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    Energia: ENEA e Fratello Sole rafforzano collaborazione per contrastare la povertà energetica

    (Teleborsa) – Sviluppare azioni per il contrasto alla povertà energetica, in particolar modo a sostegno del Terzo Settore e degli enti religiosi. Con questo obiettivo ENEA e Fratello Sole, società consortile senza scopo di lucro attiva negli interventi e nei servizi di efficienza energetica e lo sviluppo di comunità energetiche per Enti no profit, hanno rinnovato, con un protocollo d’intesa, la loro partnership. Per i prossimi cinque anni la collaborazione – fa sapere ENEA in una nota – punterà a realizzare nuovi progetti dedicati alla formazione delle imprese sociali nel settore dei green job. Tra gli obiettivi figurano anche la revisione delle Linee Guida per la sostenibilità degli Enti del Terzo Settore – Energia e Acqua sulla base degli aggiornamenti normativi e per introdurre il tema della Comunità Energetiche, ma anche nuovi progetti europei per l’innovazione e il contrasto alla povertà energetica. Inoltre, ENEA e Fratello Sole metteranno in campo azioni concrete volte a creare le condizioni per una transizione energetica degli enti religiosi e del Terzo settore che producono valore sociale, partecipazione e inclusione delle persone maggiormente vulnerabili, soprattutto nei territori italiani più svantaggiati. “ENEA è impegnata su molti fronti affinché nel percorso di transizione energetica vengano applicati i principi della sostenibilità e della Just Transition. In questo contesto, la partnership con Fratello Sole – sottolinea il presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce – è di particolare rilievo in questa direzione. Rinnovando la nostra collaborazione, cercheremo quindi di rafforzare le iniziative per contrastare la povertà energetica che desta preoccupazione per gli elevati numeri e i significativi divari tra diverse categorie di cittadini. Dalle nostre elaborazioni emerge infatti che sono le famiglie con elevato numero di componenti, abitazione in affitto e presenza di inattivi, disoccupati o di persone fragili e di altre nazionalità, a far registrare percentuali di povertà energetica più alte rispetto alla media”.”I servizi e le attività sociali sono messi a rischio dai costi energetici alti – commenta Fabio Gerosa, presidente di Fratello Sole –. La povertà energetica oltre che le famiglie affligge anche le organizzazioni non profit. L’accordo con ENEA ci consente di rinnovare il nostro impegno comune per aiutare il Terzo Settore, che, dopo la pandemia e con la crisi energetica, ha ancora di più necessità di essere aiutato nel cammino verso la sostenibilità e l’uso efficiente delle risorse, a partire da quelle energetiche. Oggi parlare di energia significa parlare di pace e di sostenibilità non solo ambientale, significa produrre un impatto sociale che i nostri enti realizzano sui territori accogliendo le persone fragili. Per questo la relazione e i progetti con ENEA hanno avuto un impatto reale in questi anni e ugualmente ci auguriamo anche nel prossimo quinquennio”.Il primo accordo tra ENEA e Fratello Sole, firmato nel 2018, ha permesso di realizzare diverse azioni per aiutare le organizzazioni senza scopo di lucro (associazioni, fondazioni, cooperative, enti religiosi, mutue e imprese sociali) ad efficientare gli edifici in cui quotidianamente vengono erogati servizi educativi, sociosanitari, di istruzione, ricerca, formazione, in cui vivono persone vulnerabili o dove si realizza la produzione con l’apporto di lavoratori appartenenti alle fasce deboli. Nello specifico, tra le principali iniziative realizzate nei primi cinque anni di collaborazione ci sono: azioni di sensibilizzazione verso le istituzioni nazionali, che hanno condotto con successo alla realizzazione della prima misura nazionale che coniuga il Terzo Settore con la transizione energetica, con la modifica del Titolo VI, Misure fiscali – Art.119 – “Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici”; linee guida per la sostenibilità degli enti del Terzo Settore – Energia e Acqua, progettate e realizzate anche con il supporto di Fondazione AMGA, lanciate a novembre 2021 e presentate nel contesto di un tour nazionale con Banca Etica. Il documento è stato scaricato 200 volte dal sito di Fratello Sole e sono state distribuite oltre 300 copie cartacee; progetto europeo Erasmus+ “Greenability”, che ha messo a confronto le diverse modalità di affrontare la povertà energetica in Europa e ha permesso di realizzare due toolkit pratici ad uso degli operatori sociali per supportare gli enti e le famiglie e si è concluso con un evento finale a Milano insieme all’Ordine degli Ingegneri, per sensibilizzare anche il mondo dei professionisti di settore;progetto europeo Horizon 2020 “SER_Social Energy Renovations”, che ha consentito di creare, ad esempio, il tool SERvice4Impact, ad uso dei progettisti, per la valutazione preliminare dello stato degli immobili del Terzo Settore. Ad oggi sono stati effettuati oltre 700 download di questo strumento che consentirà di raccogliere molti dati sull’efficienza energetica nel Terzo Settore, consentendone lo studio delle peculiarità e dei bisogni; seminari e convegni sul territorio nazionale dedicati alla transizione energetica del Terzo Settore, tra cui l’evento ‘Good&Green’ con Caritas Roma nel 2019. LEGGI TUTTO

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    Torna l'ora legale: ecco quando e quanto risparmieremo

    (Teleborsa) – Domenica torna l’ora legale: alle due di notte del 26 marzo bisognerà dunque spostare le lancette in avanti di sessanti minuti che resteranno così fino al 29 ottobre quando tornerà l’ora solare.Consistente il risparmio in termini di energia: nei sette mesi in cui sarà in vigore l’ora legale l’Italia risparmierà circa 220 milioni di euro milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 410 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.E’ quanto stima Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale spiegando che dal 2004 al 2022 il nostro Paese ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità.Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2023 – spiega la nota – è calcolato considerando che il costo del kWh medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati ARERA) è, attualmente, pari a circa 53 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 410 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie. Dal 2004 al 2022, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh.I dati in tempo reale sull’esercizio del sistema elettrico nazionale sono, inoltre, consultabili sull’app di Terna disponibile sui principali store.(Foto: Markus Gann / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Iren, Armani: vediamo valore nel creare partnership con investitori professionali

    (Teleborsa) – “Vediamo un valore nel creare partnership con investitori professionali, soprattutto per due motivazioni. La prima è per il contributo al capitale, che ci permette di avere rating più alti, e in particolare per accelerare sulle rinnovabili stiamo cercando un partner. Inoltre, vogliamo garantire ai nostri shareholder che abbiamo un approccio assolutamente solido e investiamo in modo oculato”. Lo ha detto Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato di Iren, rispondendo alle domande degli analisti durante la presentazione dell’aggiornamento del piando industriale. “Abbiamo identificato specifici business dove generiamo opportunità per investire”, ha spiegato l’AD, aggiungendo che “l’abilità di Iren di generare opportunità di investimenti potrebbe anche generare cash flow che non è ancora incorporato nel piano”. LEGGI TUTTO

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    Iren, Tanganelli: profilo finanziario solido e a basso rischio

