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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 53 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 53 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Gas europeo, Goldman Sachs: ancora non fuori dalla crisi, serve ancora un inverno

    (Teleborsa) – Il livello confortevole di stoccaggio di fine inverno che attualmente è atteso nell’Europa nordoccidentale e le revisioni al ribasso sulle stime del prezzo del gas TTF per il 2024 potrebbero lasciare l’impressione che l’Europa abbia risolto la sua crisi energetica. “Non siamo d’accordo con questo punto di vista e crediamo che la crisi non sia ancora finita e che abbiamo ancora un inverno da affrontare prima di mitigare il rischio che i prezzi estremi del gas riemergano”, si legge in una ricerca di Goldman Sachs.Secondo gli analisti della banca d’affari statunitense, il deficit strutturale del gas naturale europeo deve ancora essere completamente risolto, con l’aumento dell’offerta di GNL che non ha ancora compensato del tutto la perdita delle importazioni russe. Pertanto, i prezzi europei del gas rimangono vulnerabili alle interruzioni della fornitura o all’aumento della domanda, soprattutto durante l’inverno.A partire dal 2025, tuttavia, si assisterà a un aumento significativo dell’offerta globale di GNL che porterà i mercati a un eccesso di offerta e, di conseguenza, a una riduzione dei prezzi europei del gas e del GNL, soprattutto nel periodo 2026-28. LEGGI TUTTO

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    Eni, Descalzi: per Chimica sono necessarie misure radicali, possiamo creare valore

    (Teleborsa) – “Siamo consapevoli della situazione della chimica e abbiamo fatto molto per cambiare, ma ora sono necessarie misure più radicali che spingano il cambiamento. Dobbiamo fare qualche azione più forte, perchè è un’area dove possiamo creare valore”. Lo ha affermato il CEO di Eni, Claudio Descalzi, nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2023, in merito alla situazione del settore chimico.Nel quarto trimestre 2023 il business della Chimica gestito da Versalis ha riportato una perdita operativa adjusted pari a 237 milioni di euro, in aumento rispetto al quarto trimestre 2022. Tale risultato riflette il calo della domanda in tutti i segmenti di business dovuto al rallentamento macroeconomico e ai maggiori costi di produzione in Europa che hanno ridotto la competitività delle produzioni di Versalis rispetto ai competitors americani ed asiatici. Nel 2023, il business ha registrato una perdita operativa adjusted pari a 614 milioni di euro (254 milioni di euro nel 2022) dovuta alle stesse condizioni di mercato avverse del trimestre.Tra gli highlight dell’anno, Eni segnala che a ottobre Versalis ha perfezionato l’acquisto del 64% della partecipazione in Novamont posseduta dall’azionista Mater-Bi, acquisendo il controllo totalitario.”Abbiamo alcune inefficienze, che sono state accentuate dalla situazione in Europea – ha detto Adriano Alfani, AD di Versalis – Quindi stiamo lavorando su tutti processi e sull’intera value chain”. LEGGI TUTTO

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    Eni, Gattei: confermiamo piano IPO per Plenitude, monitoriamo condizioni mercato

    (Teleborsa) – “Per quanto riguarda il percorso di Plenitude verso l’IPO, continuiamo a pianificare la valorizzazione in diverse fasi. Abbiamo fissato un valore, uno dei primi elementi per valorizzare le nostre unità, e continueremo a monitorare le condizioni del mercato nel 2024 e nel 2025″. Lo ha affermato il CFO di Eni, Francesco Gattei, nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2023.Il riferimento è al fatto che a dicembre 2023 Eni e Energy Infrastructure Partners (EIP) hanno firmato un accordo per l’ingresso di EIP nel capitale sociale di Plenitude con il 9% del capitale sociale. Ciò ha dato visibilità al valore del business, stimato in circa 10 miliardi di euro, e rafforzato l’accesso a mezzi finanziari incrementali a sostegno dei piani di crescita.”Il nostro partner si è espresso sulla questione ma probabilmente è stato mal interpretato – ha detto Gattei, rispondendo a una domanda sul tema – Ha detto che non è necessario farla, ma comunque il piano è di fare l’IPO quando le condizioni di mercato lo permetteranno”.Plenitude nei dodici mesi 2023 ha ottenuto un utile operativo adjusted pari a 515 milioni di euro, in aumento di 170 milioni di euro rispetto al periodo di confronto. L’EBITDA proforma adjusted è stato pari a 0,93 miliardi di euro, superando la guidance originaria. Inoltre, ha raggiunto i 3 GW di capacità rinnovabile. LEGGI TUTTO

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    Gas, Eni: “Confermata estensione ed eccellenti capacità produttive nell’offshore di Cipro”

    (Teleborsa) – Eni annuncia di aver completato con successo il pozzo Cronos-2, perforato per testare la scoperta Cronos, effettuata nel Blocco 6, al largo di Cipro, nell’agosto 2022. Il test di produzione ha permesso di stimare una capacità del pozzo superiore a 4,2 milioni di metri cubi di gas al giorno in configurazione di produzione, ed è strumentale all’avanzamento degli studi sulle opzioni di sviluppo fast-track.Cronos-2 è stato perforato per confermare l’estensione laterale della scoperta di gas denominata Cronos (effettuata con il pozzo esplorativo Cronos-1), situata a circa 3 km di distanza, per valutare le caratteristiche del giacimento eseguendo un test di produzione. Il pozzo ha incontrato la stessa sequenza carbonatica di Cronos-1, confermandone la comunicazione idraulica e l’importante colonna di gas con intervalli di permeabilità eccellenti. Insieme ad un’ampia acquisizione di dati, Cronos-2 – sottolinea Eni in una nota – è stato sottoposto ad un prolungato test di produzione che ha permesso di dimostrare l’eccellente capacità produttiva della scoperta a gas.Cronos-2 è il quarto pozzo perforato da Eni nel Blocco 6, dopo le scoperte di gas di Calypso nel 2018 e di Cronos e Zeus nel 2022. La perforazione di Cronos-2, avvenuta a breve distanza di tempo dalla scoperta di Cronos, conferma l’impegno di Eni e del suo partner TotalEnergies ad accelerare la scelta della soluzione di sviluppo più adatta ed economica per contribuire alla fornitura di gas all’Europa e alla regione.Eni è presente a Cipro dal 2013. Il blocco 6 è operato da Eni che detiene una quota del 50% con TotalEnergies come partner. Eni opera anche i blocchi 2, 3, 8 e 9 e ha partecipazioni nei blocchi 7 e 11 operati da TotalEnergies. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 54,87 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 54,87 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 12 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 9 febbraio 2024, sono saliti di circa 12 milioni di barili a 439,5 MBG, contro attese per un incremento di 3,3 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di -1,9 milioni, arrivando a 125,7 MBG, contro attese per un variazione di -1,6 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 3,7 milioni a quota 247,3 MBG (era atteso un decremento di 1,2 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,8 milioni a 358,8 MBG. LEGGI TUTTO

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    Saras, Equita alza target price.: prevediamo adesione OPA elevata

    (Teleborsa) – Si muove in ribasso Saras, che tratta in perdita del 4,51% sui valori precedenti, dopo che la famiglia Moratti ha raggiunto un accordo per cedere al trader di materie prime Vitol il 35% della società a un prezzo di 1,75 euro ad azione. Dopo il via libera alla cessione del 35% di Saras da parte della famiglia Moratti, “riteniamo che l’adesione all’OPA – sul resto delle azioni – possa essere abbastanza elevata, data la condizione di controllo della società e la volontà fonderla per il delisting”. Lo evidenziano gli analisti di Equita in un focus dedicato a Saras dopo l’annuncio arrivato ieri in serata, con l’accordo tra i Moratti e Vitol per il 35% della societa’ a 1,75 euro per azione. “Il prezzo di 1,75 euro per share rappresenta un premio del 10% rispetto al prezzo del 6 febbraio 2024 (data precedente alla notizia pubblicata da Bloomberg riguardante una potenziale vendita da parte della Famiglia Moratti). Calcolando a ritroso dalla data del 6 febbraio – evidenziano gli analisti – il prezzo rappresenta un premio medio ponderato per i volumi del 7% rispetto al mese precedente; 12% rispetto ai 3 mesi precedenti; 21% rispetto ai 6 mesi precedenti; 30% rispetto ai 12 mesi precedenti”.Comparando l’andamento del titolo con il FTSE Italia All-Share, su base settimanale, si nota che la società energetica mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +11,7%, rispetto a +1,9% dell’indice azionario italiano).Lo status tecnico di breve periodo di Saras mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 1,734 Euro. Rischio di eventuale correzione fino al target 1,679. Le attese sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 1,788. LEGGI TUTTO