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    OPA Saras, adesioni oltre l’11,3%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa su Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, risulta che oggi 6 agosto 2024 sono state presentate 39.329.535 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 58.879.457, pari all’11,36% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 12 luglio 2024 e terminerà il 9 agosto 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Saras acquistate sul mercato nei giorni 8 e 9 agosto 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: Piotr Trojanowski / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Energia “green”, RFI aggiudica a Edison Energia gara da 64 milioni di euro

    (Teleborsa) – Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha aggiudicato a Edison Energia la gara da 64 milioni di euro per la fornitura di 100 GWh all’anno di energia elettrica e per la quale è stata richiesta la certificazione “green” al fine di garantirne la provenienza da fonti rinnovabili. La fornitura – fa sapere RFI in una nota – sarà destinata a uffici, locali tecnologici, stazioni e altri impianti fissi su tutto il territorio nazionale.L’aggiudicazione – si legge nella nota – si inserisce nel più ampio quadro delle strategie di RFI, attivamente impegnata nel ridurre l’impatto ambientale del suo sistema di approvvigionamento energetico, volte alla progressiva decarbonizzazione dei consumi di energia elettrica e alla riduzione della dipendenza energetica mediante progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili. LEGGI TUTTO

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    Alerion, Kepler Cheuvreux: necessario aumentare flottante e aggiornare piano

    (Teleborsa) – Kepler Cheuvreux ha confermato il target price (a 29 euro per azione) e la raccomandazione (a Buy) sul titolo Alerion Clean Power, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle energie rinnovabili.Gli analisti scrivono che i risultati del Q2 sono stati supportati da una maggiore produzione YOY grazie ai nuovi impianti in funzione e sono in linea con il trend previsto per l’intero anno, poiché l’EBITDA registrato nel primo semestre è pari a circa il 50% del totale, in linea con la media storica in un anno normalizzato.La variazione YOY a livello di ricavi/EBITDA è spiegata dai prezzi dell’energia elettrica realizzati più bassi e da 14 milioni di euro di one-off positivi registrati nel 2023. I ricavi operativi, al netto di questo effetto, sono diminuiti di circa il 6% YOY, l’EBITDA rettificato dell’11% YOY e l’utile netto rettificato del 31% YOY nel primo semestre.Come di consueto, il management non ha fornito indicazioni per l’anno in corso. Si prevede che il piano aziendale verrà pubblicato dopo la prima operazione di “equity recycling” (che è inclusa nelle valutazioni degli analisti). “Ricordiamo che questo tipo di rotazione degli asset sarà incluso nell’EBITDA man mano che questi ricavi diventeranno ricorrenti”, si legge nella ricerca.Secondo Kepler Cheuvreux, Alerion “deve aumentare il flottante limitato per attrarre azionisti istituzionali stabili e fornire un aggiornamento del suo piano aziendale per gli investitori il prima possibile”, con la liquidità limitata che sta penalizzando il titolo.(Foto: Aniek Wessel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Saipem, S&P conferma rating “BB+” con leva inferiore e riduzione quota Eni

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha confermato il rating “BB+” di Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, per la leva finanziaria inferiore e la riduzione della quota di Eni. L’outlook è “stabile”.L’agenzia di rating scrive che la solida performance della multinazionale italiana, con una crescita dell’EBITDA fino al 40% nel 2024, si tradurrà in una leva finanziaria inferiore, con funds from operations (FFO) to debt superiore al 45% nel 2024, rispetto al 37,6% nel 2023. S&P ha quindi rivisto il stand-alone credit profile (SACP) da “bb” a “bb+”.S&P ritine che Saipem sia un’affiliata strategica di Eni. Tuttavia, dopo la vendita da parte di Eni di una quota del 10% in Saipem, ha rimosso un livello di supporto di gruppo che aveva precedentemente incorporato nel rating su Saipem.Le prospettive stabili riflettono la previsione che la solida performance di Saipem nei prossimi due anni consentirà alla società di continuare a ridurre il debito e di creare un margine di rating. LEGGI TUTTO

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    Italia, Africa, Lotta cambiamento climatico: investimento da 100 milioni di euro per l’energia sostenibile

    (Teleborsa) – Il Fondo italiano per il clima, istituito con un patrimonio di 4,2 miliardi di euro, è stato progettato per sostenere iniziative pubbliche e private nei paesi emergenti e in via di sviluppo, mirando a raggiungere obiettivi climatici e ambientali in linea con gli accordi internazionali sui cambiamenti climatici sottoscritti dall’Italia.L’intervento del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, sottolinea l’impegno del governo italiano nel selezionare e supportare soggetti qualificati per realizzare investimenti efficaci e sostenibili, soprattutto in Africa. Questi sforzi sono in accordo con gli obiettivi del Piano Mattei, che mira a integrare lo sviluppo energetico con la tutela ambientale. “Paesi che potranno beneficiare del primo bond ibrido in euro che il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica è stato in grado di costruire grazie alle capacità tecnico-finanziarie di Cassa Depositi e Prestiti”, ha affermato Pichetto.Il progetto più significativo finanziato recentemente riguarda un investimento da 100 milioni di euro per sostenere progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici in Africa Occidentale. Questa iniziativa è stata realizzata grazie a un accordo tra il Fondo italiano per il clima, gestito da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) per conto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), e la Banque Ouest-Africaine de Développement (Boad), l’istituzione finanziaria multilaterale per lo sviluppo dei paesi dell’Unione economica e monetaria dell’Africa Occidentale (Waemu).In dettaglio, l’accordo include la sottoscrizione da parte del Fondo clima di un’emissione obbligazionaria ibrida per un importo di 100 milioni di euro, emessa da Boad. I fondi raccolti saranno destinati alla costruzione e alla riabilitazione di infrastrutture per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, volti a diversificare il mix energetico, ridurre le emissioni di CO2 e abbassare i costi di produzione energetica. Questo progetto contribuirà in modo significativo al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare l’Obiettivo Sdg7 (“Energia accessibile e pulita”), beneficiando i Paesi Waemu come Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal, e Togo.Questa emissione obbligazionaria è una delle prime nel suo genere al mondo, posizionandosi accanto a iniziative simili come quella recente della Banca Africana di Sviluppo, che ha emesso un bond ibrido denominato in dollari nel gennaio 2024. LEGGI TUTTO

