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    Eni migliora guidance su EBIT e remunerazione dopo primo trimestre in calo

    (Teleborsa) – Eni ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un EBIT proforma adjusted di 4,12 miliardi di euro (-30%), un utile nettoadjusted di 1,58 miliardi di euro (-46%) e un flusso di cassa a costi di rimpiazzo adjusted (prima delle variazioni del circolante) di 3,9 miliardi di euro, “indice di una robusta gestione industriale che poggia sulle capacità esecutive, la crescita, il valore degli attivi e la disciplina finanziaria”, sottolinea la società nella nota sui conti.Nel primo trimestre 2024, E&P ha conseguito 3,32 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted grazie alla crescita della produzione (1,74 mln boe/g, +5% rispetto al primo trimestre 2023), trainata dall’entrata a regime di nuovi giacimenti e dall’acquisizione di Neptune Energy. Tale crescita e la costante attenzione all’efficienza, hanno consentito di conseguire risultati resilienti (in riduzione di appena il 13% rispetto al primo trimestre 2023), nonostante l’indebolimento dei prezzi di realizzo del gas naturaleNel primo trimestre 2024, GGP ha conseguito 0,33 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted, in linea con le aspettative del management che scontavano minori opportunità di trading a causa della riduzione sia dei prezzi sia della volatilità rispetto all’anno precedente.Nel primo trimestre 2024, il nuovo settore di attività Enilive e Plenitude ha contribuito in maniera sostanziale ai risultati di Gruppo con 0,42 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted (circa +60% rispetto al primo trimestre 2023). Enilive ha conseguito 0,18 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted (+30%) grazie alle maggiori lavorazioni delle bioraffinerie e alla positiva performance dell’attività di commercializzazione. Plenitude ha registrato 0,24 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted, l’80% in più rispetto all’anno precedente, trainato dai maggiori margini delle commodity che hanno beneficiato di un favorevole scenario prezzi e dalla migliore performance del retail nei mercati internazionali nonché dall’entrata in esercizio di nuova capacità rinnovabile e relative produzioniNel primo trimestre 2024, l’EBITDA proforma adjusted di Enilive di 0,25 miliardi di euro (+27%) e l’EBITDA proforma adjusted di Plenitude di 0,35 miliardi di euro (circa +50%) sono risultati entrambi in linea con le previsioni del management.Nel primo trimestre 2024, il business Refining ha registrato solidi risultati, con 0,2 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted sostenuto da remunerativi margini di raffinazione e dall’affidabilità degli impianti in Europa. Il business della Chimica gestito da Versalis ha conseguito una perdita operativa proforma adjusted di 0,17 miliardi di euro a causa delle avverse condizioni macroeconomiche e degli svantaggi di costo degli impianti europei rispetto ad altre geografie. Tuttavia, la costante attenzione a ottimizzare i costi ha consentito di migliorare il risultato di circa 70 milioni di euro su base sequenziale.Le previsioni annuali di EBIT proforma adjusted e di flusso di cassa adjusted prima della variazione del circolante sono riviste al rialzo a oltre 14 miliardi di euro. Lo scenario aggiornato 2024 è: Brent 86 $/barile (precedentemente 80 $/barile); margine SERM 6,8 $/barile da 6,6 $/barile; prezzo spot del gas PSV 33 €/MWh (da 31 €/MWh); tasso di cambio medio EUR/USD 1,075 (da 1,08).Gli investimenti organici sono attesi a circa 9 miliardi di euro in linea con la previsione originaria. Includendo gli attesi sviluppi del piano di dismissioni, gli investimenti al netto degli incassi sono attesi nell’intervallo 7-8 miliardi di euro, confermando la previsione originaria.Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, il piano di acquisto di azioni proprie è adesso previsto in rialzo a 1,6 miliardi di euro con un incremento del 45% rispetto a 1,1 miliardi di euro comunicato nel Capital Market Update di marzo. Questa variazione è in linea con la politica di remunerazione che attribuisce il 30-35% del flusso di cassa da attività operativa attraverso dividendi e buyback e che prevede di destinare all’acquisto di azioni proprie fino al 60% dei flussi di cassa incrementali rispetto alle previsioni del management, e soggetta all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti il prossimo 15 maggio 2024 di un piano di acquisto fino a 3,5 miliardi di euro. L’Assemblea degli Azionisti è attesa approvare anche il dividendo 2024 di 1 euro per azione, che rappresenta un aumento del 6% rispetto al 2023, con pagamento in quattro tranche a partire da settembre 2024. LEGGI TUTTO

