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    A2A, Mazzoncini: risultati confermano solidità piano, gestione finanziaria rigorosa

    (Teleborsa) – “Sono particolarmente soddisfatto dei risultati del terzo trimestre 2023, perchè quanto fatto in questo trimestre che sta anche accompagnando la chiusura dell’anno e l’aggiornamento della guidance ci consente di avere una buona visibilità, è la conferma del solido piano industriale che abbiamo lanciato nel 2021, che traguardava una crescita importante sulla quale abbiamo visto un positivo effetto scenario che è stato ben governato e ha portato ai risultati pubblicato oggi”. Lo ha affermato Renato Mazzoncini, CEO di A2A, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2023.”La crescita strutturale che avevamo preventivato nel piano ha ormai attraversato fasi molto complesse e si è confermata molto solida, e sarà così anche nei prossimi anni”, ha aggiunto.Mazzoncini ha spiegato che “abbiamo avuto degli effetti positivi da una maggiore idroelettricità, rispetto al tragico anno scorso e sta ancora proseguendo, dall’efficace strategia di copertura e di efficientamento delle fonti, che ci consente di avere risultati molto buoni”.Inoltre, “abbiamo incrementato la base clienti (+450 mila clienti) e migliorato la marginalità retail, e questo aspetto si accompagna alla crescita della generazione, consentendoci un ottimo hedging tra i due aspetti”.L’AD ha sottolineato che la diminuzione dei ricavi, per la moderazione dei prezzi dell’energia, è “un’ottima notizia per il paese e le imprese, che possono aumentare la competitività”, che la “la crescita dell’EBITDA è un risultato industriale che conferma la validità del piano” e la gestione finanziaria è stata “estremamente rigorosa”, che porta a “un rapporto debito/EBITDA di 2,6, che è un valore che consideriamo molto positivo”. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,036 milioni di quote di emissione a 77,01 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,036 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 77,01 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Acea, utile 9 mesi +3%. Confermata guidance 2023

    (Teleborsa) – Acea, multi-utility quotata su Euronext Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi consolidati pari a 3.400,3 milioni di euro, in calo del 10% rispetto al 30 settembre 2022 per i minori ricavi da vendita di energia elettrica a causa della forte flessione dei prezzi sui mercati energetici. L’EBITDA ricorrente aumenta di circa il 3% a 992 milioni di euro, guidato dall’incremento dei business regolati e dall’area Commerciale, mentre l’utile netto ricorrente è pari a 208 milioni di euro (+3%), con le azioni di efficientamento dei costi, unitamente alla crescita organica, che hanno consentito di compensare l’aumento degli ammortamenti e dei tassi di interesse.”Prosegue lo slancio di Acea nel campo degli investimenti, rafforzando il suo impegno nei settori dei business regolati come Acqua, Reti & Smart cities – ha commentato l’AD Fabrizio Palermo – Il Gruppo, che conferma il suo primato nell’idrico, consolida il posizionamento sull’Ambiente con il grande progetto appena rimodulato del nuovo termovalorizzatore di Roma. I risultati finanziari in crescita organica consentono di confermare le previsioni positive per la fine dell’anno con un incremento dell’EBITDA in linea con la guidance comunicata al mercato finanziario”.Gli investimenti realizzati nei primi nove mesi del 2023 sono pari a 733 milioni di euro (700 milioni nei 9M2022) e aumentano del 5% per maggiori interventi nei business regolati. Gli investimenti – destinati per oltre l’88% alle attività regolate dell’Acqua Italia, regolate delle Reti & Smart Cities e all’Ambiente – sono ripartiti come segue: Acqua Italia 423 milioni di euro, Reti & Smart Cities 197 milioni di euro, Ambiente 28 milioni di euro, Produzione 31 milioni di euro, Commerciale 34 milioni di euro, altri business (Acqua Estero, Engineering & Infrastructure Projects) e Corporate 20 milioni di euro.L’indebitamento finanziario netto aumenta di 403,4 milioni di euro, passando da 4.439,7 milioni del 31 dicembre 2022 a 4.843,1 milioni di euro al 30 settembre 2023. La variazione è influenzata principalmente dalla dinamica degli investimenti effettuati, dal pagamento dei dividendi e dall’incremento del costo dell’indebitamento. Al 30 settembre 2023, il rapporto PFN/EBITDA LTM è pari a 3,7x (rispetto a 3,4x del 31 dicembre 2022 e alla guidance 2023 LEGGI TUTTO

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    Sosteneo (Generali Investments) acquista progetto BESS nel Regno Unito

    (Teleborsa) – Sosteneo SGR, gestore controllato da Generali Investments, ha completato per conto di clienti l’acquisizione del 100% della holding di Sheaf Energy Limited (Sheaf Energy Park) da Pacific Green Technologies, società specializzata nell’energia rinnovabile, sistemi di stoccaggio dell’energia e tecnologie di controllo delle emissioni.Sheaf Energy Park è un progetto per un sistema di accumulo di energia a batteria (BESS) da 249 MW/373,5 MWh situato nel Kent, Regno Unito. L’avvio commerciale è previsto a metà del 2025.L’operazione rappresenta il terzo investimento BESS di Sosteneo dopo aver acquisito il vicino Richborough Energy Park a giugno e il progetto Koorangie Battery in Australia all’inizio di questo mese. La capacità totale dei progetti BESS gestiti da Sosteneo ad oggi supera gli 840 MWh.”La capacità di accumulo dell’energia delle batterie è essenziale per la transizione verso un futuro di energia pulita – ha commentato Umberto Tamburrino, Managing Partner, CEO and CIO Europe di Sosteneo – Sheaf Energy Park rappresenta un’infrastruttura fondamentale che supporta la crescita dell’energia rinnovabile nel Regno Unito, beneficiando al tempo stesso di un accordo di capacità a lungo termine che fornisce ai nostri clienti flussi di cassa stabili. Quest’acquisizione aggiunge un altro importante tassello al nostro crescente portafoglio globale di progetti infrastrutturali greenfield per la transizione energetica”.(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Terna, EBITDA 9 mesi supera 1,5 miliardi. CdA delibera acconto su dividendo

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi pari a 2.247,1 milioni di euro, registrano un aumento del 12,8% rispetto al corrispondente periodo del 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della regulatory asset base (RAB) e agli effetti dei meccanismi incentivanti output based, unita al contributo delle Attività Non Regolate che riflettono, in particolare, l’incremento dei ricavi in ambito industrial del Gruppo Brugg Cables e del Gruppo Tamini e, in ambito Energy Solutions, del Gruppo LT.L’EBITDA si attesta a 1.556,2 milioni di euro, in crescita del 10,2%). L’utile netto si attesta a 641,7 milioni di euro, in crescita del 9,3%).”In linea con il nostro ruolo di registi della transizione energetica, abbiamo impresso una ulteriore accelerazione agli investimenti a favore di un sistema elettrico sempre più efficiente e affidabile: oltre 600 milioni di euro nel terzo trimestre e 1,4 miliardi di euro dall’inizio del 2023 – ha commentato l’AD Giuseppina Di Foggia – I nostri investimenti, uniti alla digitalizzazione della rete, sono infatti un fattore cruciale per l’integrazione delle fonti rinnovabili, per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione e per una maggiore sicurezza energetica dell’Italia. Il valore dell’EBITDA, per la prima volta sopra 1,5 miliardi, conferma inoltre la capacità di Terna di conseguire i propri obiettivi economico-finanziari e l’eccellenza del lavoro delle nostre persone”.L’indebitamento finanziario netto si attesta a 9.486,2 milioni di euro, rispetto ai 8.576,3 milioni di euro di fine 2022, a supporto della crescita degli investimenti del periodo. Per il 2023 Terna conferma di poter conseguire ricavi per 3,11 miliardi di euro, EBITDA pari a 2,12 miliardi di euro e EPS pari a 0,43 euro. Con specifico riferimento al Piano investimenti, il Gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi di euro.Il CdA ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2023 pari a 11,46 centesimi di euro per azione, in crescita dell’8% rispetto all’esercizio precedente, in linea con la Dividend Policy presentata nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025. LEGGI TUTTO

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    Saras, risultato netto comparable 9 mesi in calo a 260,7 milioni di euro

    (Teleborsa) – Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi pari a 8.468 milioni di euro, in calo dai 11.965 milioni realizzati nei primi nove mesi dello scorso esercizio per il significativo deprezzamento dei principali prodotti petroliferi e alla riduzione del prezzo di vendita dell’energia elettrica.L’EBITDA reported è pari a 582,9 milioni di euro (1.054,4 milioni di euro nei nove mesi del 2022), con uno scenario positivo e crack margins superiori ai livelli storici. L’EBITDA comparable si è attestato a 559,6 milioni di euro (817,0 milioni di euro nei nove mesi del 2022). Tale risultato non include l’apprezzamento delle rimanenze inventariali oil tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi ed esclude le poste non ricorrenti.Il risultato netto reported è pari a 273,6 milioni di euro in 9M’23 (347,2 milioni di euro in 9M’22), mentre il risultato netto comparable è pari a 260,7 milioni di euro in 9M’23 (449,7 milioni di euro in 9M’22)La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2023, ante effetti dell’applicazione dell’IFRS 16, è risultata positiva per 194,5milioni di euro, rispetto alla posizione positiva per 268,6 milioni di euro riportata al 31 dicembre 2022. Nel primi nove mesi del 2023 è stato registrato un assorbimento di cassa pari a 69 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Enel, De Angelis: EBITDA 4° trimestre di almeno 5 miliardi, proseguono dismissioni

