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    Von der Leyen: “Proposta UE per evitare errori del passato”

    (Teleborsa) – “La Commissione europea ha avanzato una proposta europea per evitare i riflessi e gli errori del passato“, ma anche “per il rilancio” dell’economia europea.

    Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo dopo lo storico accordo raggiunto sul piano Next Generation Eu. “Sappiamo che l’Europa non è uscita dall’impasse, ma siamo arrivati ad grande spartiacque e l’abbiamo superato rimanendo uniti – ha aggiunto -. Guardate dove siamo arrivati con lo spirito combattivo dell’Europa”.
    La presidente ha poi richiamato il “ruolo cruciale” del Parlamento europeo che, “in qualità di co-legislatore avrà una voce in capitolo sulla struttura dello strumento e sul suo funzionamento”, mentre “la Commissione garantirà piena trasparenza”.

    “I nostri valori ivi compreso il rispetto dello stato di diritto sono il fondamento della nostra unione. Questi valori sono obbligatori e non hanno prezzo”, ha poi sottolineato von der Leyen che ha ribadito “il pieno impegno volto al rispetto dello stato di diritto e la tutela dei nostri impegni finanziari” della Commissione da lei presieduta.
    “Quattro giorni e quattro notti, è stata la durata dei negoziati complessi su questioni complesse. Abbiamo agito rapidamente vista l’urgenza, questa risposta è massiccia e la risposta dell’Europa è più forte rispetto a quello della Cina e degli USA”, ha poi aggiunto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, alla plenaria del Parlamento europeo.
    “È la prima volta nella storia europea che ci siamo trovati d’accordo per mutualizzare il debito – ha aggiunto – ed è la prima volta che il nostro bilancio sarà legato allo stato diritto. Sono convinto che l’Europa è la forza per l’azione. È un accordo giusto, equilibrato e senza precedenti”, ha aggiunto Michel.
    Per il presidente del Consiglio europeo, l’accordo è dunque “un segnale di fiducia e robustezza. L’Europa è presente, è solida ed è in piedi”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Notizie dal Forex 23 luglio 2020

    (Teleborsa) – EUR/USD L’euro sale ancora nei confronti del biglietto verde. Il cross euro dollaro USA quota 1,1555 dollari, con la nuova area di resistenza vista a 1,1585. Segnali di rafforzamento giungono dal mercato immobiliare statunitense, con le vendite di case esistenti in forte aumento del 20,7%.

    USD/YENIl biglietto verde consolida il recupero nei confronti dello yen. Il cambio dollaro USA Yen quota 107,16, con un miglioramento verso la resistenza stimata a 107,38. La bilancia commerciale del Giappone chiude in deficit a giugno per il quarto mese consecutivo, a causa di una contrazione dell’export.GBP/USDLa sterlina riprende il rialzo nei confronti del biglietto verde e scambia a quota 1,2680 dollari. Un miglioramento del cable potrebbe aprire alla resistenza vista a 1,2731 dollari. Non ci sarà un accordo sul dopo Brexit entro fine luglio, ma è possibile un’intesa con l’UE a settembre.GBP/USDL’euro è ancora in rialzo nei confronti dello yen. La coppia scambia a 123,81, con la nuova area di resistenza vista a 124,11. In lieve ripresa l’inflazione in Giappone a giugno, che ha registrato un modestissimo incremento dello 0,1% su anno, come il mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, Lagarde: “ragionevole equilibrio” fra prestiti e finanziamenti

    (Teleborsa) – Un piano sicuramente ambizioso che “avrebbe potuto essere migliore”. Lo ha detto la Presidente della BCE Christine Lagarde durante un webinar organizzato dal Washington Post che saluta comunque con soddisfazione l’intesa raggiunta a Bruxelles che mantiene una “ragionevole” proporzione tra prestiti e sussidi, maggiori tuttavia nella precedente formulazione.

    ‘L’accordo è importante – ha detto – perchè per la prima volta, sebbene su base temporanea e per gestire una fase di emergenza, i 27 stati membri della UE hanno deciso di raccogliere finanziamenti in modo congiunto per supportare i Paesi più colpiti dalla crisi’.
    Lagarde ha ricordato come oltre alla Recovery Fund, l’Europa ha anche trovato l’accordo su un budget settennale da oltre 1000 miliardi di euro. “Riguardo al Recovery Fund – le indicazioni iniziali era che si potesse arrivare a una composizione per due terzi di finanziamenti a fondo perduto e un terzo prestiti – ha detto – a favore dei Paesi più colpiti come Italia, Spagna, Grecia, Portogallo ma anche Polonia ma alla fine si è trovato un buon equilibrio”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, allo studio manovra da oltre 20 miliardi per Cig e incentivi

    (Teleborsa) – Traghettare il Paese fuori dall’emergenza. Per assolvere a tale compito, accompagnando le aziende al ritorno alla normalità dopo la crisi sanitaria, il Governo punta al rifinanziamento della Cig Covid, accompagnata però da un meccanismo di incentivi (e forse anche di disincentivi) per ridurre le richieste di ammortizzatori. Sarebbe questa la voce più consistente della “Manovra di agosto” che, dopo il via libera delle Camere, sarà presentata il prossimo 29 luglio insieme alla nuova richiesta di scostamento da almeno 20 miliardi.

    In seguito al risultato ottenuto a Bruxelles, tuttavia, il deficit potrebbe salire fino a 25 miliardi. L’accordo sul Recovery Fund prevede, infatti, la possibilità di scontare a inizio anno circa 20 miliardi di spese già fatte per fronteggiare l’emergenza. Queste le principali evidenze emerse nel corso di una riunione dei capi delegazione con il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, volta a fare un punto sulle misure tampone da mettere ancora in campo e sul Piano di rilancio da presentare a Bruxelles.
    Oltre alla proroga della Cig Covid (potrebbero essere altre 18 settimane, legate però ai cali di fatturato delle imprese) l’esecutivo, come ha confermato Gualtieri, pensa a introdurre subito anche meccanismi di incentivo alle nuove assunzioni, probabilmente sotto forma di decontribuzione. Allo stesso tempo, ha spiegato il vice di Gualtieri, Antonio Misiani, si sta pensando anche a “incentivi alle imprese che riportano al lavoro i dipendenti in cassa integrazione perché la via maestra non può essere la cassa all’infinito”.

    Nel pacchetto lavoro dovrebbe trovare spazio anche la proroga dello stop ai licenziamenti (legata alla proroga della Cig), delle indennità di disoccupazione e dello smart working anche nel privato fino alla fine dell’anno. Altre risorse andranno a Comuni e Regioni e alle scuole, per la ripartenza di settembre. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, al via il prestito impact “Mamma@Work”

    (Teleborsa) – Tassi contenuti, lungo periodo di restituzione, nessuna garanzia richiesta. Intesa Sanpaolo annuncia l’avvio di “mamma@work”, un prestito a condizioni agevolate che – spiega l’Istituto in una nota – consente alle giovani madri lavoratrici di avere un sostegno economico per conciliare vita familiare e professionale nei primi anni di vita dei figli. Attivo dal 24 luglio, è destinato a tutte le donne che lavorano da almeno sei mesi, risiedono in Italia e hanno figli di età non superiore ai 36 mesi.

    “Oltre 37mila madri lavoratrici si sono dimesse nel corso del 2019 indicando tra le motivazioni la difficoltà di conciliare il lavoro con le esigenze di cura dei figli. Questa tendenza – ha affermato Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo Intesa Sanpaolo – è costantemente in crescita e peggiora ulteriormente il record negativo dell’Italia nell’occupazione femminile e di conseguenza sul PIL. Facilitare l’accesso al credito di questa categoria di cittadine significa innescare uno dei passaggi necessari per la modernizzazione del Paese, un impegno che in Intesa Sanpaolo sentiamo fortissimo. Per una giovane madre continuare a lavorare vuol dire contribuire al reddito famigliare, rendersi autonoma, coltivare le proprie giuste ambizioni. Come per gli studenti universitari, puntiamo su chi, nella società, ha più potenziale e lo facciamo con strumenti di assoluta avanguardia in termini di sostenibilità”.
    Le somme ricevute – si legge nella nota – possono essere liberamente utilizzate, per esempio per pagare le rette dell’asilo nido o la babysitter. Il prestito viene erogato in tranche semestrali fino a 30mila euro, sino al compimento dei 6 anni del bambino, quando, come rileva l’Istat, si conclude il periodo di massima criticità economica per una famiglia. Si ottiene senza alcuna garanzia, presentando in filiale la documentazione di una qualunque attività lavorativa in corso. Il rimborso delle somme utilizzate può avvenire in un periodo fino a 20 anni. In caso di perdita di occupazione per qualsiasi causa, la linea di credito continua a essere erogata per sei mesi se solo la madre autocertifica la volontà di cercarne una nuova. Al semestre successivo se non sono rispettati i requisiti di mantenimento richiesti ma viene sempre dichiarata la volontà di cercare un nuovo posto di lavoro, vengono sospese le erogazioni ma viene lasciata in vita la linea di credito fino a scadenza.

    La nuova iniziativa è realizzata grazie al Fund for Impact, lo strumento di Intesa Sanpaolo avviato con il Piano di Impresa 2018-2021 per promuovere iniziative di inclusione creditizia di persone e famiglie generando un potente impatto sociale. Il Fondo ha una disponibilità di 250 milioni di euro che permette di erogare credito a leva fino a 1,25 miliardi di euro. Mamma@work segue “per Merito”, il prestito senza garanzie che ha già erogato 47 milioni di euro agli studenti universitari alla sola condizione che mantengano un regolare corso di studi.
    Secondo una ricerca Ipsos, il 37% delle donne tra i 25 e i 49 anni con almeno un figlio risulta inattiva, percentuale che sale all’aumentare del numero di figli, arrivando fino al 52,5% per le donne con tre o più figli. Inoltre, dai dati recentemente pubblicati dall’Ispettorato del Lavoro, emerge che sono oltre 37mila le neomamme che si sono licenziate nel corso del 2019 (+4,5% sul 2018) indicando tra le motivazioni la difficoltà di “conciliare l’occupazione lavorativa con le esigenze di cura della prole”, soprattutto quando non si hanno nonni e altri parenti a supporto o viene giudicato troppo elevato il costo per l’asilo nido o una baby sitter. Ma le statistiche non rilevano il numero, almeno doppio, delle donne che rinunciano alla maternità per restare al lavoro. LEGGI TUTTO

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    SACE e Unindustria insieme nel webinar “Il credito per ripartire: dinamiche ed esigenze del territorio”

    (Teleborsa) – Un confronto per un’auspicata ripartenza economica e le soluzioni che sono già disponibili per aziende e banche. Questi i principali temi al centro della nuova iniziativa, lanciata recentemente da Sace in collaborazione con le associazioni confindustriali regionali, che riunisce oggi in un webinar i Direttori Territoriali delle banche attive nella regione e i rappresentanti di Unindustria, l’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo.

    L’obiettivo – spiega Sace in una nota – è quello di condividere le reciproche esperienze e individuare soluzioni concrete per far fronte al momento complesso che stanno affrontando le aziende e le loro filiere a causa degli impatti negativi del Covid-19 sulle attività economiche della regione. Oltre a ciò, Sace presenta ai partecipanti i benefici di Garanzia Italia, lo strumento messo in campo con il Decreto “Liquidità” per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19.
    “Grazie all’incontro di oggi – ha dichiarato Mario Bruni, responsabile Mid Corporate di Sace – abbiamo modo di confrontarci con le aziende, le banche e le istituzioni del Lazio, con l’intento di approfondire le loro esigenze e di definire insieme delle strategie comuni da attuare in questa delicata fase di ripartenza dell’economia locale e nazionale. Le imprese del territorio possono contare sull’impegno di Sace, che con Garanzia Italia mette a loro disposizione uno strumento rapido ed efficace per affrontare le sfide attuali, e che, in qualità di motore dell’export italiano, può supportarle anche nel pianificare la crescita all’estero”.

    “Come associazione – ha dichiarato Rosario Zoino, presidente del Gruppo tecnico Finanza per la crescita e relazione Banca-Impresa di Unindustria – siamo stati impegnati sin da subito, nell’ascolto e nell’interpretazione dei provvedimenti normativi che si sono succeduti, con particolare attenzione agli interventi sulla liquidità e sul credito. Parallelamente abbiamo intensificato il dialogo con le istituzioni e in particolar modo con la Regione Lazio, rappresentando le istanze della nostra base associativa. Ora più che mai è importante che le misure introdotte si traducano in concreti stimoli, utili ad uscire dalla situazione emergenziale. Parimenti sarà di rilievo l’individuazione di ulteriori strumenti volti a garantire il riequilibrio finanziario e di stimolo degli investimenti per la crescita delle imprese”.
    Prossimo appuntamento il webinar per la Sicilia in programma il 28 luglio. LEGGI TUTTO

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    Precariato, Anief ricorre contro lo sconvolgimento dei punteggi nelle nuove GPS

    (Teleborsa) – Il Ministero rivede a sorpresa le tabelle dei titoli validi per le supplenze, sovvertendo il sistema adottato da diversi anni e creando uno stato di incertezza per chi non si vedrà riconoscere titoli e diritti il prossimo anno. La denuncia arriva dal sindacato della scuola Anief, che preannuncia nuove azioni legali.

