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    ESI, commessa 8,6 milioni di euro per nuovo impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, si è aggiudicata la gara per la realizzazione, chiavi in mano, di un nuovo impianto fotovoltaico, da realizzarsi nella provincia di Foggia, commissionato da una società attiva nel settore della produzione di energia elettrica. La commessa consiste nella progettazione, realizzazione ed installazione di un generatore fotovoltaico della potenza di 9,8 MWP per la produzione di energia elettrica, inclusi pannelli fotovoltaici, apparecchiature elettriche, apparecchiature di controllo e sicurezza, opere di viabilità interna, si legge in una nota. L’importo della commessa, pari a 8,6 milioni di euro, sarà di competenza degli esercizi 2023-2024.”A seguito della firma del nuovo contratto, il backlog ammonta a circa 37 milioni di euro (backlog residuo di giugno più nuove acquisizioni)”, ha commentato l’AD Stefano Plocco.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio in aumento a sorpresa

    (Teleborsa) – Sono aumentate inaspettatamente le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 24 novembre 2023, sono saliti di circa 1,6 milioni di barili a 449,7 MBG, contro attese per un decremento di 0,9 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una salita di 5,2 milioni arrivando a 110,8 MBG, contro attese per un calo di 0,4 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 1,8 milioni a quota 218,2 MBG (era atteso un incremento di 0,2 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono salite a 351,6 MBG.Nel frattempo, i prezzi del petrolio viaggiano in lieve rialzo, in vista della riunione Opec+ in calendario domani, 30 novembre. La riunione allargata dei paesi produttori, che include Arabia Saudita e Russia, deve decidere sull’accordo per i livelli di produzione, inserendo eventuali modifiche a quanto previsto per il 2024.I futures sul Light Crude WTI guadagna lo 0,24% a 75,6 dollari al barile, mentre il Brent sale a 81,8 dollari (+0,2%).(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Phillips 66, Elliott chiede posti in CdA dopo acquisito quota da 1 miliardo di dollari

    (Teleborsa) – Elliott Investment Management, che gestisce fondi che complessivamente detengono un investimento di circa 1 miliardo di dollari in Phillips 66, società energetica americana, ha inviato oggi una lettera al consiglio di amministrazione di Phillips 66 per proporre una serie di cambiamenti che potrebbero portare a una rivalutazione del titolo.Nella sua lettera, Elliott ha delineato un percorso attraverso il quale Phillips 66 può rimediare alla sua sotto-performance, migliorare la sua esecuzione, ripristinando la fiducia con gli investitori e sbloccando un valore significativo e sostenibile per i suoi azionisti. Elliott vede un upside di circa il 75% rispetto all’attuale prezzo delle azioni (o superiore a 200 dollari per azione).Nella sua lettera, Elliott ha affermato che, sebbene gli obiettivi della società per il 2025 siano ammirevoli, gli investitori sono scettici sulla capacità della società di raggiungerli. “Al momento – ha scritto Elliott – crediamo che Lashier (il CEO Mark Lashier, ndr) e il resto del team di gestione meritino il sostegno degli investitori purché dimostrino progressi significativi rispetto a questi obiettivi. Allo stesso tempo, riteniamo comprensibile lo scetticismo del mercato e riteniamo che il consiglio debba adottare diverse misure per rassicurare gli investitori che Phillips 66 è nella migliore posizione possibile per realizzare il suo potenziale di creazione di valore”.Tra le misure raccomandate da Elliott c’è la nomina nel consiglio di amministrazione della Phillips 66 di due nuovi amministratori altamente qualificati. Se Phillips 66 non fosse in grado di raggiungere i suoi obiettivi per il 2025, Elliott ritiene che la società potrebbe implementare con successo un percorso simile a quello seguito da Marathon Petroleum Corporation dopo il suo impegno con Elliott nel 2019.Se si rendesse necessario, Elliott è fiducioso che Phillips 66 possa seguire un percorso simile: apportare le opportune modifiche al management; colmare l’attuale divario EBITDA della raffinazione di 2-3 dollari al barile tra Phillips 66 e Valero; generazione di proventi in contanti al netto delle imposte da 15 a 20 miliardi di dollari dalla vendita della partecipazione di CPChem di Phillips 66, dei convenience stores europei e di una parte delle sue partecipazioni nel midstream non gestite.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    A2A, CdA conferma composizione del Comitato Controllo e Rischi

