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    Italia, Africa, Lotta cambiamento climatico: investimento da 100 milioni di euro per l’energia sostenibile

    (Teleborsa) – Il Fondo italiano per il clima, istituito con un patrimonio di 4,2 miliardi di euro, è stato progettato per sostenere iniziative pubbliche e private nei paesi emergenti e in via di sviluppo, mirando a raggiungere obiettivi climatici e ambientali in linea con gli accordi internazionali sui cambiamenti climatici sottoscritti dall’Italia.L’intervento del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, sottolinea l’impegno del governo italiano nel selezionare e supportare soggetti qualificati per realizzare investimenti efficaci e sostenibili, soprattutto in Africa. Questi sforzi sono in accordo con gli obiettivi del Piano Mattei, che mira a integrare lo sviluppo energetico con la tutela ambientale. “Paesi che potranno beneficiare del primo bond ibrido in euro che il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica è stato in grado di costruire grazie alle capacità tecnico-finanziarie di Cassa Depositi e Prestiti”, ha affermato Pichetto.Il progetto più significativo finanziato recentemente riguarda un investimento da 100 milioni di euro per sostenere progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici in Africa Occidentale. Questa iniziativa è stata realizzata grazie a un accordo tra il Fondo italiano per il clima, gestito da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) per conto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), e la Banque Ouest-Africaine de Développement (Boad), l’istituzione finanziaria multilaterale per lo sviluppo dei paesi dell’Unione economica e monetaria dell’Africa Occidentale (Waemu).In dettaglio, l’accordo include la sottoscrizione da parte del Fondo clima di un’emissione obbligazionaria ibrida per un importo di 100 milioni di euro, emessa da Boad. I fondi raccolti saranno destinati alla costruzione e alla riabilitazione di infrastrutture per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, volti a diversificare il mix energetico, ridurre le emissioni di CO2 e abbassare i costi di produzione energetica. Questo progetto contribuirà in modo significativo al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare l’Obiettivo Sdg7 (“Energia accessibile e pulita”), beneficiando i Paesi Waemu come Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal, e Togo.Questa emissione obbligazionaria è una delle prime nel suo genere al mondo, posizionandosi accanto a iniziative simili come quella recente della Banca Africana di Sviluppo, che ha emesso un bond ibrido denominato in dollari nel gennaio 2024. LEGGI TUTTO

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    Iren, perfeziona l’acquisizione della partecipazione del 50% di Egea Holding

    (Teleborsa) – Iren, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha perfezionato l’acquisizione della partecipazione pari al 50% del capitale sociale di Egea Holding, società in cui sono stati previamente trasferiti i rami operativi di EGEA, EGEA Commerciale ed EGEA Produzioni e Teleriscaldamento. L’operazione è stata chiusa in linea con quanto comunicato il 30 marzo 2024, per un valore complessivo di 85 milioni di euro. Il restante 50% di EGEA Holding è detenuto da MidCo 2024, il cui capitale sociale è interamente detenuto da EGEA.Nell’ambito dell’operazione, utilizzando parte delle risorse provenienti dall’aumento di capitale effettuato da Iren, EGEA Holding ha acquisito anche da Lighthouse Terminals Limited (società del fondo iCON Infrastructure) il 100% di Lime Energia, società che detienele partecipazioni di minoranza del 49% in alcune società del Gruppo EGEA, andando così a detenere il 100% di Ardea (illuminazione pubblica), Reti Metano Territorio (distribuzione gas) e TLRNET (teleriscaldamento).EGEA ha un EBITDA stimato, a fine 2024, pari a 55/60 milioni di euro (in aumento rispetto alle prime stime elaborate) e una posizione finanziaria netta rilevata al 30 aprile 2024 (data di verifica prevista contrattualmente), di 175 milioni di euro.Iren disporrà sia di un’opzione call della durata di quattro anni, esercitabile a partire dal 31 marzo 2025, per acquisire la quota di partecipazione detenuta da MidCo 2024, sia della facoltà, a partire dal 1° gennaio 2025, di sottoscrivere un aumento di capitale riservato pari a 42,5 milioni di euro, che porterebbe la quota di Iren in EGEA Holding al 60%.”Oggi si completa con successo un percorso lungo e impegnativo in cui abbiamo creduto dal primo momento: l’operazione EGEA ha infatti un forte razionale strategico per Iren, perché permette di accelerare la crescita del Gruppo in tutti i business, di valorizzare economie di scala e di espandere ulteriormente la presenza di Iren nei territori di riferimento – afferma Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren – Sono sicuro che riusciremo a creare valore per tutti gli stakeholder in tempi brevi, grazie al lavoro di risanamento serio e diligente già iniziato”. LEGGI TUTTO

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    Enel, il mercato promuove i risultati del primo semestre

    (Teleborsa) – I conti del primo semestre Enel piacciono al mercato e fruttano al gruppo guidato da Flavio Cattaneo una serie di ritocchi al target price da parte delle principali banche d’investimento. L’ultima in ordine temporale è stata Citigroup che, ieri, ha incrementato il TP sul titolo di 0,40 centesimi per azione, portandolo da 7 a 7,40 euro, e confermando la raccomandazione Buy. In precedenza erano state Goldman Sachs e Mediobanca ad esprimere il loro pieno consenso rispetto ai “solidi risultati di gruppo”, premiando gli interventi del management e ritoccando verso l’alto il target price rispettivamente da 8,75 a 9 euro e da 7,70 a 7,90, rafforzando di riflesso la raccomandazione Buy sul titolo. Durante la call con gli analisti l’AD e il CFO hanno confermato il raggiungimento dei target fissati per il 2024 e puntando, per fine anno, alla parte alta del range della guidance comunicata ai mercati in occasione della presentazione del piano strategico. In questi primi sei mesi, l’EBITDA ordinario è arrivato a 11,7 miliardi di euro, in crescita di circa il +9% rispetto allo stesso periodo del 2023: incremento dovuto principalmente all’aumento della generazione di energia da fonti rinnovabili, che ha consentito a Enel di raggiungere il record dell’84% di energia a zero emissioni. A questo si aggiungono l’ottima performance dell’utile netto ordinario, che raggiunge circa 4 miliardi e segna un +20,6% rispetto alla prima metà del 2023, e la forte discesa dell’indebitamento, che tocca quota 57,4 miliardi e fa registrare il livello più basso da fine 2021. A distanza di poco più di un anno dal suo insediamento, il nuovo vertice ha portato il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA ai più bassi livelli dell’intero settore. LEGGI TUTTO

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    Terna, linea di credito da 400 milioni di euro legata a indicatori ESG

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha sottoscritto un Credit Facility Agreement ESG-linked per un ammontare complessivo di 400 milioni di euro. L’operazione ha visto coinvolti BNL e CaixaBank (in qualità di Original Lenders) e BNP Paribas (in qualità di Sustainability Coordinator).La linea di credito avrà una durata di 5 anni, con un tasso d’interesse legato all’andamento della performance di Terna relativamente a specifici indicatori ambientali, sociali e di governance (ESG). L’operazione “consente a Terna di poter contare su una liquidità adeguata alla propria solidità finanziaria e conferma il forte impegno del gruppo nell’introduzione di un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come leva strategica per la creazione di valore per tutti i suoi stakeholder”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Snam, Venier: fiduciosi su guidance con forte visibilità, sinergie da Edison Stoccaggio

    (Teleborsa) – “Snam ha registrato una forte crescita nel primo semestre 2024” e “siamo fiduciosi sulla guidance per l’intero anno, in quanto abbiamo una forte visibilità con le policies che evolvono in linea con la strategia, la regolamentazione che è chiara e gli investimenti che sono stati approvati. Continueremo a guardare alla creazione di valore attraverso M&A e rotazione degli asset – come testimonia il recente deal Edison Stoccaggio – pur mantenendo una solida flessibilità finanziaria”. Lo ha affermato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, nella call con gli analisti di commento ai risultati del primo semestre 2024.Venier ha evidenziato che la domanda globale di gas è stata in aumento del 3% su base annua (+50 miliardi di metri cubi), con la ripresa della domanda industriale (20 miliardi di metri cubi) e Cina e India in rapida crescita (+10% su base annua). La domanda italiana si è attestata a circa 31 miliardi di metri cubi (-4,3% YoY) per la debole produzione termoelettrica e il clima mite. Ha anche sottolineato che il prezzo medio TTF si è assestato a 29,6 euro/MWh nella prima metà del 2024 (-34% a/a), grazie anche al livello confortante degli stoccaggi.Parlando delle infrastrutture del gas del gruppo, Venier ha detto che il livello di stoccaggio attuale è circa dell’86%, sulla buona strada per raggiungere la piena capacità entro ottobre. Per quanto riguarda la FSRU destinata a Ravenna, ha detto che i lavori procedono come da piano – onshore (90%) e offshore (oltre il 50% completati) – e che la FSRU ha lasciato il bacino di carenaggio, mentre sono in corso i lavori di conversione nel porto di Dubai. Sarà operativa entro il primo trimestre del 2025. Per quanto riguarda l’Adriatic Line, sono iniziati a giugno i lavori per la fase 1.L’AD si è poi soffermato sull’acquisizione di Edison Stoccaggio, operazione “che gode di una forte logica industriale e avrà effetti positivi sulla crescita dell’utile netto dal 2025”. L’acquisizione riguarda tre siti di stoccaggio (Collalto, Cellino, San Potito e Cotignola) e una capacità totale di circa 1,1 bcm. L’EV è pari a 560 milioni di euro (più potenziale Earn-Out). “Deal e capex saranno finanziati con l’emissione di un bond ibrido per preservare la flessibilità finanziaria”, ha sottolineato, evidenziano che si aspetta un accretion sull’utile netto dell’1,5-2,0% dal 2025.Il manager ha evidenziato la significativa motivazione strategica dell’operazione, citando la “possibilità di consolidare il ruolo strategico nella sicurezza dell’approvvigionamento di gas italiano, di aumentare l’esposizione alle attività regolamentate italiane, di sfruttare le efficienze operative facendo leva sulla scala, sulla vicinanza degli asset e sulle competenze”. Le sinergie possibili “sono in primis quelle sui costi, ma ci aspettiamo di generare anche sinergie sui ricavi, in quanto il management coordinato di tutti questi asset avrà benefici sulla proattività e suo modo in cui gestiamo la capacità e i flussi nei nostri asset”, ha aggiunto Venier.Gli analisti hanno fatto numerose domande sull’operazione Edison Stoccaggio, per cercare di capire fino a che punto Snam può estrarre valore dai nuovi asset acquistati. “Dobbiamo considerare che fino adesso abbiamo guardato gli asset da fuori, senza considerare le ottimizzazioni da fare, su cui contiamo – ha detto l’AD – Inoltre, bisogna considerare che uno dei tre asset è giovane. Siamo inoltre convinti di portare il nostro know-how in questi nuovi asset. Vogliamo anche ottimizzare la capacità di stoccaggio. Siamo stati conservativi nelle sinergie, ma quelle che abbiamo immaginato arriveranno”. In merito ad altre operazioni di M&A, il manager ha ricordato che ora “l’azienda è impegnata nel closing dei deal Adriatic LNG ed Edison Stoccaggio, con le approvazioni normative del caso. Abbiamo un portafoglio di associates per cui consideriamo possibili operazioni. Se ci saranno offerte a una valutazione che ci soddisfa, le valuteremo”. LEGGI TUTTO

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    Saipem e Curtiss-Wright, raggiunto traguardo per trattamento sottomarino dell’acqua

    (Teleborsa) – Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, e Curtiss-Wright, azienda statunitense attiva nei settori dell’industria aeronautica, della difesa e dell’energia, hanno raggiunto un importante traguardo nel settore delle applicazioni subacquee: il completamento del processo di qualifica di un sistema di pompaggio sottomarino senza fluido-barriera e completamente elettrico.Sviluppata sulla base di soluzioni proprietarie ereditate dal settore nucleare, questa tecnologia consentirà l’iniezione sottomarina di acqua di mare trattata in un giacimento, estendendone così il ciclo di vita. Nel 2018, Saipem e Curtiss-Wright hanno firmato un accordo di collaborazione esclusivo per lo sviluppo di questa tecnologia: un prototipo in scala reale da 3 MW è stato prodotto e testato in acqua, attraverso un ampio programma specifico, che ha infine confermato le prestazioni, la robustezza e l’affidabilità attese. Questa nuova soluzione è certificata per diverse tecnologie di trattamento sottomarino proprietarie di Saipem, tra cui SPRINGS, la tecnologia di desolfatazione sottomarina di cui sono proprietarie anche TotalEnergies e Veolia. LEGGI TUTTO

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    Tozzi Green, finanziamento per 116 milioni di euro da Natixis e BNL

