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    EIA: scorte settimanali petrolio crescono a sorpresa

    (Teleborsa) – Sono salite inaspettatamente le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 17 maggio 2024, sono cresciuti di 1,8 milioni di barili a 458,8 MBG, contro attese per un decremento di 2,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una salita di 0,4 milioni arrivando a 116,7 MBG, contro attese per un variazione di -0,8 1milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 0,9 milioni a quota 226,8 MBG (era atteso un decremento di 1,6 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 1 milione a 368,8 MBG. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, prezzi in calo: pesano timori domanda debole su attese tassi Fed

    (Teleborsa) – Si muovono al ribasso i future sugli indici petroliferi penalizzati dalle aspettative degli analisti di tassi di interesse statunitensi più alti ancora a lungo, a fronte di una inflazione persistente, che deprimeranno la domanda dei consumatori e dell’industria.Frattanto il Brent scivola dell’1,42% a 82,51 dollari il barile mentre il West Texas intermediate (WTI) cala dell’1,59% a 78,03 dollari. Funzionari della Federal Reserve statunitense hanno detto che attenderanno ulteriori segnali di rallentamento dell’inflazione prima di prendere in considerazione tagli dei tassi di interesse.La Fed ritiene “incoraggianti” i dati che indicano un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche, ma “è ancora troppo presto per affermare che il processo disinflazionistico è duraturo”: E’ quanto ha affermato il vicepresidente della Fed Philip Jefferson, intervenendo ad un evento a New York, e confermato anche da altri esponenti della banca centrale USA. Questo implica che il primo taglio dei tassi potrebbe slittare a settembre e che quest’anno ve ne saranno al massimo due.I mercati, ora in attesa delle minutes del FOMC domani, accolgono con un certo malumore le conferme di un possibile slittamento del taglio dei tassi USA a settembre ed anche oltre.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Eni, via libera assemblea a bilancio e piano azionariato diffuso

    (Teleborsa) – Via libera dall’assemblea degli azionisti di Eni al bilancio 2023 che chiude con l’utile di 3,272 miliardi e all’attribuzione dello stesso utile di esercizio alla riserva disponibile. Inoltre alla distribuzione del dividendo annuale 2024 di 1 euro per azione. L’assemblea ha approvato il Piano di azionariato diffuso 2024-2026, a favore della generalità dei dipendenti Eni conferendo al consiglio di amministrazione ogni potere necessario per l’attuazione del Piano stesso, anche attraverso soggetti a ciò delegati e l’autorizzazione al consiglio di amministrazione a disporre fino a un massimo di 10,5 milioni di azioni proprie al servizio dell’attuazione del Piano.Inoltre l’assemblea ha approvato l’autorizzazione al consiglio di amministrazione a procedere all’acquisto di azioni della società, in più volte, per un periodo fino alla fine di aprile 2025. Il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 328.000.000 azioni ordinarie per un esborso complessivo fino a 3,5 miliardi di euro, di cui fino a massimo 321.600.000 azioni per finalità di remunerazione degli azionisti; fino a massimo 6.400.000 azioni per costituire la provvista azionaria a servizio del Piano di azionariato diffuso. LEGGI TUTTO

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    A2A, Mazzoncini: per la prima volta produzione rinnovabile supera fossile

