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    Terna, Tyrrhenian Lab: al via la quarta edizione del master per la transizione energetica del Paese

    (Teleborsa) – Si inaugura oggi la quarta edizione del Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso da Terna in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno, nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab. Il Master, che è stato prorogato di ulteriori due anni, ha preso il via nei tre atenei coinvolti: a Palermo sono intervenuti il Presidente di Terna, Igor De Biasio, il Direttore Strategia, Digitale e Sostenibilità di Terna, Francesco Salerni e il Rettore dell’Università, Massimo Midiri; a Salerno il Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna, nonché Presidente e Coordinatore Scientifico del Tyrrhenian Lab, Francesco Del Pizzo, e il Rettore dell’Università, Virgilio D’Antonio; a Cagliari il Direttore Risorse Umane di Terna, Daniele Amati, il Direttore Ingegneria e Realizzazione di Progetto di Terna, Maria Rosaria Guarniere e il Prorettore Vicario dell’Università, Gianni Fenu.”Il Tyrrhenian Lab non è solo un progetto formativo: è un investimento concreto nel futuro del nostro Paese. Con la quarta edizione del Master, rinnoviamo il nostro impegno a formare nuove generazioni di professionisti altamente qualificati, capaci di gestire la trasformazione energetica e digitale del sistema elettrico italiano – ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna –. Le centinaia di candidature per l’accesso al Master confermano il grande interesse verso questa iniziativa. Vogliamo offrire ai giovani laureati non solo un’opportunità di crescita professionale, ma anche la possibilità di contribuire attivamente allo sviluppo dei territori da cui provengono. Siamo convinti che la transizione energetica sia una sfida che si vince insieme, con competenza e impegno. Il Tyrrhenian Lab è una dimostrazione di come Terna intenda essere protagonista di questo cambiamento”.Il Tyrrhenian Lab – sottolinea Terna in una nota – si conferma, per il quarto anno, un centro di formazione di eccellenza per garantire lo sviluppo di competenze avanzate legate alla digitalizzazione e alla transizione energetica. Il progetto è strettamente connesso al Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino lungo circa 970 chilometri che unirà Campania, Sicilia e Sardegna. L’opera consentirà di incrementare la capacità di trasporto di energia, contribuendo a migliorare la sicurezza, l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale.Il Master del Tyrrhenian Lab, articolato in 11 moduli e un project work finale per un totale di 60 crediti formativi, ha riscosso un costante e crescente interesse da parte delle studentesse e degli studenti, frutto anche della campagna di talent attraction & acquisition lanciata dal gestore della rete elettrica nazionale, al fine di individuare e coinvolgere giovani qualificati, interessati a partecipare al Master: il progetto formativo è passato infatti dalle 170 candidature della prima edizione alle circa 400 dell’attuale.Tra gli iscritti al bando, 57 sono stati selezionati per accedere al percorso che, una volta terminato, porterà all’assunzione da parte di Terna nelle tre regioni coinvolte, contrastando così l’abbandono delle aree del Sud per motivi professionali.L’elevato numero di iscrizioni – conclude la nota – permette anche di delineare il profilo dei giovani candidati che, prevalentemente, hanno meno di 30 anni e provengono da percorsi di studio STEM, in particolare da Ingegneria energetica e nucleare, elettrica, meccanica e gestionale. Si registra inoltre un forte aumento delle candidature femminili, +27% rispetto alla scorsa edizione. LEGGI TUTTO

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    Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali: Fondazione Milano Cortina 2026 sigla partnership con Terna

