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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 54,87 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 54,87 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 12 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 9 febbraio 2024, sono saliti di circa 12 milioni di barili a 439,5 MBG, contro attese per un incremento di 3,3 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di -1,9 milioni, arrivando a 125,7 MBG, contro attese per un variazione di -1,6 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 3,7 milioni a quota 247,3 MBG (era atteso un decremento di 1,2 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,8 milioni a 358,8 MBG. LEGGI TUTTO

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    Saras, Equita alza target price.: prevediamo adesione OPA elevata

    (Teleborsa) – Si muove in ribasso Saras, che tratta in perdita del 4,51% sui valori precedenti, dopo che la famiglia Moratti ha raggiunto un accordo per cedere al trader di materie prime Vitol il 35% della società a un prezzo di 1,75 euro ad azione. Dopo il via libera alla cessione del 35% di Saras da parte della famiglia Moratti, “riteniamo che l’adesione all’OPA – sul resto delle azioni – possa essere abbastanza elevata, data la condizione di controllo della società e la volontà fonderla per il delisting”. Lo evidenziano gli analisti di Equita in un focus dedicato a Saras dopo l’annuncio arrivato ieri in serata, con l’accordo tra i Moratti e Vitol per il 35% della societa’ a 1,75 euro per azione. “Il prezzo di 1,75 euro per share rappresenta un premio del 10% rispetto al prezzo del 6 febbraio 2024 (data precedente alla notizia pubblicata da Bloomberg riguardante una potenziale vendita da parte della Famiglia Moratti). Calcolando a ritroso dalla data del 6 febbraio – evidenziano gli analisti – il prezzo rappresenta un premio medio ponderato per i volumi del 7% rispetto al mese precedente; 12% rispetto ai 3 mesi precedenti; 21% rispetto ai 6 mesi precedenti; 30% rispetto ai 12 mesi precedenti”.Comparando l’andamento del titolo con il FTSE Italia All-Share, su base settimanale, si nota che la società energetica mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +11,7%, rispetto a +1,9% dell’indice azionario italiano).Lo status tecnico di breve periodo di Saras mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 1,734 Euro. Rischio di eventuale correzione fino al target 1,679. Le attese sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 1,788. LEGGI TUTTO

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    Energia, Dal Fabbro (Iren): nel 2023 investiti da utility 11 miliardi

    (Teleborsa) – “In Italia in questo momento mancano, rispetto al passato, grandi gruppi industriali capaci di generare investimenti strategici che possano portare crescita e sviluppo per il Paese. Questo ruolo spetta ora alle grandi e medie aziende partecipate a capitale misto pubblico/privato. Le 100 maggiori utility italiane valgono oggi l’8,5% del PIL e nel 2030, secondo le previsioni, arriveranno al 10-11%. Nel solo 2023 le stesse 100 maggiori utility hanno investito 11 miliardi di euro sui territori, con grande attenzione all’innovazione e alla qualità”. Lo ha detto Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo IREN e Vice Presidente di Utilitalia in occasione del convegno organizzato da Utilitalia “Le società pubbliche tra normativa comune e tratti speciali”. “Un dato in crescita del 50% rispetto al 2019. Non dimentichiamo poi che le utility generano occupazione per 150 mila addetti, contribuendo in modo significativo alla crescita economica locale e nazionale”. “La sola Iren nel corso del 2023 ha assunto sui territori in cui opera complessivamente oltre mille persone, con profili professionali vari e con una forte attenzione ai giovani. Infine il rilancio industriale del nostro paese passerà attraverso un dialogo trasparente, costruttivo ed efficiente tra pubblico e privato e le partecipate sono pivotali in questo disegno per un nuovo sistema Paese”, conclude Dal Fabbro. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -75 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 2 febbraio 2024 sono risultati in calo di 75 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (-73 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 197 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.584 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 7,8% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.397) e in crescita del 10,1% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.336 BCF. LEGGI TUTTO

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    ConocoPhillips prevede di restituire 9 miliardi di dollari agli azionisti nel 2024

    (Teleborsa) – ConocoPhillips, una delle maggiori compagnie petrolifere del mondo, ha chiuso il quarto trimestre 2023 con un utile pari a 3,0 miliardi di dollari, o 2,52 dollari per azione, rispetto agli utili del quarto trimestre 2022 di 3,2 miliardi di dollari, o 2,61 dollari per azione. Escludendo le voci straordinarie, gli utili rettificati sono stati di 2,9 miliardi di dollari, o 2,40 dollari per azione (rispetto alla stima media degli analisti di 2,09 dollari, secondo i dati LSEG), rispetto agli utili rettificati del quarto trimestre 2022 di 3,4 miliardi di dollari, o 2,71 dollari per azione.Gli utili per l’intero anno 2023 sono stati di 11,0 miliardi di dollari, o 9,06 dollari per azione, rispetto agli utili per l’intero anno 2022 di 18,7 miliardi di dollari, o 14,57 dollari per azione. Escludendo le voci speciali, gli utili rettificati per l’intero anno 2023 sono stati di 10,6 miliardi di dollari o 8,77 dollari per azione, rispetto agli utili rettificati per l’intero anno 2022 di 17,3 miliardi di dollari, o 13,52 dollari per azione.”Durante il 2023, ConocoPhillips ha continuato a dimostrare ottime prestazioni finanziarie e operative, mettendo in pratica la nostra proposta di valore incentrata sui rendimenti – ha affermato il CEO Ryan Lance – Abbiamo raggiunto una produzione record, raggiunto diversi traguardi chiave nelle nostre operazioni globali e restituito 11 miliardi di dollari agli azionisti. Abbiamo inoltre continuato a rafforzare il nostro portafoglio acquisendo opportunisticamente il restante 50% di Surmont, raggiungendo una decisione finale di investimento sul progetto Willow in Alaska e portando avanti ulteriormente la nostra strategia globale sul GNL”. “Rimaniamo impegnati nel nostro triplice mandato di soddisfare in modo responsabile e affidabile la domanda del percorso di transizione energetica, fornire rendimenti competitivi sul capitale e raggiungere la nostra ambizione di zero emissioni operative nette – ha aggiunto – Il nostro portafoglio ampio, durevole e diversificato continua a generare un robusto flusso di cassa, consentendoci di iniziare l’anno con un obiettivo di return of capital di 9 miliardi di dollari”. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 59,85 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 59,85 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Saras, rumors: famiglia Moratti contattata da potenziali acquirenti

    (Teleborsa) – La famiglia Moratti è stata contattata da potenziali acquirenti, tra cui Vitol Group, interessati a una quota di Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica. Lo ha riportato Bloomberg, citando fonti a conoscenza della questione.La partecipazione del 40% della famiglia Moratti vale circa 625 milioni di euro a prezzi correnti, dando loro il controllo dell’azienda. Trafigura, multinazionale operativa nel commodity trading, possiede circa il 9,6% di Saras, dopo aver venduto circa il 4% il mese scorso. LEGGI TUTTO