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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 51,8 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 51,8 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    GNL, manutenzione straordinaria Terminale FSRU Toscana inizia il 1° marzo

    (Teleborsa) – OLT Offshore LNG Toscana, società controllata da Snam e Igneo Infrastructure Partners, ha comunicato che il terminale FSRU Toscana sarà sottoposto al previsto periodo di manutenzione straordinaria il 1° marzo 2024. Il terminale FSRU Toscana è una delle principali infrastrutture di interesse nazionale per l’importazione del GNL (Gas naturale Liquefatto).Il termine dell’attività di manutenzione è programmato per il 31 ottobre 2024. Durante questo periodo il servizio di rigassificazione sarà interrotto. In precedenza, era stato comunicato che la manutenzione straordinaria sarebbe iniziata all’inizio di aprile 2024. LEGGI TUTTO

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    Energia elettrica, tutto quello che c’è da sapere sul passaggio al mercato libero

    (Teleborsa) – C’è ancora confusione fra gli utenti domestici del mercato tutelato “non vulnerabili”, che dal 1° luglio passeranno nel mercato libero o, in alternativa, confluiranno nel regime a Tutele graduali, che li accompagnerà alla fine del mercato tutelato. Confusione che lascerebbe il posto a una maggiore tranquillità se si capisse che la data del 1° luglio non è una scadenza irreversibile, ma semplicemente una data da cui i 4,5 milioni di utenti “non vulnerabili” verranno accompagnati ad effettuare una scelta più adatta alle proprie esigenze. Il perimetro del mercato liberoAttualmente sono già nel mercato libero 28 milioni di clienti, fra domestici (22 milioni) e ed aziende (6 milioni). Solo nel 2023 hanno scelto di passare al mercato libero 1,3 milioni di utenti. Nel mercato tutelato restano circa 9 milioni di utenti, di cui la metà sono “vulnerabili” e quindi destinatari di tutele specifiche, mentre l’altra metà dovrà scegliere se abbracciare da subito il mercato libero o rinviare ancora un po’ questa decisione, confluendo per circa tre anni nel mercato a tutele graduali. Un regime che si potrà abbandonare per quello libero quando si vuole senza problemi di interruzione di fornitura.Cosa accadrà il 1° luglioIl 1° luglio è la data in cui andrà effettuata la scelta se passare al mercato libero, accettando una delle centinaia di offerte sul mercato che li faccia risparmiare, oppure non fare alcuna scelta e confluire nel mercato a Tutele graduali, venendo assegnato all’operatore che si è aggiudicato la gara indetta dall’ARERA.In questo secondo caso, per l’utente cambierà poco o niente rispetto al Mercato in Maggior tutela, in quanto per tre anni ed in via provvisoria le condizioni contrattuali e tariffe saranno sempre fissate dall’Autorità per l’energia. Il fornitore sarà quello assegnato ad esito della gara, con offerte “al ribasso”, svolta a gennaio scorso, cui hanno partecipato una ventina di operatori e che ha visto Enel ed HERA fare il pieno ed aggiudicarsi il numero massimo di aree consentito dal regolamento.Quali opzioni per chi non vuole scegliere?Il sistema di tutele graduali punta ad accompagnare i clienti dal mercato tutelato a quello libero. Se alla scadenza non avranno deciso continueranno ad essere serviti dall’aggiudicatario della gara con l’offerta di mercato libero più vantaggiosa di cui dispone nel suo portafoglio. Caratteristica delle tutele graduali è una tariffa uguale per tutti in tutto il Paese definita dall’ARERA.Il consumatore che non sceglie, tra aprile e giugno riceverà una comunicazione dal suo attuale fornitore sul mercato tutelato, in cui sarà riportato, tra l’altro, il nome del nuovo gestore (ma senza indicazione del nuovo prezzo). Entro fine giugno Arera definirà le condizioni economiche. Dal primo luglio verrà attivato il Servizio a Tutele Graduali ed entro il 12 luglio il nuovo fornitore contatterà il cliente comunicando le nuove condizioni del servizio, incluse le condizioni economiche.La convenienzaL’offerta ab tutele graduali ovviamente sarà un’offerta standard, che quindi non terrà conto del profilo del cliente né dei suoi consumi, a differenza delle offerte del mercato libero che spesso sono “su misura” per la tipologia di cliente.La tariffa del mercato a Tutele graduali non presenterà grandi variazioni rispetto a quella applicata nella ‘Maggior tutela’, consentendo un risparmio di pochi euro al mese, mantenendo una correlazione con il prezzo delle materie prime ed essendo esposta alle forti tensioni geopolitiche, che minacciano una fiammata del prezzo delle commodity. In più, non essendo un’offerta “cucita’ su misura non è detto che sarà più conveniente per tutti in quanto le esigenze del singolo non sono quelle di una famiglia. Nel mercato libero, invece, ci sono offerte “su misura” ed anche offerte a prezzo bloccato quindi non esposto a rischi. La scelta della propria offerta può tener conto della convenienza, prezzo fisso e non indicizzato, per proteggersi da eventuali rincari dell’energia, oppure di condizioni più adatte alle proprie esigenze, di servizi o prodotti aggiuntivi come gas, fibra, mobilità, fotovoltaico, o delle caratteristiche del venditore quali la presenza anche di negozi fisici, touch point digitale, call center per orari prolungati.Per i clienti che passano dal mercato tutelato alle tutele graduali si ipotizza uno sconto medio di 40 euro all’anno rispetto al Pun (prezzo di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica) per singolo sito (le offerte degli operatori in gara sono state formulate per singolo sito) che equivale a circa 3 euro al mese, quindi un risparmio minimo. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 53 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 53 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Gas europeo, Goldman Sachs: ancora non fuori dalla crisi, serve ancora un inverno