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    Iren, perfeziona l’acquisizione della partecipazione del 50% di Egea Holding

    (Teleborsa) – Iren, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha perfezionato l’acquisizione della partecipazione pari al 50% del capitale sociale di Egea Holding, società in cui sono stati previamente trasferiti i rami operativi di EGEA, EGEA Commerciale ed EGEA Produzioni e Teleriscaldamento. L’operazione è stata chiusa in linea con quanto comunicato il 30 marzo 2024, per un valore complessivo di 85 milioni di euro. Il restante 50% di EGEA Holding è detenuto da MidCo 2024, il cui capitale sociale è interamente detenuto da EGEA.Nell’ambito dell’operazione, utilizzando parte delle risorse provenienti dall’aumento di capitale effettuato da Iren, EGEA Holding ha acquisito anche da Lighthouse Terminals Limited (società del fondo iCON Infrastructure) il 100% di Lime Energia, società che detienele partecipazioni di minoranza del 49% in alcune società del Gruppo EGEA, andando così a detenere il 100% di Ardea (illuminazione pubblica), Reti Metano Territorio (distribuzione gas) e TLRNET (teleriscaldamento).EGEA ha un EBITDA stimato, a fine 2024, pari a 55/60 milioni di euro (in aumento rispetto alle prime stime elaborate) e una posizione finanziaria netta rilevata al 30 aprile 2024 (data di verifica prevista contrattualmente), di 175 milioni di euro.Iren disporrà sia di un’opzione call della durata di quattro anni, esercitabile a partire dal 31 marzo 2025, per acquisire la quota di partecipazione detenuta da MidCo 2024, sia della facoltà, a partire dal 1° gennaio 2025, di sottoscrivere un aumento di capitale riservato pari a 42,5 milioni di euro, che porterebbe la quota di Iren in EGEA Holding al 60%.”Oggi si completa con successo un percorso lungo e impegnativo in cui abbiamo creduto dal primo momento: l’operazione EGEA ha infatti un forte razionale strategico per Iren, perché permette di accelerare la crescita del Gruppo in tutti i business, di valorizzare economie di scala e di espandere ulteriormente la presenza di Iren nei territori di riferimento – afferma Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren – Sono sicuro che riusciremo a creare valore per tutti gli stakeholder in tempi brevi, grazie al lavoro di risanamento serio e diligente già iniziato”. LEGGI TUTTO

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    Enel, il mercato promuove i risultati del primo semestre

    (Teleborsa) – I conti del primo semestre Enel piacciono al mercato e fruttano al gruppo guidato da Flavio Cattaneo una serie di ritocchi al target price da parte delle principali banche d’investimento. L’ultima in ordine temporale è stata Citigroup che, ieri, ha incrementato il TP sul titolo di 0,40 centesimi per azione, portandolo da 7 a 7,40 euro, e confermando la raccomandazione Buy. In precedenza erano state Goldman Sachs e Mediobanca ad esprimere il loro pieno consenso rispetto ai “solidi risultati di gruppo”, premiando gli interventi del management e ritoccando verso l’alto il target price rispettivamente da 8,75 a 9 euro e da 7,70 a 7,90, rafforzando di riflesso la raccomandazione Buy sul titolo. Durante la call con gli analisti l’AD e il CFO hanno confermato il raggiungimento dei target fissati per il 2024 e puntando, per fine anno, alla parte alta del range della guidance comunicata ai mercati in occasione della presentazione del piano strategico. In questi primi sei mesi, l’EBITDA ordinario è arrivato a 11,7 miliardi di euro, in crescita di circa il +9% rispetto allo stesso periodo del 2023: incremento dovuto principalmente all’aumento della generazione di energia da fonti rinnovabili, che ha consentito a Enel di raggiungere il record dell’84% di energia a zero emissioni. A questo si aggiungono l’ottima performance dell’utile netto ordinario, che raggiunge circa 4 miliardi e segna un +20,6% rispetto alla prima metà del 2023, e la forte discesa dell’indebitamento, che tocca quota 57,4 miliardi e fa registrare il livello più basso da fine 2021. A distanza di poco più di un anno dal suo insediamento, il nuovo vertice ha portato il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA ai più bassi livelli dell’intero settore. LEGGI TUTTO

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    Terna, linea di credito da 400 milioni di euro legata a indicatori ESG

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha sottoscritto un Credit Facility Agreement ESG-linked per un ammontare complessivo di 400 milioni di euro. L’operazione ha visto coinvolti BNL e CaixaBank (in qualità di Original Lenders) e BNP Paribas (in qualità di Sustainability Coordinator).La linea di credito avrà una durata di 5 anni, con un tasso d’interesse legato all’andamento della performance di Terna relativamente a specifici indicatori ambientali, sociali e di governance (ESG). L’operazione “consente a Terna di poter contare su una liquidità adeguata alla propria solidità finanziaria e conferma il forte impegno del gruppo nell’introduzione di un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come leva strategica per la creazione di valore per tutti i suoi stakeholder”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO