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    Agatos rivede piano industriale dopo modifiche a scenario regolatorio

    (Teleborsa) – Agatos, holding quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di biometano, fotovoltaici e per l’efficientamento energetico, ha chiuso il 2022 con un valore della produzione pari a 17,3 milioni di euro, in aumento del 14% rispetto all’esercizio precedente. L’EBITDA è risultato negativo per 1,1 milioni di euro, per una variazione negativa di 1,4 milioni di euro rispetto ai 220 mila euro del 2021. Depurandolo dalle sopravvenienze passive derivanti da esercizi precedenti, l’EBITDA normalizzato è negativo per 546 mila euro.Il risultato netto di competenza del gruppo è in miglioramento a -3,7 milioni di euro, rispetto a -13,2 milioni di euro del 2021.Il CdA ha deciso di rivedere il Piano Industriale per gli anni 2023-26. Alla luce dei ritardi dei decreti Biometano ed Agrivoltaico e dello stato attuale delle trattative con gli investitori, ha ritenuto opportuno posticipare alla seconda metà del 2023 i ricavi da cessione di TICA e autorizzazioni dei grandi impianti e da cessione delle autorizzazioni dei progetti di biometano precedentemente messi a budget nella prima metà del 2023. Inoltre, ha dovuto tenere conto delle operazioni sulla struttura finanziaria del 2022 e dei primi mesi del 2023, diverse dalle ipotesi del piano iniziale.I ricavi totali del periodo 2023-2026 sono ora visti a 230,9 milioni di euro (vs 235,4 milioni di euro stimati lo scorso anno), l’EBITDA a 55 milioni di euro (vs 55,8 milioni di euro) e l’utile netto a 34,1 milioni di euro (vs 31,7 milioni di euro).”Agatos opera in mercati energetici caratterizzati da nuove tecnologie, grande dinamicità e conseguenti cambiamenti regolatori – ha commentato l’AD Massimo Mannori – Nel 2022 ma anche nei primi mesi del 2023 abbiamo dovuto adattare le tempistiche e le modalità delle iniziative al nuovo scenario regolatorio italiano. Ora, anche grazie alla nuova organizzazione e alla crescita del personale nel nostro piano industriale 2023-26, abbiamo basi solide per cogliere in pieno le opportunità di mercato”. LEGGI TUTTO

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    Nucera, accordo per fornitura a impianto siderurgico green in Svezia

    (Teleborsa) – thyssenkrupp nucera, joint venture tra il colosso tedesco Thyssenkrupp (66%) e la società italiana De Nora (34%), ha annunciato una collaborazione con la startup svedese H2 Green Steel nella costruzione del primo impianto siderurgico green su larga scala in Europa.L’accordo riguarda la fornitura di elettrolizzatori “Scalum” da 20 megawatt che, secondo le società, forniranno più di 700 megawatt di capacità installata complessiva. L’idrogeno verde alimenterà un nuovo impianto siderurgico a Boden, nel nord della Svezia. L’inizio delle operazioni è previsto alla fine del 2025, con un aumento programmato nel 2026. Nella fase iniziale, il sito produrrà 2,5 milioni di tonnellate di acciaio verde e si prevede che entro il 2030 aumenterà a circa 5 milioni di tonnellate. LEGGI TUTTO

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    Enel, investimento da oltre 1 miliardo di dollari per impianto pannelli solari in Oklahoma

    (Teleborsa) – Enel North America, attraverso la sua affiliata 3Sun USA, ha annunciato di aver scelto Inola (vicino a Tulsa, in Oklahoma) come luogo per collocare il suo impianto di produzione su scala industriale di celle e moduli fotovoltaici innovativi e sostenibili e di fabbricazione americana. L’azienda fa sapere che individuerà un partner con il quale realizzare il progetto.Si tratta di uno dei maggiori investimenti per la produzione di energia solare da quando è stato approvato l’Inflation Reduction Act (IRA), e l’annuncio arriva in un momento di crescenti tensioni con la Cina, che rimane il maggior fornitore di componenti per impianti fotovoltaici al mondo. La fabbrica, che dovrebbe avere una capacità produttiva annua di 3 gigawatt (GW), prevede un investimento iniziale superiore a 1 miliardo di dollari e si prevede che creerà circa 1.000 nuovi posti di lavoro permanenti diretti entro il 2025. La costruzione dovrebbe iniziare nel autunno del 2023 e si prevede che i primi pannelli saranno disponibili sul mercato entro la fine del 2024.”Siamo orgogliosi di aiutare a inaugurare una nuova era dell’energia prodotta in America e di farlo con uno stato che è già leader nel settore energetico – ha commentato Giovanni Bertolino, head of 3Sun USA – La nostra selezione dell’Oklahoma è una testimonianza della forza del sito di Tulsa, dell’impegno dello Stato per lo sviluppo della forza lavoro e di un clima attraente per gli investimenti”. LEGGI TUTTO

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    AGSM AIM, utile di 49 milioni nel 2022. Investimenti a +20%

    (Teleborsa) – AGSM AIM, multiutility di Verona e Vicenza, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 3,3 miliardi di euro, in crescita del 74% rispetto al 2021 principalmente per effetto dell’incremento dei prezzi delle commodities. L’EBITDA è pari a 185,4 milioni di euro, in crescita del 6%, con l’apporto principale che proviene dalla Generazione di energia (divisione Power e Calore, con 75 milioni di euro di contributo) e dalle Reti (48,6 milioni di euro di contributo).L’utile netto consolidato è pari a 49,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 57,1 milioni di euro dello scorso anno, a causa dell’effetto di maggiori accantonamenti (10 milioni di euro), maggiori oneri finanziari e maggiori imposte (7 milioni di euro). La società sottolinea che hanno impattato soprattutto gli interventi normativi tra cui il Decreto Sostegni Ter, il Contributo di Solidarietà a carico delle imprese del settore energetico e il Credito di imposta connesso ai consumi di energia e gas relativo.Gli investimenti sono stati pari a 101 milioni di euro, rispetto agli 84 milioni di euro nel 2021 (+20,2%).La Posizione Finanziaria Netta nel 2022 è pari a 633 milioni di euro, rispetto ai 402 del 2021, per effetto sia delle maggiori necessità di capitale circolante dovute ai repentini incrementi dei prezzi di energia elettrica e gas sia del rialzo dei tassi di interesse nella seconda parte dell’esercizio. LEGGI TUTTO

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    Chevron acquisisce PDC Energy per 7,6 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Chevron, colosso petrolifero statunitense, ha siglato un accordo per acquisire tutte le azioni in circolazione di PDC Energy in una transazione interamente azionaria del valore di 6,3 miliardi di dollari, o 72 dollari per azione.Sulla base del prezzo di chiusura di Chevron il 19 maggio 2023 e secondo i termini dell’accordo, gli azionisti di PDC Energy riceveranno 0,4638 azioni di Chevron per ogni azione di PDC Energy. Il valore aziendale totale, compreso il debito, della transazione è di 7,6 miliardi di dollari. Il prezzo della transazione rappresenta un premio del 14% su una media di 10 giorni basata sui prezzi di chiusura delle azioni il 19 maggio 2023.”Le risorse attraenti e complementari di PDC rafforzano la posizione di Chevron nei principali bacini di produzione degli Stati Uniti – ha affermato Mike Wirth, presidente e amministratore delegato di Chevron – Questa transazione accresce tutte le misure finanziarie importanti e migliora l’obiettivo di Chevron di fornire in sicurezza rendimenti più elevati e emissioni di carbonio inferiori”. LEGGI TUTTO

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    Maltempo, Enel: riattivate oltre 40 mila utenze, interventi proseguono

    (Teleborsa) – Enel si è attivata sin dalle prime ore dell’emergenza meteo che ha colpito l’Emilia Romagna. Il neo amministratore delegato Flavio Cattaneo ha avviato i lavori di una task-force dedicata all’emergenza che sta operando in costante contatto con le Istituzioni locali, le Prefetture e la Protezione Civile Regionale e Nazionale per il ripristino del servizio elettrico dei clienti interessati dall’interruzione.Sei gli elicotteri per ispezionare le linee interessate dagli eventi e consentire il trasporto del personale e dei generatori, oltre 700 i tecnici in campo (tra personale di E-Distribuzione e imprese terze), 170 i gruppi elettrogeni e 9 power station per fornire alimentazione di emergenza. Lo sforzo ha già consentito di rialimentare oltre 40 mila utenze dall’inizio emergenza, rispetto alle oltre 50 mila utenze iniziali interessate da interruzioni del servizio.La task-force messa in campo dall’azienda sta intervenendo, nonostante il perdurare di condizioni impervie e di difficile viabilità rallentino tuttora le operazioni di ripristino, riattivando la fornitura per la gran parte delle utenze inizialmente coinvolte: nella serata del 19 maggio sono ridotte a 10 mila le utenze disalimentate e gli interventi proseguiranno anche nel corso della notte.Il Centro di Controllo di Bologna monitorando la situazione 24 ore su 24, eseguendo azioni da remoto e manovre in telecomando sulla rete elettrica e coordinando il dispiegamento delle squadre sul territorio, per continuar a rialimentare i clienti rimasti senza energia elettrica.Il gruppo Enel ha inoltre avviato una raccolta di fondi tra i dipendenti a favore delle popolazioni colpite dell’emergenza a cui l’azienda parteciperà con un ulteriore contributo dell’azienda e del top management, incluso l’amministratore delegato. LEGGI TUTTO

