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    Terna, intesa con Regione Sardegna su tre importanti interventi per rete elettrica

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha ottenuto l’intesa formale della Regione Sardegna per tre importanti interventi che consentiranno di aumentare l’efficienza della rete elettrica regionale e nazionale, favorendo al contempo lo sviluppo e l’integrazione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: il Tyrrhenian Link -Ramo Ovest; il SACOI 3 e la nuova connessione in cavo a 150 kV CP Terra Mala.La società parla di uno “step decisivo” che avvia la fase finale dell’iter autorizzativo delle tre opere in corso presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, frutto della proficua collaborazione istituzionale tra Terna e la Regione Sardegna.Nello specifico, il Tyrrhenian Link – Ramo Ovest, è la tratta di circa 480 km dell’elettrodotto sottomarino da 3,7 miliardi di euro che collegherà Sicilia e Sardegna. Dall’approdo del cavo a Terra Mala, in provincia di Cagliari, i cavi interrati percorreranno prevalentemente strade già esistenti per circa 30 km, lasciando inalterati ambiente e paesaggio, fino ad arrivare a Selargius, dove sarà realizzata la stazione di conversione in aree adiacenti alla già esistente stazione elettrica. I Comuni sardi coinvolti dal passaggio del cavo interrato, tutti ricadenti nell’area metropolitana di Cagliari, sono: Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Settimo San Pietro e Sinnai.Il SACOI3 è il nuovo collegamento elettrico a 200 kV che rinnoverà con moderne tecnologie l’attuale cavo marino tra Sardegna, Corsica e Italia peninsulare. L’intervento, per cui Terna investirà 950 milioni di euro, è finalizzato a garantire maggiore stabilità e affidabilità del sistema elettrico, a migliorare la qualità del servizio, l’efficienza della rete e l’integrazione delle fonti rinnovabili. Il progetto prevede una stazione di conversione localizzata in adiacenza all’esistente stazione elettrica di Codrongianos; due cavi terrestri in corrispondenza dell’approdo dei cavi marini a Santa Teresa di Gallura e due cavi marini di collegamento tra la Sardegna (approdo di Santa Teresa di Gallura) e la Corsica.La connessione a 150 kV della CP Terra Mala prevede un nuovo cavo interrato di circa 3 km di raccordo tra l’esistente elettrodotto Quartucciu-Villasimius e la futura Cabina Primaria di proprietà del distributore locale. L’intervento permetterà di aumentare la magliatura della rete elettrica del cagliaritano, ovvero di incrementare la qualità del servizio di trasmissione dell’energia dell’area. LEGGI TUTTO

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    USA, 1,2 miliardi di dollari per maxi impianti di cattura anidride carbonica

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’agenda Investing in America del presidente Joe Biden, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha annunciato fino a 1,2 miliardi di dollari per promuovere lo sviluppo di due impianti di Direct Air Capture (DAC), ovvero la rimozione meccanica della CO2 dall’atmosfera, su scala commerciale in Texas e Louisiana. Questi progetti, i primi di questa portata negli Stati Uniti, dovrebbero essere i primi di una rete nazionale di siti di rimozione del carbonio su larga scala per affrontare il problema dell’inquinamento da anidride carbonica.Insieme, questi progetti dovrebbero rimuovere dall’atmosfera più di 2 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica (CO2) ogni anno, una quantità equivalente alle emissioni annuali di circa 445.00 auto a benzina, e creare 4.800 posti di lavoro in Texas e Louisiana.Il “Project Cypress” in Louisiana vede il coinvolgimento delle azione Battelle, Climeworks Corporation e Heirloom Carbon Technologies, mentre il “South Texas DAC Hub” vede il coinvolgimento di 1PointFive (controllata da Occidental), Carbon Engineering e Worley.Una nota del DOE spiga l’annuncio di oggi è il più grande investimento al mondo nel carbon removal ingegnerizzato nella storia e ogni hub finirà per rimuovere più di 250 volte più anidride carbonica rispetto al più grande impianto DAC attualmente in funzione.”La sola riduzione delle nostre emissioni di carbonio non invertirà i crescenti impatti del cambiamento climatico; dobbiamo anche rimuovere la CO2 che abbiamo già immesso nell’atmosfera, che quasi tutti i modelli climatici chiariscono è essenziale per raggiungere un’economia globale a zero emissioni nette entro il 2050″, ha affermato il segretario all’Energia degli Stati Uniti, Jennifer Granholm.(Foto: Photo by Jason Blackeye on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Petrolio: AIE taglia stime domanda, pesa scenario macro difficile e auto elettriche

    (Teleborsa) – La domanda mondiale di petrolio sta raggiungendo livelli record, spinta dai forti viaggi aerei estivi, dall’aumento dell’uso di petrolio nella produzione di energia e dall’aumento dell’attività petrolchimica cinese. La domanda globale di petrolio dovrebbe aumentare di 2,2 milioni di barili al giorno (b/g) fino a 102,2 mb/g nel 2023, con la Cina che rappresenta oltre il 70% della crescita.Lo indica l’Agenzia internazionale per l’Energia (AIE) nel report mensile in cui avverte che “la ripresa post-pandemia che si sta esaurendo e le condizioni economiche poco brillanti, gli standard di efficienza più severi e i nuovi veicoli elettrici pesano sull’utilizzo del petrolio e si prevede che la crescita rallenterà a 1 mb/g nel 2024”.L’AIE afferma inoltre che “le prospettive economiche globali rimangono difficili di fronte all’aumento dei tassi di interesse e al credito bancario più stretto, che comprimono le imprese che devono già far fronte a produzione e commercio lenti”.(Foto: © Amikishiyev / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Gas si modera dopo fiammata di ieri. Tensione dall’Australia

    (Teleborsa) – Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un ribasso di circa il 5% a 37,8 euro/MWh questa mattina, dopo la fiammata di ieri. La commodity scambiata sulla piazza di Amsterdam ha infatti segnato un +28% nella seduta di ieri, mostrando la più grande variazione da marzo 2022 e tornando a un livello che non si vedeva da giugno 2023, sebbene sia ancora in calo di oltre l’80% rispetto ai livelli senza precedenti raggiunti nell’agosto dello scorso anno.Le quotazioni del gas sono salite tra le preoccupazioni per un potenziale sciopero in Australia, che potrebbe interrompere fino al 10% delle esportazioni globali di gas naturale liquefatto (GNL). Chevron e Woodside Energy hanno dichiarato che stanno tenendo colloqui con i sindacati per scongiurare la minaccia di scioperi presso tre importanti impianti (North West Shelf, Gorgon e Wheatstone).Il sindacato Offshore Alliance ha detto che le riunioni di contrattazione per una migliore retribuzione continueranno giovedì e martedì prossimo prima di prendere una decisione definitiva su uno sciopero. “I nostri membri di Woodside e Chevron stanno lottando per ciò che meritano, un accordo equo e ragionevole il prima possibile, poiché sono ben consapevoli delle centinaia di milioni di dollari che queste società perderanno se un’azione industriale rallenterà le esportazioni di gas australiano”, ha detto il portavoce del sindacato Brad Gandy.”L’ampia reazione dei prezzi in Europa rispetto all’Asia è giustificata dalle forti preoccupazioni circa l’adeguatezza delle forniture di gas europee durante l’inverno e dal fatto che l’Europa è ora più dipendente dell’Asia dalle importazioni di GNL per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, mentre l’Asia può beneficiare di una maggiore mix energetico diversificato”, spiegano gli analisti di Intesa Sanpaolo. LEGGI TUTTO

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    Terna, soluzione interna per nuovo CFO: nominato Francesco Beccali

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha reso noto che, a far data dal 1° settembre 2023, Francesco Beccali, attualmente Responsabile Finanza del Gruppo, assumerà il ruolo di Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo (Chief Financial Officer). La nomina segue l’accordo per l’uscita dell’attuale CFO Agostino Scornajenchi.Il CdA ha quindi attribuito a Beccali la carica di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, sempre con decorrenza dal 1° settembre 2023.Nato a Roma nel 1973 e laureato in Economia e Commercio, Beccali ha una lunga esperienza nel Gruppo Terna dove è entrato nel 2011 con il ruolo di Responsabile Finanza. In precedenza, ha lavorato in BNP Paribas, in BNL e in Cofiri, dove ha ricoperto incarichi di responsabilità crescenti. In Terna è stato anche consigliere di amministrazione di CGES (Crnogorski Elektroprenosni System), la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica del Montenegro. LEGGI TUTTO

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    Iren, soci pubblici indicano Paolo Emilio Signorini come nuovo AD

    (Teleborsa) – Il Comitato di Sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren, multiservizi quotata su Euronext Milan, composto da Stefano Lo Russo Sindaco di Torino, Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia e Marco Bucci Sindaco di Genova, ha deciso di indicare come nuovo amministratore delegato Paolo Emilio Signorini. Il nuovo AD sarà cooptato nel CdA durante la prossima seduta.Signorini, che dal 2026 è presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, prende il posto di Gianni Vittorio Armani, che si è dimesso a inizio giugno per un nuovo incarico in Enel.”Il confronto tra i sindaci si è svolto in un contesto di piena collaborazione, totale condivisione ed unità di intenti e di vedute circa il futuro dell’azienda – si legge in una nota – Paolo Signorini sarà chiamato a portare avanti gli sfidanti obiettivi delineati dal Piano Industriale di Iren, che poggia sui pilastri della transizione ecologica, della qualità del servizio e dello sviluppo dei territori”.Al fine di agevolare l’ingresso del nuovo AD in una consiliatura già avviata, il Comitato suggerisce alla società di assegnare una specifica responsabilità al presidente nell’area della finanza e delle relazioni con gli investitori oltre al permitting e alle relazioni con le Autorità di Regolazione, e di conferire al Vice Presidente una responsabilità nell’area del personale. LEGGI TUTTO

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    Energia, MASE: fondo da 200 milioni per famiglie in disagio economico

    (Teleborsa) – Un fondo da 200 milioni di euro rivolto alle famiglie in condizione di disagio economico, destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo: lo prevede un decreto firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, da trasmettere alla corte dei conti per la registrazione. L’obiettivo è consentire l’accesso agevolato all’energia rinnovabile per persone che appartengono a nuclei familiari con ISEE inferiore ai quindicimila euro o a trentamila, avendo almeno quattro figli a carico, si legge in una nota del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).”Con questo provvedimento – spiega il Ministro Pichetto – perseguiamo un doppio fine: quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile. È una nuova risposta del governo per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica”.Il Fondo Reddito Energetico, alla cui operatività lavora il Gestore Servizi Energetici (GSE), è di natura rotativa e mette a disposizione per le annualità 2024-2025 complessivi 200 milioni di euro, per gran parte nel Mezzogiorno: sono infatti destinatari dell’80% delle risorse le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Fondo può essere incrementato con un versamento volontario da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.È spiegato nell’articolato che gli impianti fotovoltaici al servizio di unità residenziali nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico debbano essere di potenza nominale non inferiore ai 2 kilowatt e non superiore ai 6, o comunque non andare oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione. Gli impianti, per i quali il decreto destina un contributo in conto capitale, devono essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale. LEGGI TUTTO

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    Terna, 307 milioni di euro da UE per interconnessione elettrica Italia-Tunisia

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, e Steg, la società tunisina dell’elettricità e del gas, hanno firmato con la Commissione europea il Grant Agreement che dà il via al finanziamento di 307 milioni di euro destinato all’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia, il ponte energetico invisibile, denominato Elmed, che collegherà l’Europa e il Nord Africa.Per l’opera, il cui procedimento autorizzativo è stato avviato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a fine 2022, è previsto un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro. Di questi, 307 milioni di euro sono stati appunto stanziati dalla Commissione europea tramite Connecting Europe Facility (CEF), il fondo dell’UE destinato allo sviluppo di progetti chiave per il potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. Per la prima volta fondi CEF sono stati assegnati a un’opera infrastrutturale di uno Stato Membro e uno Stato Terzo.”La firma del Grant Agreement segna un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di un’opera strategica per il sistema elettrico dei due Paesi e dell’intera Europa – ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, AD di Terna – Elmed abiliterà lo sviluppo delle energie rinnovabili e, allo stesso tempo, consentirà benefici economici e industriali, attraendo investimenti e creando nuovi posti di lavoro”.L’elettrodotto si snoda tra la stazione elettrica di Partanna, in provincia di Trapani, e quella di Mlaabi, nella penisola tunisina di Capo Bon, per una lunghezza complessiva di circa 220 km (la maggior parte in cavo sottomarino), con una potenza di 600 MW e una profondità massima di circa 800 metri, raggiunti lungo il Canale di Sicilia. A maggio scorso ha avuto inizio il processo di procurement. LEGGI TUTTO