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    ENEL, istruttoria Antitrust su modalità comunicazione rinnovi. La replica: “Agito in pieno rispetto norme”

    (Teleborsa) – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Enel Energia per accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta sulle modalità di comunicazione rinnovi. L’informativa di avvio istruttoria è pubblicata sul bollettino dell’Authority, che evidenzia il “numero elevato di istanze di intervento pervenute”. “In particolare, i segnalanti rappresentano, “oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato, di non aver ricevuto alcuna informazione preventiva” sul rinnovo contrattuale e “di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso”.Dopo la decisione dell’Antitrust di avviare un procedimento per presunte pratiche commerciali scorrette nei confronti di Enel Energia sulle modalità di comunicazione dei rinnovi delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas, “la società ritiene di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, nonchè della disciplina contrattuale”. E’ quanto si legge in una nota Enel. “Enel Energia confida di poter dimostrare la piena correttezza del proprio operato nel prosieguo del procedimento” conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, prezzi girano in calo su scenario Medio Oriente

    (Teleborsa) – Girano in negativo i prezzi del petrolio, dopo la recente corsa in scia all’attacco di Israele nei confronti dell’Iran come rappresaglia per quanto accaduto nello scorso fine settimana. La convinzione sembra essere che l’attacco odierno, così come quello di Teheran nello scorso sabato notte, siano stati orchestrati prevalentemente come azioni dimostrative. Sembra così scampata un’ulteriore escalation dei conflitti in Medio Oriente: le quotazioni di greggio hanno preso la via del ribasso. Il Greggio WTI viaggia a 82,5 dollari al barile (-0,32%) mentre il Brent scivola a 86,60 dollari (-0,57%).(Foto: skeeze / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    SLB, utile in aumento del 14% nel primo trimestre grazie a domanda internazionale

    (Teleborsa) – SLB, che prima si chiamava Schlumberger ed è il più grande fornitore al mondo di servizi per giacimenti petroliferi, ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi di 8,71 miliardi di dollari, aumentati del 13% su base annua, e un utile netto attribuibile a SLB di 1,07 miliardi di dollari, aumentato del 14% su base annua. L’EPS, esclusi alcuni elementi, è stato pari a 0,75 dollari ed è aumentato del 19% su base annua.”Abbiamo avuto un inizio d’anno entusiasmante con il nostro accordo annunciato per l’acquisizione di ChampionX Corporation (ChampionX), che rafforzerà il nostro portafoglio di produzione e recupero – ha commentato Olivier Le Peuch, CEO di SLB – Abbiamo inoltre continuato il nostro slancio di crescita, con una forte performance del primo trimestre derivante da robusti ricavi su base annua e da una crescita dell’EBITDA coerente con le nostre linee guida per il primo trimestre e l’intero anno”.”Rimaniamo fiduciosi nelle nostre prospettive di crescita dei ricavi globali per il 2024, con la debolezza in Nord America che sarà compensata dal rialzo nei mercati internazionali – ha aggiunto – Le dinamiche di questo ciclo rimangono intatte, con una crescita internazionale e offshore che avviene in tutte le aree geografiche, a beneficio di tutte le nostre Divisioni mentre continuiamo a ricevere nuovi contratti, migliorando la qualità e la longevità del nostro portafoglio di entrate”.”Il nostro percorso di espansione dei margini continua a essere guidato da una ridotta capacità di servizi e attrezzature a livello internazionale, da una maggiore adozione della tecnologia e da una maggiore efficienza operativa – ha sottolineato Le Peuch – Di conseguenza, confermiamo la nostra precedente guidance sulla crescita dell’EBITDA mid-teens per l’intero anno”. LEGGI TUTTO

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    Farina (Snam): Sud Italia centrale nella sicurezza energetica del Paese