    (Teleborsa) – Il livello confortevole di stoccaggio di fine inverno che attualmente è atteso nell’Europa nordoccidentale e le revisioni al ribasso sulle stime del prezzo del gas TTF per il 2024 potrebbero lasciare l’impressione che l’Europa abbia risolto la sua crisi energetica. “Non siamo d’accordo con questo punto di vista e crediamo che la crisi non sia ancora finita e che abbiamo ancora un inverno da affrontare prima di mitigare il rischio che i prezzi estremi del gas riemergano”, si legge in una ricerca di Goldman Sachs.Secondo gli analisti della banca d’affari statunitense, il deficit strutturale del gas naturale europeo deve ancora essere completamente risolto, con l’aumento dell’offerta di GNL che non ha ancora compensato del tutto la perdita delle importazioni russe. Pertanto, i prezzi europei del gas rimangono vulnerabili alle interruzioni della fornitura o all’aumento della domanda, soprattutto durante l’inverno.A partire dal 2025, tuttavia, si assisterà a un aumento significativo dell’offerta globale di GNL che porterà i mercati a un eccesso di offerta e, di conseguenza, a una riduzione dei prezzi europei del gas e del GNL, soprattutto nel periodo 2026-28. LEGGI TUTTO

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    Eni, Descalzi: per Chimica sono necessarie misure radicali, possiamo creare valore

    (Teleborsa) – “Siamo consapevoli della situazione della chimica e abbiamo fatto molto per cambiare, ma ora sono necessarie misure più radicali che spingano il cambiamento. Dobbiamo fare qualche azione più forte, perchè è un’area dove possiamo creare valore”. Lo ha affermato il CEO di Eni, Claudio Descalzi, nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2023, in merito alla situazione del settore chimico.Nel quarto trimestre 2023 il business della Chimica gestito da Versalis ha riportato una perdita operativa adjusted pari a 237 milioni di euro, in aumento rispetto al quarto trimestre 2022. Tale risultato riflette il calo della domanda in tutti i segmenti di business dovuto al rallentamento macroeconomico e ai maggiori costi di produzione in Europa che hanno ridotto la competitività delle produzioni di Versalis rispetto ai competitors americani ed asiatici. Nel 2023, il business ha registrato una perdita operativa adjusted pari a 614 milioni di euro (254 milioni di euro nel 2022) dovuta alle stesse condizioni di mercato avverse del trimestre.Tra gli highlight dell’anno, Eni segnala che a ottobre Versalis ha perfezionato l’acquisto del 64% della partecipazione in Novamont posseduta dall’azionista Mater-Bi, acquisendo il controllo totalitario.”Abbiamo alcune inefficienze, che sono state accentuate dalla situazione in Europea – ha detto Adriano Alfani, AD di Versalis – Quindi stiamo lavorando su tutti processi e sull’intera value chain”. LEGGI TUTTO

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    Eni, Gattei: confermiamo piano IPO per Plenitude, monitoriamo condizioni mercato

    (Teleborsa) – “Per quanto riguarda il percorso di Plenitude verso l’IPO, continuiamo a pianificare la valorizzazione in diverse fasi. Abbiamo fissato un valore, uno dei primi elementi per valorizzare le nostre unità, e continueremo a monitorare le condizioni del mercato nel 2024 e nel 2025″. Lo ha affermato il CFO di Eni, Francesco Gattei, nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2023.Il riferimento è al fatto che a dicembre 2023 Eni e Energy Infrastructure Partners (EIP) hanno firmato un accordo per l’ingresso di EIP nel capitale sociale di Plenitude con il 9% del capitale sociale. Ciò ha dato visibilità al valore del business, stimato in circa 10 miliardi di euro, e rafforzato l’accesso a mezzi finanziari incrementali a sostegno dei piani di crescita.”Il nostro partner si è espresso sulla questione ma probabilmente è stato mal interpretato – ha detto Gattei, rispondendo a una domanda sul tema – Ha detto che non è necessario farla, ma comunque il piano è di fare l’IPO quando le condizioni di mercato lo permetteranno”.Plenitude nei dodici mesi 2023 ha ottenuto un utile operativo adjusted pari a 515 milioni di euro, in aumento di 170 milioni di euro rispetto al periodo di confronto. L’EBITDA proforma adjusted è stato pari a 0,93 miliardi di euro, superando la guidance originaria. Inoltre, ha raggiunto i 3 GW di capacità rinnovabile. LEGGI TUTTO

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    Gas, Eni: “Confermata estensione ed eccellenti capacità produttive nell’offshore di Cipro”

    (Teleborsa) – Eni annuncia di aver completato con successo il pozzo Cronos-2, perforato per testare la scoperta Cronos, effettuata nel Blocco 6, al largo di Cipro, nell’agosto 2022. Il test di produzione ha permesso di stimare una capacità del pozzo superiore a 4,2 milioni di metri cubi di gas al giorno in configurazione di produzione, ed è strumentale all’avanzamento degli studi sulle opzioni di sviluppo fast-track.Cronos-2 è stato perforato per confermare l’estensione laterale della scoperta di gas denominata Cronos (effettuata con il pozzo esplorativo Cronos-1), situata a circa 3 km di distanza, per valutare le caratteristiche del giacimento eseguendo un test di produzione. Il pozzo ha incontrato la stessa sequenza carbonatica di Cronos-1, confermandone la comunicazione idraulica e l’importante colonna di gas con intervalli di permeabilità eccellenti. Insieme ad un’ampia acquisizione di dati, Cronos-2 – sottolinea Eni in una nota – è stato sottoposto ad un prolungato test di produzione che ha permesso di dimostrare l’eccellente capacità produttiva della scoperta a gas.Cronos-2 è il quarto pozzo perforato da Eni nel Blocco 6, dopo le scoperte di gas di Calypso nel 2018 e di Cronos e Zeus nel 2022. La perforazione di Cronos-2, avvenuta a breve distanza di tempo dalla scoperta di Cronos, conferma l’impegno di Eni e del suo partner TotalEnergies ad accelerare la scelta della soluzione di sviluppo più adatta ed economica per contribuire alla fornitura di gas all’Europa e alla regione.Eni è presente a Cipro dal 2013. Il blocco 6 è operato da Eni che detiene una quota del 50% con TotalEnergies come partner. Eni opera anche i blocchi 2, 3, 8 e 9 e ha partecipazioni nei blocchi 7 e 11 operati da TotalEnergies. LEGGI TUTTO