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di A2A, multi-utility italiana quotata su Euronext Milan, ha valutato, accertandone la sussistenza, i requisiti di indipendenza in capo al consigliere non esecutivo Mario Motta. Il CdA ha inoltre deliberato, confermandola, la seguente composizione del Comitato Controllo e Rischi: Alessandro Zunino (Presidente), Elisabetta Bombana, Mario Motta e Maria Grazia Speranza. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,036 milioni di quote di emissione a 71,71 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,036 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 71,71 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Rete del futuro, Gridspertise presenta due innovative soluzioni Edge

    (Teleborsa) – Gridspertise, player globale dedicato a supportare i gestori dei sistemi di distribuzione di tutto il mondo nell’accelerare la trasformazione digitale delle reti elettriche, ha appena presentato due nuove soluzioni all’avanguardia in occasione di Enlit Europe 2023, il principale evento dedicato allo scenario energetico europeo. A Parigi, l’azienda ha presentato per la prima volta la sua nuova piattaforma modulare di smart meter, Globy, che offre ai DSO la massima flessibilità hardware e software e diversi moduli di comunicazione, e l’ecosistema di soluzioni per il monitoraggio e il controllo della rete elettrica a bassa tensione (Low Voltage Edge Grid Monitoring and Control) basato sulle tecnologie Quantum Edge® device di Gridspertise, gli alleati perfetti per rendere la rete elettrica a bassa tensione più efficiente e affidabile.Per supportare i DSO nell’affrontare le sfide a livello di rete di bassa tensione, Gridspertise ha progettato le nuove soluzioni presentate a Enlit Europe 2023. La crescente domanda di elettricità, la necessità di gestire e integrare nuovi carichi di energia, inclusi i veicoli elettrici e la diffusione delle risorse energetiche distribuite (DER) hanno reso più complessa la rete a causa dei nuovi flussi di energia bidirezionali e delle fluttuazioni della domanda, pertanto l’interesse dei gestori dei sistemi di distribuzione (DSO) si è spostato dal monitoraggio dell’alta e media tensione (MT) alla visibilità in tempo reale della rete di bassa tensione (BT).La nuova generazione di contatori intelligenti svolge un ruolo cruciale nel migliorare la visibilità della rete di BT, agendo come sensori intelligenti distribuiti per fornire dati in tempo reale sul consumo di energia, migliorare il monitoraggio remoto delle prestazioni della rete e consentire l’integrazione delle rinnovabili.Sebbene i contatori intelligenti rappresentino un primo importante strumento, i DSO hanno l’esigenza di integrare altre fonti di informazione per determinare se le reti di BT funzionano in modo adeguato: l’estensione del monitoraggio e del controllo remoto dalla MT alla BT è necessaria per migliorare l’affidabilità e la qualità del servizio agli utenti finali, diminuire l’indice di durata media delle interruzioni del sistema (System Average Interruption Duration Index, SAIDI) e ridurre i costi totali.”Con le ultime novità del nostro portfolio, Gridspertise sta facendo un balzo in avanti nella costruzione del sistema energetico digitale e pulito del futuro. La digitalizzazione della rete a bassa tensione è essenziale per integrare un maggior numero di fonti rinnovabili, decarbonizzare la produzione di energia e sfruttare appieno i vantaggi dell’elettrificazione – ha dichiarato Robert Denda, CEO di Gridspertise –. Il nostro nuovo contatore flessibile e modulare Globy e la nostra suite di soluzioni per il monitoraggio e il controllo in bassa tensione condensano una tecnologia