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    Iren, Bufo: nel 2025 atteso EBITDA in ulteriore crescita a 1,34-1,36 miliardi di euro

    (Teleborsa) – “Approviamo oggi un EBITDA pari a oltre 1,27 miliardi, superiore alla Guidance, e in crescita del 6,5% rispetto allo scorso anno. Questo conferma la traiettoria di sviluppo tracciata dal piano industriale e la capacità di Iren di adattarsi ai differenti contesti di mercato grazie soprattutto al proprio modello multibusiness”. Lo ha affermato Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren, commentando i risultati 2024.”L’incremento di redditività, supportato dal recupero di marginalità della business unit Reti e dall’attività di vendita di commodity e servizi, ha consentito di ridurre il livello di indebitamento al 3,2x – ha aggiunto – Supportati dai risultati conseguiti, guardiamo al futuro per rendere Iren ancora più solida, attraverso una maggiore disciplina e selettività degli investimenti, che ci consentiranno di continuare a crescere prevalentemente nelle attività regolate e nell’incremento della qualità del servizio ai territori”. “Un futuro concreto già nel 2025 dove ci attendiamo un’EBITDA in ulteriore crescita compreso tra gli 1.340-1.360 milioni di euro – ha sottolineato – Infine, nei prossimi mesi lavoreremo con tutte le oltre 11 mila persone del gruppo e con il nuovo consiglio di amministrazione per definire un nuovo piano strategico per Iren che consolidi il ruolo della società come player di riferimento”. LEGGI TUTTO

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    Iren, l’utile 2024 sale a 268,5 milioni di euro. Dividendo di 12,83 centesimi

    (Teleborsa) – Iren, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati pari a 6.043,1 milioni di euro, in diminuzione del 6,9% rispetto ai 6.490,4 milioni di euro dell’esercizio 2023. I principali fattori di contrazione del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 300 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities e per circa 338 milioni dalla riduzione delle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici.Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 1.274,1 milioni di euro, in aumento del 6,5% rispetto ai 1.196,9 milioni di euro dell’esercizio 2023. L’incremento è supportato dalla crescita dei business regolati ed in particolare delle Reti, dal contributo positivo dell’attività di vendita (Mercato) e dall’ampliamento del perimetro di consolidamento alle società Acquaenna e Sienambiente. L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 268,5 milioni di euro, in aumento (+5,4%) rispetto al risultato dell’esercizio 2023.L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.083 milioni al 31 dicembre 2024, in incremento (+4%) rispetto al dato del 31 dicembre 2023. Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 942 milioni di euro, in crescita (+0,9%) rispetto al 2023, di cui 830 milioni di euro di investimenti tecnici e 112 milioni di euro di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Egea (87 milioni di euro), al consolidamento di Sienambiente (19 milioni di euro) e all’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del nuovo impianto agrivoltaico di Rovigo (5 milioni di euro).Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, che si terrà il 24 aprile 2024, il pagamento di un dividendo pari a 12,83 centesimi di euro per azione, in crescita del 8% rispetto allo scorso anno (pay-out del 61%, in linea con le previsioni di Piano Industriale). Data stacco della cedola il 23 giugno 2025, record date il 24 giugno 2025 e data di pagamento il 25 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    Gas, EIA: stoccaggi settimanali in risalita e sopra attese

    (Teleborsa) – Risalgono marginalmente gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 14 marzo 2025 sono risultati in aumento di 9 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela inferiore al consensus (3 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 62 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.707 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 26,8% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.331) e del 10% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 1.897 BCF. LEGGI TUTTO

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    ADQ ed Energy Capital Partners, partnership da 25 miliardi di dollari sui data center

    (Teleborsa) – ADQ, società di investimento di Abu Dhabi, ed Energy Capital Partners (ECP), il più grande proprietario privato di produzione di energia e fonti rinnovabili negli Stati Uniti, hanno stipulato un accordo per stabilire una partnership 50-50 nella nuova generazione di energia e infrastrutture energetiche.Combinando l’esperienza di ADQ negli investimenti infrastrutturali con la principale piattaforma di investimento energetico di ECP nell’elettrificazione e nella generazione di energia e fonti rinnovabili, la partnership mira a soddisfare le crescenti esigenze energetiche di data center, aziende cloud su larga scala e altre industrie ad alta intensità energetica.L’attenzione geografica principale della partnership saranno gli Stati Uniti. Una parte del capitale potrebbe anche essere destinata a opportunità in mercati internazionali selezionati. I partner pianificano di effettuare investimenti di capitale totali per oltre 25 miliardi di dollari in progetti per un valore di 25 GW. Si prevede che il contributo di capitale iniziale combinato dei partner ammonterà a 5 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Snam, Venier: approccio strategico ad asset in portafoglio con focus su corridoi europei