    (Teleborsa) – “A partire dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, il tema della sicurezza energetica è tornato al centro dell’attenzione, complice il crollo delle importazioni di gas dalla Russia, scese in due anni dal 40 a meno del 10%, una fase che abbiamo superato anche grazie all’impegno di Snam, alla flessibilità e alla ridondanza garantite dalle sue infrastrutture, alla diversificazione degli approvvigionamenti di metano e al nuovo ruolo giocato dal sud Italia, divenuto strategico per sicurezza, economicità e sostenibilità delle forniture energetiche del Paese”. Lo ha affermato Claudio Farina, Chief Strategy And Technology Officer di Snam, intervenuto oggi a Napoli alla giornata di apertura di Feuromed, Festival Euromediterraneo dell’Economia. Secondo Farina, che ha ricordato il piano strategico con cui Snam sta dispiegando 11,5 miliardi di euro di investimenti nell’arco 2024-2027, sono quattro le categorie di interventi chiave per la sicurezza energetica: “(i) l’aumentata capacità di stoccaggio, (ii) l’acquisto delle due nuove unità di rigassificazione galleggianti e il conseguente maggior accesso del Paese al mercato globale del Gnl (salito dal 15% degli approvvigionamenti nel 2021 a più del 25% nel 2023), passando per (iii) una gestione efficiente dell’inversione dei flussi prevalenti via tubo, con (iv) il progetto della Linea Adriatica che sbottiglierà la direttrice sud-nord incrementando la capacità giornaliera di trasporto fino a 150 milioni di metri cubi di gas”.Spazio anche al tema della transizione energetica: “una sfida senza precedenti per tempi e profondità – ha spiegato ancora Farina – che si congiunge a quella della sicurezza attraverso infrastrutture del gas pensate e realizzate da Snam in ottica future proof, per abilitare un sistema multi-molecola aperto al biometano e all’idrogeno, anche grazie a progetti transfrontalieri come il SoutH2 Corridor (a regime dal 2030 per portare in Italia e in Europa l’idrogeno rinnovabile prodotto nel sud del Mediterraneo). Senza dimenticare il trasporto della CO2 nell’ambito dei progetti di carbon capture and storage, leva imprescindibile per accelerare la decarbonizzazione dei comparti industriali hard to abate evitando fenomeni di deindustrializzazione”.Il riferimento, qui, è al progetto Ravenna CCS, joint venture Eni-Snam, che partirà nei prossimi mesi. “Tenendo presente – ha precisato il manager di Snam – che nella traiettoria da qui al 2050 tutte le tecnologie saranno necessarie”, con elettroni rinnovabili e molecole decarbonizzate che dovranno rispondere in quote sostanzialmente uguali alla futura domanda di energia. “Lungimiranza e tempismo negli investimenti, e innovazione – ha concluso Farina – faranno la differenza”. LEGGI TUTTO

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    Edison accelera nel fotovoltaico con nuovo impianto da 41 MW in Sicilia