all’avanguardia, un approccio orientato al futuro e decenni di esperienza nella digitalizzazione della rete, testimoniata anche dal recente traguardo di 100 milioni di smart meter distribuiti in tutto il mondo. Le nostre soluzioni consentono ai DSO di osservare, riconfigurare e ottimizzare i flussi di energia per integrare un maggior numero di fonti rinnovabili e mantenere stabile la rete, migliorando l’esperienza dell’utente finale e la sostenibilità del sistema”.Globy: un nuovo contatore flessibile e interoperabile, costruito per durare nel tempo – L’ultimo arrivato tra i contatori intelligenti di Gridspertise non solo aiuta ad affrontare le sfide sopracitate a livello di rete elettrica di BT, ma è anche un dispositivo flessibile, adattabile alle esigenze dei clienti e interoperabile secondo gli standard internazionali DLMS. Il nuovo dispositivo è stato progettato tenendo in considerazione un alto numero di requisiti a livello internazionale che lo hanno reso flessibile nell’adattarsi ai diversi contesti e protocolli di comunicazione: per queste ragioni è stato chiamato Globy. A seconda della posizione e delle esigenze del DSO, consente di cambiare o adattare la tecnologia di comunicazione direttamente sul campo, permettendo di scegliere la soluzione più appropriata tra una varietà di protocolli di comunicazione (tra cui G3 Hybrid PLC e RF Mesh, Cellular LTE-M e NB-IoT) per massimizzare la copertura e la connettività anche nelle aree rurali, consentendo ai dispositivi di connettersi in luoghi remoti con segnali deboli. Globy è inoltre interoperabile con le soluzioni di fornitori terzi, consentendo la retrocompatibilità e l’integrazione con le installazioni esistenti, abbattendo i vincoli tecnologici legati a framework proprietari ed ecosistemi specifici dei fornitori. Insieme a Globy, l’offerta di Gridspertise comprende anche Head-End System (HES) e Meter Data Management System (MDMS) compatibili, oltre a un insieme di servizi tecnici e attività di supporto, che comprendono la pianificazione, l’installazione, la logistica, la manutenzione, fino alla piena operatività di una sala di controllo, il reporting dei dati e la fatturazione, con un approccio Metering-as-a-Service.Una suite multifunzione per il monitoraggio e il controllo delle reti di bassa tensione – Oggi, la topologia “as-built” delle reti di distribuzione spesso non è conosciuta in modo completo o accurato. In particolare, molto spesso il segmento che va dalla cabina secondaria alla rete BT collegata a valle non è né monitorato né controllato. Quest’anno, in occasione di Enlit Europe, Gridspertise ha presentato una nuova suite di soluzioni hardware e software per il monitoraggio e il controllo delle reti BT.Gridspertise ha ampliato la famiglia di dispositivi Quantum Edge® con una nuova versione di formato ridotto dell’iconico dispositivo edge, progettato per i DSO che hanno bisogno di una soluzione semplice ed integrata per la gestione della bassa tensione, che incorpori in un’unica soluzione diversi casi d’uso relativi alla cabina di distribuzione MT/BT. Grazie alla sua tecnologia di virtualizzazione, può fungere da: concentratore interoperabile dei dati dei contatori che supporta diversi protocolli RF/PLC (Meters & More, PRIME, G3, DLMS, ecc.), unità terminale remota (RTU) per estendere il controllo remoto alla rete BT, oltre che router virtuale per consentire una comunicazione continua. Grazie all’integrazione con più merging unit, questo dispositivo è in grado di monitorare lo stato degli alimentatori BT e gli eventuali guasti; la temperatura, la corrente e il livello di tensione del trasformatore; i parametri ambientali (temperatura, umidità, allagamenti ecc.). Per sfruttare al meglio le potenzialità cloud-edge della nuova versione del QEd, la soluzione può essere integrata con la nuova piattaforma centralizzata di Gridspertise per il controllo di supervisione e l’acquisizione dei dati in bassa tensione (LV SCADA, Low Voltage Supervisory Control and Data Acquisition). Questo potente software consente di migliorare ulteriormente la visibilità sullo stato della rete elettrica di bassa tensione in tempo reale e di eseguire funzioni