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    STM ed ERG, accordo per fornitura di energia rinnovabile in Italia

    (Teleborsa) – STMicroelectronics, colosso italo-francese nel campo dei semiconduttori, ed ERG, primario produttore indipendente italiano di energia da fonti rinnovabili, hanno sottoscritto un Power Purchase Agreement (PPA) della durata di quindici anni per la fornitura di energia da fonti rinnovabili alle sedi operative italiane di ST nel periodo 2024-2038. In Italia, ST gestisce due siti di produzione di semiconduttori in grandi volumi ad Agrate (nei pressi di Milano) e Catania, oltre a vari siti dedicati alla ricerca e sviluppo, alla progettazione e alle attività di vendita e marketing.L’accordo – si legge in una nota – prevede la vendita da parte di ERG di circa 250 GWh annui di energia rinnovabile, equivalente a un volume totale su 15 anni di 3,75 TWh, prodotti dagli impianti siciliani di Camporeale a Palermo e di Mineo-Militello-Vizzini a Catania. Entrambi sono oggetto di repowering, un intervento di rinnovamento tecnologico volto ad aumentare la produzione di energia verde, per una capacità installata totale di 151,4 MW.”Questo accordo segna un altro passo importante verso l’obiettivo di ST di diventare carbon neutral nelle sue attività operative ( emissioni Scope 1, Scope 2 e in parte Scope 3) entro il 2027, che comprende l’approvvigionamento del 100% di energia da fonte rinnovabile entro il 2027 – ha commentato Geoff West, Executive Vice President e Chief Procurement Officer di STMicroelectronics – I PPA giocheranno un ruolo importante nella nostra transizione””Siamo soddisfatti di questo accordo con STMicroelectronics, protagonista tecnologico globale a livello mondiale impegnato, come ERG, nella decarbonizzazione del pianeta attraverso l’utilizzo delle energie rinnovabili nei propri processi industriali – ha dichiarato Paolo Merli, amministratore delegato di ERG – L’accordo ci consente di valorizzare al meglio, dopo Partinico-Monreale, due ulteriori progetti di repowering attraverso meccanismi di vendita di energia in grado di stabilizzare i ricavi a valori in linea con gli attuali livelli di mercato, garantendo la corretta remunerazione del capitale investito”.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Costa d’Avorio, Descalzi (Eni) incontra il Presidente Ouattara: dallo sfruttamento di Baleine all’olio vegetale

    (Teleborsa) – Il Presidente della Repubblica della Costa d’Avorio Alassane Ouattara ha incontrato l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ad Abidjan per celebrare l’avvio della produzione del giacimento di Baleine, situato al largo della costa orientale della Costa d’Avorio e per fare il punto sulle attività di Eni nel Paese.Eni e il suo partner Petroci hanno avviato con successo la produzione di Baleine nell’agosto di quest’anno, raggiungendo un time-to-market inferiore ai due anni dalla scoperta giant. La produzione di petrolio da Baleine si attesta a 20.000 bbl/d, superando di gran lunga i 12.000 bbl/d previsti inizialmente. Il progetto dovrebbe raggiungere il suo plateau di 50.000 barili di petrolio al giorno entro la fine del 2024, con il completamento della seconda fase di sviluppo; si prevede che lo sviluppo completo del campo consentirà di produrre fino a 150.000 bbl/d. La produzione di gas di Baleine è interamente destinata al mercato interno. Il progetto è il primo sviluppo net-zero (emissioni Scope 1 e 2) in Africa.L’incontro è stato anche l’occasione per discutere delle iniziative che Eni sta portando avanti per incentivare la diversificazione economica, oltre che per contribuire al fabbisogno energetico del Paese. Tra queste, si segnala la produzione di olio vegetale per rifornire le bioraffinerie Eni, che fa leva sugli scarti della produzione di gomma. Una iniziativa che offre un reddito aggiuntivo a 100.000 famiglie che hanno già aderito al programma.”Con l’avvio della produzione di olio vegetale in Costa d’Avorio raggiungiamo un traguardo pienamente in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione. Questo progetto alimenterà le nostre bioraffinerie con materie prime sostenibili e allo stesso tempo integrerà la Costa d’Avorio nella catena del valore dei biocarburanti, generando un impatto positivo sulle famiglie degli agricoltori locali con cui collaboriamo attraverso accordi di lungo termine”, ha detto Claudio Descalzi.L’avvio della produzione di olio vegetale in Costa d’Avorio segue quello del Kenya nel 2022; altri progetti agri-feestock sono in fase di sviluppo in Congo, Angola, Mozambico, Ruanda, Italia, Kazakistan e nel Sud-Est asiatico. LEGGI TUTTO

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    Enel, l’Ad Cattaneo ha acquistato 1 milione di azioni