    (Teleborsa) – “Per la prima volta nella storia di A2A la produzione di energia rinnovabile, che per noi vuol dire idroelettrico, eolico e fotovoltaico, ha superato la produzione da fonti fossili che per noi sono centrali a gas. Mentre è definitivamente chiusa la nostra centrale a carbone e quella in Sicilia a olio combustibile”. Lo ha detto l’AD di A2A, Renato Mazzoncini, in conference call con gli analisti sui risultati del primo trimestre. In particolare, la generazione di energia da fonti rinnovabili è stata pari a 1,3TWh, quasi raddoppiata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per i maggiori volumi idroelettrici (+104%) a seguito dell’aumento della piovosità registrata nel trimestre rispetto allo stesso periodo del 2023 – penalizzato dal perdurare della forte siccità che aveva interessato il 2022 – e per il contributo dell’impianto eolico di Matarocco in esercizio da settembre dello scorso anno.”Il 2024 sembra essere tornato su livelli normali, con oltre 4,4 TWh annui di idroelettrico – ha aggiunto – dopo un 2022 in cui ne abbiamo prodotti 2,7 TWh, saliti a 3,7 nel 2023″. “Questo livello di produzione alta – ha sottolineato – unito al fatto che siamo cresciuti molto nella produzione rinnovabile con un nuovo impianto eolico in Sicilia, ha fatto sì che per la prima volta nella storia di A2A in un trimestre la produzione da rinnovabile abbia superato quella da energia fossile da centrali a gas, riducendo del 43% le nostre emissioni di Co2”. LEGGI TUTTO

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    Enel, De Angelis: closing dismissioni entro primo semestre, in linea con piano risparmi

    (Teleborsa) – “Enel ha avuto un forte inizio del 2024, guidato da un solido delivery in tutti i business e in tutte le aree geografiche, con una migliore generazione di cassa e i passi avanti nel programma di efficienza: sono stati raggiunti già 300 milioni di euro del target presentato al Capital Markets Day di 1 miliardo di euro”. Lo ha affermato il CFO di Enel, Stefano De Angelis, nella call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2024.”I risultati raggiunti nel primo trimestre offrono quindi ampia visibilità sull’evoluzione dell’anno e supportano gli obiettivi per l’intero 2024″, ha aggiunto.Analizzando i driver per raggiungere la guidance 2023, il CFO ha detto che “nella divisione Grids l’evoluzione operativa globale è in linea con le aspettative di piano, così come gli investimenti per lo sviluppo e l’upgrade qualitativo in Italia”. Sul fronte delle rinnovabili, la crescita dell’asset base e la gestione ottimizzata dell’energia sono destinate a sostenere una migliore marginalità.Per quanto riguarda il risparmio dei costi, il CFO ha sottolineato che “quasi metà dei risparmi è stato raggiunto a livello corporate, mentre altri a livello di business, come ad esempio negli USA sono stati ottimizzati costi non riguardanti la generazione rinnovabile”.Analizzando le spese finanziarie, De Angelis ha detto che “il costo del debito è stato sostanzialmente stabile con riduzione del debito lordo prevista a partire dal secondo trimestre del 2024, mentre c’è stato un effetto positivo delle coperture, che dovrebbero normalizzarsi nel corso dell’anno”.”Gli ottimi risultati nel primo trimestre sono supportati da un modello di business resiliente e siamo sulla buona strada per raggiungere tutti gli obiettivi, rimanendo disciplinati sui costi e negli investimenti – ha detto il CFO – Le dismissioni annunciate saranno interamente incassate nel breve termine, entro la fine del primo semestre e sono confermati gli obiettivi 2024-2026 con potenziale upside per la remunerazione degli azionisti in linea con le linee guida del Capital Markets Day”.Con riguardo alla finalizzazione dei deal di M&A in sospeso, De Angelis ha detto che “la cessione della Distribuzione in Perù sarà chiusa prima della fine del trimestre. Tutte le autorizzazioni sono state ottenute in Perù, ma stiamo aspettando la fine del procedimento in Cina, essendo il compratore cinese. Ci aspettiamo di chiudere il deal in alcune settimane, in sostanza a giugno”. “Per quanto riguarda gli asset della Generazione, che rientrano nel deal siglato dopo, questo sarà addirittura concluso prima, penso sia una questione di giorni”, ha aggiunto.Riassumendo, ha detto che nella call dei risultati al 30 giugno “cambieremo parte della presentazione e dello speech, perché avremo finalizzato la maggior parte del programma di M&A”. LEGGI TUTTO

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    Enel, utile netto ordinario sale a 2,18 miliardi nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Enel, colosso energetico italiano, ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi a 19.432 milioni di euro (26.414 milioni di euro nel primo trimestre 2023, -26,4%). La variazione è principalmente riconducibile alla progressiva discesa dei prezzi nei periodi a confronto, alle minori quantità di energia vendute sui mercati finali, nonché al minor ricorso alla generazione da fonte termoelettrica. Tali effetti sono in parte compensati dai maggiori ricavi da vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili, sottolinea la società.EBITDA ordinario a 6.094 milioni di euro (5.463 milioni di euro nel primo trimestre 2023, +11,6%). L’incremento è riconducibile al positivo contributo delle diverse unità di business e geografie. In particolare, ai positivi risultati dei business integrati grazie alla generazione rinnovabile, nonché all’ottimizzazione dei costi di approvvigionamento che ha contribuito a un miglioramento dei margini nelle vendite. Positivo, al netto delle variazioni di perimetro, anche l’andamento delle attività di gestione delle reti di distribuzione.Risultato netto ordinario del Gruppo a 2.180 milioni di euro (1.512 milioni di euro nel primo trimestre 2023, +44,2%). L’aumento è principalmente riconducibile all’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e all’ottimizzazione della gestione finanziaria.Indebitamento finanziario netto a 60.696 milioni di euro (60.163 milioni di euro a fine 2023, +0,9%). I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa hanno parzialmente compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e dal pagamento dell’acconto del dividendo relativo all’esercizio 2023 avvenuto nel mese di gennaio.Gli investimenti ammontano a 2.587 milioni di euro nel primo trimestre 2024, in diminuzione di 286 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2023 (-10%). Gli investimenti effettuati nel periodo sono concentrati in particolare in Enel Grids (1.319 milioni di euro, 51% del totale) e in Enel Green Power (907 milioni di euro, 35% del totale). La riduzione rispetto al primo trimestre 2023 è principalmente da ricondurre a una migliore focalizzazione degli investimenti, in linea con le priorità del Piano Strategico 2024-2026, e al sostanziale completamento delle attività nei sistemi di accumulo di energia a batteria in Italia.”I solidi risultati del primo trimestre 2024 confermano l’efficacia delle azioni manageriali intraprese con il Piano Strategico 2024-2026, nonché la resilienza del nostro modello di business in tutti i Paesi di presenza – ha commentato il CFO Stefano De Angelis – Anche nei prossimi mesi, Enel continuerà a perseguire con grande disciplina un’allocazione selettiva del capitale, massimizzando efficienza ed efficacia della gestione, nonché la sostenibilità finanziaria e ambientale. Siamo pertanto fiduciosi di raggiungere tutti i nostri obiettivi per il 2024, inclusa la riduzione del debito netto di gruppo, che già oggi è sceso a 54 miliardi di euro considerando anche le dismissioni ormai in fase di finalizzazione. L’ottima performance del primo trimestre ci fornisce ampia visibilità anche sulla conferma della politica di remunerazione degli azionisti presentata nel Capital Markets Day di Novembre 2023″Alla luce della performance del primo trimestre, la guidance fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2024-2026 nel novembre 2023 è confermata: nel 2024, il gruppo prevede un EBITDA ordinario compreso tra 22,1 e 22,8 miliardi di euro e un Utile netto ordinario compreso tra 6,6 e 6,8 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Terna, Beccali: guidance pienamente confermata dopo forti risultati 1° trimestre