    (Teleborsa) – Edison ha inaugurato ad Aidone, in Sicilia, un nuovo impianto fotovoltaico da 41 MW all’interno della strategia di crescita nelle energie rinnovabili, che prevede 2 GW di capacità installata fotovoltaica al 2030.”Con il nostro piano di investimenti nelle fonti rinnovabili confermiamo l’impegno nella sfida della transizione energetica volto a realizzare un futuro sostenibile per le aziende e le persone – dichiara l’AD Nicola Monti – Edison ha un forte legame con la Sicilia dove è presente attraverso tutti i principali business, dalla generazione elettrica alla vendita di energia e servizi a valore aggiunto per i clienti sia pubblici che privati. Grazie al nuovo impianto di Aidone rafforziamo ulteriormente la nostra presenza nella regione, aumentando la quota di energia rinnovabile a disposizione del territorio”Il parco fotovoltaico di Aidone genera circa 71,5 GWh di energia rinnovabile all’anno, soddisfacendo così il fabbisogno energetico di 26.500 famiglie ed evitando l’emissione in atmosfera di oltre 29.000 tonnellate di CO2 all’anno. I lavori di costruzione sono iniziati nel novembre del 2020 e sono durati 2 anni e mezzo, impiegando 45 imprese fornitrici, per un totale di oltre 140 mila ore lavorate. “Con l’impianto di Aidone diamo avvio a una robusta pipeline di crescita che farà di Edison uno dei player di riferimento anche nel settore fotovoltaico. Un ambito questo più recente rispetto all’eolico, di cui siamo leader in Italia, e nel quale abbiamo importanti target di sviluppo – commenta Marco Stangalino, Vice Presidente Esecutivo Power Asset Edison – La Sicilia ha un ruolo di primo piano nella transizione energetica e qui vogliamo continuare a essere protagonisti della crescita sostenibile. Nei prossimi tre anni prevediamo di costruire nella regione ulteriori 300 MW da fonte rinnovabile, contribuendo alla generazione di valore sia per il territorio sia per le comunità che ci accolgono”.Nel primo trimestre 2024, il gruppo ha aperto cantieri per nuove realizzazioni di eolico e fotovoltaico in tutta Italia pari a 110 MW, mentre risultano in corso di autorizzazione 0,8 GW di fotovoltaico e 1,6 GW di eolico, di cui la metà sono relativi a progetti di integrale ricostruzione. Inoltre, lo scorso dicembre Edison ha completato la costruzione di 6 impianti fotovoltaici in provincia di Torino e Alessandria per complessivi 34 MW.Nell’ambito del piano di sviluppo di Edison, la Sicilia è un territorio altamente strategico. Al momento, il gruppo detiene e gestisce nella regione 4 impianti eolici da 104 MW situati nelle province di Trapani, Enna e Messina, e, oltre al nuovo impianto di Aidone da 41 MW, un fotovoltaico da 5 MW ad Agira (in provincia di Enna). A questi si aggiungono un nuovo cantiere, recentemente aperto, per un impianto fotovoltaico da 55 MW a Tudia (PA), e ulteriori 3 impianti fotovoltaici da 60 MW già autorizzati. Infine, sono in corso gli iter di autorizzazione per la realizzazione di 6 impianti fotovoltaici da 220 MW e 7 eolici da 330 MW. LEGGI TUTTO

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    algoWatt, linea factoring per 2,5 milioni da Generafinance per controllata

    (Teleborsa) – algoWatt, GreenTech Solutions Company quotata su Euronext Milan, ha comunicato che la controllata TerniEnergia Progetti ha ricevuto la delibera per l’attivazione di un contratto di factoring, per massimo di 2,5 milioni di euro, da Generalfinance, per fornire adeguato supporto finanziario alla società.Generalfinance, intermediario finanziario quotato su Euronext STAR Milan, si affianca quale partner finanziario di TerniEnergia Progetti mettendo al servizio della società nuove soluzioni di factoring, al fine di consentire l’acquisizione di grandi commesse nel settore fotovoltaico, in modo da incrementare significativamente i volumi di fatturato della subsidiary, ottimizzare il ciclo finanziario correlato alle commesse presenti in portafoglio ordini, nonché di rendere maggiormente sostenibili gli impegni nei confronti della controllante algowatt per l’affitto del ramo d’azienda EPC e O&M fotovoltaico, nel contesto dell’avviato scenario di ristrutturazione. LEGGI TUTTO

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    Urso: strategicità del nucleare sempre più condivisa

    (Teleborsa) – La “strategicità” del nucleare “è sempre più condivisa” e “le nuove tecnologie di generazione in fase di sviluppo, come gli small modular reactors, possono favorirne la diffusione e l’impiego”. Lo ha sottolineato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio inviato a Pavia in occasione del convegno “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico”, promosso da iWeek, joint venture di V&A – Vento & Associati e Dune Tech Companies. I mini reattori con “dimensioni e potenza ridotta – ha aggiunto – ne permettono l’utilizzo anche per la produzione di calore e idrogeno, in prossimità della domanda dei distretti industriali, rendendo maggiormente sostenibili gli obiettivi della decarbonizzazione”. Lo scenario geopolitico – ha ricordato il numero uno del Mimit – “è caratterizzato da grande incertezza: la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e la sostenibilità dei costi rappresentano una leva indispensabile per acquisire indipendenza strategica e mantenere competitivo il nostro sistema produttivo”Urso ha anche voluto sottolineare come l’Italia, “pur avendo rinunciato alla generazione di energia elettrica da fonte nucleare, ha continuato a svolgere un ruolo da protagonista nel campo della formazione e ricerca con imprese, università e istituti di ricerca riconosciuti come eccellenze a livello internazionale” LEGGI TUTTO