    (Teleborsa) – “L’aumento dell’EBITDA nei primi nove mesi del 2023 è stato trainato da una solida ripresa e da risultati positivi in tutti i business, mentre il FFO in aumento di oltre 9 volte su base annua è stato raggiunto grazie alla performance aziendale e alla forte generazione di cassa. La stessa forte performance sottostante ci ha portato all’aggiornamento delle guidance, mentre viene confermata l’ambizione di riduzione della leva finanziaria, con Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA pro-forma a 2,4x-2,5x”. Lo ha affermato Stefano De Angelis, CFO di Enel, nella call con gli analisti cha ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2023.”In generale, i risultati sono una chiara dimostrazione del focus che stiamo mettendo sul miglioramento della performance, sull’esecuzione e sul rispettare le promesse – ha spiegato – La nostra solida cash generation è una base per generare valore verso gli azionisti e tutti gli stakeholder in generale. Inoltre, il processo di disposals sta proseguendo in linea con le aspettative”.Il CFO ha anche fornito un aggiornamento del piano di M&A, con le operazioni di cessione chiuse e annunciate per un valore di circa 6,5 miliardi di euro sul debito netto (2,8 miliardi da deal chiusi in Argentina, Romania, Autralia e Cile, e 3,7 da deal annunciati in Perù, Grecia e USA). L’indebitamento netto pro-forma è invece indicato a 57 miliardi di euro, considerando i 2,1 miliardi della Romania e gli 0,5 miliardi del Cile.In merito all’ultima parte dell’anno, ha detto che “l’EBITDA del quarto trimestre sarà di almeno 5 miliardi di euro” e che non è comparabile con quello dello stesso periodo del 2022 a causa di alcuni one-off. Inoltre, il settore sta ancora attraversando un “periodo caratterizzato da grande volatilità”.De Angelis ha poi spiegato che il capex dell’intero anno sarà di circa 13 miliardi di euro e che è stato raggiunta una “new normality” in termini di cost of capital, con il costo che “si è stabilizzato” (assumendo gli stessi livelli di debito e la stessa componente di fisse/variabile).Enel non ha fornito un aggiornamento del target di indebitamento finanziario netto di fine anno, perché “ci sono i disposal, alcuni dei quali abbiamo già chiuso ma su cui non abbiamo certezza che saranno incassati entro fine anno, mentre su altri deal stiamo ancora negoziando – ha detto il CFO – Abbiamo quindi scelto di condividere i dati più aggiornati ad oggi, mentre una visione più aggiornata sarà condivisa all’aggiornamento del piano in programma per il prossimo 22 novembre”. LEGGI TUTTO

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    Enel alza guidance 2023 dopo 9 mesi positivi. Delibera acconto su dividendo

    (Teleborsa) – Enel ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi a 69.534 milioni di euro (-34,1% rispetto ai nove mesi del 2022), principalmente per i minori volumi di energia prodotti in un regime di prezzi medi di vendita decrescenti in un contesto caratterizzato da una maggiore stabilità dei prezzi rispetto ai nove mesi del 2022, nonché al differente perimetro di consolidamento nei due periodi a confronto. L’EBITDA ordinario è stato di 16.386 milioni di euro (+29,3%), con l’incremento riconducibile ai risultati del business integrato, che ha beneficiato della normalizzazione dei margini rispetto all’analogo periodo del 2022 e al miglioramento dei risultati di Enel Grids.Il risultato netto ordinario è stato di 5.033 milioni di euro (+65,2%), con l’aumento che riflette l’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e la minore incidenza delle interessenze dei terzi sul risultato netto ordinario, che hanno più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti dovuto all’evoluzione dei tassi di interesse e all’aumento del debito medio del periodo, nonché il maggior onere fiscale da ricondurre ai migliori risultati.L’indebitamento finanziario netto è a 63.312 milioni di euro (60.068 milioni di euro a fine 2022, +5,4%), con la variazione che è principalmente riconducibile ai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, dalla cessione di alcune società ritenute non più strategiche e dall’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui, che hanno solo parzialmente compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e il pagamento dei dividendi, nonché lo sfavorevole andamento dei tassi di cambio.Alla luce della solida performance operativa registrata nei nove mesi del 2023, la guidance 2023 è stata rivista al rialzo. In particolare, si prevede: un EBITDA ordinario compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al precedente target compreso tra 20,4 e 21,0 miliardi di euro; un utile netto ordinario di Gruppo compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro, in aumento rispetto al precedente target compreso tra 6,1 e 6,3 miliardi di euro.Il CdA ha deliberato un acconto sul dividendo 2023 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 24 gennaio 2024, in crescita del 7,5% rispetto all’acconto distribuito a gennaio 2023. Inoltre, il board ha previsto un dividendo complessivo per l’esercizio 2023 pari a 0,43 euro per azione. LEGGI TUTTO