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    Bollette: 5 milioni dovranno passare al mercato libero ma aumentano truffe

    (Teleborsa) – Sono circa 5 milioni gli italiani che dovranno passare al mercato libero per l’elettricità entro il 10 gennaio 2024 ma, se non lo faranno in autonomia, la loro fornitura verrà assegnata d’ufficio e tramite asta ad un nuovo operatore. Queste le regole definite dal Decreto Ministeriale entrato in vigore oggi che sancisce i criteri e le modalità per il passaggio al mercato libero dei clienti domestici non vulnerabili. Le condizioni tariffarie a cui potranno accedere questi clienti saranno definite più avanti, ma se si vuole evitare di “finire all’asta”, la soluzione è di passare al mercato libero scegliendo in autonomia il fornitore da cui acquistare energia tra le numerose offerte disponibili oggi. In tale scenario – come sottolinea Facile.it – bisogna, tuttavia, stare attenti alle truffe. “L’offerta sul mercato libero è molto ampia, per questo è importante scegliere con attenzione il proprio fornitore, meglio se con l’aiuto di un consulente esperto e affidabile, che sappia guidare il consumatore tra le centinaia di proposte presenti sul mercato e, anche, che lo sappia proteggere da eventuali truffe – spiegano gli esperti di Facile.it –. Un fenomeno, quello delle frodi, che nell’ultimo anno è aumentato notevolmente e che ha coinvolto 4 milioni di persone”.I numeri sulle frodi arrivano dall’indagine commissionata da Facile.it in occasione del lancio, assieme a Consumerismo No Profit, del progetto Stop alle Truffe, nato proprio per aiutare i consumatori a riconoscere e difendersi dai tentativi di truffa in ambito luce e gas. Il fenomeno è considerevole: solo nell’ultimo anno il numero di chi è stato vittima di una truffa o un tentativo di frode in ambito utenze luce e gas è aumentato del 28%, con un danno stimato di oltre 1,2 miliardi di euro.”La fretta è spesso una delle ragioni principali per cui si cade in trappola – spiegano gli esperti di Facile.it – per questo il consiglio per tutti coloro che sono nel mercato tutelato è di iniziare a muoversi già oggi e sfruttare i mesi che ci separano da qui al 10 gennaio 2024 per scegliere con la dovuta calma”. LEGGI TUTTO

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    Saipem, due nuovi contratti offshore per 850 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, si è aggiudicata due nuovi contratti offshore, uno per un progetto di Engineering, Procurement, Construction and Installation (EPCI) nel Mar Nero e uno per attività di decommissioning nel Mare del Nord. Il valore complessivo dei contratti ammonta a circa 850 milioni di dollari.Il primo contratto è stato assegnato da Turkish Petroleum OTC per la seconda fase del progetto Sakarya FEED ed EPCI e prevede l’ingegneria, l’approvvigionamento, la costruzione e l’installazione di una condotta da 16 pollici, lunga 175 km, da installare a 2.200 metri di profondità nelle acque turche del Mar Nero. Le operazioni offshore inizieranno nell’estate del 2024 e saranno condotte dalla nave ammiraglia di Saipem Castorone.L’altro contratto è stato assegnato da EnQuest Heather Limited per lo smantellamento della piattaforma Thistle A, situata nel settore britannico del Mare del Nord, a circa 510 chilometri a nord-est di Aberdeen e a una profondità di 162 metri. Le attività di Saipem prevedono l’ingegneria, la preparazione, la rimozione e lo smaltimento del jacket e dei topside, con possibile estensione a ulteriori strutture sottomarine. Le attività saranno svolte dalla Saipem 7000, una delle più grandi navi gru semisommergibili al mondo.”Queste importanti aggiudicazioni dimostrano l’eccellente posizionamento competitivo di Saipem nel mercato dell’Engineering & Construction offshore, un settore che sta vivendo un momento di piena espansione, di cui Saipem è pronta a cogliere le opportunità”, ha commentato Fabrizio Botta, Chief Commercial Officer di Saipem. “Il contratto assegnato nel Mar Nero è una conferma della posizione consolidata e dei rapporti di lunga data che l’azienda vanta con i propri clienti – ha aggiunto – Il contratto nel Mare del Nord, infine, è un ulteriore esempio delle capacità di Saipem in un segmento in cui è fondamentale la combinazione di ingegneria innovativa, asset unici e sicurezza delle operazioni”. LEGGI TUTTO