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    Idrogeno, ENEA: l'obiettivo della ricerca è quello di abbassare il prezzo dei processi di elettrolisi

    (Teleborsa) – La responsabile della ricerca sull’idrogeno di ENEA Giulia Monteleone ha spiegato che l’obiettivo è quello di avere idrogeno “verde” in abbondanza a basso prezzo. In occasione di un webinar dell’Ansa, ha infatti dichiarato che “l’obiettivo è abbassare i costi del processo di elettrolisi dell’acqua. È un processo oggi molto caro: l’idrogeno da elettrolisi costa 3-4 volte quello dal metano”. “Gli impianti oggi sono piccoli – ha aggiunto – mentre debbono arrivare alla produzione di megawatt”. Altro problema è quello dell’approvvigionamento delle risorse. “È necessario trovare materiali per i macchinari che siano meno impattanti sull’ambiente. Oggi si usa molto il platino”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Edison, Moody's alza rating a Baa2. Outlook negativo

    (Teleborsa) – Moody’s Investors Service ha alzato il rating di Edison a Baa2 da Baa3 e contestualmente ha cambiato l’outlook in negativo da positivo. L’aggiornamento del rating di Edison riflette il miglioramento del rischio d’impresa a seguito della cessione di tutte le sue attività di esplorazione e produzione di idrocarburi e uno slancio positivo sostenuto dalla crescita degli utili e un flusso di cassa più forte a fronte di una maggiore capacità di generazione di elettricità e di una ottimizzata flessibilità.Edison ha inoltre beneficiato di un significativo incremento del contributo da risorse rinnovabili a seguito dell’acquisizione degli asset italiani di EDF Renouvelables, sottolinea Moody’s, e il suo rating continua a riflettere positivamente i vantaggi della sua partecipazione al 99,5% da parte di Electricite de France (e la significativa integrazione nel gruppo) e il crescente contributo dei ricavi regolamentati e contrattualizzati dal 2022, sostenuto da capacità rinnovabile aggiuntiva, tra le altre cose.Questi fattori sono bilanciati dall’esposizione a lungo termine del gruppo ai prezzi volatili all’ingrosso dell’energia, dal piano di riorganizzazione degli asset riguardanti le risorse rinnovabili e da un considerevole programma di spese in conto capitale da 500 milioni all’anno nei prossimi 2-3 anni.Con riguardo al downgrade dell’outlook, Moody’s evidenzia che la qualità del credito Edison è legata alla sua proprietà da parte di EDF e l’outlook negativo riflette le prospettive negative per EDF. In assenza di una maggiore distinzione tra le due entità, il deterioramento della qualità del credito di EDF eserciterebbe una pressione al ribasso sulla valutazione di Edison. LEGGI TUTTO

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    A2A, inviata proposta di fusione ai soci di minoranza di LGH

    (Teleborsa) – La multiutility A2A ha inviato oggi ai soci di minoranza di LGH, che detengono complessivamente il 49% del capitale, una proposta preliminare di fusione di LGH in A2A, dando seguito a una delle opzioni possibili previste nei patti parasociali siglati nel 2016 e secondo quanto comunicato nei mesi scorsi.La proposta preliminare prevede che al termine dell’operazione di fusione i soci di minoranza di LGH deterranno il 2,75% di capitale sociale di A2A. Gli accordi sottoscritti prevedono che l’accettazione della proposta preliminare di fusione debba pervenire ad A2A entro 30 giorni lavorativi da almeno il 70% dei soci di minoranza. La fusione sarà comunque soggetta all’approvazione da parte degli organi sociali di A2A e LGH.LGH è una multiutility che opera nei territori di Cremona, Pavia, Lodi, Rovato e Crema, e di cui il gruppo A2A detiene il 51% del capitale dall’agosto 2016. LGH, nata dall’alleanza di Aem Cremona, Asm Pavia, Astem Lodi, Cogeme Rovato e Scs Crema, serve un bacino di oltre 1 milione di abitanti in circa 200 comuni nelle province del sud est della Lombardia. LEGGI TUTTO

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    Comal, nuova commessa da 7,6 milioni per impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – Comal, società attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare e quotata su AIM Italia, ha annunciato una nuova commessa da 7,6 milioni di euro. Oggi è stato infatti sottoscritto un contratto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a Mazara del Vallo (Sicilia).L’impianto, con una capacità installata di oltre 60 MWp, sarà realizzato nei prossimi otto mesi per un’importante utility francese, sottolinea Comal in una nota.”Questa ulteriore acquisizione consolida la posizione di Comal, confermandola leader di mercato in Italia nella realizzazione di grandi impianti fotovoltaici utilityscale”, ha commentato Alfredo Balletti, amministratore delegato della società. “Con questa operazione, che segue quella comunicata lo scorso marzo relativa alla realizzazione di un impianto fotovoltaico in provincia di Enna per un valore della commessa di oltre 21 milioni di euro e una capacità installata di oltre 40 MWp, si rafforza inoltre la nostra presenza in Sicilia”, ha aggiunto.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eni, bioraffineria di Venezia non utilizzerà più olio di palma per biocarburanti

    (Teleborsa) – Eni ha comunicato che la propria bioraffineria di Venezia si prepara a non utilizzare più olio di palma per la produzione di biocarburanti. La società sta lavorando per la realizzazione di nuove unità che andranno a potenziare l’impianto di pretrattamento delle cariche biologiche avviato nel giugno 2018, e che ha consentito di trattare oli vegetali grezzi, oli alimentari vegetali esausti e grassi animali di scarto.Attualmente gli impianti a Porto Marghera sono in grado di processare circa 7,5 tonnellate/ora di oli alimentari esausti e di grassi animali. Con la realizzazione delle nuove linee di trattamento delle biomasse si arriverà a soddisfare l’intera capacità produttiva dell’impianto EcofiningTM con materie biologiche provenienti dalle filiere degli scarti e residui – si legge in una nota – ampliando il paniere delle cariche biologiche a quelle incentivate dalle norme europee e nazionali ed eliminando così definitivamente l’olio di palma dalla produzione di biocarburanti.La bioraffineria Eni di Venezia dal 2014 produce HVO, olio vegetale idrogenato, che viene addizionato al gasolio per soddisfare i requisiti normativi europei e nazionali che prevedono che una quota crescente dei carburanti sia costituita da materie prime provenienti da fonti rinnovabili. Dal 2023 Eni non utilizzerà più olio di palma nei suoi processi produttivi. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +61 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano meno del previsto gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 9 aprile 2021, sono risultati in aumento di 61 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela sotto il consensus (+67 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 20 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.845 miliardi di piedi cubici, risultando in calo dell’11,6% rispetto ad un anno fa (quando erano pari a 2.087) e dello 0,6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.834 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 5,9 milioni/barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite oltre le attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 9 aprile 2021, sono scesi di circa 5,9 milioni a 492,4 MBG, contro attese per un calo di 2,8 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato invece un decremento di 2,1 milioni a 143,5 MBG, contro attese per un calo di 0,9 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 0,3 milioni a quota 234,9 MBG (era atteso una crescita di 0,8 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono scese a 636,7 MBG. LEGGI TUTTO

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    Petroliferi in rialzo, Equita alza target price titoli settore

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i titoli petroliferi a Piazza Affari. A fare da assist alle azioni delle società legate al petrolio contribuisce la corsa dei prezzi del greggio che oscillano sui massimi dai primi di aprile, il giorno dopo che l’OPEC ha rivisto al rialzo la crescita della domanda di oro nero per il 2021.Il future giugno sul Brent scambia a 65,08 dollari al barile (+2,21%) mentre il contratto maggio sul WTI segna 61,62 dollari (+2,39%). Tra i player del comparto, Eni mostra un progresso dell’1,43% mentre Tenaris balza del 4% in vetta al principale paniere FTSE MIB. Gli esperti dell’ufficio studi di Equita hanno alzato il target price di entrambi i titoli, confermando la stessa raccomandazione “buy”. Il prezzo obiettivo di Eni passa a 11,80 euro da 10,50, mentre quello di Tenaris è stato portato a 11 euro da 9.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO