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    ENI, Descalzi: “Emirati strategici per transizione energetica”

    (Teleborsa) – Gli Emirati sono strategici per l’Eni negli investimenti sulla transizione energetica. È quanto ha affermato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, intervenuto a un forum dell’Adnkronos sull’Expo di Dubai.”Gli Emirati – ha detto Descalzi – stanno investendo moltissimo sulla trasformazione energetica. Noi facciamo molti investimenti lì e per noi saranno strategici per investire sulla transizione energetica, come tutta l’area del Golfo”.La decarbonizzazione per l’ad di Eni “è una sfida importante”, ma – ha sottolineato – “non ci deve essere ideologia. Non è una religione. Deve essere un qualcosa che sia neutrale, perché abbiamo visto che abbiamo bisogno di tutto, con l’obiettivo di arrivare ad una situazione di neutralità carbonica”. La transizione verso le energie pulite secondo il manager “va vissuta insieme” fra le aziende energetiche, “perché siamo tutti molto complementari. Come Eni – ha proseguito – abbiamo preso un impegno importante e definito per la decarbonizzazione, lo abbiamo declinato al 2030, 2040 e 2050. Abbiamo puntato a produrre tecnologie proprietarie, abbiamo investito negli ultimi 7 anni più di 5 miliardi in ricerca e applicazione. Abbiamo più di 7500 patenti, 480 progetti che coprono tutta la filiera”. LEGGI TUTTO

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    Benzina, UNC: nessuna speculazione sul secondo controesodo

    (Teleborsa) – Secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo Economico, scendono i prezzi dei carburanti, che si attestano, in modalità self service, a 1,650 euro al litro per la benzina e a 1,500 euro per il gasolio. “Nessuna speculazione nemmeno sul secondo controesodo. Dopo il calo dei prezzi durante il primo week-end di rientro, prosegue la discesa dei listini. Un’ottima notizia per chi rientrava dalle ferie. Resta il fatto che i carburanti sono aumentati in quest’ultimo anno in modo talmente spropositato, che la stangata per gli automobilisti permane anche a fronte di questa lieve riduzione”, ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Rispetto al controesodo di un anno fa, ossia nel confronto con la rilevazione della settimana del 31 agosto 2020, quando la benzina era pari a 1.400 euro al litro e il gasolio a 1.285 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 12 euro e 51 cent in più per la benzina e 10 euro e 74 cent in più per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 17,9% e del 16,7%. Un rincaro che equivale, su base annua, a una batosta pari a 300 euro all’anno per la benzina e a 258 euro per il gasolio”, ha concluso Dona. LEGGI TUTTO

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    Sardegna, Medea (Italgas): convertiti a metano anche i bacini 7 e 9

    (Teleborsa) – Medea (gruppo Italgas) ha completato la conversione da GPL a gas naturale delle reti di distribuzione al servizio dei Bacini 7 e 9, che coinvolgono 12 comuni a nord della Sardegna per una popolazione complessiva di circa 50.000 abitanti. Si tratta delle città di Putifigari, Tissi, Cargeghe, Muros, Uri, Ossi, Usini e Ittiri per il Bacino 7 e di Ittireddu, Berchidda, Ozieri e Tula per il 9. Gli interventi hanno permesso di convertire a metano oltre 170 chilometri di reti alimentate da 10 depositi criogenici di gas naturale liquefatto (GNL) che garantiscono continuità del servizio e massima flessibilità di approvvigionamento, assicurando all’utenza elevati standard di sicurezza. Lo ha reso noto l’azienda in una nota. Sulle reti dei due Bacini sono già attive circa 1.400 utenze, alle quali se ne aggiungerà a breve un altro centinaio che ha già manifestato formalmente l’interesse per la fornitura di gas. In occasione delle conversioni a gas naturale, Medea ha provveduto anche alla sostituzione dei tradizionali misuratori del gas con smart meter di ultima generazione che consentono, tra le altre cose, la lettura a distanza dei consumi e quindi l’emissione di bollette sempre più aderenti alle reali abitudini di consumo degli interessati. Analoghe attività di conversione da GPL a gas naturale sono in corso anche nel Bacino 22, dove attualmente sono state convertite le reti di Arzana, Elini, Escalaplano, Ilbono, Lotzorai, Perdasdefogu, Urzulei, Villagrande Strisaili per complessivi 92 chilometri di condotte alimentate da 7 depositi criogenici di GNL. Il completamento delle attività è previsto entro la fine del 2021. “Dopo il Bacino 19 di nuova metanizzazione e il Bacino 33 recentemente acquisito – ha commentato l’Amministratore Delegato di Medea, Francesca Zanninotti – siamo orgogliosi di poter annunciare che altri due dei nostri 18 Bacini in Sardegna sono interamente alimentati a gas naturale. Il metano è ormai una realtà per l’isola e i benefici sono evidenti: da quelli ambientali ai risparmi in bolletta, sino al tema della sicurezza delle persone e degli approvvigionamenti. Continuiamo a lavorare per portare il sistema energetico sardo al livello del resto del Paese, senza dimenticare che le nostre reti sono già adesso le più all’avanguardia in Italia”. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, prezzi in fiamme per uragano nel Golfo del Messico

    (Teleborsa) – I prezzi del petrolio si avviano a chiudere l’ottava con un bilancio positivo sui timori per la possibilità di un calo dell’offerta. Alcune compagnie petrolifere hanno iniziato ad evacuare le piattaforme offshore situate al largo del Golfo del Messico dove, nel fine settimana, si teme per l’avvicinarsi della tempesta tropicale Ida, che ha colpito la costa caraibica. Intanto la Louisiana ha dichiarato lo stato di emergenza ed ha invitato i suoi residenti a prepararsi per l’arrivo di un grande uragano. Il contratto sul Light crude statunitense risale dell’1,88% a 68,69 dollari al barile, mentre il Brent londinese avanza dell’1,58% a 72,19 usd/bar. Sullo sfondo gli occhi degli investitori restano puntati anche sul meeting dell’Opec+ che si riunirà di nuovo il 1° settembre per decidere il da farsi, dopo il rinvio della riunione di luglio. (Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Benzina, giù i prezzi. UNC: una buona notizia, nessuna speculazione sul primo controesodo

    (Teleborsa) – Secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo Economico scendono i prezzi dei carburanti, con la benzina che si attesta, in modalità self service, a 1,652 euro al litro e il gasolio a 1,503 euro. “Una buona notizia. Nessuna speculazione sul primo controesodo. Certo i carburanti sono talmente aumentati in quest’ultimo anno che non c’era bisogno di un ultimo ritocco dei prezzi per fare affari d’oro. La stangata per i tartassati automobilisti, insomma, era già garantita”, ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Rispetto al precedente controesodo, ossia dalla rilevazione del 24 agosto 2020, quando la benzina era pari a 1.400 euro al litro e il gasolio a 1.286 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 12 euro e 64 cent in più per la benzina e 10 euro e 89 cent in più per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 18,1% e del 16,9%. Un rincaro che equivale, su base annua, a una batosta pari a 303 euro all’anno per la benzina e a 261 euro per il gasolio”, ha concluso Dona. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, prezzi ancora in salita. Occhi su Opec+

    (Teleborsa) – I prezzi del petrolio continuano la salita intrapresa la vigilia rimbalzando dalle forti perdite registrate nella scorsa ottava. Il contratto sul Light crude statunitense risale dello 0,91% a 66,24 dollari al barile, mentre il Brent londinese avanza dell’1,05% a 69,47 usd/bar.Gli occhi degli investitori sono puntati sul meeting dell’Opec+ che si riunirà di nuovo il 1° settembre per decidere il da farsi, dopo il rinvio della riunione di luglio. A fare da assist alle quotazioni di greggio contribuisce l’approvazione della Fda al vaccino anti-covid Pfizer-Biontech che alimenta le aspettative di un aumento del tasso di vaccinazione e di conseguenza di una ripresa di domanda di carburante in scia ai viaggi di ritorno in ufficio, in autunno, da parte dei lavoratori dopo che molte aziende e agenzie governative probabilmente applicheranno i mandati sui vaccini. (Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, prezzo medio acquisto energia in calo del 4%

    (Teleborsa) – Cala il prezzo dell’elettricità alla Borsa elettrica, nella settimana da lunedì 16 agosto a domenica 22 agosto 2021. Il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (PUN) è sceso a 111,93 euro/MWh in calo del 4% rispetto a quello della settimana precedente, quando si era registrato un aumento di oltre il 9%. E’ quanto emerge dai consueti dati settimanali pubblicati dal Gestore dei Mercati elettrici (GME), società responsabile in Italia dell’organizzazione e della gestione del mercato elettrico.Sempre secondo le rilevazioni, scendono i volumi di energia elettrica scambiati in borsa, registrando un decremento dell’1,4% a 4,2 milioni di MWh mentre la liquidità del mercato sale all’80,1% (+1,7 punti percentuali).I prezzi medi di vendita, sono variati tra 104,11 euro per MWh della sardegna e 128,16 euro/MWh della Sicilia. LEGGI TUTTO

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    Europa, futures sul gas a -10% su potenziale entrata in funzione Nord Stream 2

    (Teleborsa) – Il prezzo dei contratti futures UK Natural Gas è in ribasso del 10,6% – pur restando ai livelli più alti in quindici anni – dopo che la società russa Gazprom ha affermato che il gasdotto Nord Stream 2 dovrebbe fornire i primi lotti di gas naturale alla Germania entro la fine del 2021. In particore, verrebbero trasportati 5,6 miliardi di metri cubi di gas naturale all’Europa quest’anno, a fronte di una capacità totale di 110 miliardi di metri cubi di gas all’anno.Il consorzio che sta costruendo il Nord Stream 2 – che va dalla Russia all’Europa attraverso il Mar Baltico – ha affermato che il gasdotto è completo al 99%, con la nave posatubi russa Fortuna nwo che lavora alla parte finale della costruzione. Il progetto guidato da Gazprom include Royal Dutch Shell, Wintershall (BASF), Uniper, OMV ed Engie.”Il consensus del mercato era un po’ più pessimista (sui volumi delle forniture di gas Nord Stream 2 nel 2021) dato il rischio di ulteriori ritardi e che le certificazioni tecniche e normative devono ancora essere rilasciate. Quindi i prezzi sono al ribasso su questa notizia”, ha detto a Reuters James Huckstepp, EMEA Gas Analyst presso S&P Global Platts.Secondo Dmitry Marinchenko, senior director di Fitch, ha affermato che Gazprom sarebbe in grado di spedire 5,6 miliardi di metri cubi di gas attraverso il Nord Stream 2 se iniziasse le forniture a ottobre. L’azienda energetica russa ha però rifiutato di rilasciare dettagli sulla tempistica dell’inizio dei flussi. LEGGI TUTTO