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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 51,76 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 51,76 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Enel cede a Sosteneo il 49% di Enel Libra Flexsys per 1,1 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Enel ha firmato un accordo con un fondo di Sosteneo SGR, gestore di investimenti controllato da Generali Investments e specializzato in progetti infrastrutturali greenfield, per l’acquisizione da parte di quest’ultimo del 49% del capitale sociale di Enel Libra Flexsys, società interamente posseduta da Enel Italia e costituita per la realizzazione e la gestione di un portafoglio di: 23 progetti di stoccaggio di energia a batteria (Battery Energy Storage Systems, BESS) per una capacità totale pari a 1,7 GW; 3 progetti di rifacimento di impianti a gas a ciclo aperto (Open Cycle Gas Turbines, OCGT) per una capacità totale pari a 0,9 GW.L’accordo prevede il riconoscimento di un corrispettivo da parte di Sosteneo, per l’acquisto del 49% del capitale sociale di Enel Libra Flexsys, di circa 1,1 miliardi di euro. Inoltre, il corrispettivo è soggetto a un meccanismo di aggiustamento tipico di operazioni di questo genere. L’Enterprise Value riferito al 100% di Enel Libra Flexsys e riconosciuto nell’accordo è pari a circa 2,5 miliardi di euro, al completamento del ciclo di investimenti previsto dal progetto.”I sistemi di accumulo di energia rappresentano un asset fondamentale nel percorso di transizione energetica in cui Enel è fortemente impegnata e per questo hanno un ruolo così importante all’interno del nostro Piano Strategico 2024-2026 – ha commentato Stefano De Angelis, CFO di Enel – Questa partnership con un attore di primaria importanza quale Sosteneo ci permette di accelerare ulteriormente lo sviluppo di soluzioni di storage a supporto del sistema energetico del paese, ottimizzando l’allocazione del capitale al fine di creare valore per tutti gli stakeholder”.L’operazione è in linea con il modello di “Partnership” delineato nel Piano Strategico 2024-2026 del Gruppo Enel, con la finalità di mantenere il controllo degli asset strategici e massimizzare la produttività e i ritorni sul capitale investito, si legge in una nota. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2024.Si prevede che l’operazione genererà al closing un effetto positivo sull’indebitamento finanziario netto consolidato di Enel pari a circa 1,1 miliardi di euro mentre non sono previsti impatti dell’operazione sui risultati economici, in quanto Enel continuerà a mantenere il controllo di Enel Libra Flexsys e a consolidarla integralmente.(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Saipem, utile di 179 milioni di euro nel 2023. Ritorno al dividendo nel 2025

    (Teleborsa) – Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 11.874 milioni di euro, +19% rispetto al 2022, EBITDA adjusted pari a 926 milioni di euro, +56% rispetto al 2022, e risultato netto pari a 179 milioni di euro, contro la perdita di 209 milioni di euro nel 2022. La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 31 dicembre 2023 è positiva per 216 milioni di euro (Posizione Finanziaria Netta post-IFRS 16 negativa per 261 milioni di euro).L’acquisizione ordini è stata pari a 17.659 milioni di euro durante l’anno (12.941 milioni nel 2022) e il portafoglio ordini si assesta a 29.802 milioni di euro (24.017 milioni di euro al 31 dicembre 2022), e aumenta a 29.892 milioni di euro includendo il portafoglio ordini delle società non consolidate (24.376 milioni di euro al 31 dicembre 2022).”Il 2023 è stato un anno importante di crescita e consolidamento – ha commentato l’AD Alessandro Puliti – Con l’impegno di tutte le persone di Saipem abbiamo conseguito, infatti, l’utile netto più alto degli ultimi dieci anni e chiudiamo il 2023 con una raccolta ordini senza precedenti, pari a 18 miliardi di euro. Ciò è stato possibile grazie alla fiducia da parte degli azionisti, dei clienti e al contributo di tutta l’azienda, che ha lavorato per raggiungere un significativo turnaround operativo e finanziario”. “Il nostro Piano Strategico e il contesto di mercato favorevole consentono ora a Saipem di puntare ad un ulteriore miglioramento degli obiettivi economico-finanziari – ha aggiunto – Oggi guardiamo al futuro concentrandoci sull’eccellenza nell’esecuzione dei progetti, sulla flessibilità operativa e sull’approccio integrato tra aree di business, ampliando ulteriormente la nostra offerta nei segmenti low e zero carbon”.Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a febbraio 2023 a conferma del progressivo miglioramento della performance e della sua capacità di cogliere pienamente il contesto favorevole di mercato. Nello specifico, con riferimento all’esercizio 2024 prevede: ricavi tra i 12,7-13,3 miliardi di euro; EBITDA margin pari a circa il 10%; Cash Flow Operativo (al netto dei canoni di locazione) tra i 740-780 milioni di euro; investimenti per circa 440-480 milioni di euro.Con riferimento all’intero arco di Piano 2024-2027 la società prevede: acquisizioni di nuovi ordini per circa 50 miliardi di euro; ordini nei segmenti “low/zero carbon” pari a circa un terzo del totale; tasso di crescita composto annuo (CAGR) dei ricavi del 4-5% nel periodo 2023-2027; EBITDA margin pari a circa il 12% nel 2027; Cash Flow Operativo (al netto dei canoni di locazione) per circa 3 miliardi di euro; investimenti pari a circa 1,4 miliardi di euro; dividendi pari a circa il 30-40% del Free Cash Flow (al netto dei canoni di locazione); il pagamento del dividendo nel 2025, a valere sui risultati attesi nel 2024. LEGGI TUTTO

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    L’UE raccomanda agli Stati membri di continuare a risparmiare gas

    (Teleborsa) – Gli sforzi dei paesi UE per risparmiare gas sono andati “ben oltre” l’obiettivo di risparmio del 15% concordato nell’ambito della legislazione di emergenza adottata nell’estate 2022 e sono stati “essenziali” per preservare forniture stabili, stabilizzare i mercati energetici nell’UE e mostrare solidarietà con l’Ucraina. Nonostante ciò, la Commissione europea ha raccomandato oggi agli Stati membri di continuare a risparmiare gas, in vista della scadenza della legislazione di emergenza prevista per il 31 marzo e la situazione più stabile rispetto agli ultimi due anniComplessivamente, l’UE ha ridotto la domanda di gas del 18% tra agosto 2022 e dicembre 2023, risparmiando circa 101 miliardi di metri cubi di gas.Questa raccomandazione della Commissione, che dovrebbe essere adottata dal Consiglio, incoraggia gli Stati membri a continuare ad adottare misure volontarie per mantenere una riduzione collettiva della domanda di gas del 15%, rispetto alla domanda media tra aprile 2017 e marzo 2022. La proposta sarà discussa dal commissario per l’Energia Kadri Simson e dai ministri dell’Energia dell’UE al Consiglio Energia di lunedì 4 marzo.Grazie all’ampia gamma di misure di emergenza messe in atto dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, le prospettive energetiche dell’UE sono migliorate, secondo la Commissione: le forniture sono più diversificate, è stata installata una maggiore capacità di energia rinnovabile e sono stati realizzati notevoli risparmi energetici, con gli stoccaggi di gas ora a un livello più sano. Ciò è servito ad abbassare e stabilizzare i prezzi in tutta Europa. Tuttavia, “data la persistenza delle tensioni geopolitiche, la rigidità dei mercati globali del gas e l’obiettivo dell’UE di eliminare completamente i combustibili fossili russi, sono ancora necessari continui risparmi energetici”, viene sottolineato. I continui risparmi di gas contribuiranno a sostenere e migliorare l’attuale stabilità del mercato, anche facilitando il rifornimento degli stoccaggi di gas in primavera ed estate. Sosterrebbero inoltre gli sforzi di decarbonizzazione dell’UE.”Oggi l’UE è chiaramente in una posizione migliore rispetto a due anni fa – ha commentato Kadri Simson, Commissaria europea per l’Energia – Tuttavia, permangono incertezze e dobbiamo fare di più per porre fine completamente alle nostre importazioni di gas dalla Russia. Pertanto, incoraggio le famiglie e le imprese europee a continuare a risparmiare gas ogniqualvolta sia possibile. Ciò ci aiuterà a mantenere le nostre bollette energetiche accessibili e l’economia più forte, mentre restiamo al fianco dell’Ucraina mentre Putin continua la sua brutale aggressione”. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 51,12 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 51,12 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Eni celebra avvio della produzione di GNL in Congo

