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    UE, 19 offerte per 34 miliardi di metri cubi di gas in gara congiunta

    (Teleborsa) – Sono 19 le società che hanno presentato offerte per quasi 34 miliardi di metri cubi di gas naturale nell’ambito di una nuova gara d’acquisto congiunta europea per accordi pluriennali. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, offrendo un aggiornamento sull’andamento del nuovo prodotto a medio termine nell’ambito di AggregateEU, in base al quale le aziende che acquistano gas possono ora collocare la propria domanda per un massimo di cinque anni, ovvero fino a ottobre 2029.La domanda di GNL rappresenta oltre 15,3 miliardi di metri cubi, mentre più di 18,3 miliardi di metri cubi sono richiesti per la consegna tramite gasdotto.”AggregateEU diventerà ora uno strumento permanente nell’ambito delle nostre normative sul mercato del gas recentemente concordate, basandosi sul successo ottenuto lo scorso anno come strumento di gestione delle crisi – ha detto Sefcovic – Giusto per ricordare ciò che abbiamo ottenuto l’anno scorso, nell’ambito delle quattro gare d’appalto a breve termine. Abbiamo soddisfatto circa 42 miliardi di metri cubi di domanda aggregata di gas europeo con fornitori affidabili. Ciò ha contribuito a calmare i mercati e a diversificare le opzioni di acquisto per i consumatori europei, sfruttando il nostro peso economico collettivo”.AggregateEU è il meccanismo dell’UE che consente l’aggregazione della domanda e l’acquisto in comune di gas. La gestione del meccanismo è affidata dalla Commissione a Prisma European Capacity Platform, fornitore di servizi che ha concepito una piattaforma online sicura accessibile alle imprese dei paesi dell’UE e alle parti contraenti della Comunità dell’energia. LEGGI TUTTO

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    MAIRE acquista HyDEP e Dragoni Group per 3,6 milioni di euro

    (Teleborsa) – MAIRE, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nella trasformazione delle risorse naturali, ha annunciato che la controllata NEXTCHEM ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione dell’80% di HyDEP e del 100% di Dragoni Group. Entrambe con sede in Italia, HyDEP e Dragoni Group sono società di servizi ingegneristici note nei settori meccanico ed elettrochimico, con una forte expertise nel design di processo e un’esperienza di oltre 20 anni nel settore dell’idrogeno verde, compresi brevetti.Mario e Matteo Dragoni, fondatori e attuali azionisti di entrambe le entità, manterranno la gestione delle società, le quali continueranno ad operare in autonomia sui loro rispettivi mercati.Il prezzo di acquisto delle due quote è di circa 3,6 milioni di euro. L’accordo prevede anche una clausola di earn-out basata sul raggiungimento di obiettivi tecnici entro 30 mesi dal closing, nonché opzioni put e call sulla restante quota del 20% di HyDEP esercitabili entro 36 mesi dal closing. Il closing è stimato per il secondo trimestre del 2024.”Questa acquisizione segna un passo importante per rafforzare ulteriormente le capacità di NextChem nell’idrogeno verde, aprendo la strada allo sviluppo della nostra value proposition nella tecnologia di elettrolisi – ha commentato Alessandro Bernini, CEO di MAIRE – Le competenze di processo di HyDEP supporteranno fortemente lo sviluppo di soluzioni innovative per la produzione di ammoniaca e metanolo a bassa impronta carbonica”. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi gas in rialzo dell’11% con taglio alla produzione di Chesapeake

    (Teleborsa) – I futures del gas naturale statunitense mostrano un rialzo superiore all’11% dopo che Chesapeake Energy, colosso statunitense attivo nell’esplorazione e produzione di gas naturale e petrolio, ha tagliato la quantità di gas che intende produrre nel 2024 a causa del recente crollo dei prezzi della materia prima.Contestualmente ai risultati annuali, la società ha annunciato una riduzione delle previsioni precedenti sulle spese in conto capitale di circa il 20% a 1,25-1,35 miliardi di dollari per il 2024, attraverso la riduzione del numero di impianti e il posticipo dei completamenti e delle consegne.La produzione di gas dovrebbe quindi assestarsi a 2,65-2,75 miliardi di piedi cubi al giorno (bcfd) nel 2024, rispetto ai circa 3,47 del 2023.Chesapeake Energy presto diventerà il più grande produttore di gas statunitense, dopo che a gennaio 2024 ha annunciato un accordo per fondersi con Southwestern Energy in una transazione interamente azionaria del valore di 7,4 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Energia, ENEA guida l’efficienza nelle imprese in Europa