    (Teleborsa) – “Con i forti risultati del primo trimestre del 2024 possiamo pienamente confermare le previsioni per il 2024” e “siamo sulla giusta strada per quanto riguarda le autorizzazioni dei progetti identificati nel piano”. Lo ha affermato Francesco Beccali, CFO di Terna, durante la call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2024.Parlando del ruolo di Terna nel garantire una gestione sicura del sistema elettrico, ha spiegato che “la domanda nazionale è stata pari a 78 TWh nel primo trimestre, in crescita dello 0,7%, con le energie rinnovabili che hanno coperto il 36%. La produzione totale netta è stata pari a 61 TWh, con 46% coperto da energie rinnovabili.Passando ai risultati, il CFO ha evidenziato che “nel primo trimestre abbiamo registrato una forte crescita in tutte le linee di conto economico e nel capex. In particolare, il capex a livelli record per i primi tre mesi conferma la nostra robusta accelerazioni degli investimenti per favorire la transizione e le necessità del paese”.Degli investimenti per 482,7 milioni di euro, 462 milioni di euro sono nella parte regolata e – di questi – 64% in Development, 10% in Defence, 26% in Asset Renewal & Efficiency. L’indebitamento finanziario netto è salito di 93 milioni di euro a 10.587 milioni di euro. “Il flusso di cassa operativo supporta l’attività di investimento”, ha sottolineato Beccali.”Dopo le recenti emissioni obbligazione, la strategia di funding rimane focalizzata nel soddisfare le nostre esigenze di tempo in tempo – ha detto il CFO – Continueremo a monitorare il mercato per individuare le opportunità e torneremo sul mercato se si manifestano le condizioni giuste”. LEGGI TUTTO

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    Terna, utile primo trimestre sale a 268 milioni di euro. Investimenti record

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso il primo trimestre 2024 con ricavi pari a 858,1 milioni di euro, in aumento di 145,6 milioni di euro (+20,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2023. Tale risultato è dovuto principalmente alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate grazie all’incremento del WACC (Weighted Average Cost of Capital) riconosciuto per il 2024 e all’ampliamento della base asset regolata (RAB) del periodo e degli ammortamenti riconosciuti.L’EBITDA si attesta a 627,9 milioni di euro, in crescita di 127,9 milioni di euro rispetto ai 500,0 milioni di euro dei primi tre mesi del 2023 (+25,6%), per un miglior risultato delle Attività Regolate dovuto sia all’incremento dei ricavi che a una significativa riduzione degli OpEx, che conferma la capacità dell’azienda di mantenere la struttura dei costi sotto controllo. L’utile netto è pari a 268,2 milioni di euro, in crescita di 68 milioni di euro (+34,0%) rispetto ai 200,2 milioni di euro del primo trimestre del 2023.”I risultati del primo trimestre evidenziano che, al record relativo alla crescita degli investimenti, si sono accompagnate robuste performance di tutti gli indicatori economici – ha dichiarato l’AD Giuseppina Di Foggia – I risultati del trimestre dimostrano ancora una volta l’eccellenza delle nostre persone nel creare valore per Terna e per i suoi stakeholder, rafforzando il ruolo strategico del Gruppo al servizio del Paese”.”I dati confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta nell’esecuzione del nuovo Piano Industriale 2024-2028 che ci vedrà realizzare i più alti investimenti della storia di Terna, pari a 16,5 miliardi di euro – ha aggiunto – Il nostro forte impegno, unito a una visione più ampia che ci siamo dati con il nuovo Piano, ci permetterà di sostenere e promuovere una transizione energetica e digitale che sia anche un processo giusto, inclusivo e attento ai possibili impatti su tutti i soggetti con cui operiamo: lavoratori, comunità locali e fornitori”.L’indebitamento finanziario netto si attesta a 10.587,0 milioni di euro, rispetto ai 10.494,3 milioni di euro di fine 2023, a supporto della importante crescita degli investimenti per lo sviluppo di un sistema elettrico sempre più efficiente.Gli investimenti complessivi effettuati dal gruppo nel periodo sono pari a 482,7 milioni di euro, in forte crescita (+53,3%) rispetto ai 314,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023. LEGGI TUTTO