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    Saipem, progetto europeo Accsess per catturare anidride carbonica

    (Teleborsa) – “CO2 Solutions by Saipem” è la tecnologia di punta del progetto Accsess, un’iniziativa di ricerca finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del progetto “The Horizon 2020” che mira a consolidare le tecnologie CCUS (Carbon dioxide Capture & Utilization or Storage).Lo annuncia la stessa Saipem ricordando che la società è costantemente alla ricerca di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale. “La partecipazione a questo progetto – sottolinea – consolida la nostra strategia di decarbonizzazione dei settori industriali e conferma il ruolo di Saipem come partner ideale per il Net Zero”, ovvero il traguardo delle zero emissioni nette. LEGGI TUTTO

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    Edison e Snam si uniscono a Saipem e Alboran per 3 impianti a idrogeno in Puglia

    (Teleborsa) – Edison e Snam hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) insieme a Saipem e Alboran Hydrogen, che già avevano sottoscritto un accordo di collaborazione lo scorso gennaio, per lo sviluppo congiunto del progetto Puglia Green Hydrogen Valley, ovvero la realizzazione di tre impianti di produzione di idrogeno verde in Puglia nelle aree di Brindisi, Taranto e Cerignola (Foggia).Ne dà notizia un comunicato congiunto delle quattro società, il quale specifica che gli impianti avranno una capacità complessiva di 220 MW e saranno alimentati da una produzione fotovoltaica per una potenza totale di 380 MW. È stato stimato che, una volta a regime, i tre impianti saranno in grado di produrre fino a circa 300 milioni di metri cubi di idrogeno rinnovabile all’anno. Dei tre impianti previsti, il progetto di Brindisi ha già avviato l’iter autorizzativo.”L’idrogeno verde sarà destinato principalmente all’utilizzo da parte delle industrie presenti nelle aree, anche attraverso l’iniezione – o blending – dell’idrogeno nella rete gas locale di Snam e/o impiegato per la mobilità sostenibile”, viene sottolineato.Per la realizzazione del progetto, i quattro partner prefigurano la costituzione di una società di scopo (Alboran 30%, Edison 30%, Snam 30%, Saipem 10%) a valle della sottoscrizione di accordi vincolanti oggetto di successiva negoziazione tra le parti. LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, GME: prezzo energia in rialzo del 6,3% nell'ultima settimana

    (Teleborsa) – Il prezzo medio di acquisto dell’energia nella borsa elettrica è stato di 138,80 euro/MWh nell’ultima settimana, in aumento del 6,3% rispetto a quella precedente. Lo comunica il Gestore dei mercati energetici (GME), pubblicando i dati al 12 settembre.I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del GME sono risultati in calo dell’1,5% e pari a 4,5 milioni di MWh. La liquidità si è assestata al 78,3% (-1,5 punti percentuali). I prezzi medi di vendita sono variati tra 119,98 euro/MWh della Sardegna e 144,06 euro/MWh della Sicilia. LEGGI TUTTO

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    A2A, oltre 1 miliardo di euro il valore economico distribuito a Milano nel 2020

    (Teleborsa) – Oltre un miliardo di euro il valore economico distribuito sul territorio della provincia di Milano, 184 milioni di euro investiti per il mantenimento e lo sviluppo degli impianti, 707 milioni di euro di ordinato ai fornitori locali, 610 assunzioni nelle sedi milanesi (il 40% under 30). Sono questi i principali numeri contenuti nella quinta edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Milano della multi-utility A2A, presentata oggi dal presidente Marco Patuano e dall’AD Renato Mazzoncini. Nella provincia di Milano, A2A si occupa della gestione dei rifiuti, della produzione, distribuzione e vendita di energia e gas, della rete di teleriscaldamento, di mobilità elettrica e illuminazione pubblica.”A2A ha proseguito il suo percorso di crescita rafforzando la propria capacità di generare valore sui territori dove opera, nonostante un 2020 segnato da grandi difficoltà per tutta la comunità – ha commentato Mazzoncini – Lo scorso anno il gruppo ha contribuito a sostenere lo sviluppo socio economico del territorio milanese con oltre un miliardo di euro di valore distribuito, con un incremento del 58% rispetto al 2019, e 184 milioni di euro di investimenti in infrastrutture. In questo contesto sono più che raddoppiati gli ordini ai fornitori locali, passati da 325 a 707 milioni di euro”. “Le attività del gruppo a Milano rendono tangibile ciò che per A2A significa essere una life company: prendersi cura ogni giorno del benessere delle persone e della qualità della loro vita, attraverso servizi e tecnologie innovative e sostenibili”, ha aggiunto Patuano.La raccolta differenziata nella città e nella provincia di Milano nel 2020 ha superato il 64%, raggiungendo 62,6% in città e 67,6% in media nella provincia. Sul totale delle oltre 747mila tonnellate di rifiuti urbani raccolti nel territorio, il 64% è stato destinato al recupero di materia e il 36% è stato inviato ai termovalorizzatori: nessun rifiuto urbano è andato in discarica. Grazie ai rifiuti, sono stati prodotti oltre 307 GWh di energia elettrica – pari al consumo medio annuo di 114.000 famiglie – e oltre 456 GWh di energia termica – pari al fabbisogno di riscaldamento e acqua calda di 30.000 famiglie. L’utilizzo del termovalorizzatore ha evitato l’immissione in atmosfera di oltre 442 mila tonnellate di CO2 e di oltre 96 mila tonnellate equivalenti di petrolio (TEP).Nel 2020 A2A ha sostenuto lo sviluppo socio economico del territorio distribuendo circa 1.053 milioni di euro sotto forma di dividendi, imposte locali, ordini a fornitori, canoni e concessioni, sponsorizzazioni e liberalità e remunerazione dei dipendenti. Sono stati attivati 869 fornitori locali per un importo totale degli ordini pari a 707 milioni di euro: 96 milioni di euro sono stati fatturati a micro o piccole imprese con meno di 50 dipendenti e 3,6 milioni di euro a cooperative sociali ed onlus.Il bilancio di sostenibilità della multi-utility evidenzia anche che il teleriscaldamento fornisce un importante contributo alla lotta al cambiamento climatico: nel 2020 sono state risparmiate oltre 48 mila TEP, 2,9 tonnellate di PM10, 121 mila tonnellate di CO2, 25 tonnellate di SO2 e 99 tonnellate di NOx. Inoltre, la società è presente a Milano con 386 punti di ricarica di veicoli elettrici e, nel 2020, sono state effettuate quasi 73 mila ricariche presso le colonnine presenti nell’Area Metropolitana Milanese, che hanno permesso di percorrere circa 6 milioni di km risparmiando 649 tonnellate di CO2. LEGGI TUTTO

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    Cingolani: il prossimo trimestre la bolletta elettrica aumenta del 40%

    (Teleborsa) – “Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%, queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a Genova durante un convegno organizzato dalla Cgil. “Succede – ha aggiunto – perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, succede perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta”.”Il messaggio fondamentale da dare è che la transizione ecologica bisogna farla il prima possibile riuscendo a trasformare l’energia elettrica in energia elettrica rinnovabile. Dobbiamo portare la quantità di energia elettrica prodotta in Italia oltre il 70% da sorgenti rinnovabili”, ha detto parlando degli obiettivi che l’Italia deve porsi.”Dobbiamo rapidamente e progressivamente alzare l’offerta di energia elettrica rinnovabile in Italia. Ogni anno dobbiamo immettere 8 gigawatt di energie rinnovabili, adesso ne immettiamo 0,8 – ha spiegato – Se riusciamo a produrre elettricità verde, tutta la filiera delle automobili a batteria da quel momento in poi attraverso la trasformazione meno inquinante dei sistemi manifatturieri diventerà possibile. È chiaro che se trasformiamo in elettrica una macchina però l’elettricità la produciamo dal carbone, non è una soluzione”. LEGGI TUTTO

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    Iniziative Bresciane, crescita a doppia cifra di ricavi e utile nel 1° semestre

    (Teleborsa) – Iniziative Bresciane (INBRE) – società quotata su AIM Italia e attiva nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti idroelettrici – ha registrato ricavi netti consolidati pari a 10,9 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in aumento del 19% rispetto ai 9,2 milioni di euro al 30 giugno 2020. Il margine operativo lordo è stato di 7,3 milioni di euro (con un’incidenza sui ricavi del 67%), mentre il risultato netto è risultato di 2,3 milioni di euro, in crescita del 41% sui 1,6 milioni di euro al 30 giugno 2020.”INBRE ha proseguito l’attività di investimento ottenendo il conseguimento di un margine operativo lordo significativo – ha commentato il presidente Battista Albertani – Il semestre chiude con un risultato netto positivo pari a 2,3 milioni di euro, dopo aver stanziato 3,8 milioni di euro di ammortamenti e 1 milione di euro di imposte”.L’indebitamento finanziario netto, pari a euro 76,9 milioni, è aumentato di circa 25,8 milioni rispetto ai 51,1 milioni al 31 dicembre 2020 (euro 68,9 milioni al 30 giugno 2020) e la sua evoluzione è stata caratterizzata: dalla diminuzione di disponibilità liquide per 16,9 milioni; dall’incremento dell’indebitamento finanziario corrente di 4,5 milioni; dall’incremento dell’indebitamento finanziario non corrente per circa 4,4 milioni.La produzione netta di energia è stata pari a 80,3 GWh (80,8 GWh al 30 giugno 2020), con un risparmio di anidride carbonica pari a circa 36 mila tonnellate. Nei primi sei mesi dell’anno sono entrati in funzione sei nuovi impianti e tre sono stati acquistati. LEGGI TUTTO

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    Energia pulita, Eni e CFS annunciano successo del test su fusione a confinamento magnetico

    (Teleborsa) – Eni ha comunicato che CFS (Commonwealth Fusion Systems), società spin-out del Massachusetts Institute of Technology di cui Eni è il maggiore azionista, ha condotto con successo il primo test al mondo del magnete con tecnologia superconduttiva HTS (HighTemperature Superconductors) che assicurerà il confinamento del plasma nel processo di fusione magnetica. La fusione a confinamento magnetico – spiega il Cane a sei zampe – “è una fonte energetica sicura, sostenibile e inesauribile che riproduce i princìpi tramite i quali il Sole genera la propria energia, garantendone una enorme quantità a zero emissioni e rappresentando una svolta nel percorso di decarbonizzazione”.”Lo sviluppo di tecnologie innovative è uno dei pilastri su cui poggia la strategia di Eni volta al completo abbattimento delle emissioni di processi industriali e prodotti, nonché la chiave per una transizione energetica equa e di successo – ha commentato l’AD Claudio Descalzi – Per Eni, la fusione a confinamento magnetico occupa un ruolo centrale nella ricerca tecnologica finalizzata al percorso di decarbonizzazione, in quanto potrà consentire all’umanità di disporre di grandi quantità di energia prodotta in modo sicuro, pulito e virtualmente inesauribile e senza alcuna emissione di gas serra, cambiando per sempre il paradigma della generazione di energia e contribuendo a una svolta epocale nella direzione del progresso umano e della qualità della vita”.Sulla base dei risultati del test, CFS ha confermato la propria roadmap, che prevede la costruzione entro il 2025 del primo impianto sperimentale a produzione netta di energia denominato SPARC e successivamente quella del primo impianto dimostrativo, ARC, il primo impianto capace di immettere energia da fusione nella rete elettrica che, secondo la tabella di marcia, sarà disponibile nel prossimo decennio. LEGGI TUTTO

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    Exxon Mobil inizierà a certificare le emissioni dei suoi impianti USA

    (Teleborsa) – ExxonMobil – una delle principali compagnie petrolifere statunitensi e mondiali – ha firmato un accordo con un validatore indipendente (MiQ) per iniziare il processo di certificazione del gas naturale prodotto nelle sue strutture del bacino del Permiano a Poker Lake, nel New Mexico (USA).”Stiamo riducendo le emissioni in modo responsabile ed economico e, lavorando con MiQ, possiamo fornire ai nostri clienti una convalida credibile di tali sforzi – ha affermato Bart Cahir, senior vice president of unconventional presso ExxonMobil – Mentre miglioriamo le nostre operazioni, la certificazione del nostro gas naturale aiuterà i nostri clienti a raggiungere i loro obiettivi e a sostenere un futuro a basse emissioni di carbonio”.La valutazione di MiQ sarà disponibile nel quarto trimestre. L’iniziativa, ha sottolineato ExxonMobil, potrebbe essere estesa in seguito ad altre aree di produzione, tra cui Appalachia e Haynesville. MiQ ha già firmato accordi simili con i produttori di scisto statunitensi Chesapeake Energy e Northeast Natural Energy (NNE). LEGGI TUTTO