    (Teleborsa) – Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, nella giornata di ieri, ha acquistato 1.000.000 di azioni Enel tramite una società da lui interamente controllata, al prezzo medio ponderato di 6,3996 euro per azione. Considerando i nuovi acquisti, che fanno seguito a quelli del 27 luglio e del 31 maggio 2023, Flavio Cattaneo ha incrementato il suo portafoglio a 2.500.000 azioni Enel, per un valore totale di circa 16 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Endesa rivede al ribasso le stime sugli utili

    (Teleborsa) – Endesa, controllata spagnola del Gruppo Enel, ha rivisto al ribasso la stima sull’utile ordinario 2023. Il risultato è atteso ora a 1,1 miliardi di euro contro il range 1,4-1,5 miliardi indicato in precedenza. La società ha tagliato anche la previsione per il prossimo anno, a 1,6-1,7 miliardi da 1,7-1,8 miliardi. Il titolo alla Borsa di Madrid cede il 2,82%. LEGGI TUTTO

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    Eni, Moody’s conferma rating Baa1 e alza outlook a stabile

    (Teleborsa) – Moody’s Investors Service (Moody’s) ha confermato il rating “Baa1” di Eni e alzato da negativo a stabile l’outlook. La decisione, spiega una nota, è legata al miglioramento dell’outlook sul debito italiano del 17 novembre.L’agenzia ha confermato anche il rating del debito senior non garantito a Baa1, il rating del programma EMTN senior non garantito a (P)Baa1, il Baseline Credit Assessment (BCA) a baa1, il debito subordinato junior a Baa3 di Eni, e i rating del debito della sua controllata garantita, Eni Finance International SA, che includono il rating senior unsecunded Baa1, nonché il rating senior unsecured della società interamente controllata da Eni, Eni Usa, a Baa2. Allo stesso tempo, Moody’s ha confermato il rating Prime-2 dei commercial paper di Eni.L’outlook su tutte le entità è passato da negativo a stabile. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -7 BCF

    (Teleborsa) – Calano a sorpresa gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 17 novembre 2023 sono risultati in contrazione di 7 BCF (billion cubic feet).Il dato è inatteso dal consensus che stimava un aumento di 7 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 60 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.826 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 7% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.575) e in crescita del 7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 3.577 BCF. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio in aumento oltre attese. Giù i prezzi dopo rinvio meeting Opec

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 17 novembre 2023, sono saliti di circa 8,7 milioni di barili a 448,1 MBG, contro attese per un incremento di 1,1 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una discesa di 1 milione, arrivando a 105,6 MBG, contro attese per un variazione di -0,7 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 0,7 milioni a quota 216,4 MBG (era atteso un decremento di 0,2 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono stabili a 351,3 MBG. Nel frattempo, i prezzi del petrolio sono in forte calo dopo che è stato rinviato il meeting dell’Opec+ dal 26 al 30 novembre, creando incertezza sui futuri livelli di produzione. I futures sul Light Crude WTI perdono oltre il 4,1% scendendo a 74,5 dollari al barile, mentre il Brent scivola a 79,2 dollari (-3,8%). La riunione allargata dei paesi produttori, che include Arabia Saudita e Russia, deve decidere sull’accordo per i livelli di produzione, inserendo eventuali modifiche a quanto previsto per il 2024.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Enel, Cattaneo: non siamo in lista privatizzazioni, quota Endesa rimane stabile

    (Teleborsa) – Sulla possibilità che Enel rientri nella lista delle ulteriori privatizzazioni del governo italiano, l’Amministratore Delegato Flavio Cattaneo ha affermato “Io non sono il detentore del 23% e bisogna chiederlo al governo, ma non credo che una quota di Enel sia nella lista delle privatizzazioni”.Sempre sul fronte dei movimenti nel capitale, questa volta nella spagnola Endesa, ha detto durante la conferenza stampa sul Piano Strategico 2024-2026: “La partecipazione in Endesa rimane stabile, non c’è alcuna intenzione di vendere la quota. La strategia è concentrarci dove siamo verticalmente integrati, li lo siamo e siamo anche leader. Quindi non intendiamo cambiare il vertice e neppure la quota”.A una domanda sulla fredda accoglienza della Borsa al nuovo piano, ha replicato: “Io gestisco società quotate da più di 24 anni. Uno dei giochini che si possono fare è uscire prima con gli analisti che prevedono risultati sopra le attese, siccome poi molti ci guadagnano sui volumi, sia in acquisto che in discesa. Si dice compra sui rumors e vendi sulle notizie, di fatto scaricando il giorno (dell’evento, ndr)”. “Il piano comunque riduce il debito e aumenta i ritorni, e come si dice a Bolzano cca nisciuno è fesso – ha aggiunto con tono scherzoso – Il piano è credibile e penso che darà soddisfazione, i prezzi di Borsa li vedremo in un periodo più consono”. LEGGI TUTTO