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    Eni avvia progetto Cabaça North nell'offshore dell'Angola

    (Teleborsa) – Eni ha avviato la produzione dal progetto di sviluppo Cabaça North, nelle acque profonde del Blocco 15/06 in Angola, attraverso l’unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) “Armada Olombendo”. L’avvio, sottolinea la società in una nota, “è un ulteriore esempio di come Eni Angola, in piena collaborazione con ANPG e i partner, continui a creare valore dal Blocco 15/06 attraverso la sua strategia esplorativa in prossimità di infrastrutture esistenti (ILX, infrastructure-led exploration), generando una sequenza di progetti fast-track caratterizzati da collegamenti sottomarini, massimizzando così l’utilizzo delle strutture esistenti nell’area in maniera sostenibile”.Il Cane a sei zampe prevede un tasso di produzione di picco di circa 15mila barili di olio equivalente al giorno (boed) per Cabaça North, il secondo avvio di produzione realizzato da Eni Angola nel 2021. Il Blocco 15/06 è operato da Eni Angola con una quota del 36,84%. Sonangol Pesquisa e Produção (36,84%) e SSI Fifteen Limited (26,32%) compongono il resto della Joint Venture. LEGGI TUTTO

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    Caro energia, via libera del Consiglio ai tagli in bolletta: sul tavolo 3,5 miliardi

    (Teleborsa) – Nel pomeriggio di ieri è arrivato l’ok del Consiglio dei Ministri al decreto per il taglio delle bollette di luce e gas. Sono circa 3,5 i miliardi di euro messi sul tavolo dal Governo per tamponare l’incremento del costo dell’energia che per il prossimo trimestre è stato stimato essere intorno ai 9 miliardi di euro. Le nuove misure del decreto sulle bollette intervengono a vantaggio degli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del “bonus energia”. Si tratta – ha spiegato Palazzo Chigi – di nuclei che hanno un Isee inferiore a 8.265 euro annui, nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli), percettori di reddito o pensione di cittadinanza, utenti in gravi condizioni di salute. “Per costoro – è stato sottolineato – sono tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento della bolletta”.Per il trimestre ottobre-dicembre – si legge nota – “le agevolazioni relative alle tariffe elettriche riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale sono rideterminate dall’Autorità per energia al fine di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura, previsti per il quarto trimestre 2021, fino a concorrenza di 450 milioni”. In arrivo anche poco meno di due miliardi e mezzo per tagliare i costi fissi. Nel dettaglio si tratta di 2 miliardi per eliminare gli oneri generali di sistema nel settore elettrico e di 480 milioni per ridurre gli oneri generali sulla bolletta del gas. Gli oneri di sistema sulla bolletta della luce saranno compensati per 700 milioni con il ricavato delle aste di CO2 e con il trasferimento di 1,3 miliardi alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Si attende ora il via libera dell’Authority.”Ci sarà un incremento che purtroppo al momento è inevitabile. Entro la fine dell’anno lavoreremo però per una modifica più strutturale per il futuro perché è chiaro che questi aumenti sono aumenti globali e continueranno a pesare sulle bollette”, ha spiegato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ospite al programma televisivo Piazza Pulita. “Si dovrà innanzitutto ristrutturare la bolletta e sono importanti gli interventi di efficentamento energetico”, ha aggiunto Cingolani, “e poi bisogna fare una riflessione su cosa fare del gas come mezzo di transizione: da un lato produce anidride carbonica ma meno del carbone e dall’altro bisogna dare continuità alle rinnovabili che nel frattempo devono fare una corsa pazzesca”. LEGGI TUTTO

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    Caro bollette, CdM conferma stanziamento 3 miliardi per taglio oneri

    (Teleborsa) – Un CdM lampo ha confermato le misure che porteranno ad un taglio del costo delle bollette per mitigare il rincaro delle tariffe di òuce e gas ed un ulteriore aggravio dei bilanci delle famiglie italiane. Appena un’ora per il dl Caro-Bollette, che stanza 3 miliardi di euro, attraverso la riduzione degli oneri di sistema e dell’IVA sul gas.”E’ un provvedimento importante per le imprese e per le famiglie. E’ un provvedimento importante soprattutto per le fasce di reddito più basse e per le categorie vulnerabili” ha affermato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine del CdM, aggiungendo “credo che sia un segnale importante di un’affermazione che abbiamo sostenuto in questi mesi: nessuno deve restare indietro tanto più con la fase di ricostruzione che stiamo affrontando”. E’ stato confermato lo stanziamento di 1,2 miliardi di euro per il taglio degli oneri di sistema, di cui 700 milioni derivanti dai proventi delle aste per le emissioni di CO2 (ETS). Il governo ha anche aggiunto ulteriori 800 milioni per ridurre qua componente di costo in bolletta. Stanziati anche 450 milioni per il “bonus sociale”, che spetta ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute. .”Al fine di contenere per il quarto trimestre 2021 gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale – si legge nella bozza del decreto – l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali gas fino a concorrenza di 480 milioni di euro”.In questo modo, si potranno azzerare le aliquote degli oneri di sistema che gravano sulla bolletta elettrica di circa 6 milioni di PMI con utenze a bassa tensione e 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 Kw. Per il gas, viene confermato il bonus sociale gas per 2,5 milioni di famiglie. Per tutti gli altri l’IVA viene tagliata al 5% dal 10% e 22% attuale, che varia in base ai consumi.Il governo ha stanziato poi ulteriori 800 milioni, in aggiunta a 1,2 miliardi, aggiunge altri 800 milioni al taglio degli oneri di sistema per le utenze elettriche oltre agli 1,2 miliardi confermati anche nel nuovo decreto per il taglio delle bollette. “L’Autorita’ di regolazione per energia reti e ambiente – si legge in una bozza – provvede ad annullare, per il quarto trimestre 2021, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW. A tal fine, sono trasferite alla Cassa per i servizi energetici e ambientali, entro il 15 dicembre 2021, ulteriori risorse pari a 800 milioni di euro.(askanews) – Roma, 23 set 2021 – “Per il trimestre ottobre-dicembre 2021 le agevolazioni relative alle tariffe elettriche riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute sono rideterminate dall’Autorita’ di regolazione per energia, reti e ambiente, al fine di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura, previsti per il quarto trimestre 2021, fino a concorrenza di 450 milioni di euro”. Lo prevede la bozza del decreto approvato dal Consiglio dei ministri per tagliare gli aumenti delle bollette nel prossimo trimestre. LEGGI TUTTO

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    Nasce Gridspertise, la società di Enel per la trasformazione digitale delle reti

    (Teleborsa) – Arriva Gridspertise, la società del Gruppo Enel dedicata alla trasformazione digitale delle reti elettriche. Un gioco di parole che sintetizza la sua mission, trasferire l’expertise del Gruppo Enel nella gestione delle reti intelligenti, sostenibili e affidabili per tutti.Interamente controllata da Enel, attraverso Enel Global Infrastructure and Networks, la nuova business unit farà leva sulle competenze di Enel per collaudare, valutare e implementare su larga scala le migliori tecnologie per la gestione di reti elettriche intelligenti in tutto il mondo, al fine di fornire soluzioni collaudate ai Gestori dei sistemi di distribuzione (DSO) di qualsiasi dimensione a livello mondiale. Fornirà l’accesso a soluzioni sostenibili e all’avanguardia per la trasformazione delle reti di distribuzione dell’elettricità in tre aree principali: misurazione e digitalizzazione grid edge, digitalizzazione delle infrastrutture di rete, digitalizzazione delle field operations.”Siamo orgogliosi di lanciare Gridspertise, a cui affidiamo il nostro solido patrimonio di trasformazione delle reti di distribuzione in smart grid in tutto il mondo”, ha affermato Francesco Starace, CEO e Direttore Generale di Enel, all’evento di presentazione di Gridspertise, ricordando che “Enel ha una grande esperienza ed è stata la prima utility ad aver completamente digitalizzato la propria rete”.”Abbiamo pensato di creare una nuova società per consentire a tutto il settore di trarre vantaggio dalla nostra esperienza”, ha spiegato Starace.”Da qui ai prossimi anni emergerà con chiarezza che si troviamo nel bel mezzo di una transizione, che è molto veloce rispetto a quelle sperimentate sinora”, a detto il Ceo Di Enel, aggiungendo che “la transizione energetica deve basarsi su elettricità rinnovabile distribuita in modo efficiente da reti intelligenti, aperte a tutti i player del settore energetico disposti a costruire con noi un futuro interamente elettrico. Starace ha parlato di due fasi della transizione: una prima fase verso la decarbonizzazione; una seconda fase verso l’impiego di energia per altre applicazioni, ad esempio la mobilità elettrica. Un cambiamento epocale che – ha sottolineato – “si ripercuote inevitabilmente sulle reti di distribuzione, che dovranno cambiare il modus operandi, essere riprogettate per migliorarne la qualità”.Antonio Cammisecra, Direttore della business line Enel Global Infrastructure and Networks, ha dichiarato che questa nuova iniziativa “raccoglie le competenze uniche che Enel ha maturato digitalizzando progressivamente in tutto il mondo le sue reti costituite da oltre 2,2 milioni di km di linee elettriche, monitorate da centinaia di migliaia di punti di telecontrollo”. Il manager ha poi ricordato che il Gruppo vanta un’esperienza ventennale negli smart meters, con 44 milioni di dispositivi attivi connessi alle sue reti, ed una gestione digitale efficiente di oltre 30 milioni di field operations eseguite ogni anno nelle 13 società di distribuzione attive in otto paesi. “La mission di Gridspertise è diventare il partner di fiducia per i DSO di tutto il mondo. La società aiuterà le società di distribuzione elettrica di qualsiasi dimensione e in qualsiasi regione nel roll-out di soluzioni di smart grid integrate al fine di soddisfare le esigenze in continua evoluzione di utenti della rete e clienti finali di elettricità”, ha affermato Robert Denda, CEO di Gridspertise.La nuova società sarà focalizzata sui mercati dell’Europa e dell’America Latina, dove Enel ha già una presenza consolidata, ma punta anche ad espandersi in Nord America ed Asia-Pacifico, dove nel breve termine sarà l’investimento in smart grid a trainare i progetti di upgrade delle infrastrutture. In occasione dell’evento, sono stati presentati anche il logo e la corporate identity di Gridspertise, che intendono esprimere la visione, la missione e la personalità della società attraverso un marchio dinamico, fresco e nativamente digitale. Contestualmente sono stati inaugurati anche il sito web e i canali social della società tramite cui clienti e potenziali clienti potranno ricevere immediata assistenza. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, ENI lancia il suo primo Energy Compact

    (Teleborsa) – Accelerare il progresso verso l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 7 “Energia accessibile e pulita” e gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. A tal fine Eni ha lanciato il suo primo Energy Compact, un impegno pubblico riconosciuto dalle Nazioni Unite. “Nell’ambito dell’Energy Compact, Eni – spiega la società in una nota – si impegna a giocare un ruolo di leadership sugli obiettivi climatici a livello globale, in linea con l’impegno strategico dell’azienda di raggiungere la completa neutralità carbonica entro il 2050″. In particolare, entro il 2030 l’azienda si è impegnata ad aumentare la capacità rinnovabile installata a più di 15GW, ridurre le emissioni assolute (Scope 1, 2, 3) del 25%, ridurre l’intensità carbonica netta (Scope 1, 2, 3) del 15% e raggiungere il net-zero carbon footprint per le emissioni (Scope 1, 2) delle attività Upstream.”Attraverso l’Energy Compact, Eni mostra concretamente le azioni che intende perseguire in questo decennio per affrontare la sfida più urgente per il settore energetico: garantire l’accesso all’energia a tutti, accelerando al contempo la transizione energetica per combattere il cambiamento climatico – ha dichiarato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni –. L’SDG 7 è fondamentale per tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, così come per gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, e l’Energy Compact è uno strumento concreto per promuovere l’azione collettiva verso questo obiettivo comune”. Gli Energy Compact consistono in impegni volontari, ossia azioni specifiche intraprese da aziende, governi e altri stakeholder per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica entro il 2030, incluso l’accesso universale a un’energia pulita e a prezzi accessibili. Gli Energy Compact mobilitati da Sustainable Energy for All (SEforALL) insieme ai membri di UN-Energy saranno presentati domani, venerdì 24 settembre al Dialogo di alto livello delle Nazioni Unite sull’energia – il primo incontro globale inclusivo sul tema dell’energia sotto gli auspici dell’Assemblea generale dal 1981 – così come già avvenuto in questi giorni ai Pre-Summit Energy Action Days. Gli Energy Compact continueranno ad essere mobilitati e aggiornati durante l’attuale Decennio d’azione. I progressi saranno monitorati su base annuale, con la pubblicazione dei risultati su una piattaforma online, per assicurare coerenza nelle azioni e un solido track record. In vista del Dialogo di alto livello delle Nazioni Unite sull’energia, Eni – si legge nella nota – ha partecipato al “Working Group 3: Enabling SDGs through Inclusive, Just Energy Transitions” che ha riunito i principali stakeholder per mobilitare le azioni in vista del Dialogo di alto livello delle Nazioni Unite sull’energia. Il Report Tematico del gruppo di lavoro costituirà la spina dorsale di una roadmap globale per il raggiungimento dell’SDG 7 entro il 2030.Eni si è impegnata a diventare un’azienda integrata a zero emissioni di carbonio entro il 2050, raggiungendo la neutralità carbonica sia per i propri prodotti che per le proprie operazioni. LEGGI TUTTO

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    Enel e Schneider Electric: 200 soluzioni decarbonizzazione città

    (Teleborsa) – Schneider Electric, leader globale nella trasformazione digitale della gestione e dell’automazione dell’energia e il Gruppo Enel, azienda elettrica multinazionale e player integrato leader nei mercati globali dell’energia e delle energie rinnovabili, partecipano al Forum economico mondiale (World Economic Forum, WEF), l’Organizzazione internazionale per la cooperazione pubblico-privato, per annunciare il lancio della versione beta del “Net Zero Carbon Cities Toolbox” al Sustainable Development Impact Summit (20-23 settembre 2021). Questa piattaforma digitale contiene una gamma di soluzioni di decarbonizzazione per favorire la trasformazione urbana, attraverso la gestione di energia, edifici, mobilità, acqua e rifiuti. Tale strumento guida gli utenti attraverso un processo volto a identificare e dare priorità alle soluzioni che meglio rispondano alle loro esigenze specifiche. Questo database di soluzioni include modelli di politiche, di business e di finanza che si traducono in una riduzione delle emissioni, nonché nella creazione di valore locale come la creazione di posti di lavoro “verdi” e una migliore qualità dell’aria. La versione beta del Toolbox ha raccolto oltre 200 casi di studio reali e soluzioni da più di 110 città in tutto il mondo. Il Toolbox è aperto a qualsiasi utente e in particolare alle principali autorità cittadine e statali e alle imprese. Consente agli utenti di navigare nella banca dati e di cercare soluzioni basate sulle esigenze, e risolvere le sfide locali più urgenti. “Come mostrano questo strumento e le soluzioni in esso contenute, la tecnologia per decarbonizzare le nostre città già esiste. Quando si tratta del suo impiego, dobbiamo pensare oltre la semplice infrastruttura pubblica e concentrarci su tutti gli edifici, in particolare il nostro patrimonio edilizio esistente. I programmi di ammodernamento svolgono un ruolo importante nella transizione delle città nel raggiungere la neutralità in termini di emissioni”, ha affermato Jean-Pascal Tricoire, presidente e CEO di Schneider Electric.“L’elettrificazione pulita sta aprendo la strada alla decarbonizzazione dell’economia promuovendo una trasformazione urbana sostenibile e, con le tecnologie e il know-how odierni, abbiamo gli strumenti per riuscire nell’impresa e un’opportunità unica per fare la differenza” – ha affermato Francesco Starace, CEO e Direttore Generale del Gruppo Enel -. “Il Toolbox di soluzioni è un ottimo strumento per il mondo del business e i responsabili politici, in quanto fornisce soluzioni energetiche integrate per contribuire a una società più prospera e resiliente. In qualità di leader globale nel settore energetico, Enel lavora costantemente con partner globali per aiutare a guidare azioni su larga scala verso un futuro più sostenibile e inclusivo”. LEGGI TUTTO