    (Teleborsa) – “Sia l’EBITDA che l’utile netto sono attesi in significativa crescita nei prossimi anni, in linea con il piano precedente. In particolare, l’EBITDA passerà dai 1.055 milioni di euro al 2022 ai 1.870 milioni di euro al 2030, con un CAGR del 7%”. Lo ha affermato Anna Tanganelli, Chief Financial Officer di Iren, durante la presentazione dell’aggiornamento del piano industriale della multiservizi.Tanganelli ha spiegato che 580 milioni di euro deriveranno dalla crescita organica, 170 milioni di euro dalla crescita inorganica, -60 milioni di euro dall’asset roration, 100 milioni di euro da sinergie ed efficientamenti e 30 milioni di euro dal mutato scenario e regolamentazione. “Resta un profilo di business resiliente – ha specificato la CFO – con il 70% dell’EBITDA da attività regolate e semiregolate”.Il debito è atteso in incremento di 1,8 miliardi di euro rispetto al 2022, per effetto dei maggiori investimenti rispetto al piano precedente (+200 milioni di euro) e per i maggiori oneri finanziari, passando da 3,3 miliardi di euro del 2022 ai 5,1 miliardi di euro del 2030. “Il PFN/EBITDA ratio rimarrà pressoché piatto ed è atteso ben al di sotto della soglia di 3,4x nell’orizzonte di piano, e questo ci dà fiducia nel riuscire a mantenere i rating attuali”, ha spiegato.”Per il costo del debito, partiamo da una solida posizione (1,60% nel 2022), ed è previsto inferiore al 2% fino al 2024, mentre per i restanti anni di piano le attese sono di un costo medio del debito del 2,4% – ha spiegato – E considerando che lo scenario dei tassi è completamente cambiato, sentiamo che è un buon risultato”. Inoltre, Iren continuerà con il focus sulle fonti di finanziamento sostenibili.Inoltre, Iren vede “un minore profilo di rischio rispetto al piano precedente”, ha affermato Tanganelli, elencando una serie di motivi: la strategia di Iren si sposa perfettamente con i macrotrend UE e di settore; diversi progetti strategici sono finanziati con risorse Repower EU; le attività regolamentate sono una protezione contro l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse; ci sono minori rischi di esecuzione per una ridotta crescita esterna; c’è una maggiore quota di nuovi impianti autorizzati o in iter autorizzativo; esiste una minore esposizione alla volatilità dei prezzi dell’energia. LEGGI TUTTO

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    Pnrr, BPER Banca: siglato accordo con Cia-Agricoltori Italiani per sviluppo “Parchi Agrisolari”

    (Teleborsa) – Cia-Agricoltori Italiani e BPER Banca hanno siglato un accordo per il rilancio del settore primario. Tra le iniziative dell’intesa è prevista una linea di credito destinata agli agricoltori soci dell’Organizzazione che consiste in interventi finalizzati a sostenere gli investimenti in ambito energetico e garantire maggiormente la produttività delle aziende agricole. In particolare, è stato creato Fin Agrivoltaico, un finanziamento dedicato alle imprese vincitrici del Bando Parco Agrisolare promosso, in ambito del PNRR, con l’obiettivo di sostenere imprenditori agricoli, imprese agroindustriali, cooperative agricole e consorzi nell’installazione di pannelli solari e negli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico connessi e previsti dalla misura del bando, con una spesa massima ammissibile per singolo progetto pari a 750mila euro. Cia e BPER, grazie a questa iniziativa, possono facilitare le aziende nella produzione di energia pulita e a investimenti mirati alla sostenibilità ambientale, grazie alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture agricole.”L’attuale contesto – commenta il presidente Cia, Cristiano Fini – impone di accelerare sullo sviluppo della produzione di energia rinnovabile. Le imprese agricole possono dare un contributo decisivo al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal, questo accordo con BPER permetterà, dunque, la riqualificazione delle strutture produttive che miglioreranno l’efficienza energetica e allo stesso tempo la competitività delle nostre aziende agricole”. “L’impegno di BPER a sostengo degli imprenditori e anche nello specifico, del comparto agricolo ed agroalimentare, – ha dichiarato Davide Vellani, responsabile della Direzione imprese e Global Transaction di BPER Banca – viene confermato grazie a questa linea di finanziamenti dedicati alla ecosostenibilità degli impianti di produzione e non solo. Riuscire a dare un supporto concreto alle imprese del nostro paese vuol dire contribuire alla loro crescita e l’impegno dell’Istituto continuerà sempre in questa direzione”. LEGGI TUTTO

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    ATON Green Storage, Algebris sale al 5,13% del capitale

    (Teleborsa) – ATON Green Storage, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dei sistemi di accumulo di energia per impianti fotovoltaici, ha comunicato che Algebris ha superato la soglia di rilevanza del 5% del capitale sociale. In particolare, Algebris detiene 385.000 azioni, pari al 5,13% del capitale sociale.La società d’investimento risulta quindi il secondo maggior azionista dietro la controllante Vasco Energia, che ha il 66,67% del capitale sociale. Il mercato ha in mano il 28,20%.(Foto: Photo by Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Terna, Donnarumma: creiamo valore nonostante scenario sfidante e accelerazione investimenti

    (Teleborsa) – “Tutti i principali indicatori di Terna hanno superato la guidance per l’anno e, nonostante il difficile scenario, siamo stati capaci di incrementare gli investimenti e generare valore per tutti gli stakeholder. Dopo questo forte 2022, la guidance 2023 prevede ricavi di 3,11 miliardi di euro e un EBITDA di 2,12 miliardi di euro, con un EPS di 43 centesimi e un Capex di 2,2 miliardi di euro”. Lo ha affermato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2022.”L’accelerazione del capex – ha spiegato Donnarumma – è parte di un piano più ampio per aumentare la resilienza del sistema e la sicurezza degli approvvigionamenti energetici. In una fase di rapidi cambiamenti geopolitici, il sistema deve affrontare grandi sfide e Terna sta aumentando gli investimenti con oltre 21 miliardi di euro previsti nel periodo 2023-2032, finalizzati ad aumentare capacità di trasporto, sicurezza e resilienza del sistema”.L’AD ha sottolineato che “Terna continua a creare valore per shareholder e comunità” e che “nonostante uno scenario sfidante e l’accelerazione degli investimenti, Terna rimane in una solida situazione patrimoniale e in grado di migliorare i propri risultati, con grandi aspettative per il 2023, dimostrando una solida capacità di realizzare il piano”. LEGGI TUTTO

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    IEG, inaugurata oggi alla fiera di Rimini “K.EY – The Energy Transition Expo”

    (Teleborsa) – K.EY – The Energy Transition Expo, la manifestazione di Italian Exhibition Group (IEG) punto di riferimento in Italia, Africa e bacino del Mediterraneo sulla transizione energetica, ha aperto oggi i battenti alla fiera di Rimini per la prima volta in forma autonoma, con una veste totalmente rinnovata. Non più assieme ad Ecomondo, e con un’inedita collocazione in primavera, l’attrazione dell’evento (aperto fino a venerdì 24 marzo) è già nei numeri: circa 600 brand presenti, dei quali il 28% dall’estero, con la presenza dei principali leader di mercato in tutti i settori e un significativo ampliamento delle filiere. La superficie espositiva è raddoppiata rispetto alle edizioni precedenti: 12 padiglioni, con sei aree espositive tematiche dedicate a ciascuno dei sei settori merceologici della manifestazione, confermando la vivacità del mercato.All’Opening Ceremony, hanno partecipato Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group, Vannia Gava, viceministro MASE, Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, Anna Montini, assessore alla Transizione Ecologica, Blu Economy, Statistica del Comune di Rimini, Roberto Luongo, direttore ICE e Paolo Arrigoni, presidente GSE.”Nel nostro lavoro – ha detto Peraboni – si creano delle alchimie come quella che venticinque anni ha fatto nascere Ricicla, diventata Ecomondo, e che ha accompagnato la svolta di quella che oggi viene chiamata economia circolare. Ebbene oggi, la stessa alchimia che si è venuta a creare con aziende e associazioni di settore accompagna K.EY, che ha lasciato cinque mesi fa Ecomondo e che oggi ha il triplo delle aziende presenti. E non è un caso che si stia sviluppando in questo territorio che sa esprimersi anche dal punto di vista fieristico e che ha l’ambizione di essere eccellenza e leadership”.”Riuscire a gestire insieme il nostro patrimonio industriale e produttivo e un settore turistico particolarmente rilevante è una grande sfida – ha dichiarato Montini –. Eventi fieristici così importanti nell’ambito della sostenibilità, come Ecomondo e Key Energy, che oggi si trasforma in K.EY – The Energy Transition Expo, sono per il nostro territorio uno stimolo ad essere sempre più innovativi e all’avanguardia: c’è uno scambio sinergico tra territorio, sistema produttivo, industriale e turistico e tutto ciò che queste fiere portano a livello nazionale e internazionale e sul nostro territorio”.”Il Gse – ha affermato Arrigoni – ha sempre più la consapevolezza di svolgere un ruolo centrale nel sostegno alla transizione energetica, avendo oggi come finalità lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, declinata attraverso la gestione dei meccanismi di incentivazione. Lavoreremo a fianco degli operatori, e siamo anche qui a Rimini con questa missione, per collaborare in un percorso comune che porterà alla decarbonizzazione”.”Il ruolo degli enti fieristici è assolutamente centrale – ha ricordato Luongo – non sono solo un contenitore e un’occasione di incontro e contatto, ma uno strumento della politica industriale del nostro Paese, che significa anche essere proiezione internazionale dei settori più avanzati e ad alta tecnologia come quello delle energie rinnovabili e della transizione energetica, rappresentati da questa manifestazione e su cui l’Italia sta puntando molto. Abbiamo portato a K.EY oltre 350 operatori esteri provenienti da oltre 25 Paesi, che vuol dire consentire alle imprese di avere contatti diretti e aprirsi a collaborazioni con centri di ricerca e laboratori internazionali”.”Abbiamo sottoscritto in Regione – ha sottolineato Bonaccini – un nuovo patto per il lavoro sul quale è stata aggiunta la parola clima che non mettesse in contrapposizione ambiente e lavoro. E i risultati sono arrivati: siamo la prima regione in Europa per valor aggiunto di produzione industriale tra il 2015 e il 2022, mentre in Italia siamo la prima regione per export pro-capite. Ma siamo anche la regione dei sì al rigassificatore, e al progetto di eolico offshore al largo di Ravenna, ben sapendo che oggi serve gas, ma il futuro sarà solo delle rinnovabili”.”Il tema della transizione energetica a cui è dedicata questa importantissima fiera, nata dalla costola di Ecomondo, è fondamentale, così come quello dell’economia circolare – ha concluso Gava –. È evidente che ognuno dovesse prendere la propria strada, pur mantenendo per certi versi una sinergia. Per realizzare la transizione ecologica abbiamo bisogno di semplificare le procedure autorizzative e accorciare i tempi, ma anche e soprattutto di fare cultura ambientale spiegando a tutti gli attori coinvolti che è un percorso necessario. È un’opportunità che non possiamo perdere, per salvaguardare l’ambiente e l’economia del Paese, e che dobbiamo cogliere con i giusti tempi, senza sforare l’obiettivo 2050″.In contemporanea con K.EY si svolge la terza edizione di ForumTech, evento di formazione e informazione di ITALIA SOLARE focalizzato sul ruolo dei sistemi di accumulo nel mercato elettrico, sulle sfide tecnologiche per l’O&M in Italia e la gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici. K.EY si svolge inoltre in concomitanza con DPE The European Exhibition of Electrical power System, la manifestazione europea dedicata all’intero ecosistema della generazione, distribuzione, sicurezza ed automazione elettrica, organizzata da Italian Exhibition Group in collaborazione con l’Associazione Generazione Distribuita – Motori, Componenti, Gruppi Elettrogeni federata ANIMA Confindustria. LEGGI TUTTO