More stories

  • in

    Petroliferi deboli nonostante rialzo greggio, UBS promuove Saras

    (Teleborsa) – Si muovono con debolezza i titoli petroliferi di Piazza Affari che non riescono a seguire il rally dei prezzi del greggio. I future scadenza luglio segnano per il Brent 69,79 dollari al barile (+0,48%), mentre per il WTI 67,38 usd/bar (+0,79%). Tra i principali player del comparto, Eni viaggia sulla parità con un +0,02% mentre Tenaris cede lo 0,82%. Tra gli altri titoli legati al settore oil, Saras cede lo 0,62% nonostante la promozione giunta dagli analisti di UBS. Gli esperti dell’ufficio studi ha rivisto al rialzo il target price portandolo a 0,72 euro dai 0,50 euro indicati in precedenza. Confermato il giudizio “neutral”.Il confronto di quest’ultimo con il FTSE Italia All-Share, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa della società energetica rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Le implicazioni di breve periodo di Saras sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 0,7139 Euro. Possibile una discesa fino al bottom 0,6973. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 0,7305. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, stoccaggi gas ultima settimana +115 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 21 maggio 2021, sono risultati in aumento di 115 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela sopra il consensus (+104 BCF). La settimana prima si era registrato una crescita di 71 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.215 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 14,7% rispetto ad un anno fa (quando erano pari a 2.596) e in diminuzione del 2,8% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.278 BCF). LEGGI TUTTO

  • in

    Elettricità, A2A si aggiudica 3 lotti delle aste per il Servizio a Tutele Graduali

    (Teleborsa) – A2A, attraverso la controllata A2A Energia, si è aggiudicata 3 lotti delle prime Aste per il Servizio a Tutele Graduali. In particolare, l’aggiudicazione copre il triennio dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2024 e riguarda circa 100.000 punti di fornitura, per un volume complessivo di oltre 2,5 TWh/anno e un fatturato annuo di circa mezzo miliardo di euro.L’assegnazione è arrivata al termine delle procedure d’asta per l’individuazione degli esercenti il Servizio a Tutele Graduali per le forniture di energia elettrica a piccole imprese. L’Acquirente Unico (società del gruppo Gestore dei servizi energetici) ha comunicato ad A2A Energia l’assegnazione di tre lotti: Lazio (lotto 2), Lombardia con esclusione di Milano (lotto 3) e Veneto, Liguria e Trentino-Alto Adige (lotto 6).”Questo importante risultato conferma la volontà di sviluppo e di crescita a livello nazionale nella vendita di energia elettrica e gas, in tutti i mercati e in tutti i segmenti di clienti, come previsto dal Piano Industriale 2021-2030 del Gruppo – ha dichiarato Andrea Cavallini, amministratore delegato di A2A Energia – Il nostro obiettivo è di essere vicini alle esigenze delle imprese garantendo un servizio di qualità e offrendo una gamma ampia di soluzioni integrate”.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    ENEL, Starace: “Digitale, driver principale della transizione energetica”

    (Teleborsa) – “La parola digitale ha implicazioni molto profonde nella nostra industria, il digitale è il driver principale della transizione energetica e noi non potevamo essere soltanto spettatori, abbiamo utilizzato al massimo questa grande leva di valore”. È quanto ha affermato l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, nel corso dell’EY Summit Infrastrutture – Transizione digitale ed energetica. “Fino ad ora – ha proseguito Starace – i fatti sono andati nella direzione che pensavamo e, avendo anticipato questi temi, siamo riusciti a coglierne il successo. La digitalizzazione delle reti è un passaggio inevitabile che richiede una capacità di investimento straordinaria e va accompagnata con grande decisione dai regolatori di tutto il mondo”. Parlando del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) Starace ha detto di essere “fiducioso con cautela del fatto che il Paese riesca a spendere le risorse europee del Recovery ma il nodo principale della transizione energetica e digitale – ha sottolineato – non è tanto semplificare i processi autorizzativi ma capire che cosa questa trasformazione comporta per le persone, qual è il cambiamento professionale a cui dobbiamo guardare, quanti tecnici nuovi dobbiamo formare, quanti operai specializzati abbiamo bisogno, quanti manager devono cambiare la testa, non è un tema di cambiare qualche legge”. Per l’ad “il vero problema è che per scaricare a terra quei 200 miliardi servono un sacco di persone al lavoro a fare lavori un po’ diversi di quelli che erano abituati prima. Quindi la formazione, la riqualificazione professionale è importante. Inutile dire – ha aggiunto Starace – che siccome c’è la perdita di lavoro si ferma tutto, non si ferma niente, si perdono e basta e non si guadagna nulla. Paralizzarsi nel terrore della perdita di posti di lavoro è controproducente, bisogna preoccuparsi della creazione dei posti di lavoro, perchè quelli li perdi in ogni caso”. LEGGI TUTTO