di controllo remoto sfruttando la RTU virtualizzata integrata nel dispositivo, senza bisogno dell’intervento del personale sul campo.LV SCADA consente di raccogliere, integrare e visualizzare in tempo reale i dati e le misure provenienti da diversi componenti intelligenti installati sulla rete di bassa tensione (smart street box, interruttori BT, sensori e il last gasp, l’ultimo avviso emesso dagli smart meter prima di spegnersi). Grazie all’interconnessione con il GIS (Geographic Information System) esterno, le reti MT e BT vengono visualizzate su una mappa cartografica, consentendo una sorta di digital twin della rete, che permette di seguire i cambiamenti della sua configurazione in tempo reale. Attraverso gli strumenti di modellazione e analisi della rete BT, LV SCADA può supportare i DSO nell’identificazione dei segmenti critici della rete. Questo software è anche interoperabile con gli strumenti di gestione della forza lavoro, consentendo di ottimizzare le operazioni sul campo e di tenere traccia di qualsiasi modifica della configurazione della rete. La soluzione consente inoltre di eseguire le operazioni direttamente sul campo e di eliminare la gestione su supporto cartaceo, aumentando così l’efficienza operativa. LEGGI TUTTO

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    Dl Energia, via libera del Cdm: non c’è proroga mercato tutelato

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge su “Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia e il sostegno alle imprese a forte consumo di energia”. Il provvedimento non contiene misure per la proroga del mercato tutelato di luce e gas perché sul tema – secondo quanto si apprende – è ancora aperto il confronto l’Unione europea. Al centro della riunione a Palazzo Chigi, durata meno di un’ora, anche l’esame preliminare di un decreto legislativo su “Disposizioni in materia di riforma ordinamentale della magistratura”. “Con il decreto Energia vogliamo liberare le grandi potenzialità del nostro Paese, per renderlo riferimento nel Mediterraneo sulle rinnovabili: un provvedimento che vale 27,4 miliardi di investimenti. Vogliamo sostenere famiglie e imprese, per renderle ancor più protagoniste di una transizione bilanciata e realistica – ha affermato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto –. In piena coerenza con il nostro Piano Nazionale Integrato Energia e Clima sosteniamo quei settori produttivi impegnati nel percorso di decarbonizzazione, fornendo ad esempio importanti risposte per migliaia di imprese a forte consumo di energia elettrica e gas. Vogliamo accelerare lo sviluppo delle rinnovabili verso gli obiettivi 2030, spingendo le Regioni a realizzare impianti di rinnovabili con un fondo per opere compensative. Approviamo inoltre una norma per considerare di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, le opere per la costruzione e l’esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquido on-shore, nonché le infrastrutture connesse: una norma importante per impianti come Porto Empedocle e Gioia Tauro. Rafforziamo inoltre – prosegue Pichetto – la sfida sul geotermoelettrico e sul bioetanolo, come anche sull’eolico galleggiante e sul teleriscaldamento, tutte filiere innovative necessarie per il futuro. Tra le nuove norme c’è anche la possibilità che gli enti territoriali non inclusi nella Carta Nazionale delle Aree Idonee possano candidarsi a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi: un passo necessario – aggiunge – per accelerare i tempi di individuazione di un’area di cui il Paese ha forte bisogno. Approviamo quindi un pacchetto di norme – conclude il Ministro – molto variegato, ma tutte riconducibili a una solida e pragmatica visione energetica”.Con il decreto legge Energia appena approvato dal Consiglio dei ministri, vengono definiti meglio alcuni aspetti per il rilascio di licenze e autorizzazioni allo stoccaggio di Co2 nei siti ritenuti idonei dalla legge, cioè quelli di estrazione di idrocarburi esauriti. In questi siti, il Dl prevede la possibilità di rilasciare licenze di esplorazione, autorizzazione a svolgere programmi sperimentali, autorizzazioni allo stoccaggio geologico di Co2 secondo procedure concorrenziali. Il Mase prevede di realizzare uno studio sulla valorizzazione della filiera della cattura e stoccaggio di carbonio (Carbon Capture and Storage, Ccs), in vista di una successiva revisione normativa del settore. LEGGI TUTTO

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    Energia, EUROfusion: “Nuovi importanti risultati ottenuti su JET”

    (Teleborsa) – EUROfusion – il Consorzio Europeo per lo Sviluppo dell’Energia da Fusione – annuncia il completamento con successo della terza e ultima campagna sperimentale in deuterio e trizio (DTE3) sull’impianto sperimentale a fusione Joint European Torus – JET. Gli esperimenti hanno esplorato processi di fusione e tecniche di controllo in condizioni simili a quelle previste per le future centrali a fusione. Rappresentano pertanto un importante passo avanti nella comprensione dei plasmi di fusione. La campagna sperimentale su JET è stata condotta da oltre 300 scienziati di EUROfusion provenienti da tutta Europa, con una significativa partecipazione di ricercatrici e ricercatori italiani, e da personale tecnico-scientifico dell’Autorità per l’Energia Atomica del Regno Unito (UKAEA).JET è attualmente l’unico impianto in grado di operare con una miscela di combustibile composto da deuterio e trizio, la stessa miscela ad alte prestazioni che verrà utilizzata nelle future centrali a fusione. La maggior parte degli attuali esperimenti a fusione utilizza gas come idrogeno o deuterio, sperimentare il mix deuterio-trizio è essenziale per avvicinarsi il più possibile alle condizioni di una vera e propria centrale a fusione. Gli esperimenti condotti su JET hanno ottimizzato le reazioni di fusione in deuterio-trizio e sviluppato tecniche per gestire la ritenzione del combustibile, l’eliminazione del calore e l’evoluzione dei materiali. Ciò ha fornito importanti informazioni per le operazioni di ITER e lo sviluppo delle future centrali a fusione.Il contributo italiano su JET è stato molto significativo sin dalla sua costruzione. Ha visto l’Italia, con ENEA, CNR e Consorzio RFX e alcune università, impegnata nella realizzazione di numerosi sistemi diagnostici e successivamente nella partecipazione alle campagne sperimentali, con attività di misura e analisi dati, e nel programma di sviluppo delle tecnologie per la fusione.I risultati ottenuti su JET sottolineano il ruolo cruciale che riveste l’Europa nell’avanzamento della ricerca sulla fusione e confermano la sua leadership, dove l’Italia svolge un ruolo di primo piano nella ricerca globale di un’energia pulita e sostenibile.Perché questa campagna sperimentale è importante – Le intuizioni basate sui suoi risultati confermano le conoscenze acquisite nelle passate campagne sperimentali (2021) migliorando la comprensione dei plasmi in deuterio-trizio. Ha consentito di investigare come processi osservati su impianti più piccoli scalino su progetti di fusione futuri di grandi dimensioni. Ha portato ad un progresso significativo nella gestione del trizio, sviluppando nuove tecnologie di monitoraggio e pulizia e innovazioni tecnologiche, come i sistemi diagnostici laser LID (Laser Induced Desorption – Quadrupole Mass Spectrometry) che sono cruciali per la futura sperimentazione su ITER. Un grande successo della campagna DTE3 appena conclusa è stata la capacità di replicare gli esperimenti di fusione ad alta energia condotti nel 2021 (DTE2). Ciò dimostra l’affidabilità e la maturità delle metodologie operative del JET, essenziali per il successo di ITER. La campagna ha incluso test di diversi scenari operativi per gestire efficacemente il calore prodotto dal plasma. Disperdere energia nella regione del bordo mantenendo livelli elevati di energia nel nucleo del plasma è un aspetto critico per il futuro reattore. Ha fornito informazioni importanti sull’effetto dei neutroni (generati dalla fusione a 14,1 MeV che trasportano l’energia prodotta dalle reazioni di fusione fuori dal plasma) sui sistemi di raffreddamento e sull’elettronica, quest’ultimo punto in collaborazione con il CERN. Questa conoscenza è essenziale per progettare le future centrali a fusione sicure ed efficienti. LEGGI TUTTO