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    Cingolani: il prossimo trimestre la bolletta elettrica aumenta del 40%

    (Teleborsa) – “Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%, queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a Genova durante un convegno organizzato dalla Cgil. “Succede – ha aggiunto – perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, succede perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta”.”Il messaggio fondamentale da dare è che la transizione ecologica bisogna farla il prima possibile riuscendo a trasformare l’energia elettrica in energia elettrica rinnovabile. Dobbiamo portare la quantità di energia elettrica prodotta in Italia oltre il 70% da sorgenti rinnovabili”, ha detto parlando degli obiettivi che l’Italia deve porsi.”Dobbiamo rapidamente e progressivamente alzare l’offerta di energia elettrica rinnovabile in Italia. Ogni anno dobbiamo immettere 8 gigawatt di energie rinnovabili, adesso ne immettiamo 0,8 – ha spiegato – Se riusciamo a produrre elettricità verde, tutta la filiera delle automobili a batteria da quel momento in poi attraverso la trasformazione meno inquinante dei sistemi manifatturieri diventerà possibile. È chiaro che se trasformiamo in elettrica una macchina però l’elettricità la produciamo dal carbone, non è una soluzione”. LEGGI TUTTO

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    Iniziative Bresciane, crescita a doppia cifra di ricavi e utile nel 1° semestre

    (Teleborsa) – Iniziative Bresciane (INBRE) – società quotata su AIM Italia e attiva nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti idroelettrici – ha registrato ricavi netti consolidati pari a 10,9 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in aumento del 19% rispetto ai 9,2 milioni di euro al 30 giugno 2020. Il margine operativo lordo è stato di 7,3 milioni di euro (con un’incidenza sui ricavi del 67%), mentre il risultato netto è risultato di 2,3 milioni di euro, in crescita del 41% sui 1,6 milioni di euro al 30 giugno 2020.”INBRE ha proseguito l’attività di investimento ottenendo il conseguimento di un margine operativo lordo significativo – ha commentato il presidente Battista Albertani – Il semestre chiude con un risultato netto positivo pari a 2,3 milioni di euro, dopo aver stanziato 3,8 milioni di euro di ammortamenti e 1 milione di euro di imposte”.L’indebitamento finanziario netto, pari a euro 76,9 milioni, è aumentato di circa 25,8 milioni rispetto ai 51,1 milioni al 31 dicembre 2020 (euro 68,9 milioni al 30 giugno 2020) e la sua evoluzione è stata caratterizzata: dalla diminuzione di disponibilità liquide per 16,9 milioni; dall’incremento dell’indebitamento finanziario corrente di 4,5 milioni; dall’incremento dell’indebitamento finanziario non corrente per circa 4,4 milioni.La produzione netta di energia è stata pari a 80,3 GWh (80,8 GWh al 30 giugno 2020), con un risparmio di anidride carbonica pari a circa 36 mila tonnellate. Nei primi sei mesi dell’anno sono entrati in funzione sei nuovi impianti e tre sono stati acquistati. LEGGI TUTTO

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    Energia pulita, Eni e CFS annunciano successo del test su fusione a confinamento magnetico

    (Teleborsa) – Eni ha comunicato che CFS (Commonwealth Fusion Systems), società spin-out del Massachusetts Institute of Technology di cui Eni è il maggiore azionista, ha condotto con successo il primo test al mondo del magnete con tecnologia superconduttiva HTS (HighTemperature Superconductors) che assicurerà il confinamento del plasma nel processo di fusione magnetica. La fusione a confinamento magnetico – spiega il Cane a sei zampe – “è una fonte energetica sicura, sostenibile e inesauribile che riproduce i princìpi tramite i quali il Sole genera la propria energia, garantendone una enorme quantità a zero emissioni e rappresentando una svolta nel percorso di decarbonizzazione”.”Lo sviluppo di tecnologie innovative è uno dei pilastri su cui poggia la strategia di Eni volta al completo abbattimento delle emissioni di processi industriali e prodotti, nonché la chiave per una transizione energetica equa e di successo – ha commentato l’AD Claudio Descalzi – Per Eni, la fusione a confinamento magnetico occupa un ruolo centrale nella ricerca tecnologica finalizzata al percorso di decarbonizzazione, in quanto potrà consentire all’umanità di disporre di grandi quantità di energia prodotta in modo sicuro, pulito e virtualmente inesauribile e senza alcuna emissione di gas serra, cambiando per sempre il paradigma della generazione di energia e contribuendo a una svolta epocale nella direzione del progresso umano e della qualità della vita”.Sulla base dei risultati del test, CFS ha confermato la propria roadmap, che prevede la costruzione entro il 2025 del primo impianto sperimentale a produzione netta di energia denominato SPARC e successivamente quella del primo impianto dimostrativo, ARC, il primo impianto capace di immettere energia da fusione nella rete elettrica che, secondo la tabella di marcia, sarà disponibile nel prossimo decennio. LEGGI TUTTO

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    Exxon Mobil inizierà a certificare le emissioni dei suoi impianti USA

    (Teleborsa) – ExxonMobil – una delle principali compagnie petrolifere statunitensi e mondiali – ha firmato un accordo con un validatore indipendente (MiQ) per iniziare il processo di certificazione del gas naturale prodotto nelle sue strutture del bacino del Permiano a Poker Lake, nel New Mexico (USA).”Stiamo riducendo le emissioni in modo responsabile ed economico e, lavorando con MiQ, possiamo fornire ai nostri clienti una convalida credibile di tali sforzi – ha affermato Bart Cahir, senior vice president of unconventional presso ExxonMobil – Mentre miglioriamo le nostre operazioni, la certificazione del nostro gas naturale aiuterà i nostri clienti a raggiungere i loro obiettivi e a sostenere un futuro a basse emissioni di carbonio”.La valutazione di MiQ sarà disponibile nel quarto trimestre. L’iniziativa, ha sottolineato ExxonMobil, potrebbe essere estesa in seguito ad altre aree di produzione, tra cui Appalachia e Haynesville. MiQ ha già firmato accordi simili con i produttori di scisto statunitensi Chesapeake Energy e Northeast Natural Energy (NNE). LEGGI TUTTO

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    Terminato il gasdotto Nord Stream 2, in funzione entro fine anno

    (Teleborsa) – La nave posatubi russa Fortuna ha saldato l’ultimo tubo delle due linee del gasdotto Nord Stream 2, completando quindi lo strategico gasdotto che porterà il metano russo in Germania. Lo ha affermato l’omonima società che si sta occupando della sua costruzione, aggiungendo che prevede di iniziare a usare l’opera entro la fine dell’anno.Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha invece affermato che il gasdotto entrerà in funzione nei prossimi giorni, in base a quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax.La capacità del Nord Stream 2 è di 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno. La capacità aggregata di Nord Stream e Nord Stream 2 è quindi di 110 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Passando per il Mar Baltico, il gasdotto permette alla Russia di evitare l’Ucraina nel passaggio del gas in Europa. Il progetto, guidato da Gazprom, vede la partecipazione di Royal Dutch Shell, Wintershall (BASF), Uniper, OMV ed Engie. LEGGI TUTTO

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    Publiacqua verso assemblea per creazione multiutility Tosana

    (Teleborsa) – L’assemblea Publiacqua, società di gestione del servizio idrico nella Toscana centrale, è stata convocata per l’8 settembre per dare il via libera alla modifica dello Statuto che permetterà la creazione della multiutility Toscana, con Alia e Consiag. Si tratta di un progetto sostenuto dal comuni di Firenze, Prato ed Empoli e caldeggiato dalla regione Toscana.Contro il progetto avevano promosso ricorso, ora respinto, i soci privati Acea, Suez e MPS ed alcune associazioni dei consumatori, in particolare il Movimento Consumatori Toscana, che criticava soprattutto l’ipotesi di rivolgersi ala Borsa per reperire le risorse necessarie a sostenere l’attività della multiutility, che spazia dall’energia, all’acqua, alla gestione dei rifiuti.”Siamo favorevoli alla nascita di una holding pubblica”, ha affermato Benedetto Tuci, presidente del Movimento Consumatori Toscana, aggiungendo che il progetto “può concretizzarsi solo attraverso una collaborazione trasparente con le associazioni dei consumatori”.(Foto: © Andrey Popov | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Caio, Saipem: “Siamo di fronte a un ciclo economico positivo”

