all’altezza delle sfide future a cui deve far fronte l’Europa”. Questo l’impegno per il governo contenuto nella risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier in vista del Consiglio europeo Ue, approvata alla Camera con 286 voti favorevoli.

    La risoluzione impegna anche l’esecutivo ad “adoperarsi affinché, sul fronte nazionale, il Governo contribuisca alla realizzazione delle priorità strategiche attraverso un Piano di ripresa nazionale che ponga le basi all’uso di queste risorse per investimenti miranti a chiudere le ferite, anche sociali, che questa crisi ha aperto, ponendo le basi per un rilancio economico in grado di far esprimere tutte le potenzialità di sviluppo di cui è capace il nostro Paese, consolidando e implementando gli sforzi, segnatamente in materia di istruzione, cultura e ricerca, accelerando verso la transizione verde, nonché sblocco delle infrastrutture, in una logica di integrazione dei fondi e in coerenza con le recenti strategie dell’Ue (Transizione digitale, Green Deal, Farm to Fork). Tutto questo in stretto raccordo con il Parlamento”.
    Nel testo compare l‘invito al governo ad attivare il Next generation già quest’anno mentre non vi è alcun riferimento esplicito al Mes. LEGGI TUTTO

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    ENPAIA, Piazza: “Per la ripartenza puntare sulle eccellenze italiane”

    (Teleborsa) – “L’agricoltura è un settore vivo, con qualità e lavoro. Stiamo ripartendo dopo il lockdown, ancora la ripresa dei consumi non è sufficiente, ma ci stiamo predisponendo per il 2021”. È quanto ha affermato il presidente di Enpaia, Giorgio Piazza, in occasione della presentazione del primo rapporto dell’Osservatorio sul mondo agricolo Enpaia-Censis.

    Sulla base delle evidenze emerse dall’Osservatorio sul mondo agricolo qual è la valutazione di Enpaia sullo stato di salute di questo settore?
    “È una valutazione molto positiva, i numeri sono molto alti e il sentiment presso la popolazione italiana è molto buono. Tutto questo è frutto di un lavoro fatto a 360 gradi sul riposizionamento del settore agricolo non più come settore residuale ma come un settore importante dell’impresa italiana. Siamo passati da considerare il cibo una semplice commodity indifferenziata, una materia prima qualsiasi a caratterizzarlo con la propria origine e provenienza raccontando anche il territorio dal quale questo cibo arriva. Questa credo sia stata l’arma vincente associata anche alla curiosità e all’interesse che il nostro Paese suscita. L’agroalimentare rappresenta, infatti, uno dei motivo per i quali i turisti vengono in Italia”.
    Anche alla luce della crisi Covid-19 quali sono gli scenari futuri per questo settore?
    “Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno dunque a mio avviso ci sono segnali positivi. Voglio immaginare che la gente non smetta di mangiare e soprattutto non smetta di mangiare bene scegliendo il made in Italy perché per buona parte è tracciato. Bisogna imparare a leggere le etichette e a scegliere i prodotti fidandosi delle denominazioni che costituiscono delle eccellenze che in questo Paese abbiamo. Solo nel settore enologico abbiamo oltre 450 vini riconosciuti a denominazione Igp o Dop. Dunque io vedo delle possibilità non solo per i consumi interni ma anche per l’export”. LEGGI TUTTO

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    Gentiloni: preoccupazioni su autunno caldo “reali e giustificate”

    (Teleborsa) – Anche secondo il Commissario Ue Paolo Gentiloni le preoccupazioni per un autunno caldo in cui potrebbero esplodere le conseguenze economiche e sociali della crisi sono “reali e giustificate”.

    È quanto affermato dall’ex Primo Ministro italiano in un’intervista a Toscana Oggi che sarà pubblicata nel prossimo numero del settimanale delle diocesi toscane.
    Per questo motivo il piano della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen per il Recovery Fund deve essere “approvato al più presto” con “coraggio” e “responsabilità”, sostiene Gentiloni.

    Sul MES, infine, è stato fatto un buon lavoro, ma “sta però ai singoli Paesi fare le proprie valutazioni e prendere le decisioni conseguenti, in questo ovviamente è bene che la Commissione non entri”. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Consiglio UE pronto ad appuntamento con la storia”

    (Teleborsa) – “Lavoriamo affinché il Consiglio Europeo si faccia trovare pronto all’appuntamento della storia, perché noi siamo consapevoli, Italia e Francia, che siamo dal lato giusto della storia”.

    A dirlo è il premier Giuseppe Conte nel suo intervento all’ambasciata di Francia in occasione delle celebrazioni per il 14 luglio, parlando della trattativa su Recovery fund in vista del Consiglio europeo del 17-18 luglio.
    “Vogliamo riguadagnare gradualmente la normalità. Vogliamo migliorarla. Di fronte a una sfida così dura abbiamo l’opportunità unica di reinventare il mondo da lasciare ai nostri figli”, ha aggiunto Conte.

    “Italia e Francia – ha sottolineato – sono chiamate a dare risposte europee. Di un’Europa che non lasci indietro nessun membro della sua famiglia, sia responsabile, solidale, resiliente alle crisi, forte nel mondo, più verde, più digitale”. E su questo, ha assicurato, “c’è sintonia con quello che sta perseguendo il governo francese”. LEGGI TUTTO

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    Dirigenti scolastici, polemiche sul FUN per pagare gli stipendi. Udir conferma ricorsi al TAR

    (Teleborsa) – “Le polemiche intorno ai 13 milioni di euro recuperati per il FUN (Fondo Unico Nazionale ndr) sono francamente inutili perché negli ultimi anni più sono stati tolti al fondo più di 250 milioni di euro, 50 milioni all’anno, e non solo nell’ultimo anno ma addirittura dal 2011″, per cui è strano “andare a discutere oggi se il FUN debba avere un milione in più o in meno”.

    Così il Presidente di Udir, Marcello Pacifico, commenta le diverse reazioni alla conferma del ricorso ad adiuvandum presentato dal sindacato al Tar del Lazio e volto all’annullamento del taglio delle risorse destinate al FUN.
    Lo scopo del ricorso è far confluire nel Fondo Unico Nazionale, da cui si paga la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici, gli assegni relativi alla retribuzione individuale di anzianità dei dd.ss. cessati dal servizio dal 31 agosto 2012 oppure in subordine ottenere il versamento della Ria dei dirigenti scolastici cessati dal servizio dal 31 agosto 2015, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 che ha dichiarato lo sblocco dei contratti.

    Il fondo, ricorda Pacifico, “nasceva dalla volontà di premiare i presidi che erano passati al nuovo ruolo di dirigenti dello Stato” ma “dieci anni dopo la sua istituzione nel 2001, complice la crisi economica, ha subìto tagli così pesanti che addirittura alcuni dirigenti scolastici hanno dovuto restituire i soldi ricevuti dagli uffici scolastici regionali”.
    “Udir – prosegue Pacifico – ha presentato il ricorso che sarà discusso nel mese di ottobre e quindi entro agosto è possibile aderire al ricorso ad adiuvandum”.
    Tutto si sta svolgendo “in maniera celere per restituire a ogni dirigente scolastico 5mila euro per ogni anno, conteggiando gli ultimi cinque anni, quindi un totale di 25mila euro ciascuno, e per ripristinare 250mila euro per il FUN”.
    Per il Presidente di Udir, “le polemiche di questi giorni nascono tra partiti e sindacati che, tra l’altro, hanno firmato l’ultimo contratto che ha recepito i tagli. Riteniamo – conclude Pacifico – che piuttosto che commentare, bisogna agire in tribunale e ripristinare i diritti”. LEGGI TUTTO

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    Gualtieri: dati su produzione industriale maggio “incoraggianti”

    (Teleborsa) – Incoraggianti. Così il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha commentato i dati diffusi da Eurostat in merito alla produzione industriale italiana nel mese di maggio (+42,1% sul livello di aprile).

    “Confermano il forte rimbalzo della produzione industriale italiana in maggio – ha spiegato il Ministro – e mostrano che la distanza che ancora ci separa dai livelli di maggio 2019 (-20,3%) è più contenuta in confronto ad altri grandi Paesi dell’Unione Europea e alla media della zona Euro”.
    “Il dato di maggio – ha continuato Gualtieri – è stato probabilmente influenzato in senso positivo dal fatto che le chiusure produttive in Italia nei mesi di marzo e aprile sono state più ampie e prolungate e alcune imprese dovevano recuperare rispetto alle consegne previste”.

    “Tuttavia – ha aggiunto – il dato è molto positivo in confronto alle attese e, anche alla luce di indicatori più aggiornati, fa ben sperare per un’ulteriore salita dell’indice della produzione industriale in giugno e luglio. Ci auguriamo di vedere un recupero anche da importanti industrie che a maggio hanno ripreso in misura relativamente più limitata”.
    Per il Ministro Gualtieri sono i primi risultati “dell’impegno straordinario dei lavoratori e delle imprese, della collaborazione tra le parti sociali ed il governo, che ha portato al protocollo del 24 aprile sul contrasto del Covid nei luoghi di lavoro e ha permesso di riprendere la produzione in sicurezza, e delle ampie misure di sostegno all’economia”.
    Ma Gualtieri invita a non abbassare la guardia rinnova l’impegno dell’esecutivo nel “monitoraggio quotidiano dell’economia”.
    “L’Italia – ha concluso il Ministro dell’Economia – è e deve rimanere un Paese altamente industrializzato e dobbiamo continuare a puntare su un forte rilancio della nostra industria improntato all’innovazione e alla sostenibilità ambientale e sociale”. LEGGI TUTTO

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    Ammortizzatori sociali, Treu: “Riforma non più rinviabile”

    (Teleborsa) – “La riforma del sistema degli ammortizzatori sociali non è più rinviabile. La strada da seguire è quella dell’universalità e dell’unificazione delle procedure. Le numerose deroghe disposte durante l’emergenza sanitaria hanno fatto emergere i limiti di norme che oggi risultano inadeguate a gestire la fase post-Covid”

    A dirlo il Presidente del CNEL Tiziano Treu commentando l’insediamento della Commissione di esperti per la riforma degli ammortizzatori sociali.
    “Occorre, inoltre, semplificare procedure troppo farraginose per rendere la cassa integrazione più flessibile e facilmente accessibile. Bene la Commissione per la riforma degli ammortizzatori sociali istituita dal Ministro Nunzia Catalfo, che rappresenta un passo avanti importante ma altrettanto significativa è la necessaria concertazione tra le parti sociali maggiormente rappresentative che ha la sua sede naturale e costituzionale al CNEL“, conclude Treu. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus in Italia, contagi in calo e 13 morti. OMS: “Normalità? Non presto”

    (Teleborsa) – Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 169 nuovi casi di coronavirus, in calo rispetto a ieri, domenica 12 luglio (quando erano stati 234). Di questi 94 sono in Lombardia, ossia il 55,6% del totale. Le persone che hanno contratto la malattia dall’inizio dell’epidemia salgono così 243.230. Con le 13 vittime del 13 luglio, i morti raggiungono invece quota 34.967. I guariti sono stati 178.

    9 le regioni che non registrano nuovi contagi nelle ultime 24 ore: Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Calabria, Valle d’Aosta, Molise, Basilicata e provincia autonoma di Trento (sette nuovi casi invece nella provincia autonoma di Bolzano. Lo rende noto il bollettino del Ministero della Salute. Da ieri zero decessi in 15 regioni. I tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore sono stati 23.933, a fronte dei 38.259 di ieri. 5.962.744 il totale di quelli effettuati dall’inizio dell’emergenza.
    “Non ci sarà un ritorno alla normalità nell’immediato futuro. Ma c’è una roadmap che consente di controllare il virus e di andare avanti con le nostre vite”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ammonendo che “troppi Paesi vanno verso la direzione sbagliata. Il virus rimane nemico pubblico numero uno ma l’azione di molti Governi non lo riflette”. LEGGI TUTTO