    (Teleborsa) – Tozzi Green, Natixis e BNL BNP Paribas hanno siglato un finanziamento da 116 milioni di euro di un portafoglio eolico da 82 MW di proprietà di Tozzi Green, in cui il Gruppo Gardini detiene una partecipazione di minoranza. Natixis ha agito come Sole Bookrunner, Structuring MLA, Underwriter, Green Coordinator, Hedging Bank e Agent Bank, mentre BNL BNP Paribas ha agito come Structuring MLA, Underwriter, Hedging Bank e Account Bank.Il portafoglio è composto da due impianti localizzati a Murfi (Trapani) e Mazzarino (Caltanisetta) in Sicilia, che sono già in funzione ed hanno una capacità installata di 19 MW. Il terzo impianto, di cui è già iniziata la fase di costruzione da parte di Tozzi Green, è localizzato a San Severo (Foggia) in Puglia ed avrà per una capacità installata di 63 MW. Tutti gli impianti utilizzano la collaudata tecnologia dei generatori eolici sviluppata da Vestas, che funge anche da operatore O&M. Le attività di costruzione e O&M del BOP (balance of plants, ossia opere elettriche e civili) sono svolte da Tozzi Green.Tozzi Green è uno dei principali gruppi italiani nel settore delle energie rinnovabili, e integra in modo completo e orizzontale l’intera filiera (Development, EPC, O&M) per ogni fonte rinnovabile (FER). Il Gruppo di Ravenna, interamente di proprietà della famiglia Tozzi, gestisce attualmente una capacità installata di circa 177,83 MW e nel corso degli anni ha contribuito allo sviluppo e alla costruzione di oltre 700 MW. LEGGI TUTTO

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    PMI, contratti a prezzi variabili in calo per l’energia elettrica. Lieve aumento per il gas

    (Teleborsa) – Nel secondo trimestre 2024, si riducono i prezzi variabili dei contratti a 12 mesi dell’energia elettrica praticati alle PMI rispetto al trimestre precedente, mentre sono in lieve aumento quelli del gas naturale. I contratti a prezzo fisso e a 24 mesi, invece, continuano ad essere assenti a causa dell’incertezza circa possibili andamenti futuri del mercato. È quanto emerge dall’ultima rilevazione dei corrispettivi di energia al dettaglio praticati alle PMI sul mercato libero, realizzata da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI) e REF Ricerche.In calo i prezzi dei contratti multiorariL’analisi realizzata fotografa la riduzione dei prezzi della materia prima energia nei contratti a prezzo variabile e l’assenza di contratti a prezzo fisso e a 24 mesi, a seguito delle forti incertezze che caratterizzano le previsioni sugli andamenti dei mercati elettrici e del gas per i prossimi mesi. Nel dettaglio, i contratti multiorari, ossia i contratti che prevedono prezzi differenti a seconda delle 3 fascie orarie, per imprese con consumi fino a 50 MWh/anno di durata annuale a prezzo variabile con avvio ad aprile 2024, presentano livelli dei corrispettivi che si collocano intorno a 115,11 euro/MWh nella fascia oraria diurna (F1), 130,83 euro/MWh nella fascia serale (F2) e a 108,41 euro/MWh nella fascia oraria notturna (F3), con variazioni rispetto al trimestre precedente comprese tra il -18% per la fascia F1 e il -3% per la F2. Sul fronte del gas naturale, nel secondo trimestre 2024, il prezzo dei contratti annuali a corrispettivo variabile risulta in lieve aumento rispetto al precedente trimestre (+4,5% congiunturale) e pari a 49,25 eurocent/smc per un profilo di consumo fino a 50 mila/mc all’anno. In generale, i prezzi dell’energia e del gas stanno vivendo una fase di rientro dopo le importanti oscillazioni al rialzo che hanno caratterizzato soprattutto il 2022, a causa delle tensioni sui mercati all’ingrosso che erano seguite alla fase di crollo della domanda durante il periodo pandemico con la conseguente forte riduzione dei prezzi.Il soft landing del 2024Il primo semestre del 2024 per l’economia mondiale si è concluso in linea con gli andamenti del 2023 e non tutti gli attesi miglioramenti dello scenario si sono verificati. Il rientro dell’inflazione è stato il principale sviluppo, dovuto principalmente alla riduzione delle tensioni nelle catene di fornitura, nonostante l’aumento del costo del lavoro abbia influenzato i prezzi dei servizi. In Italia, il 2024 segna il primo anno di crescita dei salari reali dopo tre anni di contrazione e l’occupazione si è dimostrata resiliente nonostante il rallentamento economico, sostenendo i redditi familiari. Questo crea le condizioni per una ripresa dei consumi che, tuttavia, si prevede avverrà gradualmente, con i primi segnali visibili solo nella seconda metà dell’anno e poi nel 2025. LEGGI TUTTO