    “Con la nuova ordinanza che disciplina i titoli validi per inserirsi nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), il Ministero ha deciso di creare una nuova tabella di valutazione dei titoli, una scelta piuttosto bizzarra perché la normativa non prevedeva questa eventualità”, spiega il Presidente di Anief, Marcello Pacifico, in una intervista a Teleborsa.
    “L’ordinanza – aggiunge – prevede la contemporanea presenza nelle Graduatorie Provinciali ed in quelle di Istituto e stravolge i punteggi senza alcuna ragione”.

    “I precari – ricorda il sindacalista – sapevano di dover seguire un certo percorso, frequentare certi atenei per ottenere un dato punteggio, ma con la nuova tabella è tutto cambiato”. Fra i titoli non più ammessi o a punteggio ridotto, Pacifico cita i master di perfezionamento, i titoli di specializzazione biennale, le certificazioni linguistiche rilasciate dai centri di Ateneo e le prestazioni per uso didattico di LIM e tablet. “Tutti questi titoli – spiega – scompaiono o vengono declassati in termini di punteggio senza alcuna giustificazione.
    “Ecco perché il sindacato ha deciso di portare avanti azioni legali per tutelare tutti coloro che ritengono che la loro posizione sia stata negata da questa nuova tabella, persone che da anni lavorano nella scuola italiana. Siamo convinti di poter vincere – dichiara Pacifico – e dare a ciascuno la giusta posizione per avere un contratto anche il prossimo anno scolastico“.
    “L’idea è quella di ripristinare la tabella titoli delle Graduatorie di Istituto, poi ci sono norme interne che sono addirittura peggiorative, ad esempio non vengono riconosciuti il servizio di leva ed anche gli insegnamenti alternativi alla religione cattolica”.
    “Invitiamo tutti a presentare questi titoli, anche in forma cartacea, e pretenderne la valutazione, perché non è possibile che qualcuno perda un posto di lavoro dopo essersi affidato allo Stato. Il principio di affidamento – conclude il Presidente di Anief – deve essere considerato ancora valido in questo Paese, siamo un Paese di diritto, e soprattutto bisogna coniugare il principio di ragionevolezza al principio di meritocrazia”. LEGGI TUTTO

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    CDP-CAF, nuova partnership per promuovere progetti “green” in America Latina

    (Teleborsa) – Concessa da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), nel suo ruolo di Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, una linea di credito fino a 100 milioni di euro alla Corporación Andina de Fomento (Caf), tra le principali istituzioni multilaterali attive in America Latina. Finalizzato al finanziamento di progetti green e sostenibili nei settori dell’energia, dei trasporti e dello sviluppo sociale e urbano, questo primo accordo di finanziamento – spiega Cdp – “conferma l’impegno comune per il consolidamento e lo sviluppo delle relazioni commerciali tra Italia e America Latina e, più in generale, verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite“.

    In base all’accordo, l’intervento di Cdp – si legge in una nota – potrà sostenere investimenti per oltre 400 milioni di euro a supporto di processi di crescita sostenibile e di iniziative di contrasto al cambiamento climatico, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 nella regione. La partnership con Caf consentirà inoltre a Cdp di accompagnare la crescita delle imprese italiane in America Latina, attraverso nuove e potenziali opportunità d’investimento in quei mercati. L’operazione inserisce Cdp nel novero delle Istituzioni Finanziarie Internazionali partner di Caf, tra le quali la Banca Europea per gli Investimenti (Bei), Kreditanstalt für Wiederaufbau (Kfw), Instituto de Crédito Oficial (Ico), Agence Française de Développement (Afd) e Inter-American Development Bank (Iadb).
    “Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e le relazioni sempre più forti tra l’Italia e le economie emergenti richiedono la creazione di nuove partnership strategiche, come quella siglata oggi con Caf. Il finanziamento in favore della banca multilaterale di sviluppo latino-americana – ha affermato Antonella Baldino, direttrice della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo di Cassa Depositi e Prestiti – conferma l’impegno di Cdp a supportare progetti sostenibili e di contrasto al cambiamento climatico, creando nuovi mercati di sbocco per il sistema delle imprese italiane nel mondo”.

    “Siamo lieti di rafforzare le relazioni con un paese strategico per l’America Latina come l’Italia e di attrarre nuove fonti di finanziamento per progetti sostenibili nella regione in un momento in cui sono più che mai necessarie. In tal modo, – ha commentato Luis Carranza Ugarte, presidente esecutivo di Caf – realizziamo il ruolo catalizzatore di mobilitazione delle risorse a beneficio dello sviluppo sostenibile e dell’integrazione regionale”. LEGGI TUTTO