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    Enel, Cattaneo: sul nucleare pronti a partire, chiusura carbone nel 2027

    (Teleborsa) – Per quanto riguarda il nucleare, “è vero che gestiamo impianti nucleari in Spagna e Slovacchia, quindi da questo punto di vista abbiamo un’esperienza, e siamo anche all’interno di tutte le tecnologie allo studio, quindi valuteremo l’evoluzione”. Lo ha affermato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Enel, durante la conferenza stampa sul Piano Strategico 2024-2026.”Se c’è un’azienda che è pronta a partire domattina questa è l’Enel, perché ha un’esperienza ultradecennale in questo settore. Valuteremo quindi le occasioni che si presenteranno”, ha aggiunto.A una domanda sul carbone, ha spiegato: “Confermiamo la chiusura dovunque tranne che nel Sulcis, che è considerato essenziale per la Sardegna, non è quindi che non vogliamo chiudere. Quindi nel 2027 tutte, nel 2025 l’Italia tranne la Sardegna”. L’AD ha anche puntualizzato che “se nell’ultimo anno non avessimo avuto il carbone, mancava il gas, e non è una responsabilità di Enel ma dei regolatori e dei governi”. LEGGI TUTTO

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    Enel, Cattaneo: non incrementiamo debito, spendiamo solo cassa che generiamo

    (Teleborsa) – Riguardo il debito, “il mercato lo conosciamo e sappiamo che dipende dalle situazione, cioè il tema del debito è la sua sostenibilità. (Gli analisti, ndr) vedono che c’è sostenibilità, che il piano di dismissioni va avanti, che magari i 12 miliardi non vengono chiusi subito per problemi con le autorità ma nel primo trimestre del 2024 vengono chiusi, e quindi si tranquillizza il mercato sulla sostenibilità del debito”. Lo ha affermato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Enel, durante la conferenza stampa sul Piano Strategico 2024-2026.”Enel proveniva da stagioni in cui l’EBITDA era sceso, il debito aumentava, il dividendo veniva pagato con il debito, quindi io vedevo una società che aumentava il debito e diminuiva la redditività, e quindi non era più sostenibile – ha aggiunto – Ora c’è un approccio diverso”.”Io non sono un amante dei debiti – ha argomentato Cattaneo – ma le aziende per ottimizzare il rendimento usano anche la leva. La leva si è usata tanto in passato perché il costo del denaro era a zero, ma poi i tassi alti hanno ammazzato il cash flow, mentre ora si sta re-invertendo la situazione dandoci maggiore tranquillità”.”Noi non spenderemo e non incrementeremo il debito, ma spenderemo solo la cassa che genereremo”, ha concluso l’AD. LEGGI TUTTO

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    Enel, Cattaneo: opportunità non è M&A, ma su investimenti e come allocare capitale

    (Teleborsa) – “Negli ultimi anni si è investito tanto nelle rinnovabili, ma poco nell’adattare le reti a queste rinnovabili, che non sono solo quelle utility scale ma anche l’autoproduzione. In più, i cambiamenti climatici e gli eventi atmosferici aprono un problema relativo alla reti, con le reti vecchie che soffrono, anche perché le reti sono stati progettate in epoche diverse”. Lo ha affermato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Enel, durante la conferenza stampa sul Piano Strategico 2024-2026, aggiungendo che “di questa cosa sono coscienti tutti, anche le autority, e oggi l’authority italiana è quella che si è mossa prima, creando le premesse affinché chi investe nella rete abbia un quadro regolatorio che favorisca gli investimenti. Questo succederà anche altrove”.”Questo non vuol dire fare meno rinnovabili, ma credo che l’approccio più leggero dia più flessibilità – ha spiegato – Ad esempio, trovando un partener che prende il 49%, il mio equity injection si riduce. Non cambia il fatto che ce l’hai comunque in gestione.Collegato a questo ha detto che “la parte di opportunità che abbiamo indicato non è opportunità di M&A, ma di investimento, come alloco il mio capitale, perché lo devo allocare dove mi rende di più”. LEGGI TUTTO

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    Enel, De Angelis: investiamo meno sulla capacità rinnovabile e più sulle reti

    (Teleborsa) – “Rispetto allo storico, i due numeri più importanti del piano sono che si investono 5 miliardi di euro in meno sulla generazione e 4 miliardi di euro in più sulla rete; in altre parole, investiamo meno sullo sviluppo della capacità rinnovabile e più sulle reti”. Lo ha affermato Stefano De Angelis, CFO di Enel, durante la conferenza stampa sul Piano Strategico 2024-2026.”Investo meno – ha aggiunto l’AD Flavio Cattaneo – anche perché la redditività non è secondo le attese, e anche alcuni degli investimenti fatti negli ultimi anno sono sotto le attese, quindi non dobbiamo bruciare cassa e denaro degli azionisti, anche considerando che sono cambiate le condizioni rispetto a prima, quando c’era un costo del denaro a zero”. LEGGI TUTTO

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    Enel cede asset generazione elettrica in Perù per 1,3 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Enel ha comunicato che le sue controllate Enel Américas e Enel Perú hanno sottoscritto un accordo con Niagara Energy, società peruviana controllata dal fondo di investimento globale Actis, per la cessione della totalità delle partecipazioni detenute dal Gruppo Enel nelle società di generazione elettrica Enel Generación Perú e Compañía Energética Veracruz.In particolare – si legge in una nota – l’accordo prevede che Niagara Energy acquisirà le partecipazioni detenute da Enel Perú ed Enel Américas in Enel Generación Perú (pari, rispettivamente, a circa il 66,50% e al 20,46% del capitale sociale di quest’ultima) e da Enel Perú in Compañía Energética Veracruz (pari al 100% del capitale sociale di quest’ultima) a fronte di un corrispettivo totale di circa 1,4 miliardi di dollari USA (circa 1,3 miliardi di euro), corrispondenti a circa 2,1 miliardi di dollari USA in termini di enterprise value complessivo (circa 1,9 miliardi di euro, riferito al 100%). Enel prevede che, complessivamente, l’operazione genererà una riduzione dell’indebitamento netto consolidato del Gruppo di circa 1,6 miliardi di euro nel 2023-2024 (circa 0,4 miliardi di euro nel 2023 e 1,2 miliardi di euro nel 2024), e un impatto positivo sull’utile netto del Gruppo reported nel 2024 di circa 60 milioni di eur2. Non sono invece previsti impatti dell’operazione sui risultati economici ordinari del Gruppo.Il perfezionamento della cessione è atteso entro il secondo trimestre del 2024. La cessione è in linea con le Priorità Strategiche del Gruppo, che prevedono il riposizionamento di Enel su Paesi nei quali il Gruppo ha un potenziale di crescita più elevato e una presenza integrata, nello specifico Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia. LEGGI TUTTO

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    Endesa, dividendo 2023 confermato nonostante pagamento per caso GNL

    (Teleborsa) – Endesa, utility spagnola controllata da Enel, punta a confermare il dividendo 2023 nonostante la Corte arbitrale internazionale della Camera di commercio internazionale (ICC) le abbia comunicato di dover pagare 570 milioni di dollari (circa 530 milioni di euro) in seguito alla revisione dei prezzi di un contratto di fornitura di gas naturale liquefatto (GNL) a lungo termine. Non è noto il nome del produttore di GNL a cui la società deve pagare la somma.Il consiglio di amministrazione di Endesa si riunirà mercoledì 22 novembre per discutere la conseguente proposta di modifica dell’attuale politica dei dividendi per il periodo 2023-2026. Tale modifica, se approvata, comporterà che “gli effetti del lodo arbitrale non avranno alcun impatto sull’ammontare dei dividendi previsti per il 2023”, si legge in una nota.Il tema sarà probabilmente affrontato anche dalla controllante Enel, che sempre il 22 novembre ha in programma la presentazione del nuovo piano strategico. Il piano di Endesa sarà svelato il giorno seguente. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,036 milioni di quote di emissione a 79 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,036 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 79,00 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    A2A, Mazzoncini: nel 2024 scenario mercato stabile e nostra crescita da piano

    (Teleborsa) – Per quanto riguarda la crescita di A2A nel 2024, “vediamo uno scenario mercato stabile e una nostra crescita industriale da piano. Il piano all’inizio era considerato un po’ ambizioso, ma ora lo stiamo rispettando, avendo anche avuto la fortuna di incrociare un effetto scenario che ci sta facendo raggiungere prima determinati target”. Lo ha affermato Renato Mazzoncini, CEO di A2A, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2023.In merito alla revisione al rialzo dell’outlook per il 2023, ha sottolineato che la società ha “aggiornato la guidance sull’EBITDA a 1.880-1.920 milioni di euro e sull’utile ordinario a 550-570 euro, che è un risultato davvero importante”.L’AD ha parlato di una “ottima performance industriale, che ci consente di avere aspettative positive per il 2024 nelle BU Generazione&Trading e Mercato, che sono anche quelle che hanno consentito il rialzo della guidance”.Inoltre, “stiamo sviluppando investimenti in linea con gli obiettivi di piano, per sostenere la transizione ecologica, anche se non va dimenticato che navighiamo come tutti in un mare in tempesta e adattiamo il percorso a quello che succede attorno a noi”.Infine, “stiamo mantenendo una grande attenzione alla disciplina finanziaria, per mantenere una solida PFN e migliorare ulteriormente i ratio finanziari”. LEGGI TUTTO