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    Transizione energetica, WWF: “Sardegna alimentata solo da fonti rinnovabili: si può fare”

    (Teleborsa) – “Guardiamo al futuro e non al passato”. Questo in sintesi il messaggio lanciato nel corso del webinar “Sardegna alimentata solo da fonti rinnovabili: si può fare”. Al centro dell’incontro la presentazione dello studio intitolato “Una valutazione socio-economica dello scenario rinnovabili per la Sardegna” realizzato dall’Università di Padova e del Politecnico di Milano per conto del WWF che conferma fattibilità e convenienza della transizione verde in Sardegna. Chiudere gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a carbone entro il 2025, e decarbonizzare il sistema energetico al 2050 in Sardegna, evitando nuovi investimenti in combustibili fossili, – rileva lo studio – è possibile e porta molti posti di lavoro. In tale scenario – secondo gli esperti – la Regione deve guardare avanti non rimanendo vincolata al progetto, ormai obsoleto, della metanizzazione. “La Sardegna è alimentata principalmente da centrali a carbone. Da alcuni anni si sta cercando di attuare la metanizzazione ma il mondo sta andando da un’altra parte verso l’elettrificazione perché questo permette di usare direttamente fonti rinnovabili” ha affermato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia WWF Italia. Un progetto in cui il WWF ha eletto l’Enel partner di eccezione in quanto – ha spiegato Midulla – “la società, in linea con la visione del WWF, ha presentato studi e prese di posizione in cui sceglie la via delle rinnovabili e dell’elettrificazione per questo guardiamo con molta attenzione alle proposte che sono venute e verranno da Enel”. Dei vantaggi dell’elettrificazione in Sardegna ha parlato Arturo Lorenzoni, docente di Economia dell’Energia ed Electricity Market Economics alla Scuola di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, dipartimento che ha curato lo studio. “Lo scenario a cui si è lavorato – ha spiegato Lorenzoni – prevede un 50% di generazione elettrica da eolico, un 25% da fotovoltaico, un 11% dall’idroelettrico, un 10% di importazione, un 10% da idrogeno verde. Tecnicamente, sulla base dei nostri risultati, la rete tiene ed è possibile alimentare il fabbisogno energetico dell’isola senza ricorrere ai combustibili fossili. A fianco degli investimenti nella generazione di 17 GigaWatt complessivi tra fotovoltaico ed eolico, è necessario investire su degli accumuli. Si tratta di investimenti importanti ma allineati con lo sviluppo del sistema energetico: stiamo parlando, a seconda dei diversi scenari ipotizzati, di una cifra compresa tra i 350 e i 450 milioni di euro l’anno di investimenti in 10 anni. Complessivamente si tratta di circa 20 miliardi di euro di investimenti necessari da oggi al 2050. Investimenti che in buona parte sono comunque da farsi a prescindere dal tema della decarbonizzazione. Bisogna, inoltre, tenere conto che questo porterà alla creazione di circa 3mila posti di lavoro permanenti al 2030 e 4mila al 2050 a cui se ne aggiungono altrettanti nel caso dello sviluppo degli accumuli a idrogeno. Un’economia basata su una generazione distribuita è un’economia che fa riferimento a un lavoro anch’esso distribuito basato su imprese locali. Questi elementi fanno privilegiare uno scenario basato su fonti rinnovabili rispetto a uno scenario basato sul gas anche se orientato alla produzione di idrogeno e alla progressiva decarbonizzazione. Senza considerare che il potenziale dell’isola in termini di energie rinnovabile è certamente superiore a quello ipotizzato nello studio. Tutte le ipotesi, dalle ricadute occupazionali al risparmio di CO2 (stimato in 25 euro a tonnellata fino al 2030 e 50 euro a tonnellata tra il 2030 e il 2050), sono infatti state caute. Lo scenario rinnovabili in Sardegna – ha concluso – è uno scenario tecnicamente fattibile, uno scenario che valorizza l’economia locale, crea posti di lavoro e che indubbiamente riesce ad anticipare gli obiettivi dati a Parigi senza oneri per i consumatori sardi”.”Parliamo di sostanza e non di spot. Con il nostro progetto “Sardegna isola verde” – ha sottolineato nel corso del suo intervento Sonia Sandei, responsabile