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    Fidia rivede piano, prevede perdita nel 2023

    (Teleborsa) – Il CdA di Fidia, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di fresatura, ha esaminato e aggiornato il piano industriale approvato in data 17 marzo/12 maggio 2023, limitatamente ai dati economici e patrimoniali attesi per l’esercizio 2023 e, limitatamente a quelli patrimoniali, anche per l’esercizio 2024.Per quanto riguarda i ricavi, il Piano Industriale Aggiornato prevede per l’esercizio 2023, rispetto al Piano Industriale, una limitata riduzione degli stessi da 30,1 milioni di euro a 29 milioni di euro, che tuttavia a livello di valore aggiunto comporta una riduzione di 148 mila euro rispetto al dato originariamente previsto.L’aggiornamento più significativo riguarda la stima dell’EBITDA atteso per l’esercizio 2023, che era stato previsto pari a 2,1 milioni di euro nel Piano Industriale (+4,7 milioni rispetto al 2022) e che il Piano Industriale Aggiornato prevede, invece, pari a 1 milioni di euro (+3,6 milioni rispetto al 2022). L’aggiornamento del dato dell’EBITDA atteso per il 2023 ha comportato una revisione anche del dato atteso relativo al risultato netto 2023, che da positivo (83 mila euro) è atteso invece negativo per 574 mila euro.”La riduzione dell’EBITDA atteso – si legge in una nota – è principalmente ascrivibile ai maggiori costi fissi registrati rispetto a quanto preventivato nel Piano Industriale, quale conseguenza di una serie di fattori, tra i quali, il saldo dei costi derivanti dalla contestuale riduzione del personale e dall’assunzione di nuove figure professionali, l’incremento dei costi per viaggi e trasferte, alcuni costi necessari per la partecipazione a fiere internazionali, nonché alcune riclassifiche di ammortamenti”.Il CdA ha anche predisposto un Secondo Supplemento al Prospetto Informativo, che sarà depositato senza indugio presso la CONSOBcongiuntamente all’istanza di approvazione.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Ecosuntek conclude acquisto del 46,775% di +Energia

    (Teleborsa) – Ecosuntek, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’intera filiera dell’energia elettrica, ha comunicato che la controllata Eco Trade ha perfezionato l’acquisto della partecipazione del 46,775% +Energia. Si tratta di una partecipazione maggiore rispetto al 44,775% stabilita negli accordi preliminari siglati in estate. Il prezzo complessivo è stato pari a 23 milioni di euro. +Energia opera ormai da circa 15 anni nel libero mercato della vendita di energia elettrica ed è società accreditata presso l’ARERA.”Questa importante acquisizione rappresenta per Ecosuntek la posa definitiva del tassello mancante per rendere completa l’offerta del gruppo – ha commentato l’AD Matteo Minelli – Il gruppo Ecosuntek si occupa dell’intera gestione della filiera energetica, dalla produzione alla distribuzione e vendita al settore privato e business su territorio nazionale. Grazie a questa operazione, potremmo espandere ulteriormente la nostra penetrazione nel mercato, in particolare nel settore retail che riteniamo possa avere importanti margini di crescita nei prossimi anni”.”Non potevamo scegliere partner migliore di +Energia per accompagnarci in questo percorso – ha aggiunto – Un passato di 15 anni nel mercato di vendita dell’energia e l’apertura all’innovazione hanno reso +Energia l’interlocutore ideale per il nostro progetto. Adesso possiamo dire di rappresentare un’offerta a 360 gradi, con basi solide, nella filiera energetica nazionale pronta a sfruttare le occasioni del mercato. E soprattutto si tratta di un’offerta basata sull’energia rinnovabile che sta vivendo un periodo di crescita senza precedenti, oltre ad avere un basso impatto ambientale”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Nagel: politica monetaria sta funzionando, non mollare troppo presto