    (Teleborsa) – “Il 2024 è stato un altro anno di crescita e overperformance sulla guidance per Snam. Dalla crisi energetica abbiamo gestito la fase di emergenza e gettato le basi per un sistema più resiliente. Il nostro framework strategico è evoluto nel tempo, con una maggior interconnessione tra molecole e una visione paneuropea, che rende Snam il leader in Europa non solo per gli asset italiani ma anche per la presenza europea. Abbiamo una grande visibilità sul futuro e una solida flessibilità finanziaria, che ci permette di avere una remunerazione attraente e sostenibile per gli azionisti”. Lo ha affermato l’Amministratore Delegato di Snam, Stefano Venier, nella conference call che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2024.Sul fronte dell’M&A, “abbiamo finalizzato a dicembre 2024 l’aumento della quota di Adriatic LNG al 30%, rafforzando la nostra posizione nel settore in Italia. A marzo abbiamo concluso l’acquisizione di Edison Storage, solidificando la nostra footprint nel settore, e perfezionato la vendita delle quote di ADNOC per 234 milioni di euro, portando a un IRR del 14,5%, in un’operazione che evidenzia il nostro approccio strategico al portafoglio di asset”.”Abbiamo speso 2 miliardi di euro per le acquisizioni, mentre contando anche i disposal la rotazione degli asset ha totalizzato 2,5 miliardi di euro, mentre ci concentriamo sui principali corridoi energetici europei”, ha sottolineato.Sul fronte del trasporto, Venier ha ricordato che “la fase 1 dei lavori sull’Adriatic Line sono iniziati a giugno 2024 e stanno procedendo in linea con i piani, è stata potenziata l’esportazione verso l’Austria da 6 bcm a 9 bcm (annuali) da ottobre 2024 e sono stati siglati 218 contratti di connessione di impianti di biometano (oltre due volte in più rispetto al 2023)”.Per quanto riguarda lo stoccaggio, “è stato offerto un servizio di flusso inverso al sistema durante la stagione invernale, mentre il livello di stoccaggio si assesta a circa il 46% al 18 marzo. Con riferimento al GNL, è avvenuto l’ormeggio della BW Singapore a Ravenna, che entrerà in funzione ad aprile 2025, mentre nel 2024 sono stati consegnati circa 150 carichi, con il 25% della domanda di gas coperta da GNL, garantendo una diversificazione, visto che un terzo viene dal Qatar, un terzo dagli Stati Uniti, un quarto dall’Algeria e il resto da altri paesi”.Venier ha sottolineato “la crescita a due cifre negli ultimi 2 anni nonostante un contesto macroeconomico volatile e tassi di interesse in aumento, con una remunerazione degli azionisti leader del settore pur mantenendo la flessibilità finanziaria. Dall’inizio della crisi energetica nel 2022, l’EBITDA Adjusted è cresciuto del 23%, mentre l’utile netto Adjusted dell’11% nonostante il ciclo dei tassi di interesse”. In questo periodo, “il network italiano è passato da 32.767 a 32.926 km, la capacità di GNL è triplicata a 19 bcm, mentre la capacità di stoccaggio è crescita organicamente da 16 a 17 bcm, e a 18 bcm includendo anche gli asset Edison Stoccaggio acquisiti a marzo 2025. Oggi Snam ha dodici siti di stoccaggio nel centro e nord Italia, vicini ai principali hub industriali”.L’AD ha spiegato che la domanda di gas in Italia nel 2024 è cresciuta dello 0,5% a 62 miliardi di metri cubi nel 2024, mentre a livello globale è salita del 3% guidata dall’Asia. Sempre per l’Italia, la domanda di gas a gennaio-febbraio 2025 è cresciuta dell’8,8% trainata soprattutto dalla domanda del settore termoelettrico. Il prezzo medio del gas sul TTF di Amsterdam è stato di 34,5 euro a megawattora l’anno scorso, con una flessione del 14,4% sul 2023 e con un’alta volatilità nel quarto trimestre del 2024 e primo trimestre del 2025. LEGGI TUTTO

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    Snam, CdA propone primo piano di azionariato diffuso rivolto a tutti dipendenti

    (Teleborsa) – Il CdA di Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha convocato l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, in unica convocazione, per mercoledì 14 maggio 2025. L’Assemblea Ordinaria è convocata per deliberare in merito: all’approvazione del bilancio di esercizio 2024; alla destinazione dell’utile di esercizio e distribuzione del dividendo; all’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie; all’approvazione del Piano di azionariato diffuso 2025-2027; all’approvazione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti; alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.Programma di acquisto di azioni proprieIl CdA propone all’Assemblea di autorizzare l’acquisto di azioni proprie, in una o più volte, per un periodo di 18 mesi, sino ad un limite massimo di n. 120.000.000 di azioni ordinarie Snam, pari a circa il 3,57% del capitale sociale della società, avuto riguardo anche alle azioni proprie già possedute dalla Società e per un esborso massimo pari a 500 milioni di euro.Le azioni proprie già possedute dalla società al 19 marzo 2025 ammontano a 6.461.439 pari allo 0,192% del capitale sociale.Piano di azionariato diffusoIn sede di assemblea verrà sottoposta agli azionisti la proposta di Piano di azionariato diffuso 2025-2027, che nasce con l’obiettivo di consentire ai dipendenti di investire in Snam, diventandone azionisti e condividendo così il valore generato dall’azienda in un orizzonte di lungo periodo. Il piano, che prevede adesione volontaria, è rivolto alla totalità dei dipendenti e mira a consolidarne il senso di appartenenza, incentivando la loro partecipazione agli obiettivi del Gruppo e all’ulteriore creazione di valore.Il Piano mira a coinvolgere primariamente operai, impiegati e quadri, oltre che i dirigenti. L’adesione al Piano prevede la possibilità di ricevere azioni matching, azioni welcome (in occasione della prima adesione al piano) e diritti all’assegnazione di azioni loyalty, subordinatamente all’investimento in azioni Snam mediante il ricorso a risorse proprie o tramite la conversione del premio di risultato (nell’ambito del negoziato sindacale), nel corso di tre attribuzioni annuali di assegnazione negli anni di competenza 2025, 2026 e 2027. LEGGI TUTTO

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    Snam, le emissioni Scope 1 e 2 sono diminuite del 16% nel 2024

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha comunicato che nel 2024 le emissioni Scope 1 e 2 sono diminuite del 16% rispetto al 2023 nel perimetro target (perimetro regolato, aggiustato per la FSRU di Piombino, che ha contribuito alle emissioni del 2024), e di oltre il 28% rispetto alla baseline del 2022. È quanto emerge dalla nota sui conti 2024.Questo risultato è stato principalmente ottenuto grazie agli sforzi continui per ridurre le emissioni di metano, che sono diminuite del 13% rispetto all’anno precedente e del 62% rispetto alla baseline del 2015 per gli impegni UNEP, e grazie all’ottimizzazione del dispacciamento. I risultati sono stati anche influenzati da alcuni fattori imprevedibili e cambiamenti nel contesto, come il minor utilizzo della dorsale nordafricana più energivora rispetto a quella russa.Nel perimetro target, le emissioni Scope 3 sono diminuite del 10% rispetto al 2023 e del 15% rispetto alla baseline del 2022, grazie a una significativa riduzione dell’intensità delle emissioni dalla Supply Chain e alle minori emissioni delle controllate.Con riferimento alla Sustainability Scorecard di Snam, i risultati significativi per il 2024 includono: (i) la finanza sostenibile che raggiunge l’84%, con l’obiettivo per il 2029 aumentato al 90%; (ii) oltre 2.000 km di rete certificata hydrogen-ready; (iii) oltre 100 kton di CO2 equivalenti evitati grazie ai business del biometano ed efficienza energetica; e (iv) le donne rappresentano il 26,5% dei ruoli dirigenziali. LEGGI TUTTO

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    Snam, closing della vendita della quota ADNOC: plusvalenza di 120 milioni di euro

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha perfezionato la vendita della partecipazione indirettamente detenuta in ADNOC Gas Pipelines, pari al 5,88% del relativo capitale sociale, a Lunate, un fondo di investimenti alternativi globali basato ad Abu Dhabi con 105 miliardi di dollari di asset in gestione. L’annuncio è arriva contestualmente alla pubblicazione dei conti 2024 e fa seguito all’annuncio, in data 28 gennaio 2025, dell’accettazione dell’offerta vincolante di Lunate, alla firma del contratto di compravendita avvenuta in data 5 marzo 2025 e al mancato esercizio dei diritti previsti a favore degli altri soci in caso di trasferimenti di partecipazione.ADNOC Gas Pipelines, una controllata di ADNOC, possiede i diritti di gestione di 38 gasdotti per un totale di 982 chilometri negli Emirati Arabi Uniti (EAU). Snam aveva acquisito la partecipazione indiretta in ADNOC Gas Pipelines nel 2020, per un corrispettivo di circa 250 milioni di dollari, attraverso l’acquisizione di una partecipazione diretta in Galaxy Pipeline Assets HoldCo, veicolo societario partecipato altresì da GIP, GIC, Brookfield Asset Management, Ontario Teachers’ Pension Plan Board e NH Investment & Securities. Il valore contabile della partecipazione al 31 dicembre 2024 risulta pari a circa 140 milioni di euro.Il corrispettivo della vendita ammonta a circa 234 milioni di euro equivalenti, comprensivo degli aggiustamenti previsti dal contratto di compravendita e della ticking fee, con un IRR pari a circa il 14,5% e una plusvalenza stimata nell’intorno di circa 120 milioni di euro, al netto dell’impatto fiscale.”La vendita della partecipazione da parte di Snam è in linea con la strategia di concentrarsi sullo sviluppo di un’infrastruttura multi-molecola lungo i principali corridoi energetici europei”, si legge nella nota sui conti. LEGGI TUTTO