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    Deutsche Bank positiva su utility europee. Buy per Snam

    (Teleborsa) – Gli analisti di Deutsche Bank tornano ad avere una view positiva sulle utility europee, le quali sono “scambiate a uno sconto eccezionale, con rischi tematici sovrastimati”.La convinzione è che gli investitori stiano sopravvalutando il rischio più ampio del settore dopo le elezioni negli Stati Uniti. Anche eliminando l’intero contributo agli utili delle nuove energie rinnovabili statunitensi, DB è ancora a proprio agio con il consensus aggregato. Inoltre, il broker vede rischi del mercato del gas più bilanciati dopo un’analisi invernale 2025/26 aggiornata, a causa di un mercato del gas in restrizione.Le utility regolamentate sembrano più allettanti in aggregato, afferma Deutsche Bank, sebbene con una variazione significativa all’interno del settore. Rimane il Buy su National Grid (forte crescita e rendimenti RAB, con finanziamenti ordinati), Snam (potenziale di rendimento a due cifre, con basso rischio), United Utilities (che negozia a RAB con un forte posizionamento per la nuova revisione normativa) ed Elia (vicino a RAB, con rapida crescita RAB).Per le utility integrate rimane il Buy su SSE (P/E più basso nel settore su 20x 2026) e Pennon (possibile grande aumento di capitale), mentre viene declassata Fortum a Sell con una crescente disconnessione tra la curva dei prezzi dell’energia elettrica futura e i prezzi delle previsioni nel prezzo delle azioni.Tra i titoli rinnovabili sotto copertura, continuano a non esserci Buy nonostante i continui cali dei prezzi delle azioni. “Non vediamo ancora le valutazioni come particolarmente interessanti su P/E, in particolare alla luce delle incertezze statunitensi”, si legge nella ricerca.Guardando alle società italiane, il target price su Enel viene ridotto a 6,8 euro per azione (-3%, con Hold confermato), quello su Snam mantenuto a 5,5 euro (rating Buy), quello su Terna ridotto a 8,2 euro (-5%, Hold confermato). LEGGI TUTTO

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    Rosetti Marino, contratto da 50 milioni di euro per adeguamento centrale gas di San Potito

    (Teleborsa) – Rosetti Marino, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella cantieristica navale e negli impianti per l’energia, ha stipulato il contratto d’appalto con la committente Società Padana Energia, facente capo al suo socio unico Gas Plus, per l’adeguamento della centrale di trattamento gas di San Potito del campo “Longanesi”, ubicata tra i comuni di Bagnacavallo e Lugo. Il contratto ha un valore iniziale di oltre 50 milioni di euro (da ripartire principalmente tra le annualità 2025 e 2026).I lavori di adeguamento prevedono l’esecuzione e la fornitura di opere civili, meccaniche ed impiantistiche afferenti la centrale già esistente, richiesti per aumentare sia la qualità che la potenzialità del trattamento del gas naturale prodotto dal giacimento “Longanesi”, prima di essere immesso nella rete di trasporto di Snam.La durata prevista del contratto è di 670 giorni solari dalla consegna delle aree a Rosetti Marino, prevista entro le prossime settimane da parte di Società Padana Energia, nella sua qualità di operatore della Joint Venture Società Padana Energia/Aleanna Italia titolare della concessione di coltivazione.”Siamo molto soddisfatti e particolarmente orgogliosi per l’assegnazione di un progetto così importante per la Romagna alla nostra società – ha detto l’AD Oscar Guerra – al termine dei lavori, infatti, grazie a questo impianto la produzione giornaliera di gas naturale emiliano-romagnolo, a kilometro zero per le abitazioni e i luoghi di lavoro dei residenti, si sarà incrementata per una capacità produttiva dell’ordine di 1 milione di metri cubi”. LEGGI TUTTO

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    ACER crea gruppo di esperti per valutare esigenze di flessibilità in sistema elettrico

    (Teleborsa) – L’Agenzia dell’UE per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER) sta istituendo un gruppo di esperti per valutare le esigenze di flessibilità nel sistema elettrico dell’UE. In particolare, sta cercando professionisti con esperienza in modellizzazione del mercato energetico, mercati energetici, sistemi energetici, economia energetica, politica energetica e normative energetiche.A causa dell’enorme incremento delle energie rinnovabili, si prevede che le esigenze di flessibilità del sistema elettrico dell’UE raddoppieranno entro il 2030. Il regolamento Electricity Market Design (EMD) recentemente adottato (2024) impone ad ACER di condurre una valutazione delle esigenze di flessibilità paneuropea. La valutazione, la cui pubblicazione è prevista per luglio 2027, si baserà sulla metodologia attualmente in fase di sviluppo da parte della European Network of Transmission System Operators for Electricity (ENTSO-E) e dell’Entità DSO.Il gruppo di esperti supporterà ACER nello sviluppo di un solido strumento analitico per completare questa valutazione.Il gruppo opererà per due anni, ovvero fino ad aprile 2027, con possibilità di estensione se sarà necessario un ulteriore impegno. La scadenza per le candidature è il 10 febbraio 2025. LEGGI TUTTO

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    Altea Green Power, autorizzato da MASE impianto BESS in Basilicata da 200 MW

    (Teleborsa) – Altea Green Power, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, ha comunicato che che il MASE (ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) ha autorizzato il progetto di un impianto elettrochimico di accumulo (BESS Storage) della potenza di 200 MW sito in Basilicata, nel Comune di Genzano di Lucania, già oggetto dell’accordo stipulato nel luglio 2022 con Aer Soléir, Gruppo irlandese tra i principali player nel settore dell’energia in Europa. Il progetto di Genzano di Lucania, incluso nel Piano Industriale di AGP e autorizzato in 21 mesi, si compone di due sezioni impiantistiche autonome ed equivalenti, ciascuna di potenza pari a 100 MW, si collegherà al futuro ampliamento della stazione RTN di Terna e avrà una potenza elettrica, in immissione ed in prelievo, pari a 200 MW.Il valore complessivo del progetto BESS Storage supera i 17,5 milioni di euro; ha già avuto un impatto economico nei conti di AGP per circa 8,6 milioni di euro nel 2024 e avrà un impatto di ulteriori 8,9 milioni di euro nel 2025, e produrrà flussi di cassa a favore di AGP fino a 13 milioni di euro nei prossimi 15/18 mesi.”Siamo davvero molto soddisfatti di aver ottenuto l’autorizzazione per il progetto BESS che sarà realizzato in Basilicata e che ha richiesto un iter autorizzativo da parte delle istituzioni di soli 21 mesi – ha detto l’AD Giovanni Di Pascale – Questa celerità, che abbiamo riscontrato anche nelle attività autorizzative del progetto BESS di Rondissone, attestano la validità dei progetti realizzati dal nostro esperto team di ingegneri e la validità delle relazioni messe in campo ogni giorno nel confronto costante con gli enti statali”.(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Newcleo, nel CdA entrano Manfredi Lefebvre D’Ovidio ed Elisabeth Rizzotti

    (Teleborsa) – newcleo, azienda francese che sviluppa una tecnologia innovativa per la produzione di energia nucleare, ha annunciato la nomina di Manfredi Lefebvre d’Ovidio nel proprio Consiglio di Amministrazione.Dall’inizio degli anni ’90, ricopre il ruolo di Presidente di Heritage Group, supervisionando il portafoglio di investimenti trasformativi del gruppo. Inoltre, dal 2019 è Presidente Esecutivo di Abercrombie & Kent e, dal 2021, Vice Presidente di Arqit Quantum. La sua esperienza di leadership comprende un incarico di 19 anni come Presidente di Silversea Cruises, durante il quale ha ampliato significativamente la presenza globale dell’azienda prima della acquisizione da parte di Royal Caribbean Group.Lefebvre d’Ovidio ha ricoperto posizioni di rilievo in diversi settori, tra cui Presidente Esecutivo di Quintessential Brands Group e Presidente Esecutivo di Air Asia. Inoltre, è Global Senior Advisor presso Rothschild.Il signor Lefebvre d’Ovidio sarà affiancato da Elisabeth Rizzotti, co-fondatrice e COO di newcleo, anche lei nominata a far parte del Consiglio di Amministrazione. Fisica di formazione, dopo un breve periodo al CERN, ha intrapreso la carriera nel mondo della finanza, lavorando inizialmente per importanti società internazionali di consulenza e successivamente per diverse banche commerciali, dove per 30 anni ha sviluppato una solida esperienza manageriale.”Siamo lieti di dare il benvenuto a Manfredi Lefebvre d’Ovidio nel nostro Consiglio di Amministrazione – ha detto Stefano Buono, fondatore e CEO di newcleo – In qualità di investitore in newcleo, ha seguito e sostenuto l’azienda sin dall’inizio, e sono entusiasta che abbia deciso di dedicare ancora di più le sue capacità strategiche e le sue impressionanti doti di leadership per ampliare i nostri sforzi verso un futuro energetico a zero emissioni”.”Sono altrettanto lieto che Elisabeth Rizzotti entri a far parte del Consiglio di Amministrazione in questo momento – ha aggiunto – La sua esperienza scientifica, finanziaria e manageriale, dimostrata brillantemente in questi primi anni di newcleo, la rende un complemento naturale per il CdA e rafforzerà un team che è già impressionante e ben equilibrato”.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    SLB incrementa dividendo e buyback dopo 2024 in crescita

    (Teleborsa) – SLB, che prima si chiamava Schlumberger ed è il più grande fornitore al mondo di servizi per giacimenti petroliferi, ha chiuso il quarto trimestre del 2024 con ricavi di 9,28 miliardi di dollari, aumentati dell’1% sequenzialmente e del 3% anno su anno. L’utile netto del è stato di 1,10 miliardi di dollari, diminuito dell’8% sequenzialmente e del 2% anno su anno. Il board ha approvato un aumento del 3,6% del dividendo trimestrale in contanti a 0,285 dollari per azione.I ricavi annuali di 36,29 miliardi di dollari sono aumentati del 10% anno su anno. L’utile netto annuale di 4,46 miliardi di dollari è aumentato del 6% anno su anno.”Il 2024 è stato un anno forte per SLB poiché abbiamo navigato con successo nelle mutevoli condizioni di mercato per generare crescita di ricavi ed EBITDA, espansione del margine e un solido free cash flow”, ha affermato il CEO Olivier Le Peuch.”Mentre la crescita degli investimenti upstream rimarrà debole nel breve termine a causa dell’eccesso di offerta globale, prevediamo che lo squilibrio dell’offerta di petrolio si attenuerà gradualmente – ha aggiunto – La crescita economica globale e una maggiore attenzione alla sicurezza energetica, unite alla crescente domanda di energia da parte di AI e data center, sosterranno le prospettive di investimento per l’industria petrolifera e del gas per il resto del decennio”.”Poiché riteniamo che le nostre azioni siano sottovalutate rispetto alla solidità della nostra attività, abbiamo avviato transazioni di riacquisto accelerato di azioni (ASR) per riacquistare 2,3 miliardi di dollari di azioni ordinarie della nostra azienda. Ciò ci mette in una posizione tale da aumentare il rendimento totale per gli azionisti da 3,3 miliardi di dollari nel 2024 a un minimo di 4 miliardi di dollari nel 2025″, ha concluso Le Peuch. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -258 BCF

    (Teleborsa) – Scendono poco meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 10 gennaio 2025 sono risultati in diminuzione di 258 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela inferiore al consensus (-260 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 40 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.115 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 3,4% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.226) e in crescita del 2,5% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 3.038 BCF. LEGGI TUTTO

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    Terna: nel 2024 consumi elettrici in aumento del 2,2%

    (Teleborsa) – Nel 2024 i consumi elettrici italiani sono aumentati del 2,2% rispetto al 2023, attestandosi a 312,3 miliardi di kWh (con punta oraria massima di 57,5 GW registrata il 18 luglio dalle 15 alle 16). Lo scorso anno le fonti rinnovabili hanno registrato il dato più alto di sempre di copertura della domanda, pari al 41,2% (rispetto al 37,1% del 2023). Il valore è in aumento grazie al contributo positivo, in particolare, della produzione idroelettrica e fotovoltaica. È quanto emerge dalle rilevazioni di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia. L’incremento tendenziale della domanda elettrica è il risultato di variazioni positive in quasi tutto il corso dell’anno, in particolare nei mesi di luglio e agosto, caratterizzati da temperature superiori alla media decennale. A livello territoriale la variazione della domanda elettrica è risultata ovunque in aumento: +2,2% al Nord, +2,3% al Centro e +2,1% al Sud e nelle Isole.Nel 2024 l’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali di circa 1.000 imprese “energivore”, è risultato pressoché stazionario (-0,3%). In particolare, positivi i settori del cemento, calce e gesso, cartaria, alimentari e siderurgia; in flessione metalli non ferrosi, chimica, mezzi di trasporto e ceramiche e vetrarie.Relativamente all’offerta, nel 2024 si è registrata una crescita rilevante della produzione rinnovabile (+13,4%) e una lieve flessione del saldo netto con l’estero (-0,5%), come conseguenza di un forte aumento dell’export (+47,9% rispetto al 2023) e di uno più modesto dell’import (+2,4%). Nel mese di dicembre, per la prima volta, in alcune ore l’export elettrico italiano ha superato quota 4.000 MW, confermando il ruolo chiave delle interconnessioni non solo per importare energia a prezzi convenienti ma anche, e sempre più in futuro, per fornire un fondamentale strumento di flessibilità per condividere risorse di generazione e capacità di accumulo a fronte di una variabilità sempre più marcata della generazione rinnovabile.Più nel dettaglio, la domanda di energia elettrica italiana nel 2024 è stata soddisfatta per l’83,7% con produzione nazionale e per la quota restante (16,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta (264 miliardi di kWh) è in aumento del 2,7% rispetto al 2023 con la seguente articolazione per fonti: crescita a due cifre della produzione idroelettrica (+30,4%) e fotovoltaica (+19,3%), che nel 2024 ha raggiunto il record storico arrivando a superare i 36 TWh. In flessione la fonte eolica (-5,6%) e geotermica (-0,8%). In calo rispetto al 2023 anche la fonte termica (-6,2%): in tale contesto si distingue la forte riduzione della produzione a carbone (-71%), ormai sostanzialmente azzerata a eccezione della Sardegna, cui corrisponde una riduzione delle emissioni di CO2 stimabile in oltre 8 Mt.Secondo le rilevazioni di Terna, considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2024 l’incremento di capacità in Italia è stato pari a 7.480 MW, valore superiore di 1.685 MW (+29%) rispetto al 2023. Al 31 dicembre in Italia si registrano 76,6 GW di potenza installata da fonti rinnovabili, di cui, nel dettaglio, 37,1 GW di solare e 13 GW di eolico. Rispetto a quanto previsto dal DM Aree Idonee (21 giugno 2024), il target fissato per il quadriennio 2021-2024 di nuove installazioni è stato superato di 1.609 MW.Da gennaio a dicembre 2024, la potenza nominale degli accumuli in esercizio è aumentata di 2.113 MW. Nel 2024 si registrano in Italia circa 730mila installazioni che corrispondono a 12.942 MWh di capacità e 5.565 MW di potenza nominale, di cui 1065 MW utility scale. La crescita della capacità di accumulo è stata guidata per quanto riguarda i piccoli impianti dalle politiche incentivanti di carattere fiscale, per gli impianti utility scale, invece, l’aumento è il risultato dei meccanismi di contrattualizzazione a termine previsti dal capacity market.Passando all’analisi del mese di dicembre, la domanda elettrica ha registrato una variazione positiva (+2,8%) grazie alla presenza di due giorni lavorativi in più (20 invece di 18) e una temperatura media mensile inferiore di 1,6°C rispetto a dicembre del 2023. Positiva anche la variazione con il dato destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura e del calendario (+1,3%). Sostanzialmente stabile la variazione in termini congiunturali (+0,1% rispetto a novembre). A livello territoriale, la variazione a dicembre 2024 è risultata ovunque positiva: +1,9% al Nord, +3,5% al Centro e +4,4% al Sud e Isole. La domanda è stata soddisfatta per l’83% con produzione nazionale e per la quota restante (17%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 31,7% del fabbisogno mensile (34,3% a dicembre 2023). La produzione nazionale netta (21,5 miliardi di kWh) è risultata in aumento del 4,5% rispetto a dicembre 2023 con la seguente articolazione per fonti: fotovoltaico (+35,3%), termico (+11,2%) eolico (+8,2%), idrico (-35,4%) e geotermico (-1,5%). Il dato del saldo import-export è in diminuzione del 3,6% per effetto di un aumento dell’export (+12,9%) e una diminuzione dell’import (-2,2%). L’indice IMCEI relativo ai consumi industriali ha fatto registrare nel mese di dicembre 2024 una variazione del -6,5% rispetto a dicembre 2023: in crescita cartaria, alimentari, cemento calce e gesso, ceramiche e vetrarie, meccanica; in flessione chimica, siderurgia, metalli non ferrosi e mezzi di trasporto. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario porta ad una variazione stazionaria pari rispetto al mese precedente (-0,1%).L’indice IMSER del mese di ottobre mostra, per la seconda volta nell’anno, una variazione leggermente negativa: -0,4% rispetto a ottobre 2023. I primi dieci mesi dell’anno risultano comunque in aumento con una variazione del +3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. LEGGI TUTTO