    (Teleborsa) – ENEA coordinerà dieci agenzie dell’energia di altrettanti Paesi UE per fornire supporto a istituzioni, industrie e imprese nel processo di attuazione della nuova Direttiva europea sull’efficienza energetica, che mira a ridurre di un ulteriore 11,7% il consumo di energia finale nell’UE entro il 2030. È quanto prevede il progetto LEAPto11 sul recepimento e l’attuazione dell’articolo 11 della Direttiva, che stabilisce specifici obblighi per imprese a forte consumo di energia e promuove programmi e misure di supporto per quelle non obbligate, con particolare riferimento alle PMI.Le imprese a forte consumo energetico saranno chiamate ad adottare un sistema di gestione dell’energia certificato da un organismo indipendente, mentre quelle con consumi minori, che non attuano sistemi di gestione dell’energia, avranno l’obbligo della diagnosi energetica. Le aziende soggette ad obbligo saranno inoltre tenute a elaborare un piano d’azione concreto sulla base delle raccomandazioni risultanti dalle diagnosi.Nel dettaglio, il progetto si concentrerà nello sviluppo di programmi di supporto, calibrazione dei database di riferimento e miglior utilizzo degli indicatori energetici per le industrie e le imprese dei dieci Stati membri coinvolti. Inoltre, saranno analizzati, anche tramite studi pilota in diversi Paesi europei, i vantaggi correlati alle misure di efficienza energetica previste e i benefici non energetici derivanti dai processi di efficientamento, con approfondimenti sull’impatto che l’azienda può avere nell’attuazione delle misure.Le attività potranno beneficiare di un confronto continuo con operatori di settore, associazioni di categoria e istituzioni nell’ambito di osservatori nazionali e internazionali, grazie anche al sostegno offerto al progetto da parte di numerosi ministeri, autorità di regolazione, associazioni di categoria e camere di commercio dei Paesi partner.”Come coordinatori rafforzeremo la leadership internazionale di ENEA come Agenzia di riferimento sui temi dell’efficienza energetica – commenta il responsabile del progetto Enrico Biele, ricercatore del Dipartimento ENEA di Efficienza energetica –. Il mondo produttivo va incontro a obblighi più stringenti imposti dall’ultima direttiva sull’efficienza energetica. Per il raggiungimento di questi obiettivi europei al 2030, un ruolo fondamentale lo avranno le diagnosi energetiche, i sistemi di gestione dell’energia e una corretta implementazione delle misure di efficientamento”. LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, prezzo medio acquisto scende a 88,75 euro/MWh

    (Teleborsa) – Nella settimana dal 12 al 18 febbraio del 2024 il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica è stato pari a 88,75 euro per MWh, in diminuzione del 2,1% rispetto alla settimana precedente. Lo comunica il gestore dei mercati energetici (GME), che gestisce la borsa elettrica.I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del GME sono stati pari a 4,3 milioni di MWh (-1,5%), con la liquidità al 79,1%.I prezzi medi di vendita si sono attestati tra 87,56 euro/MWh della Calabria e 89,23 euro/MWh del Nord e Centro Nord. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 51,8 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 51,8 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    GNL, manutenzione straordinaria Terminale FSRU Toscana inizia il 1° marzo

    (Teleborsa) – OLT Offshore LNG Toscana, società controllata da Snam e Igneo Infrastructure Partners, ha comunicato che il terminale FSRU Toscana sarà sottoposto al previsto periodo di manutenzione straordinaria il 1° marzo 2024. Il terminale FSRU Toscana è una delle principali infrastrutture di interesse nazionale per l’importazione del GNL (Gas naturale Liquefatto).Il termine dell’attività di manutenzione è programmato per il 31 ottobre 2024. Durante questo periodo il servizio di rigassificazione sarà interrotto. In precedenza, era stato comunicato che la manutenzione straordinaria sarebbe iniziata all’inizio di aprile 2024. LEGGI TUTTO

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    Energia elettrica, tutto quello che c’è da sapere sul passaggio al mercato libero