  • in

    Mercato energetico USA, si fondono Cabot Oil & Gas e Cimarex Energy

    (Teleborsa) – Cabot Oil & Gas e Cimarex Energy hanno annunciato oggi di aver stipulato un accordo definitivo in base al quale le società si fonderanno e daranno vita a un’entità del valore di circa 17 miliardi di dollari. La combinazione riunirà due operatori leader del settore con asset nel petrolio e nel gas naturale. Al completamento dell’operazione, gli azionisti di Cabot possederanno circa il 49,5% e gli azionisti di Cimarex possederanno circa il 50,5%.”La combinazione di Cabot e Cimarex creerà una società energetica diversificata e focalizzata sul flusso di cassa libero con le dimensioni, le scorte e la forza finanziaria per prosperare attraverso i cicli dei prezzi delle materie prime”, ha commentato Dan O. Dinges, Presidente e CEO di Cabot. “Consideriamo la diversificazione delle materie prime, della geografia e delle attività come vantaggi strategici che guideranno un flusso di cassa libero più resiliente e la creazione di valore a lungo termine”, ha aggiunto Thomas E. Jorden, Presidente e CEO di Cimarex.L’attività combinata, che opererà con un nuovo nome, prevede di avere sede a Houston e mantenere i suoi uffici regionali. La conclusione della transazione è prevista nel quarto trimestre del 2021, previa autorizzazione normativa, approvazione degli azionisti e soddisfazione delle altre consuete condizioni di chiusura. Sia Cabot che Cimarex intendono continuare a pagare dividendi trimestrali fino alla chiusura. LEGGI TUTTO

  • in

    ERG acquisisce Omniwatt ed entra nel mercato fotovoltaico francese

    (Teleborsa) – ERG, società attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e quotata sull’MTA, ha acquistato il 100% del capitale di Omniwatt, società francese titolare di un portafoglio composto da cinque parchi eolici per un totale di 58 MW e due parchi fotovoltaici per un totale di 22 MW. L’operazione, che segna l’ingresso della società italiana nel mercato fotovoltaico francese, è stata portata a termine con la controllata ERG Eolienne France, che ha sottoscritto un accordo con FPCI Capenergie 3, fondo gestito dal private equity investor parigino Omnes Capital.ll valore dell’operazione in termini di equity value è di 45 milioni di euro. L’EBITDA medio atteso è di circa 11 milioni di euro e la posizione finanziaria netta a fine 2020 di 101 milioni di euro. Il closing dell’operazione è previsto entro luglio 2021, una volta ottenuta l’autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze francese.”Con questa operazione, coerente con il Piano Industriale 2021-2025, entriamo nel mercato fotovoltaico francese e incrementiamo la capacità installata nel paese a quasi 500MW – ha commentato Paolo Luigi Merli, amministratore delegato di ERG – Lo faremo attraverso modalità di vendita garantite da tariffe e con un portafoglio di elevata qualità, ubicato in prossimità di altri nostri asset operativi e logistici del Gruppo con importanti sinergie operative”.L’entrata media in esercizio del portafoglio è il 2017, gli impianti beneficiano di un regime tariffario incentivato con scadenza media nel 2034 e la produzione totale stimata annua è di 174 GWh, pari a oltre 2400 ore equivalenti per gli asset eolici e oltre 1200 ore equivalenti per quelli fotovoltaici e corrispondenti a 95 kt di emissione di CO2 evitata ogni anno, sottolinea ERG in una nota.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Energia, ARERA: da liberalizzazione rischi per fasce vulnerabili

    (Teleborsa) – Senza adeguate misure entro il 2023 “la liberalizzazione” del mercato dell’energia “rischierebbe di portare a risultati di mercato scarsamente concorrenziali, inidonei ad incidere sull’attuale livello di concentrazione del mercato e, nella peggiore delle ipotesi, a penalizzare le fasce più vulnerabili dei clienti, che potrebbero non cogliere gli eventuali vantaggi del libero mercato”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente, Stefano Besseghini, in audizione presso la Commissione Attività produttive della Camera sul tema della liberalizzazione con la fine del mercato di maggior tutela dal 2023. “A tale riguardo – ha detto – l’Autorità ritiene, dunque, urgente identificare le opportune misure di tutela a favore dei clienti vulnerabili, che potrebbero trovare la loro collocazione all’interno del decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue 2019/944, che assegna proprio agli Stati membri il compito di definire le misure necessarie per proteggere i clienti vulnerabili. Tali misure dovrebbero essere diverse e ulteriori rispetto all’attuale bonus sociale, che continuerebbe comunque a essere erogato ai clienti domestici che risultassero in condizioni di disagio economico e/o fisico”.Besseghini ha evidenziato che il mercato della vendita di energia ai clienti di piccole dimensioni resta ancora molto concentrato. “Focalizzando l’analisi sul fronte dei venditori di energia elettrica – ha detto, l’attività di vendita ai clienti di piccole dimensioni è ancora generalmente caratterizzata da condizioni di concentrazione, anche se in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente”. “Per l’anno 2019 emerge, infatti, come, nonostante la presenza di un numero molto cospicuo di operatori, l’82,5% del settore domestico sia ancora rifornito da cinque operatori, di cui uno serve il 67% dell’energia consumata, mentre il secondo serve il 6,4%. Per quanto riguarda le vendite ai clienti non domestici alimentati in bassa tensione, la quota dei primi cinque operatori è pari invece al 53,7% del totale”. Relativamente al mercato libero, ha chiarito il presidente, “il numero dei venditori attivi nel settore dell’energia elettrica, a inizio 2020, risultava pari a circa 600. Infine, con specifico riferimento all’operatività geografica di tali venditori, emerge come, riguardo ai clienti domestici, circa il 13% dei venditori serva clienti in tutta Italia, mentre gli altri svolgono la propria attività fornendo clienti solo in alcune regioni o solo in una regione (questi ultimi sono poco meno del 25% del totale). La quota dei venditori che opera in tutta Italia si riduce a circa il 10% per i clienti non domestici connessi in bassa tensione, con circa il 26% di venditori attivi in questo ambito in una sola regione”.Per quanto riguarda i clienti domestici nel mercato dell’elettricità, nonostante nel mese di dicembre 2020 il 56% dei clienti abbia scelto il mercato libero, il servizio di tutela risulta la modalità di approvvigionamento per ancora circa 12,9 milioni di clienti finali”.”Sebbene non vada sottovalutato il dato del costante incremento della quota dei clienti domestici che optano per il mercato libero, questi elementi dimostrano una dinamica di passaggio di tale segmento di clientela verso il libero mercato non ancora soddisfacente”, ha aggiunto Besseghini spiegando che “per quanto riguarda i clienti non domestici i dati rivelano una più accentuata predisposizione alla scelta nell’ambito delle offerte nel libero mercato, in cui sono serviti il 68% dei clienti, fermo restando che circa 2,19 milioni di clienti sono ancora forniti nel servizio di maggior tutela”.Parlando dell’erogazione del servizio a tutele graduali per le piccole imprese del settore dell’energia elettrica che da gennaio 2021 sono uscite dal sistema della maggior tutela, Besseghini ha osservato che “lo strumento delle aste” risulta essere “il più efficace, al fine di garantire parità di trattamento tra gli operatori del mercato ed esiti, quanto più possibile, concorrenziali”. Evidenziato inoltre come “le procedure concorsuali di assegnazione del servizio a tutele graduali agli esercenti responsabili dell’erogazione del servizio a partire dall’1 luglio 2021, sono in corso di completamento (pubblicazione degli esiti prevista per la fine del mese di maggio)”.(Foto: © Andrii Yalanskyi | 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Petrolio in calo del 3% su contagi in Asia e timori inflazione

    (Teleborsa) – I prezzi del petrolio sono in calo per il secondo giorno consecutivo. A incidere è la recrudescenza dei casi da coronavirus in Asia, che potrebbe incidere sulla domanda globale di petrolio, e i timori per l’impennata dell’inflazione, che potrebbe spingere la FED a rivedere la propria strategia sui tassi.Alle 15, i future sul greggio Brent di luglio hanno raggiunto i 66,78 dollari al barile, in ribasso di 1,93 dollari o del 2,79%. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di luglio scambiano in ribasso di 1,97 dollari, o del 3,02%, a 63,55 dollari al barile.Soltanto 36 ore fa il Brent aveva superato per la prima volta quota 70 dollari al barile da metà marzo, grazie alle riaperture di vari Paesi europei. “L’andamento della giornata di ieri ha dimostrato ancora una volta che la quota 70 dollari al barile segnala un’esuberanza irrazionale”, ha commentato a Reuters Vandana Hari, analista energetico di Vanda Insights. “La valutazione del quadro della domanda globale rimane difficile poiché le riaperture e le restrizioni in tutto il mondo sono probabilmente le più diverse dall’inizio della pandemia”, ha affermato Hari.(Foto: skeeze / Pixabay) LEGGI TUTTO