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    Eni, Descalzi: “Approccio integrato e filiera cruciali per sviluppo sostenibile”

    (Teleborsa) – Le sfide poste dai cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile richiedono un approccio sempre più integrato, a 360 gradi, e multidimensionale, che sia sostenibile in tutti gli aspetti, economici, sociali ed ambientali. Un approccio come quello di Eni, che lo ha posto alla base della sua strategia di lungo periodo, che punta sulla creazione di valore a lungo termine.Lo ha affermato l’Amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, intervenuto conferenza internazionale “The milestones of the Integral ecology for a human Economy” organizzata dalla Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, nell’ambito del panel “What a company working in the energy sector can do”.C’è bisogno – ha sottolineato – di un approccio “integrale”, un approccio di filiera, come quello adottato dall’Eni, che è determinata a “contribuire a tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030”.Il manager ha affermato che le società come l’Eni hanno competenze e tecnologie per produrre energia verde ed efficiente e ridurre il footprint di carbnonio, in un percorso che, partendo dalle risorse naturali, consente di diversificare, per giungere a prodotti completamente decarbonizzati.Descalzi poi sottolineato che occorre investire in ricerca e tecnologia per attuare una “rivoluzione equa ed innovativa”. Di qui il tema dei paesi sottosviluppati, che producono il 70% delle emissioni globali e devono ridurre loro impronta, ma implica che i Paesi industrializzati favoriscano l’accesso alla tecnologia sostenibile ed alle risorse primarie, all’acqua, all’energia e da tutti i beni primari.”Occorre dunque fare sistema, è necessario che tutti gli attori facciano la propria parte, lavorando in maniera complementare: dalle istituzioni ai governi, che devono investire nello sviluppo sostenibile, fino ad arrivare ai soggetti privati e alla società civile, che deve ottimizzare i consumi”. E’ necessario quindi un coordinamento e gli organismi internazionali, come le Nazioni Unite, sono indispensabili per garantire crescita e sostenibilità.L’Ad d Eni ha messo il punto anche sulla necessità di una regolamentazione e di un sistema fiscale omogeneo. L’Europa – ha affermato “sta facendo molto per ridurre le emissioni”, ma è una “piccola parte”. “Abbiamo bisogno di una collaborazione di tutti i Paesi in ambito OCSE – ha concluso altrimenti è un’azione di breve respiro” LEGGI TUTTO

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    Saras prosegue rally con ingresso nuovo socio

    (Teleborsa) – Brilla Saras, che passa di mano con un aumento del 4,73%, risultando uno dei migliori titoli fra le MidCap. Le azioni della compagnia di raffinazione della famiglia Moratti sono in battuta sin da ieri, grazie all’ingresso di un nuovo socio.La Farringford Foundation di panama, che controlla attraverso una holding olandese la società di trading Trafigura di Singapore, è entrata nel capitale il 15 ottobre scorso con una quota dell’1,379% ed è poi salita poco sopra il 3%.Comparando l’andamento del titolo Saras con il FTSE Italia All-Share, su base settimanale, si nota che la società energetica mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +19,16%, rispetto a +1,15% dell’indice azionario italiano).Segnali di rafforzamento per la tendenza di breve con resistenza più immediata vista a 0,53 Euro, con un livello di supporto a controllo della fase attuale stimato a 0,504. L’equilibrata forza rialzista di Saras è supportata dall’incrocio al rialzo della media mobile a 5 giorni sulla media mobile a 34 giorni. Per le implicazioni tecniche assunte dovremmo assistere ad una continuazione della fase rialzista verso quota 0,556. LEGGI TUTTO

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    Gas, EIA: stoccaggi settimanali USA in aumento ma sotto attese

    (Teleborsa) – In aumento, ma meno delle attese, gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 16 ottobre 2020, sono risultati in aumento di 49 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela sotto il consensus (52 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 46 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.926 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 9,6% rispetto ad un anno fa (quando erano pari a 3.581) ed in crescita del 9,1% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (3.599 BCF). LEGGI TUTTO

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    IEG, Key Energy e Ecomondo: 3-6 novembre grande appuntamento con la Green Economy

    (Teleborsa) – Il countdown è iniziato. Ecomondo e Key Energy tornano alla fiera di Rimini dal 3 al 6 novembre prossimi. l numeri confermano la forza dell’appuntamento di Italian Exhibition Group (IEG), irrinunciabile per tutto il mondo dell’economia circolare e dell’energia rinnovabile: 750 aziende, 40 start-up, 140 incontri e workshop. Per l’occasione saranno aperti tutti e tre gli ingressi ed attivata la stazione ferroviaria.Ecomondo, giunta alla 24esima edizione, si concentrerà su quattro aree (rifiuti e risorse, bioeconomia circolare, bonifica e rischio idrogeologico, acqua) e due progetti speciali (piattaforma bio-metano e start-up & scale-up). Key Energy, alla 14esima edizione, posizionata all’ingresso Est, avrà tre focus (solar & storage, energy efficiency, wind) e darà ampio spazio al progetto della Città Sostenibile, con particolare attenzione a mobilità, digitalizzazione e illuminazione pubblica. Infine, riflettori sull’innovazione, con una vetrina dedicata.Quello di IEG sarà dunque il primo appuntamento di settore a svolgersi dal vivo quest’anno a livello internazionale, con un ricco palinsesto di contenuti tecnico-scientifici per offrire risposte sulla normativa e uno spazio di confronto e di incontro su un settore, quello dell’economia circolare, che è al centro del dibattito politico, economico e sociale del nostro paese e in Europa. Nelle quattro giornate di fiera si tracceranno le linee guida dei progetti nazionali per i fondi europei del Recovery Plan, in larga parte destinati al settore della sostenibilità, tema cruciale per lo sviluppo dei prossimi anni. Grande attesa anche per gli Stati generali della green Economy, promossi dal Consiglio Nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e con il patrocinio della Commissione Europea.Ecomondo e Key Energy si svolgeranno in tutta sicurezza grazie al protocollo #Safebusiness by IEG, all’accreditamento GBAC STAR per quanto riguarda la mitigazione del rischio e la sicurezza di espositori e visitatori e il prolungamento dell’orario di apertura del quartiere fieristico, dalle 9 sino alle 19, elementi con i quali IEG rinforzerà le community di riferimento. LEGGI TUTTO

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    MIT, Sismabonus: istituita Commissione di monitoraggio

    (Teleborsa) – Istituita oggi dal Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici la Commissione di monitoraggio delle Linee Guida per la “Classificazione del Rischio sismico delle costruzioni” detta “Sismabonus”. Lo strumento è finalizzato a mitigare gli effetti dei terremoti, salvaguardando le vite umane e contenendo i costi della ricostruzione, incentivando gli interventi preventivi volontari sul patrimonio edilizio esistente.La Commissione, di cui è capofila il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è trasversale e vede la presenza di tutte le istituzioni e le diverse figure coinvolte a vario titolo nella specifica tematica, così da fornire risposte concrete e condivise, sia in relazione alla complessità applicativa nel breve periodo, a seguito delle recenti modifiche apportate al quadro normativo dai “Superbonus”, sia nel medio periodo in una visione strategica di messa a sistema della misura.L’attività sarà svolta con i contributi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate, Ministero dello Sviluppo Economico, ENEA, CNR e Dipartimento della Protezione Civile. Oltre alle figure istituzionali sono stati quindi coinvolti anche i rappresentati delle Professioni (Tecnici e Commercialisti), delle Imprese (ANCE), delle Banche (ABI) e delle Assicurazioni (ANIA).L’obiettivo è la massima integrazione del Sismabonus con gli altri interventi finalizzati anche alla riduzione del fabbisogno energetico per garantire sistemi efficienti ed innovativi di controllo. LEGGI TUTTO

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    Althesys e Enel Foundation: “Elettricità e acqua alleate contro il cambiamento climatico”

    (Teleborsa) – Da una migliore gestione congiunta di energia e acqua in Italia si potrebbero ottenere 5,9 TWh annui di elettricità aggiuntiva e una disponibilità d’acqua di circa 2,8 miliardi di metri cubi in più, pari al 20% del volume delle grandi dighe italiane. Il raggiungimento di questi obiettivi significherebbe ulteriori investimenti per circa 6,4 miliardi di euro, che potrebbero far parte a pieno titolo del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza in corso di definizione per accedere al Recovery Fund, del quale il 37% andrà usato per attuare il Green New Deal. Queste alcune delle principali evidenze emerse dallo studio “Energy for water sustainability. Sviluppare le sinergie elettrico-idrico per la sostenibilità”, il primo in Italia a stimare i potenziali benefici che si avrebbero da una gestione congiunta delle due risorse. Condotto da Althesys con Enel Foundation, il lavoro è stato presentato questa mattina da Alessandro Marangoni, ceo di Althesys Strategic Consultants e da Giuseppe Montesano, vicedirettore Enel Foundation. All’incontro hanno partecipato anche Stefano Besseghini, presidente di Arera; Giordano Colarullo, direttore generale di Utilitalia, Stefano Masini, responsabile Area Territorio e Ambiente di Coldiretti; Carlo Tamburi, direttore Italia del Gruppo Enel; Francesco Vincenzi, presidente di ANBI; Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente.La ricerca approfondisce l’evoluzione del water-energy nexus con le criticità e le opportunità che prospetta, allo scopo di avanzare proposte per raggiungere obiettivi di sostenibilità e di sicurezza delle forniture in un mondo sottoposto a una pressione continua derivante dalla progressiva riduzione delle disponibilità idriche a fronte di un aumento dei consumi energetici.”Lo studio condotto con Althesys conferma come la transizione in atto verso un modello energetico più sostenibile possa generare valore e opportunità con ricadute positive che vanno ben oltre il settore – ha commentato Montesano –. In particolare, lo sviluppo delle rinnovabili e di soluzioni innovative in grado di aumentare l’efficienza dell’utilizzo della risorsa idrica possono contribuire significativamente al water saving e alla tutela del territorio, all’interno del più ampio impegno per contrastare il cambiamento climatico”.”Le risposte al crescente impatto di situazioni di stress idrico connesse al cambiamento climatico – spiega Marangoni – possono essere molteplici e articolate, ma richiedono interventi su orizzonti temporali sufficientemente ampi e investimenti consistenti. Avrebbero però importanti ricadute economiche e occupazionali, contribuendo al contempo a migliorare l’ambiente, la sicurezza del territorio e la qualità della vita dei cittadini. Sono necessarie politiche proattive che, attraverso soluzioni win-win, coinvolgano in modo coordinato i vari settori, energia, industria, agricoltura, utility, nell’ottica dell’uso plurimo della risorsa”.I benefici derivanti da un uso plurimo dell’acqua – rileva la ricerca – non sarebbero solo di natura ambientale, ma avrebbero anche effetti positivi sul sistema economico ed energetico. L’industria elettrica, ad esempio, potrebbe offrire un forte contributo investendo nel rinnovamento dell’idroelettrico. Altre rinnovabili, come eolico e solare, che contribuiscono alla water footprint in misura nettamente inferiore rispetto ad altre fonti, – evidenzia lo studio – potrebbero portare in Europa a una riduzione dei consumi d’acqua fino a 1,6 miliardi di metri cubi, equivalenti ai consumi annui di una nazione come la Germania.Per raggiungere la supply security, la ricerca suggerisce un articolato insieme di proposte di policy, tra le altre: l’ultimazione delle opere incompiute; il rinnovamento dei grandi bacini idroelettrici; l’avvio del Piano Invasi; il ricorso agli accumuli a pompaggio; gli impianti di desalinizzazione e le vasche di laminazione.Dal completamento delle opere incompiute ancora presenti nel nostro Paese si potrebbe ottenere una produzione elettrica addizionale di quasi 30 GWh annui, con una disponibilità idrica aggiuntiva di circa 850 milioni di metri cubi. Per il rinnovamento dei grandi bacini idroelettrici, lo studio stima in circa 4 TWh l’apporto aggiuntivo e in 900 milioni di metri cubi quello alla sicurezza idrica.L’avvio del Piano Invasi – si legge nel Rapporto – può costituire un tassello importante, già finanziato con 250 milioni di euro per 30 interventi individuati nel periodo 2018-22 in vista di un Piano nazionale di piccoli e medi invasi di ben più ampia portata, che comporterebbe 20 miliardi di euro di investimenti stimati nel corso di 20 anni. Gli accumuli a pompaggio sono invece una delle possibili soluzioni individuate nel Pniec, con un’attenzione particolare sulla possibilità di riconvertire infrastrutture già esistenti nel Centro-Sud. Gli impianti di desalinizzazione prevedono investimenti in grado di fronteggiare la scarsità idrica, in particolare con impianti nelle isole minori abbinati a installazioni di generazione elettrica da rinnovabili. Il ricorso a vasche di laminazione e altri bacini eviterebbe invece allagamenti e inondazioni anche nei centri urbani.Lo studio segnala tuttavia la necessità di accelerare gli iter autorizzativi per poter cogliere queste opportunità in quanto procedure e tempistiche di permitting delle opere troppo dilatate ritardano la loro realizzazione. Dalla ricerca emerge, dunque, la necessità di percorsi facilitati con tempi certi, “fast track”, per attuare efficacemente molti degli interventi, in particolare quelli su opere esistenti, per le quali sono già state svolte in passato valutazioni di impatto ambientale e procedure autorizzative.(Foto: © Andrey Kryuchkov /123RF) LEGGI TUTTO

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    Luce e gas, ottobre è il mese in cui si pensa di più alla bolletta energetica

    (Teleborsa) – Ottobre mese di valutazione della propria tariffa per le utenze energetiche. A rilevarlo uno studio di Selectra, piattaforma che mette a confronto le offerte di luce e gas, che sottolinea come in questo mese si raggiunge il picco con + 35% di operazioni, tra nuove attivazioni e cambi fornitore, rispetto alla media dei mesi non autunnali.In base ai dati del comparatore di tariffe di Selectra, la quantità delle richieste di confronto nei mesi autunnali aumenta in media del 15% rispetto al resto dell’anno, raggiungendo un incremento del 20% ad ottobre. Un andamento che non è stato scombussolato dall’emergenza sanitaria e che viene confermato anche nelle prime due settimane di ottobre 2020.È il gas, primo pensiero degli italiani: con l’avvicinarsi della stagione fredda, infatti, la fornitura di gas diventa la prima preoccupazione. La necessità di riscaldare le case e la paura delle bollette troppo alte nei mesi invernali spinge gli italiani a provvedere ai contratti per la fornitura del gas, cercando soluzioni più economiche e tariffe più vantaggiose. I volumi delle operazioni legate alle utenze domestiche del gas nel periodo compreso tra il 22 settembre e il 21 dicembre registrano infatti una crescita superiore al 40% rispetto alla media del resto dell’anno. Ottobre si aggiudica il primato assoluto con quasi il doppio delle operazioni effettuate rispetto alle altre stagioni.Con una dinamica meno importante ma altrettanto evidente, anche le operazioni legate alla fornitura dell’energia elettrica registrano un aumento di quasi un 20% nei mesi autunnali rispetto al resto dell’anno, con un picco del circa 25% che spetta sempre al mese di ottobre.Quest’anno, segnala Selectra, con l’aumento delle tariffe di luce e gas sul Mercato Tutelato, gli italiani hanno un motivo in più per rivedere subito le proprie utenze, soprattutto per chi si affida ancora al Servizio di Maggior Tutela. Secondo i dati del comparatore di tariffe, attivando un’offerta conveniente del mercato libero oggi, una famiglia può risparmiare fino a 53 euro/anno nella bolletta della luce e fino a 90 euro/anno in quella del gas cui vanno aggiunti eventuali servizi extra o buoni di benvenuto.(Foto: © baloon111 / 123RF) LEGGI TUTTO