    (Teleborsa) – “A livello generale siamo di fronte ad un ciclo economico positivo. Al di là del rimbalzo post-Covid, vediamo una prospettiva di crescita complessiva. La crescita implica un aumento della domanda di energia e il mix di fonti evolverà nel tempo. C’è la necessità di una just transition, una transizione che sia dunque pragmatica, equa, inclusiva, e che quindi tenga conto di tutte le filiere che partecipano all’energia”. È quanto ha affermato l’amministratore delegato di Saipem Francesco Caio a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. “Per quanto riguarda Saipem – ha detto Caio – nel breve termine vediamo sicuramente una ripresa del ciclo di domanda dell’energia tradizionale, ma, allo stesso tempo, crescite più importanti, nel medio periodo, di nuove tipologie di energia. Saipem è all’inizio di un nuovo ciclo di sviluppo economico che non vedrà più solo l’idrocarburo, ma anche altre fonti energetiche. Saipem – ha precisato – è già attiva sull’Alta Velocità, sia in Italia che nel mondo. Oggi noi guardiamo con attenzione al PNRR, ma in generale al ciclo d’investimento come un generatore di domanda di nuove infrastrutture. Saipem ha un know-how e una tradizione nelle infrastrutture energetiche, ma non solo. La transizione energetica è una spinta agli investimenti e per noi in prospettiva è una buona notizia. Siamo – ha concluso l’ad –una grande realtà ingegneristica, una piattaforma di competenze molto ben posizionata per accompagnare i nostri clienti e il mondo verso una sostenibilità robusta”. LEGGI TUTTO

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    Eni, Calvosa: focus su transizione, risultati confermano vision

    (Teleborsa) – “Eni quando lo scenario segnato dalla pandemia sembrava suggerire prudenza ha avuto l capacità di spingere sull’acceleratore della transizione energetica, con occhio sempre vigile sul futuro, continuando sempre a guardare avanti”. E’ quanto affermato dalla Presidente di Eni, Lucia Calvosa, in un’intervista a Il Sole 24 Ore.La manager ha ricordato “il costante supporto del Cda” durante la fase impegnativa della crisi pandemica e sottolineato che i risultati sopra le aspettative annunciati a luglio “riflettono gli effetti di uno scenario più favorevole” e “consentono di distribuire un dividendo in linea con i livelli pre-Covid “.Parlando della capacità del management di “rispondere alla crisi con lo sguardo rivolto al futuro”, Calvosa ha ricordato “lo snodo cruciale è stato, a febbraio, il nuovo piano strategico 2021-2024 che ha migliorato notevolmente i nostri obiettivi di decarbonizzazione prevedendo come nuovo target, quello della neutralità carbonica dei prodotti e dei processi al 2050, nonché l’aumento dei target intermedi per contrastare le emissioni climalteranti”.La Presidente conferma che ricerca ed innovazione “sono temi chiave” per Eni e “parte integrante del Dna” del Gruppo. “Li stiamo valorizzando sempre più – ha spiegato – sia nella logica del Paese e dello sviluppo industriale sia per favorire l’accesso a fonti di energia pulita, sicura e inesauribile, per esempio quelle prodotte da moto ondoso o da fusione a confinamento magnetico”.Calvosa ha fatto cenno anche al modello delle “3D” – decarbonizzazione, decentralizzazione e digitalizzazione – che è anche alla base del consolidamento di un ampio network di collaborazioni con oltre 70 università e istituti in tutto il mondo. LEGGI TUTTO