    (Teleborsa) – Fondazione Milano Cortina 2026 e Terna annunciano una nuova partnership che vede il gestore della rete di trasmissione elettrica nazionale ad alta e altissima tensione come sponsor dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. Le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 saranno diffuse, si estenderanno su un territorio ampio che coinvolge due regioni e due province autonome. Un evento ricco di sfide e opportunità, che richiede infrastrutture all’altezza delle esigenze e, soprattutto, con la massima garanzia di continuità e sicurezza operativa. Per questo, il Comitato Organizzatore valorizza la collaborazione con Terna, una realtà di eccellenza capace di assicurare una trasmissione di energia elettrica in alta e altissima tensione affidabile ed efficiente nelle sedi dei Giochi.Il ruolo dell’azienda è cruciale non solo per l’alimentazione dei siti di gara e logistici, ma anche per assicurare la stabilità del servizio elettrico in alta e altissima tensione attraverso la regolazione della frequenza e il controllo della tensione lungo l’intera Rete di Trasmissione Nazionale (RTN). Terna ha previsto una serie di interventi a ridotto impatto ambientale in Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige, con l’obiettivo di incrementare l’affidabilità e la sicurezza energetica dei territori che ospiteranno le competizioni Olimpiche e Paralimpiche.Tra le principali opere pianificate rientra la realizzazione di nuovi collegamenti in alta tensione in zone montane mediante l’utilizzo di cavi interrati. Questa scelta, oltre a migliorare la magliatura e la sicurezza della rete di trasmissione, aumenta la resilienza a eventi atmosferici estremi e permette un’elevata compatibilità paesaggistica, mitigando l’impatto visivo delle infrastrutture in zone di pregio naturalistico. Previsto anche il collegamento di nuove cabine primarie nel territorio interessato dai Giochi Invernali. Questi interventi garantiscono il punto di raccordo nevralgico tra la rete di trasmissione nazionale di Terna (l’alta e altissima tensione) e le reti di distribuzione locale che alimentano l’utenza (la media e bassa tensione).”La collaborazione con Terna conferma il nostro impegno nel realizzare un evento costruito su partnership di valore, che si distinguono per efficienza e affidabilità. Terna, asse portante del sistema elettrico nazionale in alta e altissima tensione, rappresenta una garanzia di continuità per Milano Cortina 2026. Questa partnership va oltre il tempo dei Giochi: lascia un’eredità concreta ai territori. Gli interventi di potenziamento contribuiscono non solo a migliorare la sicurezza e la resilienza energetica, ma anche a restituire valore paesaggistico alle aree montane coinvolte. È un investimento nel futuro, un segnale di attenzione e rispetto verso i luoghi che ospiteranno le competizioni” ha affermato Nevio Devidé, Chief Revenue Officer di Milano Cortina 2026.”La partnership con la Fondazione Milano Cortina 2026, che valorizza lo sport come strumento di coesione sociale, conferma l’impegno di Terna nella promozione dell’inclusione e del rispetto e nella valorizzazione della diversità – ha dichiarato Danilo Del Gaizo, Direttore Affari Generali, Legali e Societari di Terna –. I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 hanno rappresentato per l’azienda un impulso ad accelerare i tempi di realizzazione delle opere, per consegnare una rete di trasmissione dell’energia elettrica in alta e altissima tensione efficiente e sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    ESI, Euroland Corporate avvia copertura con Buy e target price di 2,5 euro

    (Teleborsa) – Euroland Corporate ha avviato la copertura sul titolo ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, con una raccomandazione “Buy” e un prezzo obiettivo di 2,5 euro per azione, che implica un potenziale di rialzo del 66%.Con un portafoglio ordini EPC di quasi 25 milioni di euro ad oggi, un comprovato track record di 235 MWp, una base azionaria strutturata e un flusso dinamico di notizie negli ultimi mesi, il broker ritiene che vi siano ora le condizioni affinché il gruppo possa generare una crescita solida e redditizia. Prevede un CAGR 2024-2027 di quasi il 15% per i ricavi, con un margine EBITDA che potrebbe raggiungere il 13%.Inoltre, la bassa valutazione del titolo (5,1x EV/EBITDA 2025) rispetto ai suoi peers offre “un punto di ingresso interessante per qualsiasi investitore a lungo termine che cerchi esposizione ai vincitori della transizione energetica”, si legge nella ricerca.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Altea, marginalità operativa migliora nei 9 mesi. Ricavi in calo a 19,5 milioni

    (Teleborsa) – Altea Green Power, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, ha comunicato che i Ricavi Totali si attestano a 19,5 milioni di euro al 30 settembre 2025, rispetto a 20,3 milioni al 30 settembre 2024. La differenza riflette l’evoluzione naturale delle commesse e delle dinamiche operative influenzate da tempistiche autorizzative variabili e dalla fisiologica modulazione dei flussi progettuali, nonché, la presenza di una significativa plusvalenza realizzata nel primo trimestre del 2024.L’EBITDA consolidato al 30 settembre 2025 è pari a 11,4 milioni, in linea con i risultati dell’anno precedente, mentre l’EBITDA margin mostra un miglioramento, raggiungendo il 59% rispetto al 56% del 30 settembre 2024, a conferma dell’efficacia delle iniziative strategiche intraprese. L’Utile di periodo si attesta a 7,4 milioni, rispetto a 7,8 milioni al 30 settembre 2024.L’Indebitamento Finanziario Netto è cash negative per 8,5 milioni rispetto a cash negative per 7,4 milioni al 31 dicembre 2024. La dinamica dell’Indebitamento Finanziario Netto riflette essenzialmente l’assorbimento di capitale circolante necessario all’avanzamento degli iter autorizzativi sui progetti non ancora contrattualizzati.”I risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2025, che evidenziano un miglioramento della marginalità operativa, sono in linea con le aspettative e riflettono la solidità del modello di business del Gruppo, fondato su una crescita equilibrata e sostenibile – ha commentato l’AD Giovanni Di Pascale – Nel corso dell’anno gli accordi siglati con primari player nazionali e internazionali ci hanno permesso di proseguire lungo la traiettoria delineata, accedendo a una pipeline qualificata di progetti fotovoltaici già autorizzati o in fase avanzata di sviluppo. Ad oggi, la pipeline ha raggiunto complessivamente circa 3 GW, in parallelo, abbiamo inoltre ampliato in modo significativo il portafoglio di progetti BESS, strategici per la transizione energetica e per la stabilità del sistema elettrico nazionale”. LEGGI TUTTO

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    Terna, Beccali: piano capex completamente sostenibile, cessione quota rete non è sul tavolo

    (Teleborsa) – “L’88% del piano Capex 2024-2028 è già coperto da contratti, in aumento rispetto all’80% di marzo 2025. I maggiori progetti sono stati contrattualizzati e i contratti residui sono quelli che riguardano progetti nella parte finale del periodo, con il procurement per questi progetti che verrà fatto a tempo debito”. Lo ha affermato Francesco Beccali, Chief Financial Officer del Gruppo Terna, nella conference call di presentazione dei risultati dei primi 9 mesi 2025.”Il board ha oggi approvato l’acconto sul dividendo per il 2025 di 11,92 centesimi di euro per azione, che è piatto rispetto all’anno scorso e in linea con la nuova politica sui dividendi, che infatti fissa un valore minimo pari a quello del 2024″, ha spiegato.”La crescita dei ricavi, del 9%, è stata trainata sia dalle attività regolate che da quelle non regolate. C’è stata una forte accelerazione dei ricavi non regolati, del 23% – ha detto Beccali – L’evoluzione degli opex è stata guidata da un volume maggiore di attività non regolate, che si sono riflesse anche nella crescita dei ricavi. Grazie alla crescita dei ricavi, l’EBITDA è cresciuto del 7%, trainato dalle attività regolate. Infine, c’è stato un aumento del 5% dell’utile netto di gruppo, che è stato toccato da un aumento degli oneri finanziari netti”. Nei primi 9 mesi c’è stata “una costante accelerazione” degli investimenti (+23% su base annua), con 1.972 milioni di euro in attività regolate (13% per difesa, 57% per sviluppo, 30% per rinnovo ed efficienza delle risorse). Guardando all’evoluzione dell’indebitamento, il CFO ha sottolineato che Terna ha ora un rapporto fisso/variabile di circa l’83% (calcolato sul debito lordo), con una scadenza di circa 6 anni. In merito alla composizione dei 15 miliardi di euro di debito lordo, emerge che il 56% sono obbligazioni Terna, il 27% riguarda la BEI, il 17% proviene dalle banche.”Rimaniamo fortemente concentrati sull’esecuzione del piano, dove facciamo progressi tangibili su tutti i progetti pur mantenendo una disciplina nel procurement – ha sottolineato Beccali – Questo dimostra, ancora una volta, la nostra capacità di rispettare gli obiettivi”.A una domanda sulla potenziale vendita di una quota della rete ad alta tensione, di cui aveva scritto Bloomberg a fine ottobre, il CFO ha detto che “di solito non commettiamo indiscrezione di stampa, ma voglio dire che allo stato attuale non è un’opzione sul tavolo. Monitoriamo costantemente tutte le opzioni, ma confermo quanto detto dall’aggiornamento del piano a marzo, ovvero che il nostro piano di capex al 2028 è completamente sostenibile, e i giudizi dei rating arrivati negli scorsi mesi sono una ulteriore conferma della nostra solidità finanziaria”.”Ad oggi, tra gli strumenti di flessibilità che potremmo valutare rientrano la capacità residua di emissione di strumenti ibridi (oltre 2 miliardi di euro), la possibilità di ottenere ulteriori contributi pubblici per rafforzare la struttura finanziaria e la valutazione di opzioni per valorizzare le nostre attività non regolate”, ha aggiunto.In merito al mancato aggiornamento della guidance, nonostante i risultati positivi, ha detto che “ci serve la visibilità piena su alcuni elementi per determinare la performance complessiva dell’anno”.”Le richieste di connessione per data center ammontano, al 31 ottobre, a circa 64 GW, con 378 richieste; l’87% di queste sono al Nord Italia, specialmente intorno a Milano, che si conferma come principale hub italiano per i data center. La loro crescita sarà uno dei driver per l’aumento della domanda di energia elettrica nei prossimi anni”, ha spiegato il CFO. LEGGI TUTTO

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    Plures (ex Alia), Fitch assegna rating “BBB-” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch ha assegnato all’utility italiana Alia Servizi Ambientali (il cui nome diventerà Plures a gennaio 2026) un rating “BBB-” con outlook “Stabile”.Il rating riflette il profilo aziendale di Plures come multiutility diversificata con una solida posizione di mercato regionale e un’elevata quota di flussi di cassa regolamentati, che supportano la visibilità dei ricavi grazie alla stabilità del quadro normativo italiano. Questo è bilanciato da una crescente leva finanziaria dovuta a un ambizioso piano di investimenti e a un certo rischio commerciale nell’approvvigionamento energetico e nel settore dei rifiuti non regolamentati. L’outlook Stabile riflette la previsione che il management aderirà a una politica finanziaria conservativa, in linea con le sensibilità del rating.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    A2A, Mazzoncini: consolidiamo leadership in Italia e proiettiamo modello di business all’estero

    (Teleborsa) – “Con l’aggiornamento del nostro Piano Strategico, rinnoviamo con determinazione l’impegno di A2A verso una crescita industriale solida e sostenibile, orientata alla creazione di valore per tutti gli stakeholder. Abbiamo incrementato gli investimenti complessivi, portandoli a 23 miliardi di euro entro il 2035, per accelerare il percorso di sviluppo del Gruppo e aprire nuove direttrici di business innovative”. Lo ha detto Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, commentando l’aggiornamento del piano al 2035.”La presenza storica di A2A in Lombardia – area che oggi rappresenta un polo strategico per i data center – unita all’importante acquisizione delle reti elettriche nelle province di Milano e Brescia, ci offre una posizione privilegiata per contribuire in modo concreto alla diffusione di queste infrastrutture digitali, cogliendone al contempo le opportunità industriali ed economiche – ha aggiunto – Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo evolvere dal ruolo di partner energetico a piattaforma di sviluppo integrata, mettendo a valore i nostri asset, il nostro know-how e la capacità di innovazione”.”Per sostenere l’aumento della domanda di energia e il processo di elettrificazione dei consumi, continueremo a investire in infrastrutture future-fit, potenziando le reti, la generazione e le attività legate all’economia circolare – ha sottolineato Mazzoncini – Intendiamo consolidare la leadership di A2A in Italia e, al tempo stesso, proiettare il nostro modello di business anche a livello internazionale, valorizzando le competenze distintive maturate nei settori dell’ambiente e delle energie rinnovabili”. “Il motore di questo Piano restano le nostre persone: sono loro che, con professionalità e dedizione, trasformano ogni giorno gli obiettivi in risultati – ha sottolineato – La sostenibilità rimane centrale nella nostra strategia. Confermiamo il target del Net Zero al 2050 e la riduzione del fattore emissivo entro il 2030, coerentemente con la visione di un futuro energetico responsabile, nel rispetto delle nuove generazioni e delle risorse del Pianeta”. LEGGI TUTTO

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    A2A aggiorna piano al 2035: investimenti per 23 miliardi di euro e politica dei dividendi confermata

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di A2A, multi-utility italiana quotata su Euronext Milan, ha approvato l’Aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 che mantiene saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo definiti nel Piano di novembre 2024. La strategia, che rimane incentrata sui due pilastri della Transizione Energetica e dell’Economia Circolare, rilancia gli obiettivi industriali rafforzando i business core ed evolvendo grazie a nuovi sviluppi. Il Piano prevede investimenti per 23 miliardi di euro, con oltre il 35% del programma di investimenti che è già concluso o in corso di realizzazione.Gli investimenti per 23 miliardi di euro saranno suddivisi in 7 miliardi per l’Economia Circolare e 16 miliardi per la Transizione Energetica, che permetteranno di raggiungere nel 2035 un EBITDA di 3,6 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1,1 miliardi di euro. L’ambizione del Gruppo al 2035 cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo.Il Gruppo estende l’orizzonte territoriale del Piano Strategico oltre i confini nazionali, puntando a una maggiore diversificazione geografica. Si prevede l’espansione in nuovi Paesi selezionati in base al potenziale di mercato e a criteri di rendimento e velocità di sviluppo, per ridurre il rischio di esecuzione e massimizzare il ritorno. Le iniziative di espansione saranno selezionate come alternative a progetti in Italia e a parità di investimento.Il Piano prevede una crescita dell’EBITDA dai 2,2 miliardi di euro del 2025 ai 2,4 miliardi di euro nel 2028, 2,8 miliardi di euro nel 2030 e 3,6 miliardi di euro nel 2035. Il CAGR risulta essere del 5% nel periodo 2025-35 e del 6% nel periodo 2028-2035. Il flusso di cassa operativo, dopo il pagamento delle capex di mantenimento, è atteso pari a 14 miliardi di euro nell’arco di piano, con una cash conversion, data dal rapporto tra Flusso di Cassa Operativo (al netto degli investimenti di mantenimento) ed EBITDA, superiore al 50%. La Posizione Finanziaria Netta è attesa in aumento di 3 miliardi di euro nel periodo 2026-2035, di cui circa 2 miliardi di euro entro il 2030 derivanti dagli investimenti nei data center, incrementali rispetto al Piano precedente. Tale crescita si conferma essere sostenibile, con un rapporto PFN/EBITDA a un livello mai superiore a 2,8x, in costante riduzione fino a 2,4x al 2035. L’indebitamento finanziario si accompagna ad una attenta gestione del costo medio del debito, mantenuto al di sotto del 3% nel medio termine e del 3,3% nel lungo termine, anche grazie ad una proattiva ottimizzazione della struttura del debito.Il fabbisogno finanziario nel periodo 2026-2035 è stimato in 10 miliardi di euro, di cui 3 miliardi di euro destinati al debito incrementale mentre i restanti 7 miliardi di euro saranno necessari per il rifinanziamento del debito esistente. Il rapporto FFO/Net Debt è atteso sempre sopra al 24%, confermando l’impegno di A2A nel mantenimento del rating attuale e a conferma della piena sostenibilità dell’indebitamento finanziario.L’Utile Netto Ordinario è atteso a 0,7 miliardi di euro nel 2028 e sopra 0,8 miliardi di euro nel 2030, mentre si prevede si attesti a oltre 1,1 miliardi di euro nel 2035. Il CAGR risulta pari al 6% nel periodo 2025-2030; all’8% nel periodo 2028-2035. Confermata infine la politica dei dividendi, con una crescita sostenibile del DPS (dividendo per azione) di almeno il 4% annuo.Si prevede che il Gruppo A2A traguarderà per il 2026: un EBITDA compreso tra 2,21 e 2,25 miliardi di euro; un Utile Netto Ordinario di Gruppo tra 0,63 e 0,66 miliardi di euro. LEGGI TUTTO