    (Teleborsa) – “La settimana scorsa abbiamo lasciato i tassi di interesse invariati per la prima volta da luglio 2022. Considerate le attuali prospettive di inflazione e l’inasprimento della politica monetaria già attuato, ritengo che ciò sia corretto”. Lo ha affermato Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), ad un evento a Berlino.”La nostra politica monetaria restrittiva sta funzionando, ma non dobbiamo mollare troppo presto – ha spiegato – Piuttosto, i tassi di interesse di riferimento dovranno rimanere a un livello sufficientemente elevato per un periodo sufficientemente lungo. Non è ancora possibile dire se i tassi di interesse abbiano già raggiunto il picco: rimaniamo strettamente dipendenti dai dati”.Secondo Nagel, “esistono diversi rischi al rialzo per l’inflazione. Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente potrebbero far salire i prezzi dell’energia e rendere più incerte le prospettive a medio termine”. “La nostra posizione di politica monetaria deve garantire che l’inflazione ritorni al 2% – ha aggiunto – L’inflazione si è dimostrata tenace e non è stata ancora sconfitta”. LEGGI TUTTO

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    BCC Iccrea, collocato covered bond per 500 milioni di euro

    (Teleborsa) – Iccrea Banca, Capogruppo del Gruppo BCC Iccrea, ha concluso con successo il collocamento di una nuova emissione di Covered Bond destinata a investitori istituzionali per un ammontare di 500 milioni di euro e scadenza 4 anni a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 10 miliardi di euro. Si tratta della seconda emissione di European Covered Bond (Premium) realizzata dal Gruppo in conformità alla nuova direttiva europea il cui recepimento si è perfezionato in Italia lo scorso 30 marzo 2023. Il titolo, quotato presso il Luxembourg Stock Exchange, ha un rating atteso di Aa3 (Moody’s), una cedola a tasso fisso pari al 4,00% e scadenza Novembre 2027. L’emissione ha ricevuto ordini superiori ai 700 milioni di euro da più di 40 investitori istituzionali a livello globale ed ha avuto la seguente ripartizione geografica: Paesi Nordici (29%), Germania-Austria-Svizzera (23%), Italia (22%), Regno Unito (10%), Spagna (9%), Asia (4%) e Benelux (3%). In termini di tipologia di investitori il 52% è stato allocato a fondi, il 34% a banche, il 10% a istituzioni e banche centrali, il 2% ad assicurazioni e fondi pensione ed il 2% ad altri investitori.”Siamo soddisfatti di aver concluso con successo questa nuova operazione di raccolta sul mercato istituzionale – ha commentato Mauro Pastore, Direttore Generale del Gruppo BCC Iccrea – L’elevata partecipazione da parte di investitori esteri pari a circa l’80% della domanda, ci dimostra come il percorso intrapreso dal Gruppo BCC Iccrea trovi sempre maggiore riconoscimento anche al di fuori dei confini nazionali. Si tratta di un segnale importante che testimonia la crescente presenza del Gruppo nel contesto del mercato finanziario europeo e la progressiva diversificazione delle nostre fonti di raccolta così come previsto dal piano strategico”.Il collocamento è stato curato in qualità di Joint Bookrunners da Barclays (co-arranger del Programma insieme ad Iccrea Banca), ABN Amro, Citi, Commerzbank e Unicredit. Helaba ha agito in qualità di Co-Manager. LEGGI TUTTO

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    G Rent disdice contratto di Specialist con MIT SIM

    (Teleborsa) – G Rent, proptech company attiva nel settore dell’hospitality di immobili di lusso e quotata su Euronext Growth Milan, ha formalmente comunicato a MIT SIM la disdetta dal contratto di incarico di Operatore Specialista. Al momento la società sta portando avanti colloqui con altri operatori specializzati al fine di individuare il soggetto che subentrerà a MIT SIM, la quale proseguirà nell’incarico fino al 26 gennaio 2024 incluso. LEGGI TUTTO

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    Iren: accettata offerta per EGEA, parte trattativa diretta in esclusiva

    (Teleborsa) – Iren, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha ricevuto comunicazione dal Consiglio di Gestione di EGEA che la propria offerta vincolante, presentata nell’ambito della procedura indetta per l’acquisizione di asset e partecipazioni della società, è stata ritenuta “completa, soddisfacente e idonea alla valorizzazione e al rilancio degli asset aziendali” ed è stata pertanto accettata, con il conseguente avvio di una trattativa in esclusiva fra le parti, in seno alla procedura negoziata di gestione della crisi del Gruppo EGEA. Le parti – si legge in una nota – proseguiranno le attività, nel rispetto dei tempi e dei passaggi formali previsti dalla procedura negoziata della crisi, per la definizione del piano di rilancio previsto da Iren, che prevede, se si avvereranno le condizioni definite nella proposta Iren, la valorizzazione di tutti gli stakeholders presenti sul territorio.”Crediamo molto in quest’operazione ed abbiamo lavorato duramente in questi mesi per arrivare alla formulazione di una solida proposta industriale – ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren – la nostra offerta poggia su un piano economico e industriale finalizzato alla valorizzazione e allo sviluppo degli asset EGEA e prevede la generazione di sinergie e la loro integrazione nel modello operativo nel Gruppo Iren, caratterizzato da una forte attenzione verso la crescita del territorio e gli stakeholder locali”. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis e Mediobanca perfezionano partnership industriale negli NPL

    (Teleborsa) – Banca Ifis e il Gruppo Mediobanca hanno perfezionato la partnership di lungo periodo siglata lo scorso maggio per la gestione dei crediti deteriorati (NPL). In particolare, a seguito dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, Banca Ifis ha perfezionato l’acquisto da Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, di Revalea, società nata nel 2022 dallo scorporo di NPL derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze con un gross book value di 6,5 miliardi di euro e netto di bilancio di 232,1 milioni.L’operazione – si legge in una nota – consolida il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured e consente a Mediobanca di uscire dal business del NPL, non più tra le attività core del Gruppo, consolidando altresì la specializzazione di MBCredit Solutions nell’attività di gestione e recupero potendo contare su volumi di business costanti per i prossimi anni.Con il perfezionamento dell’operazione è entrato, infatti, in vigore l’accordo pluriennale di servicing ai sensi del quale MBCredit Solutions continuerà ad affiancare Banca Ifis nell’attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati. Nel contesto dell’acquisizione, 18 dipendenti di Revalea andranno a rafforzare il team del Gruppo Banca Ifis. LEGGI TUTTO

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    Isybank, Valitutti: ascoltiamo i clienti, banca sarà fruibile anche su PC e tablet

    (Teleborsa) – “Stiamo ascoltando la voce di tutti i nostri clienti e stiamo raccogliendo le varie richieste. A inizio dicembre ci sarà la possibilità di avere le carte virtuali e stiamo lavorando per rendere la banca fruibile anche attraverso pc e tablet come avveniva con Intesa Sanpaolo. Questa è una prova che ascoltiamo i clienti”. Lo ha affermato Antonio Valitutti, amministratore delegato di Isybank, durante un intervista a Sportello Italia di Radio Rai, commentando le richieste dei clienti e le proteste dopo il passaggio alla nuova banca digitale. Isybank è uno dei pilastri della strategia di sviluppo digitale del Piano di Impresa 2022-2025 di Intesa Sanpaolo.Il 16 ottobre è avvenuto il passaggio dei “primi 300 mila clienti di Intesa Sanpaolo a Isybank”, ha detto Valitutti, e “ad oggi oltre il 90% dei clienti ha già effettuato il primo accesso e sta usando l’app per l’operatività quotidiana”. Inoltre, “in sole due settimane sono già stati accreditati 50.000 stipendi”.In merito al fatto che alcuni clienti non hanno visto o risposto ai messaggi che comunicavano il cambio di istituto, Valitutti ha detto che “ci dispiace constatare che alcuni non avevo capito il passaggio” e che “ci prendiamo cura del cliente e stiamo mettendo mettendo a disposizione dei clienti la possibilità di riaprire un conto in Intesa Sanpaolo senza nessun disagio, e comunque questa nuova banca per clienti prevalentemente digitali ha una serie di funzionalità e vantaggi anche economici che pensiamo siano la cosa migliore da offrire”. Quelli per cui è stata pensata la migrazione, sono “clienti under 65 selezionati tenendo conto dei loro comportamenti, individuando coloro che hanno dimostrato di avere dimestichezza con l’uso della tecnologia digitale e che avevano già l’app di Intesa Sanpaolo, che già si rivolgevano poco alla filiale fisica, con somme sul conto inferiori a 100 mila euro e prodotto semplici, qualche prodotto di credito, non investimenti o prodotti assicurativi”.A chi non è contento di Isybank, “più che tornare indietro, gli diamo una possibilità in più e ci occupiamo di tutto noi – ha spiegato il CEO – Il cliente può decidere di tornare in Intesa Sanpaolo aprendo un nuovo conto, che può abbinare o meno a quello già disponibile in isybank, e si occuperà di tutto la banca, senza spese di chiusura e apertura conto”. LEGGI TUTTO