    (Teleborsa) – C’è ancora confusione fra gli utenti domestici del mercato tutelato “non vulnerabili”, che dal 1° luglio passeranno nel mercato libero o, in alternativa, confluiranno nel regime a Tutele graduali, che li accompagnerà alla fine del mercato tutelato. Confusione che lascerebbe il posto a una maggiore tranquillità se si capisse che la data del 1° luglio non è una scadenza irreversibile, ma semplicemente una data da cui i 4,5 milioni di utenti “non vulnerabili” verranno accompagnati ad effettuare una scelta più adatta alle proprie esigenze. Il perimetro del mercato liberoAttualmente sono già nel mercato libero 28 milioni di clienti, fra domestici (22 milioni) e ed aziende (6 milioni). Solo nel 2023 hanno scelto di passare al mercato libero 1,3 milioni di utenti. Nel mercato tutelato restano circa 9 milioni di utenti, di cui la metà sono “vulnerabili” e quindi destinatari di tutele specifiche, mentre l’altra metà dovrà scegliere se abbracciare da subito il mercato libero o rinviare ancora un po’ questa decisione, confluendo per circa tre anni nel mercato a tutele graduali. Un regime che si potrà abbandonare per quello libero quando si vuole senza problemi di interruzione di fornitura.Cosa accadrà il 1° luglioIl 1° luglio è la data in cui andrà effettuata la scelta se passare al mercato libero, accettando una delle centinaia di offerte sul mercato che li faccia risparmiare, oppure non fare alcuna scelta e confluire nel mercato a Tutele graduali, venendo assegnato all’operatore che si è aggiudicato la gara indetta dall’ARERA.In questo secondo caso, per l’utente cambierà poco o niente rispetto al Mercato in Maggior tutela, in quanto per tre anni ed in via provvisoria le condizioni contrattuali e tariffe saranno sempre fissate dall’Autorità per l’energia. Il fornitore sarà quello assegnato ad esito della gara, con offerte “al ribasso”, svolta a gennaio scorso, cui hanno partecipato una ventina di operatori e che ha visto Enel ed HERA fare il pieno ed aggiudicarsi il numero massimo di aree consentito dal regolamento.Quali opzioni per chi non vuole scegliere?Il sistema di tutele graduali punta ad accompagnare i clienti dal mercato tutelato a quello libero. Se alla scadenza non avranno deciso continueranno ad essere serviti dall’aggiudicatario della gara con l’offerta di mercato libero più vantaggiosa di cui dispone nel suo portafoglio. Caratteristica delle tutele graduali è una tariffa uguale per tutti in tutto il Paese definita dall’ARERA.Il consumatore che non sceglie, tra aprile e giugno riceverà una comunicazione dal suo attuale fornitore sul mercato tutelato, in cui sarà riportato, tra l’altro, il nome del nuovo gestore (ma senza indicazione del nuovo prezzo). Entro fine giugno Arera definirà le condizioni economiche. Dal primo luglio verrà attivato il Servizio a Tutele Graduali ed entro il 12 luglio il nuovo fornitore contatterà il cliente comunicando le nuove condizioni del servizio, incluse le condizioni economiche.La convenienzaL’offerta ab tutele graduali ovviamente sarà un’offerta standard, che quindi non terrà conto del profilo del cliente né dei suoi consumi, a differenza delle offerte del mercato libero che spesso sono “su misura” per la tipologia di cliente.La tariffa del mercato a Tutele graduali non presenterà grandi variazioni rispetto a quella applicata nella ‘Maggior tutela’, consentendo un risparmio di pochi euro al mese, mantenendo una correlazione con il prezzo delle materie prime ed essendo esposta alle forti tensioni geopolitiche, che minacciano una fiammata del prezzo delle commodity. In più, non essendo un’offerta “cucita’ su misura non è detto che sarà più conveniente per tutti in quanto le esigenze del singolo non sono quelle di una famiglia. Nel mercato libero, invece, ci sono offerte “su misura” ed anche offerte a prezzo bloccato quindi non esposto a rischi. La scelta della propria offerta può tener conto della convenienza, prezzo fisso e non indicizzato, per proteggersi da eventuali rincari dell’energia, oppure di condizioni più adatte alle proprie esigenze, di servizi o prodotti aggiuntivi come gas, fibra, mobilità, fotovoltaico, o delle caratteristiche del venditore quali la presenza anche di negozi fisici, touch point digitale, call center per orari prolungati.Per i clienti che passano dal mercato tutelato alle tutele graduali si ipotizza uno sconto medio di 40 euro all’anno rispetto al Pun (prezzo di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica) per singolo sito (le offerte degli operatori in gara sono state formulate per singolo sito) che equivale a circa 3 euro al mese, quindi un risparmio minimo. LEGGI TUTTO