More stories

  • in

    Fine tutela, Pellegrino (A.R.T.E.): polemiche minano reputazione, PMI soffrono di più

    (Teleborsa) – “Tutta questa bagarre sul passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, dove io accuso sia la politica sia la stampa, mi sta lasciando abbastanza basito e anche un po’ indignato, perché da cittadino – conoscendo la materia – mi sento preso molto in giro, soprattutto da tutti questi attacchi senza neanche un dato”. Lo dice a Teleborsa Diego Pellegrino, portavoce di A.R.T.E. (Associazione di Reseller e Trader dell’Energia), aggiungendo che le polemiche stanno “minando la reputazione di un comparto intero, perchè noi operatori del mercato libero veniamo demonizzati”.La questione è quella del passaggio dai servizi di tutela, che sono servizi di fornitura di energia elettrica e gas a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), a un contratto dal mercato libero. Per il gas, da gennaio 2024, i clienti domestici non vulnerabili (per età, difficoltà economiche o disabilità) dovranno passare al mercato libero, scegliendo se restare con lo stesso venditore (ma con offerta diversa) o rivolgersi ad altri venditori. Per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023 (per le piccole imprese era già terminato nel 2021) e per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica terminerà a partire da aprile 2024.I clienti domestici del settore elettrico serviti sul mercato libero sono passati dal 49,4% circa nel 2019 al 71% a giugno 2023 (78,5% dell’energia fornita), e nonostante una certa disomogeneità sul territorio nazionale nella gran parte delle regioni e delle province italiane oltre il 60% dei clienti è uscito dal relativo regime di tutela, riferisce ARERA. Anche se si è ridotta via via negli anni l’attuale consistenza del servizio di maggior tutela risulta ancora significativa, con oltre 9 milioni e mezzo di clienti domestici riforniti, di cui circa 4 milioni e mezzo vulnerabili.Anche sui termini utilizzati, secondo Pellegrino, si stanno creando equivoci: “La parola mercato di tutela è il più grosso errore fatto dal punto di vista comunicativo. Doveva essere chiamata fornitura di ultima istanza e allora io scommetto che oggi questi quasi 10 milioni che ancora devono fare il passaggio non ci sarebbero stati. La realtà è che è un servizio di ultima istanza, cioè una tariffa amministrata e non tutelata, perché tutti quanti associano alla parola tutela l’idea di una tariffa fissa, ferma, che garantisce protezione, mentre stiamo parlando di una tariffa che segue esattamente gli andamenti del mercato. Il paradosso è che è una tariffa costruita grazie alla legge domanda-offerta sul mercato libero”. Il portavoce di A.R.T.E. critica anche le associazioni dei consumatori, che “stanno facendo grandissimi errori”. “Parlando della tutela, abbiamo visto che a luglio, agosto e settembre è stata volutamente tenuta un pochino più bassa del mercato, ma non bisogna dimenticarsi che sarà perequata dopo, infatti a gennaio ci aspettiamo che sarà super-perequata perché devono recuperare sei mesi. E quindi ipotizzando comportamenti diversi tra persone, potenzialmente viene fatto un sussidio tra un consumatore invernale e un consumatore estivo, a vantaggio di quest’ultimo”, spiega. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, nuove sanzioni per violazioni del price cap su petrolio russo

    (Teleborsa) – L’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni a tre entità che gestiscono tre navi che hanno trasportato petrolio russo a un prezzo superiore al price cap stabilito dalla comunità internazionale come sanzione contro l’invasione russa dell’Ucraina.”L’applicazione del price cap al prezzo del petrolio russo è una priorità assoluta per gli Stati Uniti e i nostri partner della coalizione – ha affermato il vice segretario al Tesoro Wally Adeyemo – Prendendo di mira queste compagnie e le loro navi, stiamo sostenendo il duplice obiettivo del tetto massimo dei prezzi, limitando i profitti della Russia derivanti dal petrolio e promuovendo nel contempo la stabilità dei mercati energetici globali”. LEGGI TUTTO

  • in

    Greenthesis acquista ramo d’azienda per produzione di energia da biogas

    (Teleborsa) – Greenthesis, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti, ha comunicato che la controllata Agromet Barbianello ha perfezionato l’acquisto del ramo d’azienda della società Alfalfa Energia volto alla produzione di biogas, trasformato poi in energia elettrica verde, tramite l’utilizzo di biomasse agricole, reflui zootecnici, sottoprodotti di origine vegetale e end of waste generati dal trattamento degli scarti del settore agroalimentare.Oltre che dall’impianto per la produzione di energia elettrica da biogas con capacità produttiva pari a 999kWh/h, dalle attrezzature accessorie e dai terreni su cui insiste, il ramo si compone delle autorizzazioni necessarie al suo esercizio, della convenzione con il Gestore Servizi Energetici (GSE) avente scadenza nel 2027, di tutti i contratti necessari a garantire all’impianto un’adeguata continuità nellagestione e del rapporto di lavoro subordinato con due dipendenti.Al ramo, il cui prezzo è stato quantificato tra le parti in circa 3,2 milioni di euro, è associato un fatturato annuo superiore ai 2 milioni di euro. LEGGI TUTTO