dell’unità Elettrificazione nella Sostenibilità e Affari Istituzionali di Enel Italia – abbiamo immaginato che questo territorio, particolarmente vocato per la presenza di fonti di rinnovabili, fosse il contesto ideale in cui provare a saltare la transizione a gas passando direttamente a una transizione verso le fonti rinnovabili con l’utilizzo dello storage. La nostra analisi, portata avanti per più di una anno e mezzo, aveva l’obiettivo di accelerare il percorso verso la transizione ecologica utilizzando l’elettrificazione. La Sardegna è un contesto particolare e unico per lo sviluppo dell’elettrificazione perché ha un metano marginale che rende l’elettrificazione molto più attrattiva dl punto di vista economico. La propensione all’elettrificazione dei sardi è, infatti, al 28%. L’isola conta già un 42% di edifici già elettrificati. Uno dei pilastri del Pnrr è, inoltre, l’elettrificazione dei porti e la Sardegna ne ha 9. L’industria sarda è attualmente elettrificata al 44% nei settori più trainanti: alimentare, manifattura e macchinari. Questo per dire che partiamo da un contesto già favorevole nel quale, tuttavia, c’è spazio per migliorare. L’elettrificazione corrisponde anche a una riduzione della bolletta per i consumatori che può arrivare, con una triplicazione dell’efficienza energetica, fino al 50% comportando, inoltre, un taglio dell’80% delle emissioni di CO2. Da un sondaggio che abbiamo effettuato è emerso che la propensione all’elettrificazione dei consumatori sardi stimata intorno al 25% arrivava all’80% dopo che si spiegavano loro i benefici e si illustrava la presenza, attualmente, di incentivi. Nelle imprese, già molto elettrificate, l’abbattimento stimato della spesa sarebbe del 20% con una riduzione delle emissioni dell’80%. I tre pillar su cui si basa l’elettrificazione della domanda energetica in Sardegna sono: la mobilità elettrica, privata e trasporto pubblico; le abitazioni; i porti e le flotte. Non soltanto ce la faremo a gestire in condizioni di assoluta sicurezza del sistema la transizione verso le fonti rinnovabili ma riusciremo a generare dei benefici sul territorio sotto forma di investimenti, ricadute e occupazione nuova creata”. “La classe dirigente sarda – ha affermato Carmelo Spada, delegato WWF Regione Sardegna – è fossilizzata sul metano. È assurdo che si porti ancora avanti questa rivendicazione quando, attualmente, la mancata metanizzazione dell’isola è un’opportunità. Si racconta che le bollette con il metano scenderanno del 30-40% ma questo può essere vero ora con il prezzo calmierato ma bisogna considerare che si tratta di una fonte fossile che in Sardegna non viene prodotta e andrà acquistata all’esterno ai prezzi di mercato che sono destinati a salire”. Altro tema di dibattito è stata la questione dell’impatto delle fonti rinnovabili sul territorio. “Come WWF – ha assicurato Midulla – lavoriamo attivamente per la minimizzazione dell’impatto delle fonti rinnovabili sul territorio. Un impatto che è nullo in confronto a quello del cambiamento climatico”. “L’Aiea dice che entro il 2035 i sistemi devono essere elettrici. È inutile dire – ha commentato Matteo Leonardi, direttore Generale ECCO – che le fonti rinnovabili occupano troppo territorio. Non c’è attualmente alternativa e bisogna impegnarsi da subito per trovare la giusta collazione di tali impianti e armonizzarli il meglio possibile. Altrimenti arriveranno comunque le fonti rinnovabili e se non si è pensato per tempo a dove installare gli impianti, arriveranno in maniera disordinata con meccanismi non attenti al territorio”. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, EIA: scorte scivolano oltre attese

    (Teleborsa) – Sono scese più del previsto le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 17 settembre 2021, sono calati di circa 3,5 milioni a 414 MBG, contro attese per un calo di 2,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un decremento di 2,6 milioni a 129,3 MBG, a fronte dei -1,2 milioni delle attese degli analisti, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 3,5 milioni a quota 221,6 MBG (era atteso un decremento di 1 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate a 619,6 MBG.(Foto: © Artem Egoro / 123RF) LEGGI TUTTO