    (Teleborsa) – In occasione del primo carico di GNL dalla Repubblica del Congo, il presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou- N’Guesso, il presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni, Giuseppe Zafarana e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno celebrato l’avvio della produzione di GNL nel Paese. Con questo primo carico, la Repubblica del Congo entra nel gruppo dei Paesi esportatori di GNL, aprendosi a nuove opportunita` di crescita economica e contribuendo all’equilibrio energetico globale. “Il primo carico di GNL dal Congo – ha commentato Descalzi – e` il risultato del forte impegno di Eni e dei suoi partner e del costante supporto del Governo della Repubblica del Congo. Eni e i partner locali hanno condiviso competenze, know-how e tecnologie, garantendo ulteriori entrate al Paese e contribuendo alla sicurezza energetica dell’Europa”.Il progetto Congo LNG, approvato nel dicembre 2022, ha iniziato la produzione di gas dopo solo un anno, in linea con la tempistica iniziale: un risultato reso possibile dall’approccio fasato e parallelizzato caratteristico di Eni e da un suo piano di esecuzione altamente efficiente. Il primo carico di GNL e` in corso e salpera` per il terminale di rigassificazione di Piombino nei prossimi giorni. Il progetto, situato nel permesso Marine XII, raggiungera` una capacita` di liquefazione del gas a plateau di circa 4,5 miliardi di metri cubi all’anno e comportera` l’azzeramento del flaring dalle attivita` gestite nel Paese. I volumi saranno commercializzati da Eni, andando a rinforzare e ampliare il portfolio GNL dell’azienda, nel quadro del percorso verso la sicurezza e la transizione energetiche. Eni e` presente in Congo dal 1968 ed e` l’unica azienda attiva nello sviluppo delle risorse di gas del Paese: attualmente fornisce gas alla Centrale E´lectrique du Congo (CEC), che copre il 70% della capacita` di generazione elettrica del Paese. Eni e` fortemente impegnata a promuovere la transizione energetica nel Paese attraverso diverse iniziative, tra cui il Centro di Eccellenza Oyo per le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica, promosso e sostenuto da Eni e gestito dal Ministero dell’Istruzione Superiore, della Ricerca Scientifica e dell’Innovazione Tecnologica della Repubblica del Congo insieme all’UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale). Inoltre, Eni includera` il Congo nella catena del valore della mobilita` sostenibile attraverso la produzione di agri feedstock per la bioraffinazione, e promuove iniziative di cucina pulita, per ridurre il consumo di biomassa e le emissioni associate alla combustione. LEGGI TUTTO

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    Urso: nucleare essenziale per autonomia energetica

    (Teleborsa) – Il nucleare è essenziale per garantire l’indipendenza energetica dell’Italia e dell’Europa. Lo ha affermato oggi il ministro dell’Impresa e del Made in Italy Adolfo Urso, intervenendo al convegno “L’energia nucleare di nuova generazione, sicurezza, economicità, tutela dell’ambiente” organizzato da Lex presso l’Auditorium San Pio X a Roma. “Sono tempi in cui bisogna adottare un approccio pragmatico e razionale”, ha detto Urso, ricordando la necessità di garantire la neutralità ambientale e l'”autonomia strategica energetica” dell’Europa che è stata “rimessa totalmente in discussione” con l’invasione della Russia in Ucraina, poi aggravata ulteriormente dalla crisi in Medio Oriente. Tutto ciò ci deve determinare a porre in sicurezza energetica il nostro paese e l’Europa”, ha continuato Urso segnalando che “la fonte nucleare può divenire un altro asset essenziale per rafforzare la competitività del nostro paese”, in quanto fonte “pulita” ma anche “stabile e sicura”. Secondo Urso, il progresso tecnologico ha fatto sì che venissero superate le condizioni che portarono alla bocciatura del nucleare nel referendum del 1986. In particolare, Urso ha segnalato gli “small modular reactor” (SMR), che sono “più economici e facili da costruire”. Il ministro ha inoltre ricordato come aziende italiane come Ansaldo Energia e Enel hanno investito nel nucleare fuori dall’Italia, restando “all’avanguardia nello sviluppo di tecnologie e nella gestione di impianti nucleari all’estero”. Non “possiamo restare indietro”, ha detto ancora Urso, segnalando che l’Italia puntare ai reattori di nuova generazione, fino ad arrivare alla fusione nucleare nel 2050. LEGGI TUTTO

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    ERG, avviato il parco greenfield di Roccapalumba in Sicilia

    (Teleborsa) – ERG, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha comunicato che prosegue la crescita del portafoglio rinnovabile in Italia. Ha infatti completato la costruzione e avviato l’energizzazione del parco eolico di Roccapalumba, in provincia di Palermo. L’impianto, sviluppato e costruito internamente dal gruppo, si compone di 13 turbine Vestas V117 da 3,6 MW, per una capacità installata complessiva di 47 MW e una produzione annua stimata di circa 100 GWh.Le produzioni del parco eolico di Roccapalumba saranno valorizzate al meglio attraverso il Power Purchase Agreement (PPA) sottoscritto con Google, che prevede la fornitura a quest’ultima dell’energia rinnovabile e delle garanzie di origine prodotte dal nuovo impianto.”L’avvio di Roccapalumba da ulteriore impulso alla crescita del nostro portafoglio rinnovabile attraverso un impianto greenfield in Italia – ha commentato l’AD Paolo Merli – I ricavi relativi all’intera produzione saranno securizzati attraverso un PPA ventennale di tipo Pay as Produced con una primaria controparte, fondamentale in un contesto di forte volatilità dei prezzi”. LEGGI TUTTO