  • in

    ESI, commessa 8,6 milioni di euro per nuovo impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, si è aggiudicata la gara per la realizzazione, chiavi in mano, di un nuovo impianto fotovoltaico, da realizzarsi nella provincia di Foggia, commissionato da una società attiva nel settore della produzione di energia elettrica. La commessa consiste nella progettazione, realizzazione ed installazione di un generatore fotovoltaico della potenza di 9,8 MWP per la produzione di energia elettrica, inclusi pannelli fotovoltaici, apparecchiature elettriche, apparecchiature di controllo e sicurezza, opere di viabilità interna, si legge in una nota. L’importo della commessa, pari a 8,6 milioni di euro, sarà di competenza degli esercizi 2023-2024.”A seguito della firma del nuovo contratto, il backlog ammonta a circa 37 milioni di euro (backlog residuo di giugno più nuove acquisizioni)”, ha commentato l’AD Stefano Plocco.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte petrolio in aumento a sorpresa

    (Teleborsa) – Sono aumentate inaspettatamente le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 24 novembre 2023, sono saliti di circa 1,6 milioni di barili a 449,7 MBG, contro attese per un decremento di 0,9 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una salita di 5,2 milioni arrivando a 110,8 MBG, contro attese per un calo di 0,4 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 1,8 milioni a quota 218,2 MBG (era atteso un incremento di 0,2 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono salite a 351,6 MBG.Nel frattempo, i prezzi del petrolio viaggiano in lieve rialzo, in vista della riunione Opec+ in calendario domani, 30 novembre. La riunione allargata dei paesi produttori, che include Arabia Saudita e Russia, deve decidere sull’accordo per i livelli di produzione, inserendo eventuali modifiche a quanto previsto per il 2024.I futures sul Light Crude WTI guadagna lo 0,24% a 75,6 dollari al barile, mentre il Brent sale a 81,8 dollari (+0,2%).(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Phillips 66, Elliott chiede posti in CdA dopo acquisito quota da 1 miliardo di dollari

    (Teleborsa) – Elliott Investment Management, che gestisce fondi che complessivamente detengono un investimento di circa 1 miliardo di dollari in Phillips 66, società energetica americana, ha inviato oggi una lettera al consiglio di amministrazione di Phillips 66 per proporre una serie di cambiamenti che potrebbero portare a una rivalutazione del titolo.Nella sua lettera, Elliott ha delineato un percorso attraverso il quale Phillips 66 può rimediare alla sua sotto-performance, migliorare la sua esecuzione, ripristinando la fiducia con gli investitori e sbloccando un valore significativo e sostenibile per i suoi azionisti. Elliott vede un upside di circa il 75% rispetto all’attuale prezzo delle azioni (o superiore a 200 dollari per azione).Nella sua lettera, Elliott ha affermato che, sebbene gli obiettivi della società per il 2025 siano ammirevoli, gli investitori sono scettici sulla capacità della società di raggiungerli. “Al momento – ha scritto Elliott – crediamo che Lashier (il CEO Mark Lashier, ndr) e il resto del team di gestione meritino il sostegno degli investitori purché dimostrino progressi significativi rispetto a questi obiettivi. Allo stesso tempo, riteniamo comprensibile lo scetticismo del mercato e riteniamo che il consiglio debba adottare diverse misure per rassicurare gli investitori che Phillips 66 è nella migliore posizione possibile per realizzare il suo potenziale di creazione di valore”.Tra le misure raccomandate da Elliott c’è la nomina nel consiglio di amministrazione della Phillips 66 di due nuovi amministratori altamente qualificati. Se Phillips 66 non fosse in grado di raggiungere i suoi obiettivi per il 2025, Elliott ritiene che la società potrebbe implementare con successo un percorso simile a quello seguito da Marathon Petroleum Corporation dopo il suo impegno con Elliott nel 2019.Se si rendesse necessario, Elliott è fiducioso che Phillips 66 possa seguire un percorso simile: apportare le opportune modifiche al management; colmare l’attuale divario EBITDA della raffinazione di 2-3 dollari al barile tra Phillips 66 e Valero; generazione di proventi in contanti al netto delle imposte da 15 a 20 miliardi di dollari dalla vendita della partecipazione di CPChem di Phillips 66, dei convenience stores europei e di una parte delle sue partecipazioni nel midstream non gestite.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

  • in

    A2A, CdA conferma composizione del Comitato Controllo e Rischi

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di A2A, multi-utility italiana quotata su Euronext Milan, ha valutato, accertandone la sussistenza, i requisiti di indipendenza in capo al consigliere non esecutivo Mario Motta. Il CdA ha inoltre deliberato, confermandola, la seguente composizione del Comitato Controllo e Rischi: Alessandro Zunino (Presidente), Elisabetta Bombana, Mario Motta e Maria Grazia Speranza. LEGGI TUTTO

  • in

    UE vende all’asta 3,036 milioni di quote di emissione a 71,71 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,036 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 71,71 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO